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03 marzo 2025

Sopra e sotto il comodino: Febbraio 2025

 Ciao! ecco un'infilata di letture tra boschi, giardini e città incantate.

Prima lettura o meglio ascolto terminato a febbraio: Tornare dal bosco di Maddalena Vaglio Tanet.

Una maestra si sente responsabile per il suicidio di una sua allieva. Martino è un bambino che da Torino è stato costretto a trasferirsi nel Biellese per respirare aria buona e curare la propria asma. Le due vicende si intrecciano in un percorso di crescita e consapevolezza, arricchite dalle vicende famigliari. 

Questo titolo mi aveva incuriosito per il titolo (amo i boschi) e per la copertina...leggere la trama è, talvolta, sopravvalutato. Purtroppo, il mio ascolto è stato distratto (normalmente non accade) per cui quello che posso dire è che la storia mi ha fatto una piacevole compagnia, ma non mi ha segnato e, probabilmente, tra qualche mese il ricordo svanirà. 


La città e le sue mura incerte di Murakami Haruki (trad. di Antonietta Pastore).

Sarà riuscita l'ultima fatica di Murakami e farmi innamorare delle sue opere? 
Risposta breve: sni. 
Risposta più articolata: nei romanzi di Murakami non c'è nulla che non possa piacermi: realismo magico (uno dei miei scrittori preferiti è Gabriel Garcìa Marquez), riflessioni sul senso del tempo, sulle costrizioni della società e, almeno in questo romanzo, ci sono pure le biblioteche, non sono neanche una lettrice che pretende di avere tutto spiegato. Ma. Ma, non ha fatto "click". Intendiamoci, non è un brutto libro, anzi scorre via velocemente, ma non mi risuona. Peccato, anche se forse è il titolo dell'autore giapponese che mi è piaciuto di più tra quelli che ho letto.

"Sì, mi sono detto, ma può darsi che la realtà non sia una sola. La realtà è forse qualcosa che noi dobbiamo scegliere tra tante possibilità."

Forse, per dare una parvenza di serietà a questo blog dovrei dire di cosa parla il libro ma, come ho scritto per la lettura precedente, leggere le trame è, talvolta, sopravvalutato e con Murakami non è così fondamentale che, bene o male, per quella che è la mia esperienza, le tematiche trattate in questo titolo sono presenti in toto o in parte in altre opere, ad esempio 1Q84 o Norwegian wood.

La confraternita dei giardinieri - Come un gruppo di uomini uniti dalla passione per le piante rivoluzionò la botanica e i giardini d'Europa di Andrea Wulf

Questi sono i testi di non fiction/saggi divulgativi che mi piacciono: ambientati in quel periodo in cui la Scienza spazzava i preconcetti antichi - altrimenti detto Illuminismo - e dove c'era tutto (o quasi) da scoprire, catalogare, sistematizzare. Doveva essere un bel periodo in cui vivere se si era uomini appartenenti ad una certa classe sociale. 
Il testo riprende le vicissitudini di un manipolo di botanici, giardinieri, ricchi borghesi che nel corso della seconda metà del 1700 hanno rivoluzionato i giardini inglesi.

L'ampliamento delle varietà botaniche presenti nei vivai va di pari passo con l'ampliarsi dell'impero britannico, prima con l'afflusso delle sementi dalle colonie americane, poi da tutto ciò che era "compagnia delle indie", per finire con il continente australiano scoperto da poco.
Come impostazione mi ha ricordato un altro testo di narrativa che avevo apprezzato: La conquista della meteorologia di Peter Moore edito Nutrimenti, chiaramente focalizzato su quello che ha portato a comprendere i fenomeni alla base delle previsioni del tempo.

Nuoto libero di Julie Otsuka (Trad. Silvia Pareschi)

Titolo comprato lo scorso mese e, cercando, di non lasciar depositare troppa polvere sulle copertine l'ho preso in mano subito dopo aver finito di leggere Murakami.
Già dalle prime pagine compare la cifra stilistica dell'attrice: il punto di vista collettivo, l'uso del noi per descrivere un gruppo di persone dall'interno. Modalità di scrittura che avevo molto apprezzato nel titolo precedente che avevo letto dell'attrice, ossia "Venivamo tutte per mare". Però nel caso di questo titolo lo spunto narrativo è quello di un gruppo di persone che usufruisce di una piscina privata e fronteggia la comparsa di crepe. Sinceramente, uno spunto un po' debole e, secondo il mio gusto portato avanti un po' troppo a lungo. 
La seconda metà del libro si focalizza su una delle nuotatrici - Alice - che fronteggia una forma di demenza con il progressivo alternarsi di cose che ricorda e che non ricorda. Con frasi brevi, ripetizioni volute, cambi di punti di vista, la perdita del contatto con la realtà è ben reso. 
Per chi ha a che fare con persone in una qualche condizione neurologica degenerativa può essere doloroso. 
Per chi legge un po' di inglese ho trovato quest'intervista molto interessante:

A febbraio, tra offerte e qualche buono, sono entrati nella mia libreria ben 3 ebook: 
  • Wellness di Nathan Hill che dopo averlo regalato sono curiosa di leggerlo pure io
  • La variante di Lüneburg di Paolo Maurensing perché è da anni che mi incuriosisce
  • La camera azzurra di George Simenon perché non ho ancora letto il titolo tra i più famosi della sterminata produzione dello scrittore belga.
E con questo posso considerare chiuso il mese di febbraio. 

Alle prossime letture!

Elisa

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...