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29 novembre 2020

Sopra e sotto il comodino: End of the Year Book Tag

 Ciao!

il post sulla Carnia mi sta prendendo più di tempo del previsto e allora mi viene in soccorso Teresa di Bee_Book_a_Luna che, su YouTube, ha recentemente proposto un tag libresco dal titolo "End of the Year Book Tag". Si tratta di 6 veloci domande che permettono di parlare di libri. E' un tag che circola sul web da qualche anno, credo che il merito per aver messo in fila queste domande sia di Ariel Bissett.

Bando alle ciance e iniziamo!

1. Ci sono libri che hai iniziato quest'anno e vuoi finire?

Penso di riuscire a finire di leggere i libri che ho attualmente in lettura, per cui parlo dell'unico (credo) libro che ho iniziato a fine febbraio ed è ancora lì, fermo a pagina 278, si tratta de "Le Correzioni" di Jonathan Franzen recuperato da un punto di bookcrossing sulla strada del lavoro appena prima che ci rinchiudessero in casa e, probabilmente, lo associo inesorabilmente alla quarantena, in più prenderei a schiaffi tutti i protagonisti nessuno escluso (ed è questa la bravura di Franzen), per cui non so se lo finirò entro fine anno. Da un lato mi spiace tenerlo bloccato e vorrei, una volta finita la lettura, riportarlo al bookcrossing, ma non ho particolarmente voglia di leggere di personaggi complicati che già sono tempi complicati. Forse non ho risposta "correttamente" alla domanda, passiamo oltre.

2. Hai un libro particolare che consideri "autunnale" che ti accompagni nella transizione verso fine anno?


Posso rispondere con tre letture? Io dico di sì. Il primo scrittore è Kazuo Ishiguro che con le sue atmosfere melanconiche mi ricordano i primi freddi e le giornate nebbiose, se devo citare un libro direi "Il gigante sepolto" dove la nebbia cancella i ricordi. 

La seconda scrittrice è Fannie Flagg che va bene per tutte le stagioni ma suoi libri hanno  quell'atmosfera da buoni sentimenti che fa tanto divano e copertina, un titolo adatto alla stagione di transizione? "Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs" dove la transizione porta ad una rinascita. Infine, non so bene come mai, l'autunno mi fa venire voglia di letture a tema Resistenza e ho finito da poco di leggere uno dei libri preferiti di quest'anno: "L'Agnese va a morire" di Renata Viganò.

3. C'è un nuovo rilascio che stai aspettando?

Non sono molto attenta alle nuove uscite, aspetto sempre che sedimentino un po' ed escano in edizione economica, però c'è un'uscita che aspetto da quando gli autori si sono presi un anno (o più) sabbatico e si tratta del prossimo volume di Saga che chissà quando uscirà.

4. Quali sono tre libri che vuoi leggere entro la fine dall'anno


Per chi non fa liste di lettura e sceglie il prossimo libro da leggere in base all'istinto del momento potrebbe essere una domanda a cui è molto difficile rispondere oppure rispondere con qualcosa che chissà quando si avverrà. In questo momento posso rispondere la "Storia di re Artù e dei suoi cavalieri" di Thomas Malory che, dopo "il mago di M. di René Barjavel e "Un americano alla corte di Re Artù" di Mark Twain, mi sembra doveroso leggere il libro da cui tutto si è originato. 

Poi mi piacerebbe leggere "Il tempo e l'acqua" di Andri S. Magnason, però ho "Il cacciatore dei corsari" di Vindice Lecis che continua a farmi l'occhiolino dalla libreria. Vorrei anche leggere l'ultimo entrato che è "Bambole di pietra - La leggenda delle Dolomiti" di Paolo Martini per rimanere con la mente ancora in vacanza.

5. C'è un libro che pensi ancora possa sorprenderti e diventare il tuo preferito?

Non saprei, ma per superare Stoner, Furore e L'Agnese va a morire deve trattarsi di un gran libro, ma sono pronta a lasciarmi sorprendere.

6. Hai già cominciato a fare piani di lettura per il 2021?

Chi io? quella che non sa quale sarà la prossima lettura, che legge contemporaneamente tre libri e che decide sull'impulso del momento. No, direi di no, i piani di lettura non fanno per me, mi sembra di imbrigliare il piacere della lettura con paletti un po' inutili, mi piace essere anarchica. In ogni caso ho un sacco di libri da cui scegliere


Parte della scorta dei libri da leggere, senza contare l'ereader...

Quali sono i tre libri che vorreste leggere entro la fine dell'anno?

Alla prossima!

elipisto

21 gennaio 2020

Sopra e sotto il comodino - Un anno di letture

Ciao a tutti!

E niente, siamo a gennaio e sono già in affanno con il blog. Ottimo inizio!
Il tempo di uno starnuto e si è già a febbraio e a breve ci saranno violette e primule a farci compagnia.
Tempo di bilanci, che non amo fare, e di buoni propositi di cui amo ancora meno l'ipocrisia. Allora perché faccio il bilancio delle letture? Perché i libri sono il "mio tesssoro" e mi piace guardarli e riguardarli.
Mi faccio molto liberamente ispirare da una serie di domande proposto da molti dei booktuber che seguo che si chiama "The End of the Year Book Tag", togliendo e aggiungendo domande a mio piacimento.
Presto che è tardi! 


Con quale libro hai iniziato il 2019?
A Gennaio ho letto poco perché ero impegnata in un fantastico viaggio in Australia in cui non avevo tempo per leggere, per cui ho portato a termine un solo libro: 
"Vi racconto l'astronomia" di Margherita Hack 
che avevo iniziato nell'anno precedente. Un saggio divulgativo su come funziona l'universo che ha illuminato la mia più buia ignoranza sull'argomento.

Il primo libro interamente letto nel 2019 è il divertente 
"Il più grande uomo scimmia del Pleistocene" di Roy Lewis
in cui viene raccontata la parabola dell'umanità in modo ironico e sagace, lettura assolutamente consigliata.

Con quale libro hai terminato il 2019?
Con una lettura assolutamente inaspettata e che non avrei pensato di fare:
Moby Dick di Herman Melville
Ad un certo punto ho sentito il richiamo della balena bianca o di Ismaele e ho affrontato questa lettura complicata, ma che sono stata contenta di aver fatto.

Qual è il libro più corto, e quale il più lungo che hai letto quest'anno?
Per rispondere a questa domanda mi viene in aiuto Goodreads che mi dice che il libro più corto è 
"Memorie sui costumi della Cambogia" di Zhou Daguan 
di 55 pagine comprato al Book Pride di Milano dopo una chiacchierata sul Sud Est asiatico presso lo stand della O barra O Edizioni; si tratta di un breve reportage di un "ambasciatore/funzionario" cinese che racconta usi e consumi della corte khmer sottolineando le differenze con la più evoluta, almeno secondo il parere dell'autore, corte cinese.
Per quanto riguarda il libro più lungo Goodreads mi indica la raccolta completa dei fumetti di Corto Maltese, per un totale stratosferico di 1413 pagine, ma si tratta di un cofanetto di 7 volumi. Il singolo volume con più pagine è "Shogun" di James Clavell con oltre 1000 pagine, ma ha vinto un'altra classifica per cui vado al terzo gradino del podio e trovo il prezioso volume de 
"La storia del mondo in 100 oggetti" di Neil MacGregor
in cui l'autore, uno dei curatori del British Museum, sceglie 100 reperti custoditi tra le mura del museo per raccontare l'evoluzione della civiltà con un approccio globale. 

Il peggior libro dell'anno

Chi sono io per stabilire se un libro è bello oppure brutto? Non avendo competenze specifiche l'unico mio criterio è l'intrattenimento che la lettura mi dà, per cui modificherei la domanda in:

Il libro più noioso dell'anno
oltre ad essere salito sul podio del libro più lungo, la medaglia d'oro del libro più noioso va a 
Shogun" di James Clavell
la copertina è bellissima, la trama intrigante, l'ambientazione esotica. Sulla carta un libro da cui è difficile staccarsi, in realtà una noia lunga 1104 pagine in cui la storia arranca, si ripete, si contorce, non va avanti e i dialoghi  sono imbarazzanti.
 Il libro che ti ha deluso di più
Il giudizio se una lettura sia più o meno soddisfacente dipende anche dalle aspettative che si hanno nei confronti di quel libro. 
La mia è, probabilmente, un'opinione impopolare, ma, personalmente,
"Il mio anno di riposo e oblio" di Ottessa Moshfegh
non l'ho trovato per nulla divertente e, il presunto cinismo della protagonista, per me è solo incapacità di prendersi le proprie responsabilità. Questa lettura è stata un caso eclatante di aspettative disattese: mi aspettavo una narrazione divertente, frizzante, ironica, una presa in giro di un certo tipo di persone ma,quando l'ho avuto tra le mani, lo avrei lanciato dalla finestra. Veramente si può uscire da una depressione con una dose massiccia di pasticche dormendo per 6 mesi? Senza ulteriori danni alla salute? Senza quel lungo lavorio interiore? Che fa, una si sveglia ed è improvvisamente in pace con il mondo e, soprattutto con se stessa e il proprio senso di inadeguatezza e fallimento? Mah! 

Un libro letto quest'anno che ti è piaciuto e vorresti consigliare

Solo uno? Facciamo quattro. Seguendo l'ordine di lettura, ho iniziato l'anno libresco alla grande con: 
"Dune" di Frank Herbert
un capolavoro della fantascienza in cui l'autore non ha bisogno di grandi spiegoni per catapultare il lettore in una galassia lontana lontana...ah no! quello è l'inizio di Guerre Stellari ma, la citazione non è casuale visto che i film devono molto alla saga di Dune e alle vicende ambientate nel pianeta Arrakis e alla riscossa dei Fremen guidati da Paul Atreides.

Dopo un'incursione nel mondo della fantascienza, c'è stata un'altrettanto felice incursione nella narrativa italiana con 
"Lacci" di Domenico Starnone
in cui, con una prosa brillante e arguta, si indagano i legami e i lacci che tengono insieme delle persone per amore o per il quieto vivere.

La lettura dell'estate è stata il vincitore del premio Pulitzer del 2019 ossia:
"Il sussurro del mondo" di Richard Powers
Ne avevo parlato in modo un po' più approfondito qui; brevemente, si tratta di un atto di amore nei confronti degli alberi e nei confronti di coloro che hanno degli ideali. 

Infine, seguendo il filone delle letture del 2019, in tema di clima e ambiente e sugli impatti dell'uomo sul nostro pianeta,  la lettura che mi ha toccato di più è:
La sesta estinzione di Elizabeth Kolbert
altro premio Pulitzer per la saggistica del 2015, che descrive l'impatto che l'homo sapiens ha sul mondo che lo circonda in un modo discorsivo, ma accurato dal punto di vista scientifico. 

Qual è il libro con la copertina più bella

Non prendiamoci in giro da brava lettrice mi faccio intort...imbambolar....incantare volentieri dalle copertine.
Probabilmente la copertina più bella è di un libro di Iperborea, ma va?
 "Uno scià alla corte d'Europa" di Kader Abdolah
un pavone con la coda che ricorda un sontuoso broccato che, insieme alla consistenza della copertina del libro, creano un mix incredibile che portano alla memoria atmosfere da mille e una notte.

Hai già dei piani di lettura per il 2020?

No. Risposta un po' troppo secca? Decisamente, però assolutamente veritiera: non riesco a seguire liste di lettura preordinate e non so che cosa vorrò leggere tra una settimana, figuriamoci in un anno intero. Il criterio è: guardare i titoli e lasciarsi ispirare dal momento, un po' come è successo per Moby Dick, scelto sull'onda dell'istinto di quel momento.
Sarebbe retorico ed ipocrita da parte mia continuare a ripetere di comprare meno libri che non ci crede nessuno, ma vorrei attingere allo scaffale dei libri da leggere ed usare di più la biblioteca, soprattutto per i quei libri che non sono sicura mi possano piacere. 

Vediamo che cosa mi riserverà l'anno in corso a livello di letture.

Alla prossima!
elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...