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27 maggio 2019

Sopra e sotto il comodino: Possa il mio sangue servire di Aldo Cazzullo

Ciao a tutti, 


nel mese di Aprile sono passati dal mio comodino troppi libri e mi sono annoiata a scrivere il post relativo (nel frattempo si stanno accumulando pure le letture di Maggio), per cui le alternative sono due: mollare baracca e burattini oppure esplorare nuove strade. 
Proviamo con la seconda. Nulla di nuovo sotto il cielo dell'internet, ma credo che proverò a scrivere di quei libri che mi hanno maggiormente colpita, degli altri mi limiterò a parlarne su Goodreads.

Recentemente, proprio in seguito agli eventi politici che si sono susseguiti in vista delle elezioni europee, ho letto: 
di Aldo Cazzullo


Attraverso le lettere di chi è stato imprigionato, torturato e condannato a morte Cazzullo ripercorre quello che accadde in Italia dopo l'8 settembre 1943 con le lotte partigiane. Emerge che la Resistenza non è una prerogativa della "sinistra", bensì è stata fatta da cattolici, carabinieri, alpini, anarchici, comunisti, socialisti ma, soprattutto: 


"il vero protagonista della Resistenza è il popolo anonimo che in diverse forme disse no ai nazifascisti" 
e ancora 
"la storia dei resistenti non è storia di vincitori, se non dal punto di vista ideale. E' storia di vittime. Alcune morirono chiedendo vendetta. Altre, forse la maggior parte, morirono perdonando i loro carnefici e invocando la pacificazione"

Cazzullo dà voce a parte di quelle storie che non sono finite nei libri, ma che hanno contribuito a creare la Storia.
E' banale e quasi scontato dirlo, ma è un libro che andrebbe letto nelle scuole.

In un momento in cui i testimoni oculari delle barbarie fasciste e naziste sono sempre meno e in cui il fascismo, o pseudo tale, sta tornando in auge, spetta a noi portare avanti le testimonianze di chi la Resistenza l'ha fatta senza ulteriori strumentalizzazione, per rispetto dei nostri nonni e dei tanti morti che ci hanno permesso di avere la democrazia. Anche questa è una forma di Resistenza.


Alle prossime letture!
elipisto

31 marzo 2019

Sopra e sotto il comodino - Marzo 2019

Ciao a tutti!
Ecco il resoconto delle mie letture marzoline caratterizzate dal terminare libri che si stavano trascinando da tempo e dagli acquisti effettuati senza alcun ritegno al Book Pride di Milano che sono andati ad aumentare i libri sul comodino.

La prima lettura terminata è stata "Uno scià alla corte d'Europa" di Kader Abdolah. Di questo autore avevo amato Scrittura Cuneiforme e il suo narrare a tratti epico ed evocativo del narrare orientale.
In questo libro, dalla bellissima copertina, viene riportato il presunto diario scritto dallo Scià di Persia in visita presso le corti europee in cui emerge la differenza di culture presente tra l'Oriente più legato al passato e l'Occidente già proiettato nel futuro e con la testa verso i conflitti mondiali. Attraverso le parole di un professore di lingue orientali che ha trovato il diario, l'autore ci fa fare un salto in avanti fino alla contemporaneità in cui la cultura europea si chiude di fronte ai flussi migratori provenienti dalla Siria (e non solo). Come sempre ci sono più livelli di narrazione, ma in questo libro ho trovato la scrittura più frammentata e meno coesa.



Ho proseguito il mese con "The murder of Roger Ackroyd" della signora del giallo Agatha Christie. In questo libro Hercule Poirot, formalmente in pensione, si trova alle prese con un classico omicidio in stanza chiusa in cui tutti sono sospettati e tutti hanno un valido motivo per commettere l'omicidio. Per una volta tanto ho scoperto l'assassino due righe prima della rivelazione finale. 


In questo libro Alberto Angela ci accompagna passo dopo passo a rivivere "I tre giorni di Pompei" prima della fatidica esplosione del 49 a.C che distrusse Pompei ed Ercolano causando la morte di migliaia di vite umane. 
Sembra di ascoltare una puntata di una delle trasmissioni di Alberto Angela e, attraverso le sue parole, è un po' come assistere ad una rievocazione di quei drammatici giorni. La narrazione si basa sempre sui dati scientifici, ma è ben romanzata, al punto da sognare di dover scappare dal temibile vulcano che minacciava casa mia (ovviamente non c'è nessun rischio di questo tipo nelle zone dove abito).



"Adesso scappa" di Patrizia Rinaldi e Marta Baroni (chi è l'illustratrice) è un breve graphic novel che fa il focus sul bullismo e sul sentirsi "sfigati" e sul potere di usare la propria testa per far valere i propri diritti senza trascendere nella violenza. Le immagini sono più efficaci di tante parole e andrebbe letto in tutte le scuole. 
Lettura piacevole ed istruttiva. Da segnalare che il font utilizzato è ad alta leggibilità.



Da tempo vedo in libreria i libri di Elizabeth Von Arnim dalle copertine accattivanti e di cui non sapevo assolutamente nulla. Sono riuscita a recuperare "Un incantevole aprile" in cui sono narrate le vicende di quattro donne, le più disparate tra loro, che trascorrono un mese - aprile, per l'appunto - in un castello che si affaccia sul Mar Ligure circondato da un bellissimo giardino che, con l'arrivo della primavera, esplode in un tripudio di profumi e colori. Qua, grazie alla magia del posto, le compagne di soggiorno rinascono e ritrovano la loro vera essenza. I personaggi sono abbastanza stereotipati e la scrittura abbastanza pomposa, ma è figlia del tempo in cui è stato scritto (1922) e della vita dell'autrice, ma si tratta di un bel "romanzo della nonna" da poter leggere sotto l'ombrellone.

Le letture successive sono frutto dei libri che sono venuti a casa con me dopo una mattinata trascorsa al Book Pride. Conto di leggerli nel corso dei prossimi due mesi, ma chissà quali libri mi chiameranno prossimamente.

Il primo volume terminato è "Nostalgistan. Dal Caspio alla Cina, un viaggio in Asia Centrale" di Tino Mantarro edito dalla Ediciclo Editore.
Sono affascinata dallo sconosciuto e faccio confusione tra tutti gli "Stan" che ci sono, per cui mi sono portata a casa questo volume. Un viaggio verso Est attraverso gli stati (ri)emersi dallo disfacimento dell'URSS che tentano di proiettarsi verso il futuro con esiti alterni, ma che spesso fanno venire in mente il gattopardiano "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi". Nonostante le parole dell'autore non siano generose con questi paesi, a me la voglia di mettere il naso da quelle parti del mondo non è passata.


"Il piccolo dizionario delle malattie letterarie" di Marco Rossari edito da Italo Svevo è un breve divertissement letterario che parte dal presupposto che la letteratura è "una malattia che si contrae nell'infanzia quando il corpo è più gracile" che si declina in tante malattie tra cui quella del "Comodino: nevrosi dell'accumulo".
Divertente, colto (a volte persino troppo, almeno per me), di rapida lettura.
Stavo dimenticando la peculiarità che le pagine non sono tagliate, ma bisogna armarsi di un taglierino per poter proseguire nella lettura, il tutto ha un che di terapeutico.


Quali sono state le vostre letture?

Alla prossima!
elipisto







01 marzo 2019

Sopra e sotto il comodino - Gennaio e Febbraio

Ciao a tutti!

Proviamo a dare continuità anche alla "rubrica" dedicata alle mie letture. 

A Gennaio, complice il viaggione in Australia, ho unicamente letto 
"Vi racconto l'astronomia" di Margherita Hack
in cui la grande scienziata propone un excursus delle scoperte che ci stanno permettendo di esplorare i confini dell'universo.
Io ho tutt'altro che una mente matematica e i numeri mi mandano in confusione, con questa doverosa premessa il libro è una lettura sicuramente interessante e permette a noi, poveri mortali di alzare gli occhi al cielo e sentirsi un po' meno soli. Ovviamente dove venivano illustrate formule matematiche mi perdevo un po', ma è un limite mio.

Passando a Febbraio ho fatto una serie di letture molto piacevoli e una da dimenticare.
Iniziamo.

Con "Il più grande uomo scimmia del Pleistocene" di Roy Lewis sfociamo nel racconto surreale dell'evoluzione dell'uomo da quando è sceso dagli alberi fino a quando è iniziata la Storia.
Il capofamiglia illuminato spinge sull'acceleratore dell'evoluzione culturale e scientifica del suo clan che si accompagna ai primi semi dell'invidia e della cupidigia.
Una lettura assolutamente divertente per l'assurdità delle situazioni, ma che, soprattutto sul finale, fa riflettere. 


Dopo aver letto Mattatoio n° 5 non potevo non leggere 
"Ghiaccio Nove" di Kurt Vonnegut

Di per sé la storia è apparentemente semplice: uno scrittore vuole narrare le vicende dello scienziato che ha ideato la bomba nucleare e, seguendo le "testimonianze, si ritrova invischiato nella più grande catastrofe mondiale.
Difficile descrivere l'esperienza di lettura. Occorre lasciarsi andare e fidarsi della penna di Vonnegut che abilmente ci accompagna a conoscere una pletora di personaggi assurdi in una situazione sempre più surreale, il tutto condito dalla tipica ironia dell'autore. 


Rimanendo sempre nell'ambito della fantascienza, a sottolineare quanto le classificazione di generi comprendano libri diversissimi tra loro, ho letto:
"Dune" di Frank P. Herbert.
Mi sono approcciata a questa lettura grazie al Salotto di Lettura ideato e gestito da Jessica del canale YouTube di Pennylane.
Il mondo creato da Herbert è magnifico e ti catapulta direttamente nel cuore della storia a vivere i turbamenti di Paul, gli intrighi imperiali, la ribellione nascosta per la libertà dei Fremen, il potere del Bene Gesserit, i vermi del deserto e la spezia, la stessa che, anche tu lettore prendi e diventi parte del mondo del deserto. Mi sa proprio che continuerò la saga.

Infine, è arrivato il libro che, mi auguro, rimanga la peggior lettura di quest'anno.
Ero alla ricerca di un libro di avventura che mi accompagnasse durante il viaggio. La trama di "Shogun" di James Clavell prometteva tutto questo: avventurieri, intrighi di corte, guerre, il tutto sullo sfondo del Giappone del 1600. 
No. 
Il libro è troppo lungo e, soprattutto, è lento: le vicende si susseguono senza avere l'impressione che stia succedendo qualcosa, i colpi di scena sono abbastanza telefonati oppure ti fanno dire: "sul serio? ma veramente?", i dialoghi fanno venire il latte alle ginocchia - capisco la necessità di rispettare il formalismo nipponico e il giapponese stentato del protagonista, ma si sarebbe potuto ovviare in altra maniera. 
Ho apprezzato il contesto storico e la descrizione degli usi e costumi giapponesi rapportandoli a come si viveva in Europa all'epoca. 
Per fortuna l'ho acquistato in ebook in offerta.

Come sempre si tratta delle mie incompetenti impressioni.

Quali sono state le vostre letture?

Alla prossima!

elipisto

03 maggio 2018

Sopra e sotto il comodino - Aprile 2018

Ciao a tutti!
Vediamo cosa è transitato sul mio comodino tra vecchie presenze e, ahimé, nuove entrate.

Ad inizio Aprile ho terminato la lettura di "Scrivere è un mestiere pericoloso" di Alice Basso  che è il secondo di una serie perché i miei acquisti sono sempre ponderati e preceduti da attenta analisi (era in offerta su Amazon...).
Si seguono le vicende di Vani, ghostwriter, diventata consulente della polizia grazie alla sua capacità di entrare in sintonia (e manipolare) gli altri. 
Lettura piacevole anche se il cinismo e il #maiunagioia della protagonista mi hanno annoiato perché l'ho trovato un po' eccessivo e più aderente ad una ventenne invece che ad una trentenne. 
Probabilmente, se vi sono piaciute le indagini di Alice Allevi, nella serie scritta da Alessia Gazzola, vi piaceranno anche le vicende di Vani Sarca.

Il mese è proseguito con un passaggio in libreria: c'è chi si consola comprando scarpe e chi, come la sottoscritta, acquista libri. Ad inizio anno mi ero data l'ex buon proposito di non comprare libri e, nel caso di acquisti, di metterli sul comodino in lettura per evitare di accrescere la scorta di libri impolverati da anni.



La foto della copertina di "From Frida with love" non le rende giustizia perché il cuore è in rilievo: potevo resistere? Forse sì...
Si tratta di una raccolta di lettere scritte da una giovane Frida ai suoi amici e, in taluni casi amanti, prima e dopo il terribile incidente che tanto le condizionò la vita. 
Per appassionati dell'artista messicana.




Altro acquisto di quella incursione libresca è stato "La notte" di Elie Wiesel, di cui ero curiosa da un po'. Racconto autobiografico di come Elie sia riuscito a sopravvivere al campo di concentramento e di come abbia perso la fede. 
"Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata. Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto il cielo muto. Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede."
Purtroppo noi stiamo dimenticando.




Nei meandri dell'ereader ho recuperato  "La favolosa storia della verdure" di  Evelyn Bloch - Dano, si tratta di un breve saggio dedicato alla storia di alcune verdure - tra cui peperone, carota, pomodoro, zucche - e di come abbiano attraversato continenti arrivando ad influenzare, oltre che il gusto, anche il linguaggio: si dice avere la zucca dura o avere il cervello grande come un pisello non a caso. Lo spunto è interessante ma, personalmente, ho trovato lo svolgimento poco incisivo, forse anche a causa dei riferimenti prettamente francofoni, d'altronde l'autrice è francese e attinge al suo bagaglio culturale che è diverso dal mio. 


Questo il riepilogo delle letture dello scorso mese. Non mi posso di certo lamentare!  Su tutti spicca "La notte" per tematiche e per scrittura. 

Al prossimo mese!

elipisto

02 aprile 2018

Sopra e sotto il comodino - Marzo 2018 - Parte 2

Ciao a tutti!
Eccoci con la seconda parte del riepilogo delle mie letture di Marzo.



Avevo bisogno di una lettura facile che scorresse via veloce e allora ho pensato di rivolgermi al giallo.

Ho scoperto solo successivamente che Le notti di Reykjavìk di Arnaldur Indridason è il prequel di quelle che sono le avventure del poliziotto Erlendur che, in questo volume, si interessa a quello che, solo in apparenza, è il suicidio del senzatetto Hannibal. 
Speravo di ritrovare un po' della magia dell'Islanda, invece ho trovato una capitale con i suoi lati meno patinati e le lunghe (o brevi, dipende dai punti di vista) notti estive sono un timido accenno che rimangono sullo sfondo della storia.



Andando alla ricerca dell'atmosfera islandese che è fatta di natura potente ho deciso di leggere Il pastore d'Islanda di Gunnar Gunnarsson trovando quanto stavo cercando. Il caso ha voluto che ho terminato la lettura mentre, in questo marzo pazzerello, fuori dal treno sembrava di essere in Siberia invece che nella placida Pianura Padana.
Un uomo di indole buona e altruista ogni anno si mette alla ricerca delle pecore che sono sfuggite ai raduni autunnali andandole a cercare sui monti insieme ai suoi amici Leo e Roccia che sono più umani degli umani in carne ed ossa. 
Seppur breve è un libro potente ed evocativo in ogni sua parola, in ogni sua immagine.

Breve biografia di Adriano Olivetti di Carlo Mazzei che traccia a grandi linee l'evoluzione imprenditoriale, sociale e politica del manager eporediese che riconobbe e valorizzò l'apporto degli operai alla vita della fabbrica.
Sicuramente visionario, forse figlio del suo tempo, chissà come si comporterebbe Olivetti ai giorni nostri.




Le letture di Marzo si concludono con un libro bello bello: Il museo del mondo di Melania G. Mazzucco.
In questo volume l'autrice ripercorre i quadri che l'hanno colpita e che hanno contribuito ad alimentare la sua passione per la pittura e l'arte. Si spazia da Artemisia Gentileschi a Paul Klee, da Van Gogh a Tintoretto senza limiti di epoche o stili. Per ognuna delle 51 opere viene tratteggiata una breve storia dell'autore e del quadro stesso raccontandone i significati.
E' un libro che desta curiosità, nel senso che, per ogni artista ti spinge a saperne di più, inoltre, è scritto benissimo e il mio vocabolario si è arricchito di un paio di termini nuovi che non conoscevo. 

Queste sono le mie variegate letture del mese appena passato: un giallo islandese e un giallo con un po' di fantasy vittoriano (mi sa che mi sono inventata un genere...), due graphic novel, un diario di viaggio, una biografia, un romanzo breve che cela un'epopea e un saggio, direi che non mi posso lamentare.
Voi cosa avete letto?

Alla prossima!
elipisto


01 aprile 2018

Sopra e sotto il comodino - Marzo 2018 - parte 1

Ciao a tutti!

Il mese di Marzo è stato caratterizzato da tanto lavoro e tanti mezzi pubblici, il che si è tradotto in nessun post e in tanti libri letti. In alcuni casi sono riuscita a terminare libri che languivano sul comodino da tempo, in altri casi si è trattato di letture rapide adatte agli spostamenti in treno.
Bando alle ciance e iniziamo.

In teoria non devo comprare libri che devo smaltire la scorta degna di una biblioteca, ma Le balene lo sanno di Pino Cacucci è venuto a casa con me appena l'ho visto; a mia discolpa posso dire che non ha avuto il tempo di stazionare sullo scaffale a prendere polvere.
Nel febbraio del 2015 ho fatto un bellissimo viaggio nella penisola della Baja California andando alla ricerca delle balene grigie trovandone in abbondanza, immergersi in queste pagine mi ha fatto venire prepotente la nostalgia di quelle terre desertiche.
Consigliato a chiunque sia stato in quelle zone e a chi ama la letteratura di viaggio, probabilmente la lettura non risulta così coinvolgente per chi non ha un minimo di interesse nell'argomento.


Quando si dice il potere della copertina! Purtroppo, il contenuto de L'orologiaio di Filigree Street di Natasha Pulley è stato al di sotto delle aspettative, almeno per me. Nella Londra vittoriana dilaniata dalle bombe degli irredentisti irlandesi si cela un misterioso orologiaio giapponese che costruisce meccanismi perfetti e sembra conoscere troppe cose; lo spunto è interessante ma, la storia si dilunga, viene caricata di troppe cose e si perde un po' per strada con qualche buco di trama qua e là. Ottima lettura da ombrellone, da treno, l'importante è non avere aspettative troppo alte



Più che un fumetto o graphic novel unastoria di Gipi è un'opera d'arte. 
Una storia che sono due, storia d'amore e di pazzia, di coraggio e di paura che si accompagnano a tavole dai colori caldi e dai colori freddi, acquerelli che sono dei quadri, immagini che raccontano anche senza la necessità di dialoghi.
Un unico consiglio: lasciarsi trasportare dalle immagini che riempiono i vuoti lasciati dalle parole.
Bellissimo!


E' da poco uscito anche sul mercato italiano l'ottavo volume di Saga di Brian K.Vaughan e Fiona Staples, un'uscita molto attesa dopo il finale mozzafiato del settimo volume.
Finalmente, un momento di relativa calma apparente in cui si tirano le fila dei vari protagonisti, ma all'orizzonte si profila l'ennesimo nemico interessato ad Alana e Marko. 
Adesso chissà quanto bisognerà aspettare per poter leggere il proseguo delle vicende.



Fine prima parte che non voglio annoiare nessuno.
A domani con la seconda parte del riepilogo delle mie letture

elipisto

27 febbraio 2018

Sopra e sotto il comodino - Gennaio e Febbraio 2018

Ciao a tutti!
Con il blog ritorna anche il diario di una lettrice (quasi) per bene sotto una nuova forma.
Sono sommersa dai libri e non so dove metterli, ovviamente vorrei leggerli tutti, possibilmente in tempi rapidi, per cui li metto sul comodino e anche sotto per evitare crolli improvvisi nel cuore della notte, da qui il nuovo nome della "rubrica sui libri" (quasi come se si trattasse di un blog serio....)

Piccola doverosa premessa valida per tutti i post in cui parlo di libri: io provo a raccontare le impressioni che mi ha lasciato la lettura senza alcuna pretesa di fare una recensione che non ho le competenze necessarie per farlo.

Il primo libro terminato è "Mirtilli a colazione" di Meg Mitchell Moore, non una grande lettura, ma non mi aspettavo molto anche perché la copertina (sì, lo so che non si giudica un libro dalla copertina, ma tant'è) non mi faceva certo propendere per una lettura densa e pregna di significati filosofici metafisici. Il punto di partenza è interessante: una reunion familiare dei tre figli dei Genny e William che, per diversi motivi, si ritrovano sotto il tetto della casa natale portati là a causa di diversi accadimenti in cui si ritrovano, in età adulta, ad avere bisogno della mamma e del papà, purtroppo lo svolgimento appiattisce il tutto: troppi stereotipi, personaggi un po' piatti e finale affrettato e prevedibile, inoltre, il momento alla "Uccelli di Rovo" (intuibile dal primo momento in cui è comparso il prelato giovane e affascinante) me lo sarei evitato. 

Il filo conduttore delle letture di quest'anno sarà: "smaltiamo la scorta di libri non letti".

Riordinando la libreria per trovare dei libri da regalare alla biblioteca mi sono imbattuta nel libro di Walter Bonatti "In terre lontane" che colpevolmente stazionava tra i libri letti invece che nello scaffale strapieno di quelli da leggere. 
Il grande alpinista, uomo sicuramente fisicamente e psicologicamente forte, conclusa l'avventura alpinistica si dedica all'esplorazione dei mondi ancora poco frequentati dai turisti. In questo libro sono raccontate le sue avventure con un misto di ammirazione dell'uomo primitivo che vive in simbiosi con l'ambiente che lo circonda e lo spingersi oltre fino a testare i propri limiti; il dubbio che mi è sorto è: si tratta solo di andare oltre i propri limiti oppure di irragionevole sfoggio del proprio valore? In ogni caso si tratta di una lettura scorrevole senza impegno. 


"Pelle di leopardo" è stato il fedele compagno di viaggio di due settimane in Vietnam. L'acuta penna di Tiziano Terziani racconta il periodo in cui il Vietnam era diviso in due e lacerato da una guerra civile in cui le città erano in mano ai sudvietnamiti e i cosiddetti vietcong erano sparsi a macchia di leopardo tra le campagne.
La seconda parte racconta la liberazione di Saigon e di come gli ideali della rivoluzione fossero appetibili e condivisibili. Purtroppo, le rivoluzioni si scontrano con la realtà e la necessità di consenso e gli ideali perdono il loro fascino astratto. 
Man mano che scoprivo il paese asiatico anche i nomi citati acquisivano una connotazione più reale e forte è il contrasto tra il Vietnam di 40 anni fa e quello attuale.

In concomitanza con la Giornata della Memoria mi piace sempre leggere un libro sulla II Guerra Mondiale dato che, personalmente, do un'interpretazione estensiva del concetto di memoria.
Ho scelto, sempre attingendo alla scorta dei libri dimenticati, "I nostri occhi sporchi di terra" di Dario Buzzolan perché prometteva di raccontare la parte "sporca" della Resistenza in cui la faida personale si nasconde dietro gli ideali di democrazia e libertà.
In realtà si tratta di una storia raccontata ai giorni nostri con qualche flashback agli Anni '40 il cui fulcro è il rapporto tra un padre che ha vissuto la guerra e la figlia e l'amante. 
Aspettative assolutamente disattese.


Infrangendo i buoni propositi di non comprare nessun libro, sono entrata in libreria e questa nuova uscita è venuta a casa con me curiosa di conoscere quelle che Eco definisce le: 
"caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l’‘Ur-Fascismo’, o il ‘fascismo eterno’. L’Ur-Fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili".  
A leggere attentamente e a guardarsi intorno c'è da avere paura perché le caratteristiche sono presenti nella società contemporanea e vengono ampiamente sottovalutate.


Ho letto il primo volume della saga dei Cazalet, tanto apprezzata da molti, sul finire dello scorso anno e, nonostante non ne fossi particolarmente convinta, mi sono decisa di continuare nella lettura (complice l'ebook in offerta), però mi sono annoiata molto, ancora più che nel primo volume: la storia è diluita, dilatata senza che succeda nulla di eclatante nonostante il mondo attorno venga stravolto dai primi anni del secondo conflitto mondiale; sembra che l'evoluzione dei personaggi sia avvenuta nell'intervallo non raccontato tra i due volume. Per me è stato "tempo dell'attesa" che arrivasse l'ultima pagina.

Quali sono state le vostre letture? Avete letto qualcuno di questi libri?

Alla prossima!

elipisto





Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...