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21 giugno 2013

XXXII tappa - Buona estate con il sole di mezzanotte

Ciao a tutti!
Midnight sun alle Lofoten - www.visitnorway.com

Oggi è il 21 giugno e si festeggia la notte più corta e durante il solstizio d'estate 
 il fenomeno del "sole a mezzanotte" raggiunge la sua massima estensione.

Avete mai sperimentato cosa vuol dire avere costantemente e continuamente luce attorno a sé?

Io ho avuto la fortuna di averlo vissuto un paio di volte. 
In realtà della mia esperienza norvegese alle isole Lofoten non posso dire molto in quanto la vacanza venne abbondantemente innaffiata da pioggia battente e quando ci fu la possibilità di vedere il sole scendere a lambire l'orizzonte per poi risalire ad illuminare un nuovo giorno 
una nuvola assai dispettosa e inopportuna 
si appoggiò sull'orizzonte privandomi dello spettacolo. 

L'anno scorso, 
più che il sole a mezzanotte, 
ho provato l'esperienza di trascorrere 15 giorni senza mai vedere la notte e il buio, 
al massimo un lungo crepuscolo sfociato nell'alba di metà luglio di Reykjavìk.

Porto di Reykjavìk - 13/07/2012 - Ore 1.30 am

Beh è un'esperienza incredibile.

Ho scoperto che il nostro fisico va ad energia solare e in Islanda (e nei paesi nordici) durante i mesi estivi non esiste l'interruttore per andare a dormire e la passeggiata digestiva dopo cena può durare delle ore!
Afangi - 30/06/2012  - Molto dopo la mezzanotte
Stesso luogo e stessa ora della foto precedente
Il sole è già sorto se mai è tramontato

Devi costringerti a fermarmi,
prepararti la tisana e obbligare il tuo corpo a cercare il meritato riposo.
Devo dire che anche la stanchezza sembra essere meno pesante, 
ma forse la ragione è legata al fatto che fossi in ferie in un posto fantastico!
Lago Myvatn - Poco prima di mezzanotte
Il giorno successivo. 2 am circa

Alle 4 di notte, 
no, non posso dire "di notte" perché
fuori dalla finestra della tua stanza,  
protetta da  un velo di tenda che non oscura nulla, 
il sole brilla e splende come se fossero le 11 mattutine alle nostre latitudini. 
Effettivamente è disturbante, 
ma lo è ancora di più rientrare a casa e scoprire che alle 21.30 è già buio e sentire come se ti avessero sottratto delle possibilità di "fare cose".

Adesso sono curiosa di provare la notte artica e vedere l'aurora boreale,
 nel frattempo godiamoci l'estate!

Alla prossima!
elipisto

31 gennaio 2013

XXIII tappa - Islanda: Whales & puffins watching

Ciao a tutti!!
ormai che la pentola è stata scoperchiata i "racconti islandesi" si susseguono nella mia mente.
Fra le attrattive che l'Islanda può offrire c'è l'osservazione delle balene e delle pulcinelle di mare. 
Si poteva perdere quest'occasione? Certo che no! ...son venuta fin quassù quasi apposta!


Le crociere della durata di circa 2-3 ore per andare alla ricerca dei cetacei partono anche da Reykjavìk, ma il principale centro di osservazione è Husavìk
pittoresco paese (cittadina per gli standard islandesi) situato nel Nord del paese.
Husavìk - Il porticciolo

Armati di macchine fotografiche e di calde tute termiche imbottite fornite dalla compagnia che organizza la crociera iniziamo a prendere il mare incitati dalla guida a scrutare l'orizzonte alla ricerca di sbruffi di vapore acqueo, assembramenti sospetti di gabbiani che indicano la presenza di una balena, da qualche parte lì attorno, magari a decine di metri di profondità.
Inizialmente, mi sembra si tratti della solita "fregatura" da turisti (esperienza già parzialmente vissuta in Alaska e New Zealand), ma la giornata è bella, il mare è calmo, il fiordo suggestivo per cui mi appresto mentalmente a godermi la crociera senza aspettarmi nulla, d'altronde le balene mica stanno ad aspettare i turisti!

Poi, improvvisamente, a pochi metri dalla barca vediamo comparire il dorso grigio-azzurro di una balenottera (blue whale); 
la guida ci spiega che non si tratta di un'avvistamento comune.

Le balenottere sono fra i più grandi, se non i più grandi mammiferi marini e, tanto per rendere l'idea delle proporzioni, la zona del dorso malamente fotografata equivale alla spalla di un essere umano!!!
Da quel momento, come se la balenottera avesse rotto gli indugi, le altre balene presenti - dovrebbe trattarsi di megattere (humpback in inglese) - hanno iniziato a spingere i loro sfiatatoi verso l'alto e a palesarsi. 


La caccia, assolutamente incruenta, ha avuto inizio, ma le balene essendo più furbe di noi piccoli esseri umani ed emergevano sempre da lato dalla barca dove le nostre macchine fotografiche non erano puntate. 
Anche se riusciamo a scorgere solo una pinna dorsale che si sta immergendo l'emozione e l'adrenalina sono alle stelle e quando, ahimè, la crociera volge al termine salutiamo con un po' di rammarico queste regine degli abissi. 
E no, non si è trattata di una trappola per turisti!





Durante la crociera, oltre agli immancabili gabbiani, si vedono dei volatili neri con il becco giallo che, affannosamente, cercano di alzarsi dal mare per andare verso i loro nidi posti sulle scogliere vicine. Si tratta delle pulcinelle di mare, altrimenti detti "puffins", nome che ha un suono molto più appropriato rispetto alla goffaggine di questi uccelli marini che non sembrano adatti al volo con quelle alette che sbattono velocissimamente per sostenere il corpo tozzo e permettere loro di staccarsi dal pelo dell'acqua.

L'Islanda ha fatto della loro indubbia simpatia un vero e proprio business.


I puffins sono uccelli migratori e rimangono in Islanda fin verso metà agosto e poi se ne vanno verso altri lidi.
Fra le residenze estive dei puffins, hanno un posto d'onore le scogliere di Vìk in cui è possibile vedere al mattino e del tardo pomeriggio il decollo o il ritorno delle pulcinelle ai loro nidi. Noi abbiamo mancato gli appuntamenti.


Lì vicino esistono le scogliere di Dyrhòlaey.
Il posto è magnifico soprattutto con le giornate di sole (che in Islanda non è ma così scontato.)
Qui c'è la possibilità di passeggiare di fianco alle scogliere ed osservare da vicino questi buffi animaletti nel loro ambiente naturale, per nulla spaventati dalla presenza umana, al limite infastiditi dal rumore che solo noi esseri umani riusciamo a fare.
Scogliere di Dyrholaey
...scusate la pessima qualità ma la mia macchinetta non
ha lo zoom sufficientemente potente


Foto scattata presso l'Alaka SeaLife Center di Seward.
Ditemi se non è adorabile!!
Alla prossima tappa!
elipisto

22 gennaio 2013

XXII tappa - Islanda: i posti del cuore.

Ciao a tutti!
ora che ho rotto il ghiaccio proseguiamo (io insieme a me stessa medesima) con i post dedicati all'Islanda.
 Essendo una terra che ha smosso emozioni profonde potrei parlare per delle ore annoiando chiunque abbia la pazienza di ascoltarmi.

Ci sono due posti che sono riusciti a riservarsi un angolo nel mio cuore, 
due luoghi in cui ho detto ai miei compagni di viaggio: 
"Voi andate pure, io rimango qui" 
incantata di fronte alla magnificenza selvaggia della natura.

Il primo è l'Askja.


Un' immensa caldera ubicata nel mezzo nel nulla più assoluto circondata da un nero deserto lavico che, 
come tutti i deserti, 
cambia in continuazione sempre uguale ma sempre diverso dove lo sguardo spazia, si perde, si incanta e i pensieri ribollendo vengono a galla e si fondono con l'ambiente circostante.
Le neri pareti di roccia vulcanica chiazzate di neve circondano in un abbraccio due laghi quasi contigui, ma di natura completamente diversa.



Il lago più grande, dal nome (quasi) impronunciabile di Oskjavatn,  
è di un blu che riflette e si riflette nel cielo.





Di fianco, 
in una profonda infossatura del terreno,
 si trova il più piccolo lago Viti il cui colore e la temperatura gradevole ne rivelano l'origine vulcanica.




L'altro luogo che ho amato la prima volta nel 1999 e di cui mi sono ri-innamorata la scorsa estate è:  
Landmannalaugar.



Da qui partii una vita fa per un trek di 6 giorni, la scorsa estate mi sono dovuta accontentare di un troppo breve giro sulle alture circostanti.

Le montagne sono un'esplosione di colori che sfumano dal giallo, al rosso, al marroncino, all'ocra
che neanche la tavolozza di un pittore impressionista!  


La riolite, 
responsabile delle diverse sfumature di colore, rende il paesaggio incantato. 
Ci si ferma a bocca aperta di fronte a tanta bellezza;
 ad ogni passo, ad ogni sfumatura di colore, ad ogni nuova  forma rimango incredula e stupefatta. 


Non penso di essere riuscita a trasmettere l'infinità di emozioni che mi hanno investito, in maniera particolare qua dove la natura è ancora più dura, più inospitale, più indomita e indomabile che mai.
 Di fronte a tale immensità i miei problemi si ridimensionano e un senso di pace si diffonde nel mio animo.

Alla prossima...probabilmente ancora Islanda.

elipisto

19 gennaio 2013

XXI tappa - Sono stata in Islanda

Ciao a tutti!

Sullo sfondo il Lago Myvatn - Iceland

questo è un post che ho avuto intenzione di fare sin da quando ho aperto questo blog; ho pensato tanto a come raccontare questo viaggio, la mia mente è volata tantissime volte in quella terra emozionante, ma le mie parole non riescono ad essere all'altezza di quanto vissuto durante due settimane di luglio.


Leirhnjukur - Iceland

Per mettere nero su bianco quello che ho provato prendo a prestito le belle ed efficaci parole che Valeria Viganò ha scritto nel suo libro - diario 
"Siamo state a Kirkjubæjarklaustur



...ebbene sì ci sono stata pure io ed è questo pezzo di "sentiero" fatto da blocchi di basalto. Onestamente l'Islanda sa offrire molto di più...

Riporto qualche frase che mi ha colpito maggiormente durante la rilettura del libro.


"L'Islanda è ciò che abbiamo saputo incredibilmente e stupidamente dimenticare: l'assoluto e la sua anima."
"In Islanda la Natura pensa." 
Askja - Iceland

"...e lo sguardo si perde lontano, [..] perché qui il metro di misura è l'infinito. 
La vista si perde perché non può abbracciare tutta la vastità a cui andiamo incontro" 
Lungo la pista F910 verso l'Askja.
 Noi siamo arrivati da laggiù e siamo solo  a metà strada
 "...stupefacente. E' l'aggettivo più adatto a questo Paese. Sembra sempre di essere sotto l'effetto di una droga che contemporaneamente calma e rende euforici, lucidi e tranquilli. [...] Posso parlare ancora e ancora dello stupore perché è solo lo stupore che ci fa uscire da ciò che si sa."

Geysir in azione
Geysir  si prepara









 "...chi viene in questi posti, intimorito, tace. Non si spendono frasi inutili, si tiene la bellezza dentro, in fondo allo stomaco, nella cavità dei polmoni, nel sangue che scorre."

Origine.
Per me l'Islanda è un viaggio alle origini della nostro pianeta che,
 in quella terra dura e selvaggia, è ancora in fase di crescita, talvolta attraverso la distruzione.
E' un viaggio che ci porta alle origini della nostra essenza più pura
 a patto che si abbia l'umiltà e il coraggio di lasciare che questa forza primordiale agisca su noi stessi.
Landmannalaugar - Iceland

 Alla prossima tappa!
elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...