Visualizzazione post con etichetta Tag. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Tag. Mostra tutti i post

13 marzo 2023

Lonely Planet Best in Travel 2023 Tag

Toh chi si rivede! Ogni tanto mi prende lo schiribizzo di resuscitare questo blog. 

E' da un po' che volevo fare questo post, più o meno, da quando Claudia del canale YouTube LiseLeggeLiseViaggia ha pubblicato questo tag a dicembre! Solo con quei tre mesi di ritardo arrivo con le mie risposte che libri e viaggi vanno bene in qualsiasi stagione.

Claudia, nel creare queste domande, si è ispirata all'annuale lista stilata dalla Lonely Planet che ha individuato 30 destinazioni raggruppandole per "esperienze"; scopo del tag è suggerire un libro ambientato in una delle destinazioni e, se non se ne hanno, si cerca un titolo che risponda a certi requisiti. Molto più facile a farsi che a spiegarsi.

SAPORI. Un libro ambientato in: Umbria - Malesia - Giappone - Perù - Sudafrica - Uruguay oppure: un libro in cui il cibo abbia una parte prevalente nella trama

La Malesia ha fatto da sfondo alla mia adolescenza con tutti i libri di Sandokan e dei pirati della Malesia. Per andare su letture più da "grandi" e allontanarmi dalla letteratura giapponese - che trovo un po' inflazionata - consiglio di recuperare "Il conservatore" di Nadine Gordimer ambientato in Sudafrica in cui lo scontro tra i "padroni bianchi" e le persone di colore, tra città e natura avviene in un contesto dove l'apartheid non rimane e non può rimanere sullo sfondo. 


ITINERARI. Un libro ambientato in: Treno da Instabul a Sofia - Canada (Nuova Scozia) - Bhutan - Zambia - Western Australia - Colombia oppure: un libro di viaggi.

Questo è uno spunto molto stimolante sia per le destinazioni che per la tipologia di narrazione che, forse, è la mia preferita. Difficile scegliere un solo titolo, di conseguenza, baro spudoratamente e senza vergogna suggerendo un po' di titoli. L'Australia è stata nei sogni per tanti anni prima di tramutarsi in realtà nel 2019, pertanto nella mia libreria c'è una piccola sezione dedicata a libri ambientati nel continente australiano, tra cui l'evocativo, "Le vie dei canti" di Bruce Chatwin e il divertente "In un paese bruciato dal sole" di Bill Bryson. In Colombia non ci sono stata ma dico solo un nome: Gabriel Garcìa Marquez, uno dei miei scrittori preferiti. Continuo a barare con un libro di viaggi che non ho letto, ma che mi chiama ogni volta che entro in libreria ed è "La vita in alto" di Erika Fatland: un reportage ambientato tra gli Stati che "ospitano" la catena dell'Himalaya, tra cui appunto il Buthan dove vorrei andare, occorre solo superare il "piccolo" scoglio del costo. 

RELAX. Un libro ambientato in: Grecia (Penisola Calcidica) - Giamaica - Dominica - Indonesia (Raja Ampat) - Malta - Giordania oppure: un libro in cui i protagonisti sono in vacanza

Ahimè non sono stata in nessuna di queste destinazioni e visto che ho barato nella risposta precedente, in questo caso, do una risposta secca: "Un incantevole aprile" di Elizabeth von Armin in cui quattro donne inglesi affittano una casa in Liguria per trascorrere un mese di vacanza. I romanzi di Elizabeth von Armin sono libri che finiscono bene e "alleggeriscono" la mente, senza per questo essere (troppo) svenevoli.

CONNESSIONI. Un libro ambientato in: Stati Uniti d'America (Alaska e Idaho) - Albania - Ghana (Accra) - Australia (Sydney) - Guyana, oppure: un libro ambientato in un congresso o in un grande concerto o un'occasione in cui tante persone vengono in contatto tra di loro. 

Non mi vengono in mente romanzi dove ci siano assembramenti significativi ai fini della trama, per cui torno Down Under con "La mia Australia" di Sally Morgan in cui, attraverso le vicende autobiografiche dell'autrice, vengono raccontati i soprusi che la comunità aborigena ha dovuto subire e di come l'identità e la propria cultura le siano state inizialmente precluse. Una lettura illuminante. 

SCOPERTE. Un libro ambientato in: New Mexico (USA) - Germania (Dresda) - El Salvador - Scozia (Regno Unito) - Marsiglia (Francia) - Manchester (Regno Unito) oppure: un libro ambientato in un luogo di cultura (una scuola, un museo, un monumento...). 

Quando ho sentito Dresda non ho potuto non pensare a "Mattatoio n. 5" di Kurt Vonnegut, probabilmente non la scelta più originale, ma Mattatoio n. 5 è un libro che va letto per capire le brutture della guerra dove nessuno ne esce vincitore. 

Finito! E' stato bello sognare destinazioni nuove, rivivere alcuni viaggi, esplorare la libreria alla ricerca di titoli interessanti. Grazie a Claudia per l'idea!

Alla prossima!

Elisa

28 dicembre 2020

Wanderlust Travel Tag

 Ciao!

avevo già fatto anni fa un tag simile. Nel frattempo, per fortuna, non mi sono fermata e, speriamo che questo tag sia di buon augurio per il prossimo anno.

Ho visto questo tag sul canale YouTube di Lise legge Lise viaggia e lo ripropongo a mia volta.  So già che in alcuni casi non avrò una risposta univoca. Iniziamo!

1) Qual è stato il tuo primo viaggio?

La voglia di viaggiare me l'hanno trasmessa i miei genitori che non si facevamo mancare 2 o 3 settimane nomadi in giro per l'Italia con tenda al seguito. Il mio primo volo aereo è stato in terza superiore con direzione Londra per un soggiorno studio. Il mio primo viaggio intercontinentale è stato nel lontano 1998 a zonzo per fare trekking tra i parchi californiani e dintorni.


2) Quale destinazione vorresti visitare di nuovo?

Vorrei tornare di nuovo in Giappone che avevo visitato in solitudine (con un appoggio logistico di una mia amica nei pressi di Tokyo) e vorrei visitarlo con una maggiore consapevolezza e magari andare in Hokkaido. 


E vedere una Grande Marée a Saint Malo è uno dei motivi per i quali ritornerei in quella città piratesca.

3) Se potessi partire domani dove andresti?

Se potessi partire domani senza vincoli di soldi, tempo e pandemia ho un lungo elenco di luoghi che vorrei visitare! Vorrei recuperare il viaggio tra le montagne rocciose canadesi che è saltato in questo 2020 disgraziato; vorrei percorrere la Transiberiana, andare in Corea del Sud, vedere con i miei occhi la magia dei salares cileni e boliviani, visitare le Repubbliche Baltiche, vedere la parte nordoccidentale dell'Islanda, tornare in Australia, andare a Machu Picchu, vedere il deserto dei Gobi e fare un salto in Madagascar...

4) Quale posto vorresti visitare solo per il cibo?

Il cibo non è il motivo principale che mi spinge a visitare in un posto, ma è qualcosa che arricchisce il viaggio. Da quando ho letto "Donna Flor e i suoi due mariti" mi incuriosisce la cucina brasiliana e creola

5) Ristorante o street food/hotel od ostello?

Tendenzialmente cucina locale che siano ristorantini o street food poco cambia, diciamo che, soprattutto in luoghi dove le condizioni igieniche hanno degli standard bassi mi assicuro che sia tutto ben cotto! 

Non ho più l'età per l'ostello o meglio per le camerate che voglio poter lasciare le ciabatte sparse senza dare fastidio a nessuno. La cosa importante è che sia pulito.

Mercato di Hoi An

6) Qual è il tuo mezzo di trasporto preferito per viaggiare?

Premesso che l'aereo permette di raggiungere destinazioni lontane in relativamente poco tempo, sono due i mezzi di trasporto che mi piace usare e talvolta alternare all'interno dello stesso viaggio: l'auto per la libertà che consente e i treni per quel fascino un po' retro che si accompagna al viaggio in carrozza e per quella libertà di leggere, dormire, guardare dal finestrino, osservare l'umanità.

Stazione di Atocha a Madrid in attesa di prendere il treno per Siviglia

Nel mezzo del Connemara

7) Di cosa non puoi fare a meno quando viaggi?

Credo che questa risposta non sia cambiata nel tempo: un telo di cotone che diventa asciugamano, sciarpa, cappello, tovaglia... l'ereader, anche se in viaggio leggo pochissimo, la guida e la macchina fotografica. Ah, e guai se dimentico i tappi per le orecchie che ho bisogno di dormire!

8) Da quale viaggio non saresti più voluta tornare?

Normalmente quando si avvicina il momento di ritornare verso casa penso sempre che riuscirei a stare in giro ancora per qualche settimana senza problemi. Però ricordo sempre la sensazione di "essere a casa" che ho avuto a Quebec City.

9) A quale timbro sul passaporto sei più affezionato?

Sono due: quello giapponese che, oltre ad essere allineato alla perfezione, mi ricorda un viaggio fatto in solitaria che è sempre una bella sfida personale.

10) Qual è il viaggio che ti ha segnato di più?

Non saprei dire. Difficilmente i viaggi mi lasciano indifferente. I viaggi verso paesi con culture diverse arricchiscono, smontano stereotipi, permettono di scalfire la narrazione presente sui giornali. I viaggi in cui è la natura ad essere protagonista mi porta a riflettere sull'impatto delle attività umane e sui modi per preservare tanta bellezza.

Mingun - Myanmar



11) Sei un repeter (torni nei stessi posti) o visiti posti diversi?

Tendenzialmente visito posti diversi che la lista dei viaggi è lunga e non so se mi basterà una vita per fare tutto! Ma, non mi dispiace tornare in posti in cui sono già stata che ogni volta c'è qualcosa di diverso o nuovo da vedere. 

12) Ti informi bene prima o parti alla cieca?

Tendenzialmente mi informo abbastanza bene, soprattutto per definire l'itinerario di massima e le tappe. Una delle mie preoccupazioni è avere un tetto sotto cui dormire. Poi lascio un margine per l'imprevisto e mi affido volentieri al mio compagno (ciao! lo so che stai leggendo) che ha più pazienza di me nel leggere le guide.

13) Quale viaggio consiglieresti assolutamente ad un amico?

E' come rispondere alla domanda che libro consiglieresti ad un amico....impossibile! 

14) Ti è mai capitato di avere una brutta avventura?

Baia Drake al tramonto
Nulla di particolarmente grave, se non quella volta in cui abbiamo rischiato la vita alla Baia Drake in Costa Rica. Non ho ben capito se per conformazione dei fondali, a causa delle correnti o per scelta ambientale non ci sono moli per cui le barche si accostano a riva con la poppa (credo che si chiami così la parte posteriore) e si sale e scende di lì. Di ritorno da un'escursione al parco nazionale del Corcovado, la barca non fa bene la manovra e perde l'allineamento perpendicolare con la spiaggia ed inizia ad essere sballottata dalle onde con il rischio di essere capovolta, fortunatamente si è appoggiata sul fianco e aspettando il momento giusto siamo scesi tutti sani e salvi, tranne un marinaio che è stato colpito dall'elica procurandosi una ferita molto brutta. 

15) Finestrino, corridoio o sedile centrale?

Direi finestrino per i viaggi più brevi e corridoio per i viaggi più lunghi....immancabilmente finisco nel sedile centrale. In treno assolutamente finestrino!

16) Come passi il tempo in aereo?

Cerco disperatamente di dormire senza riuscirci arrivando a destinazione stanchissima. Leggo, osservo gli altri passeggeri, mi annoio e guardo sui monitor il percorso fatto e quello da fare, la temperatura, l'altitudine, la velocità del vento etc..

17) Vacanza tranquilla o viaggio avventuroso?

Immagino che per vacanza tranquilla si intenda la vacanza a fare la cotoletta in spiaggia, per cui viaggio avventuroso anche se avventuroso non vuol dire rischioso. 

18) Preferisci viaggiare da solo o in compagnia?

Ho viaggiato da sola, in gruppo, con degli sconosciuti, con amici e la mia dimensione di viaggio ideale è quella di coppia sia che si tratti del mio compagno o di mie amiche perché è più facile mediare tra due teste che non con un numero maggiore.

19) Qual è la tua città preferita?

Domande più semplici? Per nostalgia di casa dico Torino. Visto il numero di volte in cui sono tornata e ci tornerei potrei rispondere Londra anche se la mia infatuazione ha subito un duro colpo con la Brexit.

20) Dove vorresti andare a vivere?

Edinburgh

Portogallo: cucina ottima, prezzi ragionevoli e non ci sono le zanzare. 
Ma sono anche innamorata della Scozia. Mi sa che nel dubbio rimango in Italia.

E con questa risposta concludo questo tag che mi ha riportato alla memoria tanti bei ricordi.

Alla prossima!

elipisto


17 marzo 2020

Tag: Che viaggiatore sei?

Ciao a tutti!
colgo il suggerimento fornito da Claudia nel suo canale Youtube da Lise legge Lise viagga per fare un bel tag che mi porta a sognare orizzonti lontani invece delle quattro pareti domestiche.

  •  Nella tua valigia non deve mai mancare...E in quanto tempo la prepari?
A parte gli essenziali: macchina foto ed ereader, una cosa che non manca mai è un telo di cotone che ha molteplici usi: è utile per sedersi in terra, per avere uno strato in più, per stendersi al sole, per asciugarsi, può essere utilizzato come sciarpa o come cappello quando il sole esce all'improvviso e rischi l'insolazione (per fortuna non ci dovrebbero essere prove fotografiche della sottoscritta in giro...).
L'obiettivo sarebbe quello di viaggiare con il solo bagaglio a mano per evitare le lungaggini aeroportuali. Penso di dover ottimizzare la mia tecnica di preparazione e assemblaggio della valigia: inizio con un momento di massificazione del disordine, spargendo quello che penso mi possa servire, seguito da un processo di riduzione e compattamento, rigorosamente due giorni prima della partenza che devo avere il tempo per smontare e rimontare il bagaglio l'ultima volta prima di partire. 
  • Quali scegli tra mete fredde o calde?
Bom Jesus do Monte (Portogallo)
La premessa è che la percezione che si ha della temperatura mentre si è in viaggio è diversa da quella che abbiamo quando dobbiamo alzarci per andare a lavorare. Per cui anche la sottoscritta che inizia a lamentarsi del caldo dai 25 gradi in poi, non si è tirata indietro davanti alla salita della bellissima scalinata del Santuario di Bom Jesus do Monte affrontata durante un picco di caldo settembrino  (42°) o alla visita dei koala di Henson Bay su Kangaroo Island  (purtroppo, gravemente colpito dagli incendi di quest'anno) anche se, quando la temperatura, accompagnata da un vento bollente, ha raggiunto i 43 gradi ho dato forfait.
In linea di massimo, cerco, laddove possibile, di viaggiare nelle stagioni "giuste" ossia non troppo calde, non troppo piovose etc per godermi al meglio l'esperienza del viaggio, se poi non è il periodo di alta stagione, tutto di guadagnato.

  •  Il tuo viaggio ideale è con..?
Ring of Brodgar (Isole Orcadi)
Ho viaggiato da sola, in gruppo, in coppia, con amici e con sconosciuti e, devo dire che, il mio viaggio ideale è quello indipendente con una macchina e via! verso l'ignoto e oltre..ehm, non proprio! Normalmente, quando parto le tappe sono quasi tutte prenotate, però mi piace lasciarmi sorprendere dall'imprevisto o dalla deviazione. Un'altra cosa che mi piace fare è quella di inserire tappe leggermente fuori dai percorsi turistici: le Orcadi e l'isola di Iona in Scozia, Sheep Head in Irlanda, Blue Mountains in Australia (ok, questo è un posto turisticissimo, ma io non lo conoscevo!). 

  • Ti piace assaggiare il cibo locale o cerchi il cibo italiano?
Mercato di Hoi An - Viet Nam
Per rispondere a questa domanda racconto le uniche due volte in cui ho mangiato la pizza all'estero. La prima a Luan Prabang che, dopo aver mangiato poco per tre giorni (c'era poco cibo per tutti e i ratti allo spiedo non solleticano il mio appetito), avevo bisogno di qualcosa che tappasse la voragine nello stomaco. La seconda, qualche anno fa, a Belfast in cui il delizioso fish and chips adocchiato è risultato essere chiuso alle 19.07, l'alternativa è stata Domino Pizza nel vicino centro commerciale, eccezionalmente aperto fino alle 21!
Riassumendo: cibo locale purché si rispettino un minimo di condizioni igieniche e che sia cotto e, per ora, mi è sembra andata bene.

  • Cosa rappresenta il viaggio per te?
Isola di Miyajima - Giappone
Domanda semplice come chiedermi cosa rappresenta la lettura per me. Il viaggio significa diverse cose: è un po' una fuga, ma è molto una scoperta di posti nuovi, usanze diverse. Viaggiare mi è servito e mi serve per allargare gli orizzonti e abbattere gli stereotipi che, tutti noi, ci portiamo sul groppone. E' crescita, è sorpresa, è cultura, è natura, è storia di luoghi e di persone. 
A ben pensare è una risposta che ben si adatta anche a cosa rappresenta la lettura per me.


  • Il viaggio più bello che hai fatto?
Baja California
Tutti non vale come risposta, vero? Ogni viaggio è unico nel suo genere per cui è difficile fare una classifica.
Adoro l'Islanda, non a caso ci sono stata due volte e, prima o poi, ci andrò una terza volta che c'è quell'angolo lassù che mi manca. Non posso tralasciare la Baja California dove ho potuto accarezzare una balena!!! Lo so che gli animali selvatici vanno lasciati stare, ma si è avvicinata alla barca e non ho saputo resistere. Patagonia, Nuova Zelanda, Colorado Plateau, Australia, Irlanda, Bretagna...se volete posso continuare

  • Hai dei brani musicali che ti riportano subito ad un viaggio che hai fatto?
Tendenzialmente ascolto quello che passa la radio in quel momento. Però c'è una canzone che immediatamente mi porta nel Canada Orientale nell'ormai lontano 2000: It's my life dei Bon Jovi. 

  • Sei più da vacanza avventura o relax?
St. Pol de Leon - Bretagna
Normalmente quando torno dalle vacanze ho bisogno di una settimana per riprendermi perché si tratta di vacanze in movimento. Quando ero più giovane ero affamata di posti da vedere, con l'età (e gli acciacchi) ho capito che non si può vedere tutto, è semplicemente impossibile, per cui ho imparato a rallentare e a godermi l'esperienza. Rubo quanto ha detto Claudia: si tratta di viaggi "esplorazione" che, inevitabilmente, mi arricchiscono. Nonostante i miei viaggi non siano improvvisati, mi piace lasciarmi sorprendere da quel vicoletto o da quella deviazione e se capita di perdersi, pazienza, spesso si scoprono delle piacevoli sorprese nascoste appena dietro l'angolo.

  • Qual è il viaggio che se potessi fare ora faresti?
In un altro periodo storico avrei detto: "Puntate un dito sul mappamondo! Lì è proprio dove vorrei andare, anche se si trattasse della Fossa delle Marianne!".
In questo periodo di quarantena sarei ben contenta di poter partire e tornare dai miei in Piemonte. Quest'anno c'è (c'era?) in programma un viaggio nelle Rockies Mountains canadesi... riuscire a partire sarebbe un bel sogno che si realizza.

Ringrazio Claudia, e chi ha ideato il tag, perché mi ha dato la possibilità di rivivere dei bellissimi momenti: ogni foto che ho inserito mi ha fatto fare un viaggio lungo le strade della memoria e vorrei avere la capacità di saper raccontare le storie in modo avvincente e divertente. 

Alla prossima!
elipisto

03 gennaio 2018

TAG - Viaggiare con i libri

Ciao a tutti!

Ricominciamo con qualcosa di facile: un bel tag che coniuga la mia passione per i libri con quella dei viaggi.
Il tag è stato creato su YouTube da Ilenia Zodiaco e consiste in 7 domande.
Cominciamo subito!

1) Un libro ambientato in un luogo che non hai ancora visitato ma che ti piacerebbe vedere
E' da quando sono ragazzina che voglio andare nel Borneo e in Malesia: tutto merito di Salgari e di Sandokan!
Un'altra meta che stuzzica la mia fantasia è il Botswana, ma credo che le avventure Precious Ramotse di A. Mccall Smith non abbiano inciso sul mio desiderio di andare sul delta dell'Okavango.


2) Un libro ambientato in un luogo che non hai visitato e dove non vorresti andare
In realtà non ci sono posti che non vorrei visitare a prescindere, uno dei miei motti è "Punta un dito al caso sul mappamondo e lì ci vorrei andare, fosse anche la Fossa delle Marianne!"
Ci sono luoghi pericolosi e luoghi per i quali non mi sento ancor pronta. 
Se qualcuno conosce un romanzo ambientato nello Yemen 
(ahimé diventato impraticabile a causa di una guerra che non importa a nessuno) 
me lo consigli che lo leggerei volentieri.

3) Una meta che hai visitato e di cui vorresti leggere qualcosa
Spoiler: a breve andrò nel sud est asiatico e vorrei leggere qualcosa di più, soprattutto qualcosa di più contemporaneo rispetto a "Pelle di leopardo" di T. Terzani attualmente sul mio comodino

4) Un posto che hai visitato perché ti ero lasciato/a affascinare da un libro ambientato in quel luogo. 
Ne sei rimasta delusa?
La lettura non è il maggior ispiratore dei miei viaggi, lo sono molto di più i documentari o le fotografie o i racconti di viaggio, 
però 
Patagonia di Bruce Chatwin 
(che trovai, per altro, molto noioso) 
ha contribuito alla voglia di andare in capo al mondo. 
Non si può rimanere delusi dalla Patagonia, soprattutto, se si ama la bellezza selvaggia della natura ancora poco domata dalla mano umana.

5) Vai al mare, che libro ti porti? E in montagna? E in città?
Al mare fa caldo, c'è confusione, fa caldo, ti scotti, fa caldo 
per cui un bel giallo nordico a compensare, 
invece di consigliare la solita Camilla Lackberg, suggerisco Toxìc di Hallgrìmur Helgason

La montagna con i suoi tempi più lenti e i paesaggi maestosi mi fa venire in mente letture epiche per cui fantasy (Il signore degli anelli di J.R.R. Tolkien) o i tomoni russi (Anna Karenina o Guerra e Pace di L. Tolstoj).

In città sono più ispirata dalla letteratura contemporanea e/o libri che non superino le 250 pagine per essere facilmente trasportabili.
In ogni caso un bell'ereader e si risolvono i problemi di peso, di scelta e di ingombro.

6) Il libro più straniero che tu abbia mai letto, quello che hai sentito più distante dalle tue abitudini
Non mi odiate, ma confesso di non essere in sintonia con la letteratura giapponese e con la tipologia di narrazione onirica che ho riscontrato negli scrittori nipponici.

7) Viaggiare nel passato. 
Un libro ambientato in un'epoca storica e in un luogo che visiteresti subito
Domanda difficile.
In epoche passate se eri donna e di ceto non elevato non te la passavi molto bene e, anche se eri abbastanza fortunata da avere una condizione sociale discreta, dovevi sottostare a regole di comportamento e di condotta che a me vanno un po' strette, non a caso, da ragazzina (e non solo), la mia eroina era Jo March di Piccole Donne.
Detto questo invidio il senso di scoperta e curiosità trasversale a tutti gli ambiti del sapere che è alla base dell'Illuminismo, una sensazione e una possibilità che credo non ci appartenga più; per Natale mi sono regalata un libro bello (nel senso di oggetto, spero anche nel contenuto): 

"Journey: an illustrated history of exploration and travel"   
che esplora la storia delle spedizioni e dei mezzi di trasporto dalla preistoria alle spedizioni spaziali e sembra voler raccontare questo sentimento di meraviglia e curiosità che è stato il motore delle tante scoperte umane.


Voi che cosa avreste riposto a queste domande? Sono curiosa di conoscere le vostre risposte.

Alla prossima!

elipisto

07 agosto 2015

Tag: The Time & Place book tag detto anche dove e quando ho letto un libro.


Ciao a tutti!

Il diario della lettrice (quasi) per bene è momentaneamente sospeso causa poco tempo da dedicare alla lettura.
Per non lasciare troppo sguarnito il blog ho pensato di sopperire facendo un tag libresco.

L'idea mi è venuta guardando questo video su YouTube:


In pratica si tratta di sedersi davanti alla libreria e prendere 10 libri che associamo ad uno specifico luogo e momento nella nostra vita raccontando la storia che si nasconde dietro alla scelta e cosa rappresentano per noi quei volumi.
Personalmente ho esteso la scelta anche agli ebooks.

Tempo fa avevo già raccontato (QUI) che i libri sono miei fedeli compagni di viaggio.
Ognuno dei libri letti in vacanza ha una sua storia e la sola visione della copertina mi porta alla memoria ricordi ed esperienze, per non essere troppo ripetitiva, ho deciso di non inserire in questa lista quanto mi ha accompagnato a zonzo. 

Bando alle ciance e, in ordine assolutamente sparso, ecco i miei 10 libri.

Il Signore degli Anelli di J.R.R Tolkien
Lo comprai dopo aver visto il primo episodio della saga cinematografica di Peter Jackson perché non potevo rimanere tutti quegli anni senza sapere il finale della storia.
Ebbene sì, a quei tempi, non ne conoscevo l'esistenza.
Lo iniziai a leggere dopo aver miseramente fallito l'ultimo esame universitario: francese, che a quel tempo parlavo molto bene. 
Per contribuire a smaltire la rabbia, dopo aver macinato kilometri ed essermi martoriata i piedi, mi sedetti sul balcone e lessi tutto di un fiato la parte relativa agli Hobbit, nei giorni successivi lo divorai rifiutando gli inviti a pranzo della mamma che non avevo tempo da perdere! 


Il profumo di P.Suskind
lo portai con me in montagna durante una facilissima escursione in Val Troncea, 
mi allontanai dal Rifugio e iniziai a leggere questo libro seduta su una pietra al sole circondata da un bosco di larici e dallo svolazzare delle farfalle a mitigare la durezza della storia.





L'orribile karma della formica di D.Safier
Ero stranamente bloccata a letto dall'influenza che, almeno nel mio caso si accompagna al mal di testa, per cui poca capacità di concentrarsi in storie impegnative: 
nonostante la poca propensione riuscii a finirlo in un pomeriggio strappandomi qualche risata nonostante la febbre. 




Anna Karenina di L. Tolstoj
Da ragazzina ero un'avida divoratrice di letteratura russa, passione che ha subito uno stop all'incontro con, il per me ostico, Dostoevskij. Anni dopo,complice l'adattamento cinematografico decisi di leggere Anna Karenina sull'ereader.
Ci sono poche cose più rilassanti di tenere comodamente in mano un tomone sotto il calore del piumone. 






Sandokan di E. Salgari
Sandokan e tutta la saga dei Pirati della Malesia e le storie dei vari corsari mi hanno fatto compagnia durante le lunghe estati da adolescente letti sulla poltrona del salotto in tutte le posizioni possibili e immaginabili.





Dieci piccoli indiani di Agatha Christie
Mi ricordo un pomeriggio passato a leggere sul balcone  prendendo appunti su nomi, spostamenti, dettagli per cercare di non farmi fregare sorprendere dal genio della Christie.
Tutti i miei sforzi si sono, ovviamente, rivelati vani.





Il Conte di Montecristo di Alexander Dumas
Da bimba mi regalarono una copia de Il conte di Montecristo che lessi per ben due volte cercando di trovare un senso alla storia, senza trovarlo. 
Poi, un giorno in libreria sono rimasta folgorata dalla mole: da bambina avevo sempre letto una versione ridotta, molto ridotta dell'opera e, improvvisamente, dopo 900 e più pagine ho capito e apprezzato.




Quiet di S. Cain
Trovato in un supermercato un paio di anni fa e comprato grazie al sottotitolo 
"Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare".
Se c'è un libro che ha rivoluzionato la mia vita è questo: mi ha dato una sicurezza che prima non avevo. 
Attenzione! noi introversi governeremo il mondo se solo riuscissimo a mettere da parte la timidezza.

Niente di nuovo sul fronte occidentale di E.M. Remarque
Il primo anno di università ho sostenuto un esame di storia contemporanea: un corso monografico incentrato sulla Prima Guerra Mondiale.
Detto così sembra un corso noiosissimo, ma grazie a letture di romanzi e memoriali è risultato essere uno degli esami più divertenti che abbia studiato.




Dimentica il tuo nome - Zero Calcare
La mia prima graphic novel comprata sulla scia delle tavole lette qua e là sul web e letta nella mia stanzetta di un alberghetto a Montmartre a Parigi.



Questi i primi dieci titoli che mi sono venuti in mente.
Quali sono i vostri libri?


Alla prossima!
elipisto



26 dicembre 2014

Tag Libri Libri Libri - II parte

Ciao a tutti!

Mi auguro che abbiate trascorso un sereno Natale.
Io l'ho trascorso insieme alla mia famiglia mangiando
e, al pomeriggio, ho giocato con la mia mamma al Trivial Pursuit Letterario che avevo comprato poco tempo fa.

Eccoci alla seconda parte del Tag sui libri.
(QUI la prima parte)

14) Quanto ci impieghi mediamente a leggere un libro?
Dipende dal libro e dal momento.
Ci posso impiegare due giorni come due mesi.
Leggo circa una quarantina di pagine all'ora, molte di meno se leggo in inglese.
E' tanto? E' poco? Non ne ho idea.

15) Quando vedi una persona che legge (p.e su un mezzo pubblico) sbirci il titolo?
Assolutamente sì e, se riesco a vincere la mia ritrosia, attacco pure bottone!

16) Leggi libri presi in prestito dalla biblioteca o prestati da amici o solo quelli che possiedi?
Vorrei rivolgermi più spesso alla biblioteca del mio paese, ma il fatto che ci sia una scadenza mi mette a disagio; 
leggo molto volentieri libri prestati da amici che mi permettono di conoscere autori e generi diversi.

17) Qual è il libro che non sei mia riuscita a finire di leggere?
Io abbandono i libri che non mi piacciono, 
per cui, nel corso degli anni ci sono un po' di libri lasciati al loro destino: da adolescente iniziai a leggere "La signora delle Camelie"  e penso di avere ancora il segnalibro a pagina 28; da più grandicella non penso di essere arrivata a metà di "Delitto e castigo", tanto per citarne due.

18) Hai mai comprato un libro solo per la copertina? Cosa ti attrae della copertina?
Ma per chi mi avete preso? 
Certo che sì! 
Sono attratta principalmente da scritte sinuose o da disegno con tonalità pastello.
Non mi attraggono le copertine con foto di bimbe/ragazze/donne inquadrate di schiena mentre osservano il mare/i monti/i sassi...

19) C'è una casa editrice che ami particolarmente e perché? 
No, direi di no. 
Spazio come generi, come autori e come case editrici. 
Posso dire che mi piacciono le edizioni della Neri Pozza e della ISBN, ma si tratta di un puro fattore estetico.

20) Porti i libri dappertutto o li tieni al sicuro in casa?
Il Kindle è sempre in borsa, non può mancare. 
Prima di avere l'ereader non sempre portavo in libro con me unicamente a causa del peso, 
ma ho una copia di "Memorie di un Geisha" che porta su di sé i colpi di un viaggio in Giappone e mi è ancora più prezioso.

21) Quando un libro ha le note le leggi o le salti?
Leggo le note se sono a piè di pagina; quando sono in fondo al capitolo le leggo tutte insieme, facendo una gran confusione,  prima di passare al capitolo successivo; non le leggo se sono in fondo al libro perché non voglio interrompere il ritmo della lettura. 

23) Leggi eventuali prefazioni, postfazioni o le salti?
Inizio a leggere le prefazioni, soprattutto, se riguardano la storia dell'autore, ma normalmente la voglia di leggere il libro è talmente tanta che le interrompo e non sempre le recupero; le postfazioni, se non sono troppo lunghe o noiose, le leggo.
Leggo sempre i ringraziamenti dall'inizio alla fine.

22) Qual è il libro che ti hanno regalato che hai gradito maggiormente?
Sono fortunata perché i libri che ho ricevuto parlano tutti un po' di me.
L'ultimo in ordine di tempo è "La vita moderna" di Susan Vreeland trovato sotto l'albero di Natale; di lei ho amato "La passione di Artemisia" e Renoir è tra i miei pittori preferiti, direi che la scelta del regalo è stata ottima!

24) Come scegli un libro da regalare?
Sembra facile regalare un libro ad un lettore, in fin di conti è l'oggetto che brama da più! 
Ma, quali sono i gusti, gli autori preferiti e, soprattutto non sempre quello che ha entusiasmato me, piace al destinatario del regalo.
In linea generale cerco di trovare nel libro da regalare qualcosa che lo leghi al destinatario (titolo, trama, copertina) cerco di scrivere una dedica ad hoc.

E con questo le domande sono finite. Ringrazio Sara per avermi taggato: mi sono divertita molto a scrivere le risposte. 

Ancora auguri a tutti di trascorrere dei momenti sereni in compagnia dei nostri cari.

Alla prossima!

elipisto

23 dicembre 2014

Tag: Libri Libri Libri - I parte

Ciao a tutti!
Se su questo blog si parla di libri la colpa è unicamente di Sara che mi ha coinvolto nel diario della lettrice (quasi) per bene e che mi tagga nei suoi video "libreschi"
E io non mi tiro indietro.
Si tratta di rispondere a ben 24 domande su libri, librerie & affini.
Bando alle ciance
ciance al bando 
e iniziamo!

1) Come scegli i libri che leggi? Ti fai influenzare dalle recensioni?
Una domandina facile facile per rompere il ghiaccio, eh?
Non so dare una risposta sensata.
Tendenzialmente li scelgo per una combinazione di titolo, storia e copertina.
C'è stato un periodo in cui seguivo le recensioni di blogger e/o youtuber, 
ho smesso quando mi sono accorta che, spesso si seguono delle mode per cui un libro è osannato da tutti tranne che dalla sottoscritta, oppure, 
si critica in massa un libro dimenticandosi, talvolta, che la lettura è qualcosa di talmente soggettivo da sfuggire a delle generalizzazioni.
Sono molto più propensa a seguire i suggerimenti di amici lettori.

2) Dove comperi i libri? In libreria o online?
Ovunque, l'importante è che siano libri.
Ho il Kindle che stra-uso, 
ma saggi e guide turistiche devono essere assolutamente cartacei.

3) Aspetti di finire un libro prima di comprarne un altro o hai le scorte?
Posso evitare di rispondere e di fare una brutta figura?
Momento confessione: ho poco meno di un centinaio di libri in coda sul Kindle 
(sì avete capito bene) e penso circa una trentina di libri cartacei che stazionano nell'apposita libreria dei libri da leggere.
Direi che ho le scorte. Consistenti. 

4) Ti fai influenzare dal numero di pagine quando compri un libro?
No.

5) Hai un autore/genere preferito?
In linea di massima no. 
Neil Gaiman è l'eccezione che conferma la regola.
Posso dire che non rientrano tra le preferenze di lettura i cosiddetti Young Adults,
sono ignorante in materia di fantascienza e non leggo gli horror che sono cuor di leone e ho paura.

6) Quando è iniziata la tua passione per la lettura?
Da quando ho imparato a leggere ho sempre avuto qualcosa tra le mani.
Ricordo da pre adolescente interi pomeriggi immersa nelle avventure di Sandokan e del Corsaro Nero su dei vecchissimi libri del mio papà

7) Leggi un libro alla volta o più libri insieme?
Penso di essere arrivata a leggerne 5 in contemporanea, 
l'importante che siano generi diversi in modo da non fare troppa confusione. 
Normalmente ne leggo uno in italiano e uno in inglese.

8) Se tutti i libri andassero distrutti e potessi salvarne solo uno, quale sarebbe?
Una domanda più difficile no eh?
Uno che ho letto oppure uno che devo ancora leggere?
...muble muble muble...
Direi "Il Signore degli Anelli" perché mi ci perdo ogni volta come se non l'avessi mai letto, 
anche se probabilmente perirei insieme ai libri in preda all'indecisione se salvare 
le opere di Shakespeare o Q dei Luther Blissett.

9) Perché ti piace leggere?
 Per il puro piacere di farlo.
Per tuffarsi in mondi diversi.
Per viaggiare con la fantasia.
Per avere chiavi di lettura della realtà.
Per curiosità.
Per rilassarmi.
...

10) La tua libreria è ordinata secondo un criterio o è in ordine sparso?
Chi mi conosce alla parola "ordinata" è scoppiato a ridere.
Per un breve periodo la distribuzione dei libri sugli scaffali ha seguito una qualche logica di suddivisione per argomento/area geografica di provenienza dello scrittore.
 Adesso, stante l'esiguità degli spazi, i libri letti vengono messi dove c'è un buco libero sopra o davanti agli altri.
Sul Kindle divido tra i libri da leggere e quelli letti per ogni anno di lettura.

11) Di solito quando leggi?
Quando riesco: in coda, in pausa pranzo, alla sera prima di andare a dormire.

12) Presti i libri?
Sì, tendenzialmente ad altri lettori/lettrici.
L'unica cosa che faccio più fatica a prestare sono le guide turistiche che sono il mio teSSSoro.

13) I tuoi famigliari leggono?
Non sono la mosca bianca della famiglia: la mia mamma ha sempre letto, il mio papà ogni tanto lo vedo con un libro fra le mani, anche se preferisce  il giornale, 
il mio nonno materno leggeva, quello paterno era lo "spacciatore" di Tex.

E con questo concludiamo la prima parte del tag, nei prossimi giorni arriveranno le risposte alle altre domande.

Alla prossima!

elipisto


Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...