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18 marzo 2014

XLV tappa - Essere turisti a casa propria: Villa della Regina e Parco di Villa Genero

Ciao a tutti!
Eccomi nuovamente con il naso per aria a scoprire angoli, 
almeno per me, 
nascosti della bella Torino.

Ispirata dalle foto di una mia amica (grazie Lucia)
mi sono decisa ad andare alla scoperta della Villa della Regina.

Sapevo che era stata di recente ristrutturata e restituita ai cittadini, 
ma non immaginavo:
1) che la villa fosse visitabile
2) che l'ingresso fosse gratuito. 

Ebbene sì, Villa della Regina, 
è un piccolo gioiellino barocco visitabile gratuitamente. 
Non ha la fastosità delle residenze ufficiali,
bensì l'intimità di piccoli spazi curati e decorati in modo scenografico.

Sito ufficiale di Villa della Regina qui
 Un po' di vicende storiche e descrizione degli ambienti possono essere trovati qui

Poco sopra, 
in un ideale proseguimento, 
si estende uno dei tanti parchi collinari torinesi:
Villa Genero.
In questa primavera anticipata è un tripudio di alberi in fiore,
ma lascia immaginare la frescura che si potrà godere durante l'estate.
Purtroppo, si vedono qua e là segni del degrado: 
statue mozzate, 
tempietto alla sommità del parco vandalizzato,
però, nulla può rovinare la magnifica vista che si ha su Torino
e sulla cerchia alpina innevata. 

Le foto di una piacevole domenica sono 

Alla prossima!
elipisto


06 luglio 2013

XXXIII tappa - Essere turisti a casa propria: La dentiera di Superga

Ciao a tutti!

lo sapete che a Torino c'è una "dentiera" che trasporta dei passeggeri?

Questa è la dentiera
ossia un ingranaggio dentato che consente ai vagoni di risalire la collina che dalla stazionicina di Sassi si innalza verso la Basilica di Superga.

"Il percorso si sviluppa per 3.100 metri tra la stazione di Sassi (sita a Torino in piazza Modena, a 225 metri s.l.m.) e la stazione di Superga (a 650 metri s.l.m.). Il dislivello totale di 425 metri è superato con una pendenza media del 13,5%, con punte massime del 21% nel tratto finale tra Pian Gambino e la Stazione di Superga. " (http://www.comune.torino.it/gtt/turismo/sassisup.shtml).



A Superga si può arrivare comodamente in macchina oppure percorrendo uno dei tanti sentieri della collina per una giornata da trascorrere nel verde,
 ma sedersi sui vecchi e ottimamente restaurati vagoni con i sedili in legno fa tanto vacanza. 
Potevo perdermi quest'occasione per fare la turista? 
No!

Infatti, una domenica pomeriggio sono andata a Sassi alla stazione che non sfigurerebbe in un paesino delle montagne svizzere o in un cartolina di fine '800 
(epoca a cui risale il primo collegamento tra la pianura e la sommità della collina).

I vagoni sono tutti restaurati e hanno diversi allestimenti, 
alcuni sembrano le vecchie carrozze dei treni di  terza classe, 
altri hanno lo schienale movibile per cui è possibile decidere se sedersi schiena a monte o a valle.

Una volta partiti seduti nella carrozza di testa 
contenendo il posto ai numerosi bambini,
 i profumi degli alberi in fiori e del sottobosco avvolgono la carrozza 
e subito la città
 con i suoi rumori e odori
 è lasciata lontana alle spalle.





Dopo un'ultimo arrancante strappo si arriva pochi metri sotto la Basilica di Superga dal cui piazzale si gode una magnifica vista su Torino e si respira un'aria più fresca rispetto alla calura della città.

Sul sito del Comune di Torino
sono presenti tutte le informazioni tecniche e pratiche.

Alla prossima!
elipisto


03 giugno 2013

XXX tappa - Torino dall'alto

Ciao a tutti!




Si sa che le città della Pianura Padana non sono favorite da un clima piacevole.
Torino non ne fa, ahimé, eccezione: 
fredda d'inverno, calda d'estate e umida tutto l'anno.

Talvolta, troppo raramente, 
la città guarda nel suo armadio e decide di indossare la sua veste migliore.

Per capello un cielo azzurro con qualche bianca innocente nuvola a fare da piuma.
Per papillon una cerchia di montagne innevate di fresco .
Per giacca tante tonalità di verde ripulite dalla povere dalle tante piogge dei giorni passati.

Con queste premesse potevo perdere l'occasione di salire sulla Mole Antonelliana?
No! ed ecco la città in tutto il suo splendore.

Piazza Castello e i giardini reali e sulla sinistra l'imbocco della Valle di Susa

Si vede la facciata posteriore di Palazzo Carignano che si affaccia su Piazza Carlo Alberto

Guardando verso la zona Sud di Torino


Il Gran Paradiso troneggia


Largo Montebello
Ci sono altri posti per ammirare la città sabauda dall'alto: il piazzale del Monte dei Cappuccini e la Vedretta del Museo della Montagna, il piazzale di Superga, il Colle della Maddalena, ma la prossima vista dall'alto la voglio fare dalla mongolfiera di Borgo Dora, altrimenti detta Turin Eye! 
Si tratta solo di aspettare la prossima giornata in cui la città decide di vestirsi a festa.

Alla prossima!
elipisto

18 maggio 2013

XXVIV tappa - Essere turisti a casa propria: uno strano oggetto nel centro di Torino

Ciao a tutti!!!!
finalmente la sosta ai box sta giungendo al termine e oggi ho deciso, approfittando di una breve quanto fugace interruzione della pioggia, 
di andare in centro a Torino senza uno scopo ben preciso.

Arrivo in piazza Castello ed ecco cosa si prospetta alla mia vista


No. 
C'è decisamente qualcosa di strano.
Qualcosa che normalmente non c'è.
Un esperimento artistico? qualche trovata pubblicitaria? 
una fantasia di Jules Verne diventata realtà? gli extraterrestri hanno trovato il centro di Torino adatto per far atterrare la loro navicella? Vero che la capitale sabauda è considerata una città dal fascino magico, ma non pensavo che gli extra terresti fossero interessati all'esoterismo.
Mah! In ogni caso, io sono indecisa tra le ultime due ipotesi.

Mi avvicino incuriosita e penso che chiunque sia non possa essere più di tanto  pericoloso: 
ci sono alberi, fiori,ortaggi

Però, la mia curiosità non è ancora soddisfatta. 
Che sarà mai questa diavoleria!



L'arcano è presto svelato: si tratta dell' Aéroflorale II che fa visita a Torino.
E beh, certo, adesso sì che ho le idee chiarissime! 

Fortunatamente l'equipaggio è disponibile a fornire tutte le dovute spiegazioni.
Appurato che non si tratta di extra terrestri, bensì di transalpini 
che, partiti da Nantes sono volati a Bruxelles e poi a Torino per proseguire alla volta di Amburgo...un momento, hanno solcato i cieli con quel coso lì?!? 
Ma com'è possibile? 
Si tratta di una vera e propria serra volante costruita dalla compagnia "La Machine" di Nantes che va a propulsione vegetale sfruttando il metano prodotto dalla macerazione e decomposizione dei vegetali studiati da un team di scienziati specialisti dell'energia vegetale.
E sembra che voli davvero!

Jules Verne nacque proprio a Nantes, adesso so anche a chi si è ispirato l'ideatore di questa serra volante!

Purtroppo la volo-serra, l'ufo-green, la mongolfiera con eliche e palloni o in qualsiasi modo vogliate chiamarla è pronta a salpare per la prossima destinazione e lascerà Torino  già il 19 maggio per portare il suo messaggio di ecologia e di ricerca ad Amburgo.

Per avere qualche informazione in più sull'Aéroflorale e sui motivi dell'atterraggio torinese è sufficiente proseguire alla prossima pagina.

Alla prossima tappa!
elipisto

20 dicembre 2012

XIV tappa - Essere turisti a casa propria: Luci d'artista

Ciao a tutti!

Se uno pensa alle lunghe serate, o meglio, nottate invernali di una città del Nord
 un brivido gelato scorre lungo la schiena e 
l'idea di uscire dal tepore della casa e dalle lusinghe del piumone 
fugge rapida dalla nostra mente. 

A Torino,  
da ben 14 anni a questa parte,
 alcune zone della città sono ravvivate da delle installazioni luminose che prendono il nome di :

Luci d'artista.




Si tratta di diversi progetti, 
quest'anno ben 19,
che illuminano alcune strade e piazze di Torino.

Potrei riempirmi la bocca con paroloni quali: 

la luce diventa materia;
si crea un dialogo continuo con la città che la circonda;
la città diventa un palco per delle opere d'arte;
la luce che squarcia le tenebre;
arte che ti fa alzare la testa.



ma non sarei credibile.
Mi limito ad dire che passeggiare per le vie sabaude illuminate da installazioni colorate è piacevole: 
il freddo sembra meno pungente e la notte meno tetra.



Non so sia una mia impressione,
 ma la luce che rischiara le tenebre 
mi trasmette sempre una sensazione di positiva speranza.


Luci d'artista ormai sono una piacevole tradizione e, ad ogni inverno, parte una sorta di caccia al tesoro alla ricerca delle vecchie e nuove installazioni.

QUI si possono trovare maggiori informazioni sui nomi delle opere, degli artisti, sulla loro localizzazione e una gallery fotografica migliore della mia! 

Alla prossima tappa!
elipisto

10 dicembre 2012

XVII tappa - Essere turisti a casa propria: Degas

Ciao a tutti!
oggi ho indossato gli abiti (rigorosamente caldi) della turista e ho fatto un'immersione nella cultura partecipando ad una visita guidata della mostra di
Degas - Capolavori dal museo d'Orsay 
che sarà ospitata fino al 27 gennaio 2013 nella palazzina della Promotrice delle Belle Arti situata nel  Parco del Valentino di Torino.

Ho scoperto che Degas, 
oltre che essere un pittore, 
era un bravissimo disegnatore e che utilizzava la scultura come mezzo di analisi delle forme in movimento, 
in particolare: cavalli e ballerine.

Non voglio stare a tediare con nozioni sulla vita e sulle opere di Degas che si possono facilmente trovare in internet ma vorrei fermarmi su tre opere che mi hanno colpito.

Ballerina di quattordici anni

Quest'opera è uno dei simboli della mostra ed è una statuetta raffigurante una giovane ballerina con il tutù impressa in un movimento di tensione perfetta delle gambe, del busto e della schiena.
L'eleganza e la robusta leggiadria fanno da contrasto al viso ben poco angelico della fanciulla che ha un non so che di scimmiesco.
Il contrasto fra bellezza del movimento e bruttezza del viso di trova anche nei suoi quadri delle danzatrici: gambe, braccia, tutù ben definito e viso a malapena abbozzato .



Giovane donna che si
annoda il nastro del cappello


Questa è un'altra delle opere che mi ha colpito.
Si tratta di un disegno a carboncino che ritrae una donna che vezzosamente si sistema il nastro del cappello.
Questo veloce schizzo esprime tutta la bravura di disegnatore e di osservatore di Degas.
Mi ha colpito per la freschezza e per l'immediatezza che traspare.




Fin d'arabesque


 Questa, infine, è l'opera che mi ha colpito di 
più per scelta del punto di vista, 
per la resa materica del tutù, 
per la grazia che esprime, 
per i tocchi di bianco assoluto

da rimanere senza parole.



La mostra è ben organizzata e fornisce una finestra abbastanza completa sulle diverse sfaccettature del mondo "Degas" e io ho potuto ammirare dei capolavori assoluti!

QUI tutte le informazioni sulla mostra e su Degas.

Alla prossima tappa!
elipisto

15 settembre 2012

III Tappa - Essere turisti a casa propria - Torino Liberty

Ciao a tutti!
Per la serie essere turisti a casa propria stamattina ho partecipato ad una passeggiata di un paio di orette fra il Liberty torinese.
Bé, come al solito, la città riserva degli angoli sconosciuti e piacevoli da esplorare e, quegli edifici che mi era capitato di osservare distrattamente in coda al semaforo, adesso assumono un significato nuovo per il solo fatto di aver conosciuto un po' della loro storia.


Il quartiere "Crocetta" venne edificato tra l'ultimo decennio dell'800 e i primi anni del secolo successivo quando Torino si reinventò da capitale a città industriale e la ricca borghesia incaricò i migliori architetti di progettare i loro palazzotti in una zona nuova ma ancora a ridosso del centro. Ebbene, il risultato furono edifici con stili diversi aperti alle sperimentazioni. 

12 settembre 2012

II tappa. Essere turisti a casa propria: un sabato piovoso alla Reggia

Ciao a tutti!
vi è mai capitato di osservare la città dove vivete oppure dove andate a fare commissioni,  dove vi arrabbiate per il traffico, per il bus che non passa non con gli occhi di chi ci vive ma, con gli occhi del turista? Da qualche anno a questa parte, ogni tanto, mi capita di indossare gli abiti del turista e vado alla scoperta delle bellezze della regione dove vivo ed è quello che ho fatto in un piovoso sabato di fine estate. 

La Reggia dal giardino delle rose in un mattino di primavera


Meta della gita: Reggia di Venaria (TO) - obiettivo:  vedere le mostre de  "I quadri del Re" e "Fabergè, un gioielliere a corte", ammirare la Crocefissione del Tintoretto restaurata e, tanto per non farmi mancare nulla, un bel ripasso della dei Savoia e un giro nella Reggia e nei giardini - non per niente il biglietto "all inclusive" si chiama "Un giorno alla Reggia".

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...