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13 marzo 2023

Lonely Planet Best in Travel 2023 Tag

Toh chi si rivede! Ogni tanto mi prende lo schiribizzo di resuscitare questo blog. 

E' da un po' che volevo fare questo post, più o meno, da quando Claudia del canale YouTube LiseLeggeLiseViaggia ha pubblicato questo tag a dicembre! Solo con quei tre mesi di ritardo arrivo con le mie risposte che libri e viaggi vanno bene in qualsiasi stagione.

Claudia, nel creare queste domande, si è ispirata all'annuale lista stilata dalla Lonely Planet che ha individuato 30 destinazioni raggruppandole per "esperienze"; scopo del tag è suggerire un libro ambientato in una delle destinazioni e, se non se ne hanno, si cerca un titolo che risponda a certi requisiti. Molto più facile a farsi che a spiegarsi.

SAPORI. Un libro ambientato in: Umbria - Malesia - Giappone - Perù - Sudafrica - Uruguay oppure: un libro in cui il cibo abbia una parte prevalente nella trama

La Malesia ha fatto da sfondo alla mia adolescenza con tutti i libri di Sandokan e dei pirati della Malesia. Per andare su letture più da "grandi" e allontanarmi dalla letteratura giapponese - che trovo un po' inflazionata - consiglio di recuperare "Il conservatore" di Nadine Gordimer ambientato in Sudafrica in cui lo scontro tra i "padroni bianchi" e le persone di colore, tra città e natura avviene in un contesto dove l'apartheid non rimane e non può rimanere sullo sfondo. 


ITINERARI. Un libro ambientato in: Treno da Instabul a Sofia - Canada (Nuova Scozia) - Bhutan - Zambia - Western Australia - Colombia oppure: un libro di viaggi.

Questo è uno spunto molto stimolante sia per le destinazioni che per la tipologia di narrazione che, forse, è la mia preferita. Difficile scegliere un solo titolo, di conseguenza, baro spudoratamente e senza vergogna suggerendo un po' di titoli. L'Australia è stata nei sogni per tanti anni prima di tramutarsi in realtà nel 2019, pertanto nella mia libreria c'è una piccola sezione dedicata a libri ambientati nel continente australiano, tra cui l'evocativo, "Le vie dei canti" di Bruce Chatwin e il divertente "In un paese bruciato dal sole" di Bill Bryson. In Colombia non ci sono stata ma dico solo un nome: Gabriel Garcìa Marquez, uno dei miei scrittori preferiti. Continuo a barare con un libro di viaggi che non ho letto, ma che mi chiama ogni volta che entro in libreria ed è "La vita in alto" di Erika Fatland: un reportage ambientato tra gli Stati che "ospitano" la catena dell'Himalaya, tra cui appunto il Buthan dove vorrei andare, occorre solo superare il "piccolo" scoglio del costo. 

RELAX. Un libro ambientato in: Grecia (Penisola Calcidica) - Giamaica - Dominica - Indonesia (Raja Ampat) - Malta - Giordania oppure: un libro in cui i protagonisti sono in vacanza

Ahimè non sono stata in nessuna di queste destinazioni e visto che ho barato nella risposta precedente, in questo caso, do una risposta secca: "Un incantevole aprile" di Elizabeth von Armin in cui quattro donne inglesi affittano una casa in Liguria per trascorrere un mese di vacanza. I romanzi di Elizabeth von Armin sono libri che finiscono bene e "alleggeriscono" la mente, senza per questo essere (troppo) svenevoli.

CONNESSIONI. Un libro ambientato in: Stati Uniti d'America (Alaska e Idaho) - Albania - Ghana (Accra) - Australia (Sydney) - Guyana, oppure: un libro ambientato in un congresso o in un grande concerto o un'occasione in cui tante persone vengono in contatto tra di loro. 

Non mi vengono in mente romanzi dove ci siano assembramenti significativi ai fini della trama, per cui torno Down Under con "La mia Australia" di Sally Morgan in cui, attraverso le vicende autobiografiche dell'autrice, vengono raccontati i soprusi che la comunità aborigena ha dovuto subire e di come l'identità e la propria cultura le siano state inizialmente precluse. Una lettura illuminante. 

SCOPERTE. Un libro ambientato in: New Mexico (USA) - Germania (Dresda) - El Salvador - Scozia (Regno Unito) - Marsiglia (Francia) - Manchester (Regno Unito) oppure: un libro ambientato in un luogo di cultura (una scuola, un museo, un monumento...). 

Quando ho sentito Dresda non ho potuto non pensare a "Mattatoio n. 5" di Kurt Vonnegut, probabilmente non la scelta più originale, ma Mattatoio n. 5 è un libro che va letto per capire le brutture della guerra dove nessuno ne esce vincitore. 

Finito! E' stato bello sognare destinazioni nuove, rivivere alcuni viaggi, esplorare la libreria alla ricerca di titoli interessanti. Grazie a Claudia per l'idea!

Alla prossima!

Elisa

28 dicembre 2020

Wanderlust Travel Tag

 Ciao!

avevo già fatto anni fa un tag simile. Nel frattempo, per fortuna, non mi sono fermata e, speriamo che questo tag sia di buon augurio per il prossimo anno.

Ho visto questo tag sul canale YouTube di Lise legge Lise viaggia e lo ripropongo a mia volta.  So già che in alcuni casi non avrò una risposta univoca. Iniziamo!

1) Qual è stato il tuo primo viaggio?

La voglia di viaggiare me l'hanno trasmessa i miei genitori che non si facevamo mancare 2 o 3 settimane nomadi in giro per l'Italia con tenda al seguito. Il mio primo volo aereo è stato in terza superiore con direzione Londra per un soggiorno studio. Il mio primo viaggio intercontinentale è stato nel lontano 1998 a zonzo per fare trekking tra i parchi californiani e dintorni.


2) Quale destinazione vorresti visitare di nuovo?

Vorrei tornare di nuovo in Giappone che avevo visitato in solitudine (con un appoggio logistico di una mia amica nei pressi di Tokyo) e vorrei visitarlo con una maggiore consapevolezza e magari andare in Hokkaido. 


E vedere una Grande Marée a Saint Malo è uno dei motivi per i quali ritornerei in quella città piratesca.

3) Se potessi partire domani dove andresti?

Se potessi partire domani senza vincoli di soldi, tempo e pandemia ho un lungo elenco di luoghi che vorrei visitare! Vorrei recuperare il viaggio tra le montagne rocciose canadesi che è saltato in questo 2020 disgraziato; vorrei percorrere la Transiberiana, andare in Corea del Sud, vedere con i miei occhi la magia dei salares cileni e boliviani, visitare le Repubbliche Baltiche, vedere la parte nordoccidentale dell'Islanda, tornare in Australia, andare a Machu Picchu, vedere il deserto dei Gobi e fare un salto in Madagascar...

4) Quale posto vorresti visitare solo per il cibo?

Il cibo non è il motivo principale che mi spinge a visitare in un posto, ma è qualcosa che arricchisce il viaggio. Da quando ho letto "Donna Flor e i suoi due mariti" mi incuriosisce la cucina brasiliana e creola

5) Ristorante o street food/hotel od ostello?

Tendenzialmente cucina locale che siano ristorantini o street food poco cambia, diciamo che, soprattutto in luoghi dove le condizioni igieniche hanno degli standard bassi mi assicuro che sia tutto ben cotto! 

Non ho più l'età per l'ostello o meglio per le camerate che voglio poter lasciare le ciabatte sparse senza dare fastidio a nessuno. La cosa importante è che sia pulito.

Mercato di Hoi An

6) Qual è il tuo mezzo di trasporto preferito per viaggiare?

Premesso che l'aereo permette di raggiungere destinazioni lontane in relativamente poco tempo, sono due i mezzi di trasporto che mi piace usare e talvolta alternare all'interno dello stesso viaggio: l'auto per la libertà che consente e i treni per quel fascino un po' retro che si accompagna al viaggio in carrozza e per quella libertà di leggere, dormire, guardare dal finestrino, osservare l'umanità.

Stazione di Atocha a Madrid in attesa di prendere il treno per Siviglia

Nel mezzo del Connemara

7) Di cosa non puoi fare a meno quando viaggi?

Credo che questa risposta non sia cambiata nel tempo: un telo di cotone che diventa asciugamano, sciarpa, cappello, tovaglia... l'ereader, anche se in viaggio leggo pochissimo, la guida e la macchina fotografica. Ah, e guai se dimentico i tappi per le orecchie che ho bisogno di dormire!

8) Da quale viaggio non saresti più voluta tornare?

Normalmente quando si avvicina il momento di ritornare verso casa penso sempre che riuscirei a stare in giro ancora per qualche settimana senza problemi. Però ricordo sempre la sensazione di "essere a casa" che ho avuto a Quebec City.

9) A quale timbro sul passaporto sei più affezionato?

Sono due: quello giapponese che, oltre ad essere allineato alla perfezione, mi ricorda un viaggio fatto in solitaria che è sempre una bella sfida personale.

10) Qual è il viaggio che ti ha segnato di più?

Non saprei dire. Difficilmente i viaggi mi lasciano indifferente. I viaggi verso paesi con culture diverse arricchiscono, smontano stereotipi, permettono di scalfire la narrazione presente sui giornali. I viaggi in cui è la natura ad essere protagonista mi porta a riflettere sull'impatto delle attività umane e sui modi per preservare tanta bellezza.

Mingun - Myanmar



11) Sei un repeter (torni nei stessi posti) o visiti posti diversi?

Tendenzialmente visito posti diversi che la lista dei viaggi è lunga e non so se mi basterà una vita per fare tutto! Ma, non mi dispiace tornare in posti in cui sono già stata che ogni volta c'è qualcosa di diverso o nuovo da vedere. 

12) Ti informi bene prima o parti alla cieca?

Tendenzialmente mi informo abbastanza bene, soprattutto per definire l'itinerario di massima e le tappe. Una delle mie preoccupazioni è avere un tetto sotto cui dormire. Poi lascio un margine per l'imprevisto e mi affido volentieri al mio compagno (ciao! lo so che stai leggendo) che ha più pazienza di me nel leggere le guide.

13) Quale viaggio consiglieresti assolutamente ad un amico?

E' come rispondere alla domanda che libro consiglieresti ad un amico....impossibile! 

14) Ti è mai capitato di avere una brutta avventura?

Baia Drake al tramonto
Nulla di particolarmente grave, se non quella volta in cui abbiamo rischiato la vita alla Baia Drake in Costa Rica. Non ho ben capito se per conformazione dei fondali, a causa delle correnti o per scelta ambientale non ci sono moli per cui le barche si accostano a riva con la poppa (credo che si chiami così la parte posteriore) e si sale e scende di lì. Di ritorno da un'escursione al parco nazionale del Corcovado, la barca non fa bene la manovra e perde l'allineamento perpendicolare con la spiaggia ed inizia ad essere sballottata dalle onde con il rischio di essere capovolta, fortunatamente si è appoggiata sul fianco e aspettando il momento giusto siamo scesi tutti sani e salvi, tranne un marinaio che è stato colpito dall'elica procurandosi una ferita molto brutta. 

15) Finestrino, corridoio o sedile centrale?

Direi finestrino per i viaggi più brevi e corridoio per i viaggi più lunghi....immancabilmente finisco nel sedile centrale. In treno assolutamente finestrino!

16) Come passi il tempo in aereo?

Cerco disperatamente di dormire senza riuscirci arrivando a destinazione stanchissima. Leggo, osservo gli altri passeggeri, mi annoio e guardo sui monitor il percorso fatto e quello da fare, la temperatura, l'altitudine, la velocità del vento etc..

17) Vacanza tranquilla o viaggio avventuroso?

Immagino che per vacanza tranquilla si intenda la vacanza a fare la cotoletta in spiaggia, per cui viaggio avventuroso anche se avventuroso non vuol dire rischioso. 

18) Preferisci viaggiare da solo o in compagnia?

Ho viaggiato da sola, in gruppo, con degli sconosciuti, con amici e la mia dimensione di viaggio ideale è quella di coppia sia che si tratti del mio compagno o di mie amiche perché è più facile mediare tra due teste che non con un numero maggiore.

19) Qual è la tua città preferita?

Domande più semplici? Per nostalgia di casa dico Torino. Visto il numero di volte in cui sono tornata e ci tornerei potrei rispondere Londra anche se la mia infatuazione ha subito un duro colpo con la Brexit.

20) Dove vorresti andare a vivere?

Edinburgh

Portogallo: cucina ottima, prezzi ragionevoli e non ci sono le zanzare. 
Ma sono anche innamorata della Scozia. Mi sa che nel dubbio rimango in Italia.

E con questa risposta concludo questo tag che mi ha riportato alla memoria tanti bei ricordi.

Alla prossima!

elipisto


13 dicembre 2020

Sopra e sotto il comodino: Tsundoku e le biblioteche

 Ciao!

Libri, libri, libri, tanti libri, i beneamati libri perché chi ha tanti libri vive come un pascià e a piedi caldi se ne sta! 

il tutto cantato sulle note di soldi, soldi, soldi di Betty Curtis.

commons wikipedia
I giapponesi usano un solo termine - tsundoku - che identifica con precisione un mio grave (?) vizio: ossia quello di accumulare libri senza leggerli perché ci sono sempre nuove entrare che si sovrappongono sulle letture precedenti. Sapete com'è...bisogna far passare il tempo, nelle vicinanze c'è una libreria, entri giusto per scaldarti ed esci con (almeno) un libro. Poi è ben difficile resistere alle sirene degli sconti giornalieri sugli ebook e le letture si accumulano.

Ho fatto un conto e, tra digitale e cartaceo, ci sono circa 200 titoli (?!?) che si contengono la mia attenzione. Ok, la maggior parte si tratta di ebook che non occupano spazio, ma sono tanti! Confesso di vergognarmi solo un po', non troppo che la cultura non può essere peccato ma, forse, ho trovato un modo per arginare la mia smania di titoli nuovi: la biblioteca!

Uno degli scaffali con i libri da leggere

Negli ultimi anni ho sempre fatto più ricorso alle biblioteche, quel magico mondo strabordante di scaffali tra cui perdersi, con i suggerimenti di percorsi di lettura che ti accolgono appena varcata la soglia. 

Come se non bastasse, le biblioteche si sono attrezzate per con il prestito digitale di cui ho abusato in questi mesi in cui l'accesso ai locali era forzatamente chiuso.


I benefici della biblioteca sono molteplici: posso leggere fumetti e graphic novel che, normalmente, sono restia a comprare, mi salva da quelle letture un po' "fregatura" ossia di quei titoli tanto pubblicizzati, ma che non mi convincono del tutto, mi permettono di scoprire nuovi autori e, soprattutto, di creare delle liste infinite di libri da leggere. Liste che contengono i titoli più variegati: classici, saggi, belle copertine, libri che mi incuriosiscono o di cui ne ho sentito parlare.

Qualche titolo sulla mia lista
Queste liste sono, al momento, il mio argine all'accumularsi di titoli su titoli: il fatto di sapere che il libro è virtualmente a disposizione placa quella tendenza dei volumi di rimanere attaccati alle mani. Inoltre, con il fatto che debbano essere restituiti prendo un libro e lo leggo immediatamente senza che si fermi sul comodino a prendere polvere ma, così facendo, non intacco la mia scorta....non mi libererò mai dal mio "tsundokismo"!

Alla prossima!

elipisto

13 novembre 2020

Mi presento

Ciao!

Guardando i vecchi post, mi sono resa conto che non mi sono mai presentata sul serio, sarà che la maggioranza che passa di qua mi conosce nella vita reale. 

Per i pochi smarriti nell'etere eccomi qua!

Mi chiamo Elisa e, secondo l'anagrafe...non si dice l'età di una donna, ma io non mi sento rappresentata da quel numero, me ne sento una decina di meno, tranne quando ci impiego due giorni per recuperare le poche ore di sonno o le scarpinate in montagna.

 "Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso" 

questa frase, più o meno correttamente attribuita ad A. Einstein, mi rappresenta completamente: non eccello in nulla, ma ho una discreta dose di curiosità che non riuscirò mai a soddisfare pienamente.
La curiosità mi spinge a leggere molto spaziando tra diversi generi, faccio prima a dire i generi che frequento poco: horror che sono facilmente suggestionabile e, all'opposto, i cosiddetti "romance" che non mi interessa di leggere di storie pseudo amorose stereotipate; non leggo raccolte di poesie, ma si tratta di un limite di comprensione mio.



Mi piace viaggiare. Vengo spesso accusata di "non essere mai a casa" e sì, mi dichiaro colpevole e pure senza rimorsi. Si viaggia anche nella propria città basta togliere gli occhiali della quotidianità per indossare gli occhiali del turista pronto a lasciarsi cogliere da quel particolare che è sempre stato lì, sotto gli occhi, ma che non abbiamo mai visto presi dal nostro vivere quotidiano.

Adoro andare in montagna nonostante le mie ginocchia facciano di tutto per ostacolarmi, ma io - almeno fino ad adesso - sono più testarda di loro e alle camminate (facili facili) non ci ho ancora rinunciato.

Poi ci sono gli aspetti più personali, ma sono una timidona introversa, per cui ho già raccontato troppo di me!

Alla prossima!

elipisto

10 novembre 2020

Nuovi inizi...


Ciao!



E' da un sacco che non ci si vede su questi schemi... 
Ogni volta mi ripropongo di non trascurare troppo questo bistrattato blog e ogni volta lo lascio cadere nell'oblio per tutta una serie di motivi: pigrizia, mancanza di idee, varie ed eventuali. 

Ultimamente mi sono fatta alcune domande e mi sono data alcune risposte che si riassumono essenzialmente in: 

Ha senso un blog nel 2020? assolutamente no!

Perché provare ad impegnarsi in una cosa che, probabilmente, verrà letta dalla mia mamma e dal mio compagno e che mette a dura prova il mio sentirmi inadeguata a scrivere di cose che altri fanno meglio o di cui non ho le competenze.

Imparerò a scrivere post utili e ricchi di informazioni? Chi io? ma dai! per le informazioni utili esistono i motori di ricerca. 

 Allora perché non chiudere questa paginetta web?


Perché sto disimparando a scrivere e mi piacerebbe avere un posto dove raccogliere i ricordi delle cose belle che mi capitano e sono tante!

Per cui, eccomi qua a provare ad infondere nuova linfa a questo blog, con quello che mi passa per la testa senza nessuna pretesa di esaustività o, ancor meno, professionalità, ma con tutta la mia curiosità e le mie sfaccettature.

Benvenuti a In viaggio con elipisto 2.0

Alla prossima!

elipisto

17 marzo 2020

Tag: Che viaggiatore sei?

Ciao a tutti!
colgo il suggerimento fornito da Claudia nel suo canale Youtube da Lise legge Lise viagga per fare un bel tag che mi porta a sognare orizzonti lontani invece delle quattro pareti domestiche.

  •  Nella tua valigia non deve mai mancare...E in quanto tempo la prepari?
A parte gli essenziali: macchina foto ed ereader, una cosa che non manca mai è un telo di cotone che ha molteplici usi: è utile per sedersi in terra, per avere uno strato in più, per stendersi al sole, per asciugarsi, può essere utilizzato come sciarpa o come cappello quando il sole esce all'improvviso e rischi l'insolazione (per fortuna non ci dovrebbero essere prove fotografiche della sottoscritta in giro...).
L'obiettivo sarebbe quello di viaggiare con il solo bagaglio a mano per evitare le lungaggini aeroportuali. Penso di dover ottimizzare la mia tecnica di preparazione e assemblaggio della valigia: inizio con un momento di massificazione del disordine, spargendo quello che penso mi possa servire, seguito da un processo di riduzione e compattamento, rigorosamente due giorni prima della partenza che devo avere il tempo per smontare e rimontare il bagaglio l'ultima volta prima di partire. 
  • Quali scegli tra mete fredde o calde?
Bom Jesus do Monte (Portogallo)
La premessa è che la percezione che si ha della temperatura mentre si è in viaggio è diversa da quella che abbiamo quando dobbiamo alzarci per andare a lavorare. Per cui anche la sottoscritta che inizia a lamentarsi del caldo dai 25 gradi in poi, non si è tirata indietro davanti alla salita della bellissima scalinata del Santuario di Bom Jesus do Monte affrontata durante un picco di caldo settembrino  (42°) o alla visita dei koala di Henson Bay su Kangaroo Island  (purtroppo, gravemente colpito dagli incendi di quest'anno) anche se, quando la temperatura, accompagnata da un vento bollente, ha raggiunto i 43 gradi ho dato forfait.
In linea di massimo, cerco, laddove possibile, di viaggiare nelle stagioni "giuste" ossia non troppo calde, non troppo piovose etc per godermi al meglio l'esperienza del viaggio, se poi non è il periodo di alta stagione, tutto di guadagnato.

  •  Il tuo viaggio ideale è con..?
Ring of Brodgar (Isole Orcadi)
Ho viaggiato da sola, in gruppo, in coppia, con amici e con sconosciuti e, devo dire che, il mio viaggio ideale è quello indipendente con una macchina e via! verso l'ignoto e oltre..ehm, non proprio! Normalmente, quando parto le tappe sono quasi tutte prenotate, però mi piace lasciarmi sorprendere dall'imprevisto o dalla deviazione. Un'altra cosa che mi piace fare è quella di inserire tappe leggermente fuori dai percorsi turistici: le Orcadi e l'isola di Iona in Scozia, Sheep Head in Irlanda, Blue Mountains in Australia (ok, questo è un posto turisticissimo, ma io non lo conoscevo!). 

  • Ti piace assaggiare il cibo locale o cerchi il cibo italiano?
Mercato di Hoi An - Viet Nam
Per rispondere a questa domanda racconto le uniche due volte in cui ho mangiato la pizza all'estero. La prima a Luan Prabang che, dopo aver mangiato poco per tre giorni (c'era poco cibo per tutti e i ratti allo spiedo non solleticano il mio appetito), avevo bisogno di qualcosa che tappasse la voragine nello stomaco. La seconda, qualche anno fa, a Belfast in cui il delizioso fish and chips adocchiato è risultato essere chiuso alle 19.07, l'alternativa è stata Domino Pizza nel vicino centro commerciale, eccezionalmente aperto fino alle 21!
Riassumendo: cibo locale purché si rispettino un minimo di condizioni igieniche e che sia cotto e, per ora, mi è sembra andata bene.

  • Cosa rappresenta il viaggio per te?
Isola di Miyajima - Giappone
Domanda semplice come chiedermi cosa rappresenta la lettura per me. Il viaggio significa diverse cose: è un po' una fuga, ma è molto una scoperta di posti nuovi, usanze diverse. Viaggiare mi è servito e mi serve per allargare gli orizzonti e abbattere gli stereotipi che, tutti noi, ci portiamo sul groppone. E' crescita, è sorpresa, è cultura, è natura, è storia di luoghi e di persone. 
A ben pensare è una risposta che ben si adatta anche a cosa rappresenta la lettura per me.


  • Il viaggio più bello che hai fatto?
Baja California
Tutti non vale come risposta, vero? Ogni viaggio è unico nel suo genere per cui è difficile fare una classifica.
Adoro l'Islanda, non a caso ci sono stata due volte e, prima o poi, ci andrò una terza volta che c'è quell'angolo lassù che mi manca. Non posso tralasciare la Baja California dove ho potuto accarezzare una balena!!! Lo so che gli animali selvatici vanno lasciati stare, ma si è avvicinata alla barca e non ho saputo resistere. Patagonia, Nuova Zelanda, Colorado Plateau, Australia, Irlanda, Bretagna...se volete posso continuare

  • Hai dei brani musicali che ti riportano subito ad un viaggio che hai fatto?
Tendenzialmente ascolto quello che passa la radio in quel momento. Però c'è una canzone che immediatamente mi porta nel Canada Orientale nell'ormai lontano 2000: It's my life dei Bon Jovi. 

  • Sei più da vacanza avventura o relax?
St. Pol de Leon - Bretagna
Normalmente quando torno dalle vacanze ho bisogno di una settimana per riprendermi perché si tratta di vacanze in movimento. Quando ero più giovane ero affamata di posti da vedere, con l'età (e gli acciacchi) ho capito che non si può vedere tutto, è semplicemente impossibile, per cui ho imparato a rallentare e a godermi l'esperienza. Rubo quanto ha detto Claudia: si tratta di viaggi "esplorazione" che, inevitabilmente, mi arricchiscono. Nonostante i miei viaggi non siano improvvisati, mi piace lasciarmi sorprendere da quel vicoletto o da quella deviazione e se capita di perdersi, pazienza, spesso si scoprono delle piacevoli sorprese nascoste appena dietro l'angolo.

  • Qual è il viaggio che se potessi fare ora faresti?
In un altro periodo storico avrei detto: "Puntate un dito sul mappamondo! Lì è proprio dove vorrei andare, anche se si trattasse della Fossa delle Marianne!".
In questo periodo di quarantena sarei ben contenta di poter partire e tornare dai miei in Piemonte. Quest'anno c'è (c'era?) in programma un viaggio nelle Rockies Mountains canadesi... riuscire a partire sarebbe un bel sogno che si realizza.

Ringrazio Claudia, e chi ha ideato il tag, perché mi ha dato la possibilità di rivivere dei bellissimi momenti: ogni foto che ho inserito mi ha fatto fare un viaggio lungo le strade della memoria e vorrei avere la capacità di saper raccontare le storie in modo avvincente e divertente. 

Alla prossima!
elipisto

02 gennaio 2018

Anno nuovo vita nuova!

Ciao a tutti!

Anno nuovo vita nuova o almeno così si dice. 
Chissà se questo vale anche per questo blogghino da me tanto trascurato e bistrattato.

Ci si prova a tornare a raccontare, 
attraverso i miei occhi un po' miopi, 
quello che più mi colpisce durante i viaggi lontani e le scoperte dietro l'angolo di casa, senza dimenticare le mie letture variegate.

Il decalogo del buon blogger prevederebbe una scaletta di pubblicazione costante in modo da affezionare i lettori e dei post ricchi di contenuti; 
se cercate tutto ciò rimarrete delusi perché scrivo quando ho qualcosa da dire e, parafrasando Einstein, 
"non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curiosa" 

Sono stata in Irlanda, in Costa Rica, in Portogallo, sul Lago di Garda, scoperto angolini nascosti di Milano, visto mostre, letto libri, ritrovato il piacere alla lettura e comprati troppi libri.

Alla prossima!

elipisto


07 febbraio 2016

Sì viaggiare

Ciao a tutti!

"Ognuno attraversa un luogo con un suo ritmo.
Uno va svelto, uno ciondola.
Una città - una pagina - 
si percorre in mille modi:
attento, lento, sincopato,
frettoloso, distratto,
sintetico, analitico, dispersivo"
(L'infinito viaggiare - Claudio Magris)

Da qualche parte in Alaska -2009
Stavo leggendo queste belle parole
e parlando con amici che hanno contratto quella malattia incurabile che si chiama
VOGLIA DI PARTIRE
ho pensato a cosa spinge la sottoscritta a viaggiare.

I motivi sono diversi.
In questo momento il principale, forse,
è la fuga da una situazione (lavorativa...nulla di preoccupante)
che, 
se da un lato mi permette di viaggiare, 
dall'altro mi fa sentire in gabbia.

Bryce Canyon - 2011

E allora, via!
a respirare nuove esperienze,
ad arricchire la memoria di nuovi ricordi,
a riempire gli occhi di nuovi colori,
ad avere un punto di vista diverso.

Sono tanti i motivi che spingono le persone a mettersi in viaggio e ad uscire dalla comodità e dalla sicurezza della propria casa, 
tutti ugualmente validi, 
ma il motivo principale che spinge 
me 
a fare la valigia,
mai abbastanza spesso,
è riassumibile in una singola parola:
curiosità.
Le tre scimmiette di Nikko - Giappone 2010

Curiosità di vedere posti nuovi;
di tornare in posti già visti per vedere se e come sono cambiati;
curiosità di scoprire realtà diverse, 
per quanto non ami i viaggi alla "scoperta" di etnie perché è molto difficile, se non impossibile, spogliarsi dei nostri preconcetti di turisti/viaggiatori occidentali con la carta di credito sempre pronta;

Birmania 2014
curiosità di scoprire posti di cui non si sa nulla:
uno dei viaggi che vorrei fare è quello di andare a mettere il naso nei vari "-stan" del mondo (magari evitando Afghanistan e Pakistan) 
spuntati con la dissoluzione del mondo sovietico di cui non so nulla, 
magari perché non c'è nulla, ma "se non vedo non credo";
curiosità di vedere con i propri occhi se le immagini visti in mostre, nei libri, su internet sono proprio così spettacolari e di solito lo sono molto di più;

Incredibile tramonto sul Gran Canyon - 2011
curiosità di seguire le suggestioni letterarie:
in quanti di noi l'immagine che ci siamo fatti di San Pietroburgo è influenzata dalla letteratura ottocentesca russa, oppure quando siamo a Londra proviamo a ricercare rimasugli di quell'epoca vittoriana così ben descritta in tanti libri,
e vogliamo parlare del connubio Pessoa - Lisbona o, 
più vicino a noi, Camilleri - Sicilia.

Curiosità che mi porto dietro anche quando vado a vedere una mostra o cammino per le strade della mia città.

Ho iniziato con una citazione,
termino questo post con un'altra citazione che descrive il mio pensiero molto meglio quanto io abbia tentato di fare. 

"Bisogna vedere quel che non si è visto,
vedere di nuovo quel che si era già visto,
vedere in primavera quel che si era visto in estate,
veder di giorno quel che si era visto di notte, 
col sole dove prima pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, 
la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. 
Bisogna ritornare sui passi già fatti,
per ripeterli e tracciarvi a fianco 
nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
SEMPRE"
(Viaggio in Portogallo - José Saramago)
Da qualche parte in Islanda

E come dimenticare il grande Lucio Battisti da cui ho "rubato" il titolo del post.



Alla prossima!
elipisto

07 luglio 2015

I miei vicini

Ciao a tutti!

Devo fare una confessione: spio i miei vicini con il binocolo!
...

Siete rimasti a bocca aperta?!?

Ma no, che cosa avete capito!

Sui citofoni leggo:
Signore e Signora Germano,
 Famiglia Picchio Rosso Maggiore, 
interi condomini abitati da Ghiandaie, Gazze, Corvi e Cornacchie che non sempre coltivano rapporti di buon vicinato,  
i canterini Merlo e Merla,
la coppia di Piccioni esibizionisti ed acrobati visto che i loro consessi amorosi hanno luogo sul traballante filo del telefono
- confesso che in questo caso mi sento in imbarazzo e tiro le tende di casa - 
senza dimenticare l'acrobata del gruppo: Mister Scoiattolo e 
gli ultimi avvistamenti: le sorelle Faina e il modaiolo signor Upupa con la cresta all'ultimo grido. 

Già un paio di anni fa vi avevo portato in gita sul mio balcone di casa in un momento in cui ero costretta ad una forzosa immobilità casalinga. (QUI),
Da allora le mie capacità si sono affinate e quest'anno un picchio ha deciso di fare il suo nido proprio nel tronco a portata di binocolo,
anzi colgo l'occasione per fare le congratulazioni che una nuova generazione di picchi è venuta a rallegrare la vita di mamma e papà picchio che sfrecciano senza sosta alla ricerca del cibo. 
Purtroppo, devono essersi sentiti infastiditi dallo spiare e hanno cambiato casa dal giorno alla notte e sono andati a picchiare contro altri alberi.

Piccolo di Ghiandaia (forse)
Picchio
Sarò naif e mi accontento delle cose semplici,
ma osservare la vita che scorre dall'altro lato della strada mi rasserena e mi diverte.
Certe volte basta veramente poco per vedere la bellezza che ci circonda.






"Vado verso la natura per essere cullato e guarito,
e avere i miei sensi messi in ordire."
(John Burroughs) 

Alla prossima!
elipisto


30 giugno 2015

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Giugno 2015

Ciao a tutti!
Eccoci nuovamente arrivati alla fine del mese con il consueto diario delle letture,
come sempre in compagnia di Sara e Alice.

Sono nel pieno delle fasi elaborative della tesi del master e, ovviamente, le letture ne hanno risentito e ne risentiranno.

Al Salone del Libro mi era stato commissionato l'acquisto di 

"Tutta la solitudine che vi meritate" di Claudio Giunta che raccoglie degli scritti a tema "Islanda",
va da sé che prima di riconsegnarlo alla legittima proprietaria me lo sono letto.
Se siete stati in Islanda trovate scritte le perplessità e gli stupori che vi hanno assalito a suo tempo ed è un modo per rivivere un viaggio, con il dubbio costante di aver incrociato  a tua volta lo sguardo con uno dei personaggi che l'autore ha incontrato.
Visto lo stile serio, ma non noioso e lo sguardo appassionato nella mia lista dei libri da leggere è entrato anche il saggio sul Giappone "Il paese più stupido del mondo";
non ho bisogno di dire che la scelta dei titoli è volutamente provocatoria, vero? 



Sono poi riuscita a terminare il
"Diario proibito di Maria Antonietta"di Juliet Grey che ripercorre in maniera romanzata la storia di Maria Antonietta dalla sua infanzia in Austria fino alla morte di Luigi XV avvenuta nel 1777,  passando per il matrimonio con il Delfino Luigi Augusto futuro re Luigi XVI. Giunta alla fine mi sono accorta che si tratta di una trilogia che finirò se mi capiteranno i seguiti tra le mani.



E poi basta,
niente,
io e i libri ci siamo guardati negli occhi e abbiamo stabilito di mantenere dei rapporti di cordiale amicizia senza assilli reciproci, se capita abbiamo degli incontri occasionali senza impegni di lettura.
Morale della favola? Ho tre o quattro libri iniziati e posati che i miei neuroni sono concentrati su altro. 


Come sarà stato il mese di Sara e Alice avrà sconfitto il blocco?


Alla prossima
elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...