30 novembre 2015

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Novembre 2015

Ciao a tutti!

Finalmente, 
seppur con pochi libri, 
ritorna il diario delle mie letture,
come sempre in compagnia di Sara e Alice.

Nel mese di novembre,
rientrata dalle vacanze e con la mente finalmente libera,
sono riuscita a leggere romanzi di un certo spessore.

Accogliendo i suggerimenti di una paio di amiche 
(Sara una sei tu e il tuo video)
ho deciso di affrontare le oltre 900 pagine de:


"Il petalo cremisi e il bianco" di Michel Faber

che narra le vicende dell'ascesa e redenzione di Sugar in una Londra vittoriana partendo dai quartieri malfamati fino alla Londra bene della nuova classe industriale emergente. 
Libro coinvolgente, 
a tratti violento, 
ma mai scabroso che segue le vicende tragiche dei diversi personaggi,
 tutti molto ben caratterizzati e, a turno, veniamo proiettati nella loro vita e nella loro psiche e facciamo il tifo per l'una, vorremo a prendere a sberloni l'altro oppure dare una scrollata ad un altro.


Sempre sulla scia dell'entusiasmo di potermi permettere la lettura di "tomoni"
ho finalmente preso tra le mani:

"Il seggio vacante" di J.K. Rowling.

Ripetiamo tutti insieme:
"Non è Harry Potter, non ha niente a che fare con Harry Potter".

Si tratta di un libro che lascia ben poche speranze sulla bontà del genere umano: 
è un romanzo amaro, doloroso, crudo e a tratti feroce sulle piccolezze umane che, per un briciolo di potere, ricorre a meschinità e non si cura, se non in minima parte, dell'umanità e delle sofferenze altrui.

Tanto per non farmi mancare nulla sto anche leggendo "Harry Potter and the Deathy Hallows" e sul comodino c'è "Piccoli suicidi tra amici"

Ho letto solo un paio di libri,
ma, in entrambi i casi, si è trattato di letture che pongono interrogativi,
spingono a riflessioni e sono scritti bene, cosa che non guasta mai!
Letture assolutamente promosse e consigliabili.

Il reparto nuove entrate si è arricchito di ben quattro nuovi libri!

Due graditissimi regali ricevuti da persone che mi conoscono molto bene e a cui sono molto affezionata, molto più di quanto non riesca ad esprimere:

I misteri della montagna di Mauro Corona 

La leggenda dei monti naviganti di Paolo Rumiz.
Cari amici, abbiate fede che prima o poi arriverà il loro turno di lettura e saranno sicuramente apprezzati.

Poi sono passata in libreria e c'è la promozione su una selezione di romanzi della collana Vintage Gold Collection edita Bompiani che con 20 euro ti permette di portare a casa due titoli: in pratica a 10 euro l'uno.
Non hanno voluto staccarsi dalle mani:
"La verità sul caso Harry Quebert" di Joel Dicker
e
"Il cardellino" di Donna Tart

Avete letto qualcuno di questi libri?

Chissà quali sono state le letture di Novembre di Sara e Alice?

Alla prossima!
elipisto

24 novembre 2015

LXI tappa - Lungo la Kancamagus Highway


Ciao a tutti!!

Oggi vorrei portarmi con me nel cuore del foliage del New England:


ossia la strada che da North Conway porta a Lincon attraversando 
la White Mountain National Forest.

La scelta di viaggiare ad Ottobre è stata anche dettata dalla possibilità di vedere l'esplosione dei colori autunnali che ammantano e avvolgono i dolci rilievi delle alture di questa parte degli Stati Uniti.

Ma le stagioni, si sa, fanno un po' quello che vogliono loro e, 
prima della partenza, 
un po' di timore di non "centrare" il culmine del foliage c'era, 
insieme alla cinica consapevolezza che per vedere l'autunno fosse sufficiente uscire sul balcone e osservare le piante al di là della strada.

Invece la fortuna sorride agli audaci et voilà 34 miglia e mezza in mezzo ai gialli, rossi, arancioni di aceri, betulle e altri alberi senza nome lungo questa strada dal nome un po' impronunciabile.
Ogni curva riserva uno scorcio nuovo e una nuova composizione della tavolozza di colori e di  sfumature che si fondono a creare sempre nuove scenografie.

Lungo la strada sono presenti delle aree sosta nei punti panoramici,
esiste la possibilità di compiere numerose passeggiate da quelle di una quindicina di minuti a quelle di più giorni e
la macchina fotografica non si spegne mai!

Le tante foto scattate non riescono cogliere appieno l'atmosfera del posto e, alla lunga, risultano essere un po' ripetitive: 
foglie gialle, foglie rosse,
ma questa sfumatura di rossoaranciomarrone non l'ho ancora immortalata,
 toh un pino e c'è pure un fiumiciattolo.

Ho provato ad creare una piccola presentazione per raccogliere le foto e provare a simulare il fluire del panorama davanti agli occhi.




Alla prossima!
elipisto

17 novembre 2015

LX tappa - Statua della Libertà & Ellis Island

Ciao a tutti!

Da quanto tempo povero blog negletto!
Adesso che lo studio è terminato (Alleluja alleluja!) 
è ora di rimettersi in carreggiata.

Niente di meglio di un post sulle ferie.

Oggi vi porto con me nella Grande Mela e, in particolare, sulla prima cosa che gli immigrati vedevano quando giungevano a tentar la fortuna sul suolo americano:


donata dai Francesi agli Americani quale simbolo di amicizia tra le due Nazioni  inaugurata nel 1886, 
da allora è il simbolo per eccellenza della democrazia e della libertà.

Si prende un comodo traghetto che da Battery Park, proprio sulla punta estrema di Lower Manhattan, porta prima alla Liberty Island e successivamente collega Ellis Island sede dell'Immigration Museam.
Battery Park & Lower Manhattan

Appena il battello si stacca dal molo tutti tentano di accappararsi un posticino vicino alle balaustre per scattare le classiche foto cartoline dello skyline newyorkese.
Potevo esimermi dal seguire la massa?
No.
Classico skyline neworkese

Si è tutti concentrati a guardarsi alle spalle Manhattan che si allontana che, quasi,
 non ci si rende conto che davanti a noi si staglia imponente lei.
Statua della Libertà

E' veramente grande!

Ovviamente tutti si dimenticano di New York per provare ad immortalare il profilo migliore dell'altera e fiera statua.
Potevo fare la turista alternativa?
Perché mai avrei dovuto.

La visita consiste nel compiere il periplo di Liberty Island dato che i biglietti per la salita al piedistallo e alla corona devono essere prenotati in anticipo e sono in numero limitato,


fare le foto avendo New York come sfondo,

Ho barato, questa foto è scattata dal traghetto.


fare le foto insieme alla Statua della Libertà,


fare le foto a chi fa le foto.



Si riprende il traghetto e in brevissimo tempo si giunge a Ellis Island che, dal 1892 al 1954, fu l'incubo degli immigrati appena giunti che venivano rapidamente esaminati da ufficiali che, in pochi secondi, decidevano se l'immigrato avesse i requisiti per poter approdare sul suolo americano o dovesse abbandonare ogni speranza e tornare indietro.
Il tutto è raccontato da un interessante museo 
l'Ellis Island Immigration Museum
che racconta i diversi "gradi del giudizio" cui gli immigrati dovevano passare.
Ingresso del museo



Registry Room
Esperienza emozionante e istruttiva.

La destinazione è turisticissimissima, ma il sistema di traghetti è ben collaudato e adatto a gestire grossi flussi di turisti, però se si riesce ad evitare il picco dell'afflusso della domenica la visita ne trae giovamento.



Alla prossima!
elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...