LX tappa - Statua della Libertà & Ellis Island

Ciao a tutti!

Da quanto tempo povero blog negletto!
Adesso che lo studio è terminato (Alleluja alleluja!) 
è ora di rimettersi in carreggiata.

Niente di meglio di un post sulle ferie.

Oggi vi porto con me nella Grande Mela e, in particolare, sulla prima cosa che gli immigrati vedevano quando giungevano a tentar la fortuna sul suolo americano:


donata dai Francesi agli Americani quale simbolo di amicizia tra le due Nazioni  inaugurata nel 1886, 
da allora è il simbolo per eccellenza della democrazia e della libertà.

Si prende un comodo traghetto che da Battery Park, proprio sulla punta estrema di Lower Manhattan, porta prima alla Liberty Island e successivamente collega Ellis Island sede dell'Immigration Museam.
Battery Park & Lower Manhattan

Appena il battello si stacca dal molo tutti tentano di accappararsi un posticino vicino alle balaustre per scattare le classiche foto cartoline dello skyline newyorkese.
Potevo esimermi dal seguire la massa?
No.
Classico skyline neworkese

Si è tutti concentrati a guardarsi alle spalle Manhattan che si allontana che, quasi,
 non ci si rende conto che davanti a noi si staglia imponente lei.
Statua della Libertà

E' veramente grande!

Ovviamente tutti si dimenticano di New York per provare ad immortalare il profilo migliore dell'altera e fiera statua.
Potevo fare la turista alternativa?
Perché mai avrei dovuto.

La visita consiste nel compiere il periplo di Liberty Island dato che i biglietti per la salita al piedistallo e alla corona devono essere prenotati in anticipo e sono in numero limitato,


fare le foto avendo New York come sfondo,

Ho barato, questa foto è scattata dal traghetto.


fare le foto insieme alla Statua della Libertà,


fare le foto a chi fa le foto.



Si riprende il traghetto e in brevissimo tempo si giunge a Ellis Island che, dal 1892 al 1954, fu l'incubo degli immigrati appena giunti che venivano rapidamente esaminati da ufficiali che, in pochi secondi, decidevano se l'immigrato avesse i requisiti per poter approdare sul suolo americano o dovesse abbandonare ogni speranza e tornare indietro.
Il tutto è raccontato da un interessante museo 
l'Ellis Island Immigration Museum
che racconta i diversi "gradi del giudizio" cui gli immigrati dovevano passare.
Ingresso del museo



Registry Room
Esperienza emozionante e istruttiva.

La destinazione è turisticissimissima, ma il sistema di traghetti è ben collaudato e adatto a gestire grossi flussi di turisti, però se si riesce ad evitare il picco dell'afflusso della domenica la visita ne trae giovamento.



Alla prossima!
elipisto

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