15 ottobre 2014

LII - Essere turisti a casa propria - La strada del vino dei Colli Tortonesi

Ciao a tutti!!!

per la serie "Chi non muore si rivede" eccomi nuovamente qua!

Lo studio sta portando via molto tempo e devo, necessariamente, 
rinunciare a qualche cosa, 
ma inseguire i propri sogni e costruire castelli in aria sempre più grandi e maestosi 
vale i sacrifici (spero e incrocio le dita).

Lo scorso fine settimana sono andata al matrimonio di una mia amica da qualche parte attorno a Tortona, 
questo per dire qualche fosse il mio grado di conoscenza della zona.

Il matrimonio ha avuto luogo nella deliziosa chiesetta di Palenzona

Tratta da www.comune.avolasca.al.it
(vi sfido a trovarla su GoogleMaps: non è segnata!)
nel comune di Avolasca.

Tutti nomi a me sconosciuti.

Ma, come spesso accade, dietro l'angolo,
 inaspettata,
 si trova la sorpresa.
In questo caso, dopo essere uscita quasi indenne da Tortona, 
ho percorso un paio di tornanti della SP125 e mi sono trovata in costa alle colline, 
ormai decisamente appenniniche, che sinuosamente si dirigono verso Sud e la Liguria.

La vista passa dal versante destro a quello sinistro;
consiglio, ogni tanto, di buttare un occhio alla strada che ci sono curve, buche e macchine che vengono in senso contrario: 
non mi assumo responsabilità se venite distratti dal panorama!
Poi, ci sono un sacco di cartelli invitanti con nomi di agriturismi, cantine...

Io avrei voluto continuare a guidare e scoprire nuovi scorci, 
a fermarmi in qualche cantina,
 a meravigliarmi di questo posto del Piemonte a me,
e non penso solo a me, 
sconosciuto.

Ma la mia amica si stava sposando ed era bellissima e raggiante!

Completo e ricco di informazioni è il sito dedicato alla Strada dei Colli Tortonesi con tutti gli indirizzi e le notizie necessarie per programmare una bella escursione.

Prima di salutare vorrei ringraziare chi per caso o per intenzione (mamma lo so che mi controlli) è passato in questi mesi a dare uno sguardo al blog. 
Grazie!

Alla prossima!
elipisto


30 settembre 2014

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Settembre 2014

Ciao a tutti!
Eccoci ad una nuova pagina del diario delle letture del mese in compagnia di Alice e di Sara

Quanto avrò letto questo mese?

Poco.
Sempre se 4 libri possono essere considerati poco a
 cui si aggiungono i due in lettura.

Ho pagato mio tributo mensile a Neil Gaiman leggendo 
"Il figlio del cimitero"
un romanzo per ragazzi, assolutamente godibile dagli adulti, 
dalle atmosfere un po’ burtoniane.

Ma la lettura è stata troppo veloce, a quel punto si è accesa la lampadina che il prologo di  "So long, and thanks for all the fish" (Addio e grazie per il pesce) di D. Adams è della penna di Gaiman, ma dopo poche righe c’è l’invito di leggere prima il romanzo e poi ritornare al prologo perché contiene spoilers spoilers spoilers per cui, io da lettrice diligente, sto leggendo il romanzo.



Lo scorso mese la mia libreria si è arricchita di
 “Per fare la frittata”  di Jim Powell
grazie ad un prestito di un amico; dato che dopo tutti questi anni di convivenza con me stessa 
mi conosco un po' ,
ho dovuto leggerlo subito per evitare che andasse a depositarsi sullo scaffale dei libri da leggere evitando, così, di restituirlo nel prossimo decennio. 
La trama non la conoscevo e, probabilmente non lo avrei mai preso, ma si è rivelato lettura interessante a parte la banalidi una storia d'amore a lieto fine che c'entrava un po' come i cavoli a merenda in un'atmosfera di disillusione e scoperta del proprio passato.



Il libro successivo, pur di essere letto, si è immolato un paio di volte cadendo ripetutamente dal sopracitato scaffale dei libri in attesa del loro momento:
alla terza volta che lo rimettevo al suo posto ho deciso che mi ero stufata e ho iniziato la lettura de  
" La storia di una bottega"  di Amy Levy
Romanzo di vent'anni posteriore a Piccole Donne a cui, chiaramente, si ispira
ma, da una casa editrice che si chiama Jo March che cosa ci si poteva aspettare di diverso?
Battute a parte il progetto editoriale che segue questa piccola casa editrice è interessante e meritevole. 
Anche in questo caso si è trattata di una lettura piacevole, 
soprattutto perché la figura femminile non è solo vista alle prese di balli in società e matrimoni, ma impara a rendersi indipendente in una Londra vittoriana dove il ruolo della donna era ben codificato. Esperienza che l'autrice deve aver vissuto visto che è stata la prima donna ebrea ad accedere alla Cambridge University.
Ma Jo March è e rimarrà tra i miei personaggi letterari preferiti di sempre.


Mentre stavo per sistemare sul solito scaffale la pila dei libri comprati lo scorso mese, 
mi è rimasto attaccato alle mani il libretto di Alan Bennet
The uncommon reader”  (La sovrana lettrice)
che è andato a riempire il vuoto delle letture in lingua di questo mese.
Immaginate la regina Elisabetta II che diventa un vero e proprio topo da biblioteca;
nella mia mente mi vedo la compassata regina, 
rigorosamente vestita di rosa tenue, 
accoccolata sul divano intenta nella lettera con la corona da cui sfugge  una ciocca di capelli e l'immagine mi fa molto ridere e, se si aggiunge l’arguta ironia di Bennett, 
il gioco è fatto.

Per dovere di cronaca ho iniziato e non ancora terminato "So long, and thans for all the fish" e "Semina il vento" di A. Perissinotto.

Passiamo agli acquisti.

Ero riuscita a non fare acquisti fino al 20 del mese,
incredibile vero?
Ero quasi convinta di non cedere sul finire del mese, 
poi una mia cara amica mi ha fatto conoscere quest’iniziativa:
in cui si invita a leggere un libro che per qualche motivo è stato giudicato da una o più persone non appropriato e per il quale è stata avanzata una richiesta di bando dalle biblioteche;
quest’anno, in particolare, l’argomento sono le graphic novel.
Con questa notizia che frullava per la testa e con la considerazione che nell'elenco ci sono libri che io ho letto e riletto e che consiglierei a chiunque sono entrata in una libreria per fare passare il tempo senza alcuna intenzione di fare acquisti, 
ma c'è sempre un ma: 
ho trovato nella sezione in inglese “Too much happiness” di Alice Munro che avevo in mente di leggere da un po’ e che rientra in una di quelle liste e  
la sfida di non acquistare libri è stata felicemente persa ed è stata rimandata al prossimo mese.

Io sono curiosa di vedere come è stato il mese di Alice
mentre Sara è stata momentaneamente sconfitta dalla tecnologia, 
ma il suo blog tornerà presto on line più bello di prima

Alla prossima!
elipisto

p.s anche io sto litigando con la tecnologia con questa formattazione strana.

04 settembre 2014

Auguri blogghino!



Auguri blogghino!!!!

Ieri hai compiuto due anni di vita!
e io sono in ritardo, 
ma lo sai che ricordo i compleanni solo grazie alle notifiche di Facebook.

Son due anni che sopporti la mia incostanza, 
i miei tanti progetti rimasti chiusi nella mia mente,
i miei mille impegni e la mia pigrizia.

Vorrei ringraziare chi passa di qua per caso o per curiosità,
non ho velleità letterarie o artistiche, 
però spero di riuscire a condividere e a trasmettere il mio entusiasmo
se sono riuscita a regalarvi un piccolo sorriso o un piccolo sogno
 il mio blogghino e io ne siamo umilmente felici.





31 agosto 2014

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Agosto 2014

Ciao a tutti!
Anche il mese di agosto è terminato, 
non so voi ma io l'ho trovato lunghissimo,
 sarà che, avendo già fatto parte delle vacanze, 
ho lavorato tutto il mese,
il che, va da sé,  non mi ha impedito di leggere.
In realtà in questo post confluiscono le letture dell'ultima settimana di luglio in cui ero in vacanza in quel di Londra, per cui i libri sembrano più di quanti non lo siano in realtà...ehm

Come sempre a timone di quest'avventura c'è Sara di NonSoloShopping e a scrutare l'orizzonte c'è Alice di LibroInBorsa.


Se non siete svenuti e se siete in cerca di un sonnifero naturale:
mettetevi comodi con la copertina che la sera inizia a fare frescolino 
ed ecco le mie letture estive.


Londra vuol dire Sherlock Holmes per cui ho finito The memoirs of Sherlock Holmes con il racconto in cui Doyle fa morire il suo personaggio più famoso: 
pur conoscendo la storia, io ci sono rimasta male per il povero Watson.
E come lasciare da parte Shakespeare sapendo che sarei andata a vedere una rappresentazione di Much Ado About Nothing, impossibile!

Volare per i cieli europei a fine luglio significa incappare in ritardi.
Infatti così è stato e, in aeroporto, in attesa del volo di rientro, 
ho iniziato a leggere un libro leggero che non impegnasse molto e che non mi lasciasse col fiato sospeso nel momento di imbarcarmi: 
la scelta è caduta su "La bottega dei ricordi perduti" che non ha disatteso le attese: lettura scorrevole, non impegnativa, di buoni sentimenti con un lieto fine. 
Finita la lettura non ero ancora giunta a casa (un'epopea)  per cui ho iniziato il racconto breve "Un bambino prodigio" di tutt'altro genere e spessore.
Ancora con lo spirito vacanziero addosso ho letto "La libreria degli amori inattesi": c'è bisogno che vi dica che alla fine lei si innamora del lui che inizialmente snobbava? 

Ma non si possono leggere solo libri seri ed impegnati, un po' di frivolezza suvvia!

Pensavo di leggere qualcosa di altrettanto leggero con "Venivamo tutte per mare", invece no: un racconto corale dal punto di vista femminile sull'immigrazione nipponica negli Stati Uniti dagli Anni '20 fino al loro internamento durante la seconda guerra mondiale. Da questa lettura ho imparato due cose: 
1) un aspetto poco conosciuto della conflitto mondiale; 
2) mai giudicare un libro dalla sua copertina, soprattutto se si acquistano libri a caso.

"Sofia si veste sempre di nero" è stata la scelta di questo mese del gruppo di amici con cui avevamo condiviso la lettura di Amsterdam lo scorso mese. La scelta di questo mese non è stata così felice e mi sto ancora chiedendo perché Sofia si vesta di nero se non per incarnare lo stereotipo della ragazza "alternativa"

Ma arriviamo al protagonista assoluto di questo mese:
"American Gods".
Dallo scorso mese sono nel tunnel di Neil Gaiman e devo leggere almeno un suo scritto al mese.
La lettura è stata, talvolta, un po' ostica, soprattutto all'inizio; 
bisogna dare tempo alla scrittura e alla lettura di prendere respiro, ma quando si ingrana il libro non lo si molla più e il viaggio attraverso gli inferi di Shadow vale tutte la parole lette fino ad allora.

Vi siete appisolati sulla poltrona? 
Non sarebbe il caso di andare a dormire nel letto che è più comodo così non vi svegliate tutti incriccati?
Lo dico per il vostro bene che adesso tocca agli acquisti che spuntano da tutte le parti e mi tendono gli agguati.

In tutte le mie numerose e recenti escursioni londinesi ero tornata a mani vuote, nonostante a me piaccia molto andar per librerie.
Di passeggio passeggiando sono passata davanti alla Daunt Books con una vetrina piena di "Don't point that thing at me" di Kyril Bonfiglioli di cui una copia è venuta a casa con me insieme a "The uncommon reader" di Alan Bennet. 

Il compra con un click ha fatto sì che sul mio e-reader atterrassero: 
- 101 ebook gratis (oltre a questo) perché i suggerimenti sono sempre accetti ed era gratis.
- Social Media Marketing: manuale di comunicazione aziendale per provare se è possibile leggere un saggio su un ereader...penso che questa sia una delle motivazioni tra le più strampalate che mi sia mai capitato di ascoltare!

Passiamo ai libri di carta.
Per evitare di pagare le spese di spedizione di un ordine al Libraccio (libri di museologia...) ho dovuto inserire un libro e ho pescato a caso da una della mie numerose liste sparse un po' ovunque: Enon
Non sto a sottolineare il fatto che non ricordo perché fosse finito sulla lista dei libri da possedere, ma tant'é, se l'avevo inserito ci sarà ben stato un motivo valido.
Come già dichiarato altrove ho delle difficoltà a leggere Jane Austin
 per cui ho pensato di riprovarci con I Watson della serie Deluxe della Newton Compton, ma alla dichiarazione
 "..potrei tranquillamente affezionarmi a uno qualsiasi, purché in possesso di una discreta rendita e di un buon carattere.." 
ho chiuso il libro e ho dato un caro arrivederci a Jane Austen.

Infine, un mio caro amico mi ha prestato "Per fare la frittata" che a lui era piaciuto molto.
Finalmente siamo giunti alla fine di questo mese da lettrice, state dormendo bene? Adesso passo a rimboccarvi le coperte e a spegnare la luce.

Quando vi risveglierete non dimenticatevi di passare a curiosare tra le letture di 
Sara

Alice
Alla prossima!

elipisto

p.s agosto è il mese vacanziero per antonomasia per cui pure le blogger e i blog vanno in vacanza: i link diretti ai post di Alice e Sara arriveranno presto. 

18 agosto 2014

LI tappa - A passeggio lungo il Tamigi

Ciao a tutti!

Quando mi capita di andare a Londra
cerco di non farmi mancare una bella passeggiata lungo il Tamigi.


Personalmente sono andata da Westminster alla Tower of London passando da una riva all'altra del fiume


London Bridge
Tower of London
















La South Bank nel corso degli anni è diventata una piacevole passeggiata che, in alcune ore, può diventare abbastanza affollata tra turisti attratti dalla Tate Modern, dal London Eye, dal Globe e molto molto altro, tra
gente che corre facendo lo slalom tra i passeggini e impiegati che vanno a farsi una birra dopo l'ufficio.





Si può camminare a Sud o a Nord del fiume utilizzando i numerosi ponti che attraversano il fiume.


Millenium Bridge

















Nel corso degli anni la skyline si è notevolmente arricchito di grattacieli dalle forme originali dagli altrettanto originali soprannomi


Vi sembra che manchino un po' di grattacieli? Vero, ma questa foto risale all'aprile 2011

Nel giro di 3 sono spuntati come funghi altri grattacieli e altri ne seguiranno

In realtà questo post non ha molta ragione di essere se non quella di riandare con la memoria a delle belle giornate.

Un piccolo suggerimento: la crociera sul Tamigi è un'attività turistica che può risultare costosa se non è compresa nella London Pass. 
Si può vivere la medesima esperienza prendendo i River Bus  che, 
come dei traghetti veneziani,
attraversano il fiume in più punti. 


London Eye


By night

Big Ben by night

South bank con lo Shard


Alla prossima!
elipisto

03 agosto 2014

L tappa - Stonehenge


Ciao a tutti!
Per il mio compleanno mi sono fatta un regalo veramente speciale:
una gita a Stonehenge.
No, non sono partita dall'Italia per fare una piacevole gita fuori porta ma, 
essendo gentilmente ospitata da un'amica a Londra ecco che diventa un'uscita facilmente organizzabile.

Stonehenge,
- il circolo magico -
 è uno dei ricordi che affonda le radici con più profondità nella memoria di tutti noi (ex) scolari:
 insieme alle piramidi e ai faraoni si studia Stonehenge.

Dall'inizio di quest'anno le macchine non possono più parcheggiare in prossimità del sito (per fortuna!!!)  
e le "Stones", 
così come vengono comunemente chiamate, 
sono raggiungibili tramite un comodo servizio di navetta oppure con una facile e piacevole passeggiata in mezzo alla dolce campagna del Wiltshire.

Si ergono solitarie in mezzo a pascoli e campi di grano 
(facciamo finta che l'autostrada non esista) 
e per un attimo,
un solo istante 
la folla attorno a me scompare,
si sente il fruscio dell'aria tra l'erba,
sembra quasi sentire risuonare nell'aria antichi suoni, 
percepisco la magia che ha pervaso il posto,
poi 
qualcuno mi urta, qualcun'altro ride
e la magia di un attimo si dissolve.
Ma quell'attimo ha ricompensato tutta l'attesa e l'aspettativa che avevo.


Lentamente si compie il giro attorno alle circolo di pietre 
(non è permesso camminarci in mezzo)
 che arrivano da miglia di distanza.
Possiamo solo immaginare la fatica fatta per erigere un monumento
 così affascinante e misterioso.



Una cosa che mi tira scema sconcerta e mi stupisce sempre è pensare che 
il circolo di Stonehenge sia stato 
pensato, voluto e realizzato da persone che noi consideriamo "primitivi" 
che avevano a disposizione una tecnologia molto rudimentale se paragonata a quella attuale.
Chissà che cosa spinse i nostri antenati a creare un luogo simile, che cosa pensavano, chissà se le ipotesi elaborate degli archeologi sono corrette o, se a sentirle, i nostri antenati scoppierebbero in una sonora risata.


Vicino al Visitor Centre è stata ricostruita una simulazione di un villaggio neolitico che probabilmente ospitò i costruttori di Stonehenge







Qualche informazione pratica.
Da Londra diverse agenzie effettuano escursioni di mezza giornata o di una giornata intera con l'inclusione di altre destinazioni quali Bath o Salisbury.
Io mi sono affidata alla Evan Evans Tour e non ho avuto problemi di sorta!

Se non ci si affida ad un'agenzia è necessario prenotare l'ingresso almeno il giorno prima per poter avere l'accesso al sito. 
Il costo del biglietto di 13.90 £ comprende il parcheggio, l'audioguida, la navetta dal visitor centre alle Stones.

Il sito ufficiale è http://www.english-heritage.org.uk/

Se, invece, siete degli inguaribili burloni con spiccato senso dell'umorismo questo è il sito che fa per voi Stonehenge - nonciclopedia



Se volete andarci e non ne avete la possibilità o, se siete stati fortunati come la sottoscritta e volete rivivere le emozioni della visita, vi consiglio la visita virtuale stando seduti proprio in mezzo alle pietre.


Alla prossima!
elipisto

30 luglio 2014

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Luglio 2014

Ciao a tutti!

eccoci al consueto appuntamento mensile sul mio mese da lettrice 


in collaborazione con Sara di NonSoloShopping e Alice di LibroInBorsa.


Iniziamo subito con le letture effettuate alla ricerca dell'indefinibile filo conduttore che le lega.
Nel mese di giugno ho dovuto accompagnare la mia macchinina a fare la revisione, nell'attesa avrei voluto leggere "Il caso del centenario che saltò dalla finestra e scomparve", 
il problema è che è annegato nel calderone dei libri da leggere del Kindle e non sono riuscita a trovarlo. 
In alternativa ho pensato che La banda degli insoliti ottantenni potesse essere un valido sostituto: entrambi i libri di autori di provenienza scandinava, entrambi i protagonisti avanti con l'età.
Lettura gradevole, leggera ma non banale con alcuni punti di riflessione sulla vecchiaia.

Vi ricordate che lo scorso mese avevo iniziato a leggere Neverwhere (Nessun dove) di Neil Gaiman per interrompere la lettura a favore di Hollow City? 
Ebbene l'ho ripreso in mano e non l'ho più mollato se non quando sono arrivata all'ultima pagina.
 Quando l'ho finito ho pensato: "Voglio tornare a London Below (la Londra sotterranea dov'è ambientato il libro)!"
Adesso ho una missione nella vita: recuperare tutto tutto quanto scritto da Neil Gaiman anche la lista della spesa.
Fortunatamente il distacco è stato reso più dolce da alcuni podcast della BBC Radio 4 con le voci di James McAvoy e Benedict Cumberbatch...se non sapete chi sono provate a cercare qualche spezzone delle loro voci e mi saprete dire! 
Fine momento fangirl!

Insieme ad alcuni amici si è deciso di fare una lettura collettiva di un libro scelto con democratica votazione per poi poterne parlare insieme. 
Di conseguenza,  il mio scaffale dei libri letti si è arricchito di Amsterdam.
Non avevo mai letto nulla di Ian McEwan ed è un autore che mi incuriosiva parecchio.
Ho iniziato a leggerlo in lingua inglese per poi passare all'italiano  perché il buon McEwan conosce molto bene il suo mestiere e inizia una frase che lascia intuire un significato per poi stravolgerlo completamente; è necessario prestare molta attenzione ad ogni singola parola interrompendo un po' il piacere del fluire della lettura. In italiano, purtroppo, non ho riscontrato questa ambiguità però è stata decisamente più facile. All'inizio mi sembrava di leggere una storia come tante di amicizia, poi si è complicata ed è diventata una storia di ambizione mascherata per poi diventare...non posso rivelare il finale. 

Infine il mese si è concluso con Al limite della notte di Michael Cunnigham.
Perché questo ho scelto questo libro: boh! 
Neanche questa una lettura semplice, nel senso che ha bisogno di un minimo di concentrazione e tempo - cose di cui in questo periodo faccio difetto -  per entrare nel flusso ininterrotto dei pensieri del protagonista. 
Che dire, sempre molto serio e serioso e, talvolta, un po' paranoico.

Passiamo agli acquisti.
Se volete curarvi dagli acquisti ossessivo-compulsivi provate a mettere per iscritto quello che entra in libreria con quello che esce...con me sta funzionando,
 ma sono pronta a smentirmi già dal prossimo mese
 perché la coerenza prima di tutto.

Lo scorso mese sono stata a Praga leggendo L'albero di Halloween che c'entrava un po' come i cavoli a merenda con l'atmosfera ceca, 
ebbene, ho rimediato comprando il "mammuttone" di Kafka in formato digitale.

Un giorno vagavo per il supermercato e,
 in un cestone di libri tutti accatastati e ammassati alla rinfusa, 
c'era lui: povero, derelitto e bisognoso d'affetto. 
Io sono di cuore sensibile e non potevo lasciarlo lì, 
per cui insieme al prosciutto, al detersivo e ai peperoni è venuto a casa con me "Guardare lontano - vedere vicino" di Philippe Daverio. 

Le altre entrate si riferiscono a libri presi in prestito dalla biblioteca e sono legate al mio nuovo corso di studi: non credo che interessino a parte la sottoscritta.
Però, i miei studi mi portano a visitare musei (lo so, poteva andarmi peggio!) e, 
reduce da una visita, 
mi sono portata a casa la monografia sul "Museo di Antichità di Torino" ricca di foto e contenuti. 

E poi mi sembra basta, 
attorno a me non trovo altri libri,
 oppure soffro di amnesia selettiva pur non confessare a me stessa i miei cedimenti davanti alle pile di libri o al compra con un click.

Come saranno stati i mesi di Sara e Alice?
Non so voi, ma io sono curiosa di leggere le loro avventure libresche.

Alla prossima!
elipisto

p.s questo post l'ho scritto prima di andare in vacanza per una settimana, eventuali altre letture confluiranno nel post del prossimo mese.

elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...