Lungo la Via Emilia - Parma

 

La Via Emilia collega Piacenza a Rimini lungo una linea praticamente retta. 

Ai margini e lungo questa strada si sono susseguiti armi e armenti, guerrieri, mecenati, duchi e re, duchi, pittori e architetti.

Durante un fine settimana di un anno fa...(sempre puntuale con i post!!!) siamo andati alla scoperta di Parma, Modena facendo base a Reggio Emilia o, come si dovrebbe dire Reggio nell'Emilia. 

Tutte le città sono comodamente raggiungibili in treno ben collegate a Milano, per cui posso dire che è stata una vacanza green.

Da turisti appiedati e per la prima volta in terre emiliane ci siamo "limitati" a gironzolare tra piazze, chiese, musei dei centri storici.

Se questo fosse un blog serio scriverei ben tre post dal titolo simil: "cosa vedere a Parma/Modena/Reggio" in un giorno, ma dato che non lo è mi limito a raccontare, spero in maniera non troppo pedante, quello che abbiamo fatto noi senza alcuna pretesa di esaustività che per quello c'è Google. 

Prima tappa: Parma

Antica capitale del ducato di Parma e Piacenza, sede universitaria nonché capitale per la cultura per anni 2020-2021.

Una delle prime cose che si incontra arrivando dalla stazione è il Palazzo della Pilotta, un insieme di edifici che costruivano il cuore del comando dei Farnese. Il corpo del complesso venne fortemente danneggiato dai bombardamenti del 1944. Oggi è sede del Museo Archeologico, della Biblioteca Palatina, della Galleria Nazionale, del museo Bodoniano e del Teatro Farnese.

Nella mia ignoranza non sapevo che le mura racchiudessero un piccolo gioiello barocco: il Teatro Farnese e quando me lo sono trovato davanti sono rimasta a bocca aperta; saranno state le strutture in legno o la platea ovale o il fatto che ci fosse un teatro di quelle dimensioni all'interno di un palazzo. 

Si prosegue con la visita alla Galleria Nazionale con opere di Beato Angelico, di Correggio, Guercino, Parmigianino, Leonardo da Vinci con "La scapigliata", Canaletto e Tintoretto.
Dopo facciamo un salto alla biblioteca palatina con l'irresistibile profumo dei libri e con un meno irresistibile neon al centro della volta.

Altra tappa fondamentale per una prima visita a Parma è la cattedrale di Santa Maria Assunta, ossia il Duomo, che conserva testimonianze artistiche della sua storia in cui convivono elementi gotici con quelli rinascimentali/barocchi. 
La piazza, oltre alla facciata del duomo è dominata dalla struttura ottagonale del 
Battistero un capolavoro del XII - XIII sec. da vistare a testa in su per ammirare il ciclo pittorico, senza dimenticarsi di fare il giro esterno per ammirare i portali. All'interno del vicino Museo Diocesano c'è un'interessante filmato che spiega il significato delle statue. 

Non può mancare una tappa rigenerante per mangiare quella che qui si chiama torta fritta, altrove conosciuti come gnocchi fritti...slurp! 

Corroborati nel fisico siamo pronti a nutrire lo spirito andando a visitare le Camere di San Paolo (o della Badessa) che ricostruisce gli ambienti dell'appartamento privato della badessa Giovanna da Piacenza con cicli pittorici di Alessandro Araldi e del Correggio. 
Al di là del Torrente Parma, che attraversa da Sud a Nord la città, c'è il polmone verde del parco Parco Ducale. 
Le giornate sono corte, il tempo si sta, ahimé, guastando e siamo pronti a prendere il treno che ci porta a Reggio.

Parma è decisamente una città vivace a misura d'uomo, meta ideale per un fine settimana.

Il weekend fuori porta è continuato con la visita a Modena e Reggio, ma questo post si conclude qua che è già troppo lungo.
Prossimamente su questi schermi il racconto di quanto abbiamo visto a Modena e Reggio.

Alla prossima!
elipisto

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