Sopra e sotto il comodino: di tutto in po'
Ciao!
Le letture hanno subito un rallentamento: tutta colpa di Walden di Thoreau che, infatti, ho deciso di abbandonare che a me chi ti vuole insegnare come vivere non sta simpatico...della serie come smontare un caposaldo della letteratura americana in poche parole e fare una figura barbina. ✅
In questo periodo ho letto cose variegate con più o meno successo.
Colore Puro di Sheila Heti - Trad. Federica Aceto - Il Saggiatore - Pag. 240Il titolo era presente nella prima edizione del Calendario dell'Avvento de il Saggiatore, quella del Natale 2023. La narrativa proposta da questa casa editrice è spesso "sperimentale", fuori dalla narrazione tradizionale ed è un tipo di scrittura con cui non sempre vado d'accordo, ma è sempre bello mettersi alla prova.
Dopo aver letto la prima pagina mi stavo già chiedendo cosa diamine stessi leggendo. L'autrice canadese è considerata tra le voci più autorevoli delle Avanguardie Letterarie e questo libro mi ha dato la stessa l'impressione di quando entro in un museo di arte contemporanea in cui, spesso, guardo le opere o installazioni esposte e sul mio viso si stampa un grosso punto interrogativo.
"Un pomeriggio assolato, mentre erano in giardino, il padre le aveva promesso che un giorno le avrebbe comprato un sacco di cose misteriose, rare e meravigliose, compreso il colore puro: non semplicemente qualcosa di colorato, ma il colore stesso. Il colore si trovava in natura in piccoli dischetti, ed era scintillante come una pietra o un gioiello lucidato, solo che dentro in profondità, era annidato il colore, Il colore si vedeva anche fuori, perché la parte esterna era un riflesso di quello che c'era dentro. Ma al contrario di una gemma grezza, non emanava colore. Il colore era rivolto verso l'interno. Il colore puro era introverso, con un animaletto timoroso. Mira non aveva mai visto il colore puro, ma a parte questi dischetti, erano tante le cose che suo padre sapeva e che poteva mostrarle, che poteva darle, o così immaginava."
Si sovrappongono luoghi e piani temporali, personaggi appaiono dal nulla creando una grande confusione.
Mi sembra di aver capito che i temi sono: l'elaborazione del lutto del padre, la fatica nell'aprirsi nelle relazioni, il ruolo dell'arte e, credo, anche una forma di denuncia ambientale.
Non sono sicuramente la lettrice adatta e non sono riuscita ad apprezzarlo.
"Il viaggio del pendolare, be' non è un viaggio. Sono tre punti tra parentesi, che segnalano che è stato omesso qualcosa di insignificante, qualcosa che non valeva la pena di menzionare. Ad andare bene."
Björn Larsson è un pendolare d'hoc: per lavoro e amore ha usato treni, battelli, aerei, tra Danimarca, Svezia, Francia e Italia! mica come la sottoscritta che si limita alla combo treno+metro attraversando due provincie. Questa comunanza di esperienze mi ha spinta ad acquistare l'ultima fatica della scrittore svedese. E' un agile libretto in cui Larsson riversa le riflessioni maturare in tanti anni di viaggi, o meglio spostamenti, riflessioni estemporanee cui l'autore ha messo mano durante un periodo in cui ci si spostava dalla cucina al divano: il lockdown.
Le osservazioni del "Testimone", ossia l'autore, sulle idiosincrasie da pendolare - sedersi in un senso o nell'altro di marcia, più o meno vicino all'uscita - sono lo spunto per delle riflessioni di più ampio respiro sulla società, sulla politica, sulla sociologia.
Secondo me, chi pendola potrà apprezzare maggiormente questo libro perché Larsson narra di tante situazioni in cui è facile identificarsi e, ricordarsi sempre di salire sul primo mezzo utile che non si sa mai.
I bottoni di Napoleone - Come 17 molecole hanno cambiato la storia di Penny Le Couteur e Jay Burreson - Trad. Libero Sosio - Ed. Longanesi - Pag 408
Una leggenda narra che una delle cause della disfatta dell'esercito napoleonico in Russia sia stata la disgregazione dei bottoni di stagno delle uniformi a causa delle rigide temperature invernali attraverso una trasformazione conosciuta come "peste dello stagno". In realtà, questo disfacimento impiega più tempo di quanto l'esercito di Napoleone sia stato a contatto con il freddo, ma rappresenta un punto di partenza per raccontare come 17 molecole (o gruppi di molecole) abbiano influenzato il mondo così come lo conosciamo oggi e di come impattino sulla nostra vita quotidiana.
Si parla dell'acido ascorbico che ha permesso di combattere lo scorbuto che impediva e rallentava i lunghi viaggi per mare favorendo così l'espansione dell'impero britannico; la cellulosa presente nel cotone ha influenzato lo schiavismo da un lato e la produzione industriale di tessuti; chiaramente i nitroderivati hanno rivoluzionato le armi e il modo di fare le guerre e così via, senza dimenticarsi il fondamentale uso medico di diverse molecole alla base di aspirina, morfina, anticoncezionali.
Nel mio percorso di studi incontrai la chimica unicamente in terza superiore pertanto le mie conoscenze in materia sono molto molto molto scarse, tuttavia gli autori sono riusciti a rendere accessibili la maggior parte dei concetti e, se non si ha la pretesa di capire tutto, si possono apprendere nozioni valide per ben figurare a Trivial Pursuit. Esempio: sapevi che l'eroina è stata sintetizzata da un chimico che lavorava alla Bayer? Io no.
In realtà ho letto anche un paio di altri libri che avranno i post dedicati...spero.
Buone letture!
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