24 dicembre 2012

Auguri!


Tanti auguri di buone feste a tutti voi!


il mio augurio è che queste feste possano portare un po' di
 serenità 
a tutti voi
non importa quanti pacchetti possano esserci sotto l'albero.

elipisto

20 dicembre 2012

XIV tappa - Essere turisti a casa propria: Luci d'artista

Ciao a tutti!

Se uno pensa alle lunghe serate, o meglio, nottate invernali di una città del Nord
 un brivido gelato scorre lungo la schiena e 
l'idea di uscire dal tepore della casa e dalle lusinghe del piumone 
fugge rapida dalla nostra mente. 

A Torino,  
da ben 14 anni a questa parte,
 alcune zone della città sono ravvivate da delle installazioni luminose che prendono il nome di :

Luci d'artista.




Si tratta di diversi progetti, 
quest'anno ben 19,
che illuminano alcune strade e piazze di Torino.

Potrei riempirmi la bocca con paroloni quali: 

la luce diventa materia;
si crea un dialogo continuo con la città che la circonda;
la città diventa un palco per delle opere d'arte;
la luce che squarcia le tenebre;
arte che ti fa alzare la testa.



ma non sarei credibile.
Mi limito ad dire che passeggiare per le vie sabaude illuminate da installazioni colorate è piacevole: 
il freddo sembra meno pungente e la notte meno tetra.



Non so sia una mia impressione,
 ma la luce che rischiara le tenebre 
mi trasmette sempre una sensazione di positiva speranza.


Luci d'artista ormai sono una piacevole tradizione e, ad ogni inverno, parte una sorta di caccia al tesoro alla ricerca delle vecchie e nuove installazioni.

QUI si possono trovare maggiori informazioni sui nomi delle opere, degli artisti, sulla loro localizzazione e una gallery fotografica migliore della mia! 

Alla prossima tappa!
elipisto

17 dicembre 2012

XVIII tappa - Amicizia

Ciao a tutti!

di ritorno da un fine settimana in compagnia di amici mi sono venuti in mente
 questi semplici pensieri.

Il ritrovarsi è l'annullarsi delle distanze.

La semplicità di un sorriso
che si riflette negli occhi di chi ci guarda.

Il calore di un risata 
che scalda chi ascolta.

La magia raccolta in un abbraccio 
che scioglie i pensieri negativi.

La gioia di condividere gli stessi semplici gesti.

Lo so, sono frasi da "cioccolatino", ma chi dice che
non sia un po' di sana retorica a riuscire a dar voce ai nostri pensieri?

Alla prossima tappa!!!

elipisto




10 dicembre 2012

XVII tappa - Essere turisti a casa propria: Degas

Ciao a tutti!
oggi ho indossato gli abiti (rigorosamente caldi) della turista e ho fatto un'immersione nella cultura partecipando ad una visita guidata della mostra di
Degas - Capolavori dal museo d'Orsay 
che sarà ospitata fino al 27 gennaio 2013 nella palazzina della Promotrice delle Belle Arti situata nel  Parco del Valentino di Torino.

Ho scoperto che Degas, 
oltre che essere un pittore, 
era un bravissimo disegnatore e che utilizzava la scultura come mezzo di analisi delle forme in movimento, 
in particolare: cavalli e ballerine.

Non voglio stare a tediare con nozioni sulla vita e sulle opere di Degas che si possono facilmente trovare in internet ma vorrei fermarmi su tre opere che mi hanno colpito.

Ballerina di quattordici anni

Quest'opera è uno dei simboli della mostra ed è una statuetta raffigurante una giovane ballerina con il tutù impressa in un movimento di tensione perfetta delle gambe, del busto e della schiena.
L'eleganza e la robusta leggiadria fanno da contrasto al viso ben poco angelico della fanciulla che ha un non so che di scimmiesco.
Il contrasto fra bellezza del movimento e bruttezza del viso di trova anche nei suoi quadri delle danzatrici: gambe, braccia, tutù ben definito e viso a malapena abbozzato .



Giovane donna che si
annoda il nastro del cappello


Questa è un'altra delle opere che mi ha colpito.
Si tratta di un disegno a carboncino che ritrae una donna che vezzosamente si sistema il nastro del cappello.
Questo veloce schizzo esprime tutta la bravura di disegnatore e di osservatore di Degas.
Mi ha colpito per la freschezza e per l'immediatezza che traspare.




Fin d'arabesque


 Questa, infine, è l'opera che mi ha colpito di 
più per scelta del punto di vista, 
per la resa materica del tutù, 
per la grazia che esprime, 
per i tocchi di bianco assoluto

da rimanere senza parole.



La mostra è ben organizzata e fornisce una finestra abbastanza completa sulle diverse sfaccettature del mondo "Degas" e io ho potuto ammirare dei capolavori assoluti!

QUI tutte le informazioni sulla mostra e su Degas.

Alla prossima tappa!
elipisto

05 dicembre 2012

XVI tappa - In gita all'outlet.

Ciao a tutti!
questa volta vorrei accompagnarvi in una gita un po' insolita 
(specialmente per me): 
una mirabolante, entusiasmate, fantasmagorica
 giornata nel Paradiso del Consumismo: 
un outlet.
Non importa quale, tanto sono tutti simili tra loro ricoperti di una finta patina di accoglienza e personalità.

Bando alle ciance e partiamo.
Complice un giorno di ferie io e la mia mamma ci imbarchiamo in questa avventura.

Alle 10.13 il primo dramma: siamo ancora per strada e se qualcuno più accorto di noi ci soffia l'affare del secolo da sotto il naso?!?! 
non se se la nostra vita potrà mai più essere la stessa...

Finalmente, arriviamo e tiriamo un sospiro di sollievo alla vista del parcheggio mezzo vuoto. 
Di buona lena iniziamo ad entrare ed uscire dai negozi battendoli sistematicamente tutti! 
La mamma, da brava acquirente, mi fa notare che al supermercato le tavolette di cioccolata costano meno del prezzo outlet...ops!
Dopo un po' di negozi e un paio di ore si avvicina l'ora di pranzo; 
si mette in scena un secondo dramma: noi non abbiamo neanche un sacchetto di carta colorata che penzola appeso alle nostre mani! 
E adesso? 
Non ci faranno mica una multa per aver occupato lo spazio inutilmente? 
E no, non bisogna arrendersi! 
L'imperativo è, e deve essere, comprare qualcosa a qualunque costo!
Finalmente l'occasione che aspettavo: 
cercando in un fondo fondo fondo fondo di magazzino, sotto lo sguardo un po' schifato del commesso, trovo una tracolla che fa al caso mio in sostituzione di un'altra che ormai è rovinata...prezzo euro 11.90, 
probabilmente se avessi comprato la medesima borsa la mercato avrei spero di più. 

Anche io ho finalmente il mio sacchettino appeso al braccio
 ma la mamma è invidiosa.

Continua l'estenuante peregrinare finché non giungiamo in un negozio che vende elettrodomestici e la mia mamma, come folgorata, viene attratta da due coltelli di ceramica colorata in sostituzione di quello rotto dal papà.
 La mamma ostenta al braccio una misera busta di plastica che stona in mezzo alla profusione di sacchetti di carta  di diverse fogge e dimensione che vediamo orgogliosamente mostrati da altri acquirenti.
 Non ci perdiamo di coraggio e, anche se ormai provate e annoiate, entriamo nel negozio di biancheria intima e ne usciamo trionfanti brandendo una borsa di carta contenente, 
tenetevi forte che lo shock può essere forte: 
non uno, bensì due paia di calze per il mio papà 
in quanto quelli che gli avevamo portato di rientro da una gita simile sono stati molto apprezzati da un topolino di montagna gourmand.

Finalmente la giornata giunge al termine, 
ritorniamo alla macchina e ci ripromettiamo che per un po', 
un bel po', 
staremo lontane dagli outlet. 

Alla prossima tappa!
elipisto

P.S. Vorrei ringraziare la mia mamma per avermi accompagnato e per aver riso con me di questa giornata.
Confesso che questo post l'ho scritto pensando all'interpretazione che avrebbe potuto dare Etta (qui il suo canale YouTube) di una giornata simile.

01 dicembre 2012

XV tappa - Colorado Plateau on the road


Ciao a tutti!

sistemando i block notes che mi accompagnano durante i viaggi mi sono imbattuta in quello dell'anno scorso scritto sul volo di rientro da Las Vegas. 

L'ho già condiviso altrove ma lo voglio riproporre anche qui.

Snow Valley


"Dopo un viaggio di 20 e più giorni è normale che chi mi incontra mi chieda: "Come è andata? Ti è piaciuto? Che cosa hai visto?" ma come faccio a raccontare un viaggio pieno di caleidoscopiche emozioni, stupori, avventure, gioie, sensazioni che si sovrappongono e si sovrastano 

e che fanno fatica a sedimentarsi nella mia anima. 


Il viaggio è stato caratterizzato dalle rocce, dall'acqua e dalla sua mancanza e, ovviamente in un viaggio on the road, dalla strada.

Io e la mia amica abbiamo fatto un viaggio alla ricerca delle rocce dalle forme più strane, dai colori più sgargianti ma che raccontano buona parte della storia del nostro pianeta e, ogni sera, si innalzava il ringraziamento alla Natura per le meraviglie che avevamo avuto la fortuna di ammirare. 

Rocce che hanno fatto da fondale ad una serie infinita di tramonti da togliere il fiato: quello esplosivo dal bordo del Grand Canyon, 

Una lama di luce illumina il Grand Canyon al tramonto
quello con il cielo con le nuvole che si coloravano di rosa e viola passando per il rosso più intenso, 


 quello di corsa, quello dalla macchina, 
quello dal campeggio, quello contro sole, 
quello (anzi quelli) in mezzo al nulla, 
quello così così perché eravamo abituate troppo bene

...ma anche rocce su cui si è specchiata l'alba: quella memorabile alla Monument Valley goduta direttamente dall'oblò della tenda, 
quelle che hanno accompagnato le nostre colazioni, 
le poche godute al caldo di un piumone di una stanza di un motel,
 le tante che ci hanno dato la sveglia in tenda.
Good morning Monument Valley




Lower Antilope Canyon
Lower Antilope Canyon
Le rocce sono state una compagnia costante insieme al paesaggio desertico sempre vario e mai uguale a se stesso dove l'acqua con la sua forza distruttrice e modellatrice ha scavato profondi canyon - alcuni immensi e maestosi altri stretti e tortuosi - ma, tutti ugualmente affascinanti. 
Zion National Park


Acqua che quando c'è in misura costante consente alle piante di crescere rappresentando un'oasi in mezzo all'arsura del deserto, dove sembra tutto più facile, più rilassante; acqua, che, ancora una volta, è una risorsa preziosa ma che può essere devastante con la sua forza durante i violenti temporali; 


Virgin River - Zion Ntl Park
fiumi dentro cui abbiamo camminato per alcuni tratti da sole, circondate dallo sciabordio della corrente e da alte pareti che ci sovrastavano sempre più strette, talvolta minacciose a ricordarci che la nostra presenza era a malapena tollerata, 
acqua che goccia dopo goccia modella, erode modifica un paesaggio solo apparentemente uguale a se stesso nel corso dei secoli ma che è in continua evoluzione.

Siamo state quasi ovunque...
Per andare a trovare tutte le rocce che abbiamo visto abbiamo percorso 4200 Km attraverso 4 Stati + 1= Nevada, Arizona, Colorado, Utah e New Mexico (ma solo perché ci siamo fermate al four corners) percorrendo strade dove per miglia e miglia non c'è una curva, 
strade che per farle passare hanno tagliato un pezzo di montagna, 
strade asfaltate, 
strade sterrate, 
Somewhere...
strade interstatali e quelle "locali" dove le macchine si possono contare sulle dita di una mano, 
strade verso parchi nazionali famosissimi e strade verso parchi statali molto meno turistici, 
strade che portano dal deserto alla montagna per poi tornare alla sabbia, 
ma tutte strade che percorrevano paesaggi infiniti dove il cielo si confondeva con la terra in un orizzonte lontano.

Ecco questo è stato il mio viaggio! E' vero, i paesaggi e le rocce che ho visto hanno il nome di Grand Canyon, Monument Valley, Canyon de Chelly, Mesa Verde, Arches, Canyolands, Vermillion Cliffs, Bryce Canyon, Pink Coral Sand Dunes, Kodachrome Basin, WhiteHouse, Toodstood, WirePass, Coyote Buttes South, Zion con Angel's Landing e The Narrows, Valley of fire, Snow valley, Antelope Canyon, Capitol Reef, Grand Staircase- Escalante e, sicuramente, manca qualche luogo all'elenco...ma, i nomi non trasmettono le emozioni che il loro ricordo scatenano in me, per cui, non stupitevi se quando mi chiedete: "Allora, racconta un po' del viaggio", mi si illuminino gli occhi e con aria sognante risponda:"bello, bellissimo, fantastico, meraviglioso...!"

Volevo lasciarvi con alcune foto dei posti meno conosciuti e meno frequentati che di quelli famosi è pieno il web!


Goblin Valley

Little Colorado

Canyon de Chelly
Mesa Verde

27 novembre 2012

Una coccola..

Piove
Il cielo cupo incombe sui nostri pensieri e la malinconia ci pervade.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di coccolarci un po': 
una bella cioccolata calda, magari con panna e una spolverata di cannella


oppure una tazza colma di the profumato: 
io sto bevendo dell'ottimo the nero con mandorle...mmm una delizia!

Scalda il cuore ricambiare un sorriso ricevuto,
 abbracciare una persona cara...oltre che il calorifero! 

Ciao e alla prossima!
elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...