II tappa. Essere turisti a casa propria: un sabato piovoso alla Reggia

Ciao a tutti!
vi è mai capitato di osservare la città dove vivete oppure dove andate a fare commissioni,  dove vi arrabbiate per il traffico, per il bus che non passa non con gli occhi di chi ci vive ma, con gli occhi del turista? Da qualche anno a questa parte, ogni tanto, mi capita di indossare gli abiti del turista e vado alla scoperta delle bellezze della regione dove vivo ed è quello che ho fatto in un piovoso sabato di fine estate. 

La Reggia dal giardino delle rose in un mattino di primavera


Meta della gita: Reggia di Venaria (TO) - obiettivo:  vedere le mostre de  "I quadri del Re" e "Fabergè, un gioielliere a corte", ammirare la Crocefissione del Tintoretto restaurata e, tanto per non farmi mancare nulla, un bel ripasso della dei Savoia e un giro nella Reggia e nei giardini - non per niente il biglietto "all inclusive" si chiama "Un giorno alla Reggia".

Per entrare maggiormente nella parte da turista ho deciso, una volta arrivata a Torino, di utilizzare i mezzi pubblici. Per completare la trasformazione avrei anche dovuto avere una guida, una cartina e l'aria vagamente smarrita, anzi no, quella c'era perché non sapevo esattamente dove scendere e confidavo nel fatto di riconoscere il centro di Venaria e, infatti, sono scesa alla fermata prima! 
In poco più di un'ora di mezzi pubblici - li ho presi tutti: metropolitana, bus, tram - sono giunta felicemente a destinazione risparmiando un bel po' di soldi (benzina più eventuale parcheggio), inquinando di meno e spiando l'umanità che utilizza i mezzi pubblici: uno spettacolo di per sé.
Per tutto quello che riguarda chi ha progettato la Reggia, i diversi periodi di gloria e abbandono e dettagli più o meno tecnici rimando al sito ufficiale www.lavenaria.it.

Ho trascorso tutta la mattina e parte del primo pomeriggio passando da una mostra all'altra, rimanendo piacevolmente colpita dalla qualità dei quadri posseduti dalla Galleria Sabauda e che per un po' non saranno visibili in attesa del nuovo allestimento previsto nella nuova sede di Palazzo Reale; incantata davanti allo sfarzo della corte degli Zar che in occasione della Pasqua ortodossa, si scambiava le uova  e, perché limitarsi a delle uova sode colorate quando avevano a disposizione dei gioiellieri geniali come i "Fabergé"?!? che non limitarono la loro produzione alle uova ma si allargarono il campo di azione a posate, piatti, portasigarette etc etc. 


Mentre stavo scendendo le scale per proseguire nella visita mi sono affacciata ad una delle finestre che danno sulla Fontana del Cervo attirata da un sottofondo musicale che accompagnava la danza dei getti d'acqua. A me le "fontane musicali" piacciono sempre tanto, sarà che sono affascinata dal movimento dell'acqua.
Fontana del Cervo

Dopo di che ho proseguito il percorso di visita della Reggia che ha un primo momento forte nella Sala di Diana con pareti e soffitti affrescati e con le finestre che si aprono sui giardini. Visto il tempo non propriamente soleggiato ho pensato di starmene al chiuso e non sono andata a gironzolare fuori.
Dalla Sala di Diana guardando verso i giardini


E poi, si arriva alla Galleria Grande. Capolavoro barocco di una leggiadria estrema che lascia senza fiato. 

Di colpo si è catapultati in un'altra epoca fatta di nobili cavalieri, dame leggiadre, cortigiane affascinanti vestiti di trine, velluti e merletti.

E con questa meraviglia la mia giornata alla Reggia di Venaria è giunta al termine.

Alla prossima tappa

elipisto

Commenti

  1. Piacevolissimo viaggiare con te guidata dalla tue parole e dalle immagini. Splendido!!!
    Anche io nel fine settimana mi concedo dei giretti per la mia regione o per le regioni confinanti.
    Certo che prendere i mezzi pubblici... sei eroica!!!

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    Risposte
    1. Grazie Ettina, ti tutti i complimenti.
      Io mi diverto un sacco a prendere i mezzi ed osservare la diversa e variegata umanità.

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