XXV tappa - Padova
Ciao a tutti!!
dopo Venezia si va alla scoperta di una cittadina meno famosa della più blasonata Venezia, ma ugualmente molto piacevole da visitare: Padova
La cittadina patavina è conosciuta anche come la città:
dal Santo senza nome
dal Caffè senza porte
e dal prato senza erba.
Proviamo a vedere se è ancora così.
Qui è sepolto Sant'Antonio da Padova e la chiesa, costruita attorno alla sua tomba per accogliere il flusso dei fedeli, è chiamata semplicemente la "Basilica del Santo", se non ancora più semplicemente "il Santo".
Pure il sito ufficiale è www.basilicadelsanto.org. e nel nome non v'è traccia.
Il caffè Pedrocchi nacque nel lontano 1831 ed era aperto 24 ore al giorno per fornire un attimo di ristoro al semplice viandante, all'universitario squattrinato o al la crème della nobiltà. Dal 1916 (fonte Wikipedia) per poter prendere un caffè bisogna attendere che i battenti vengano aperti, pertanto, al caffè hanno messo le porte.
Arrivando dalla stazione, all'improvviso, si esce dalle vie centrali per sfociare in questa grande piazza che ha una sottile striscia d'erba, non prevista nel progetto originario e che non si può di certo definire prato, che costeggia il canale che circonda l'isola ovoidale creata nel 1775 per bonificare l'ampia zona.
Il Prato della Valle ha mantenuto nel corso dei secoli la sua vocazione commerciale e pubblica, sede di fiere e di mercati e di avvenimenti di varia natura ed è proprio grande!
Qui è sepolto Sant'Antonio da Padova e la chiesa, costruita attorno alla sua tomba per accogliere il flusso dei fedeli, è chiamata semplicemente la "Basilica del Santo", se non ancora più semplicemente "il Santo".
Pure il sito ufficiale è www.basilicadelsanto.org. e nel nome non v'è traccia.
Il caffè Pedrocchi nacque nel lontano 1831 ed era aperto 24 ore al giorno per fornire un attimo di ristoro al semplice viandante, all'universitario squattrinato o al la crème della nobiltà. Dal 1916 (fonte Wikipedia) per poter prendere un caffè bisogna attendere che i battenti vengano aperti, pertanto, al caffè hanno messo le porte.
Arrivando dalla stazione, all'improvviso, si esce dalle vie centrali per sfociare in questa grande piazza che ha una sottile striscia d'erba, non prevista nel progetto originario e che non si può di certo definire prato, che costeggia il canale che circonda l'isola ovoidale creata nel 1775 per bonificare l'ampia zona.
Il Prato della Valle ha mantenuto nel corso dei secoli la sua vocazione commerciale e pubblica, sede di fiere e di mercati e di avvenimenti di varia natura ed è proprio grande!
Queste sono solo alcune delle bellezze che Padova può offrire: l'orto botanico universitario più antico al mondo, il gioiello artistico della Cappella degli Scrovegni, il salone del Palazzo della Ragione...
Alla prossima tappa!
Alla prossima tappa!
elipisto
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