XXVI tappa - Barcellona
Ciao a tutti!!!
ho approfittato di una settimana di ferie obbligate per andare alla scoperta di Barcellona.
L'idea di questa meta sono stati i vaghi e confusi ricordi della gita di V superiore del Barri Gòtic.
Ascoltando le voci del duetto di Freddie Mercury e Monserrat Caballé (Qui il link alla canzone) mi sono appuntata alcune scene che si sono affacciate alla mia mente in assoluto e rigoroso ordine sparso.
Sentirsi Pepe Carvalho
(commissario nato dalla penna di Montalbàn a cui Camilleri deve molto)
a mangiare moscardini e totani fritti con il contorno di patatine e peperoni fritti in un ristorantino (dalle mie parti si chiamerebbe piola) di Barceloneta, frequentato più da locali che da turisti, in cui il tempo è sospeso e probabilmente il menù è il medesimo da un paio di generazioni.
Fare colazione in un bar anni '70 in cui un gruppetto di amiche si ritrova ogni mattina per parlare di pene d'amore, questioni famigliari e portenti miracolosi per risvegliare l'apatia sessuale dei pigri mariti. Peccato non capire bene la lingua altrimenti chissà quali segreti avrei potuto carpire alle madame.
Non so se siano le medesime amiche, ma alle 9 di sera non è inusuale vedere rispettabili signore sedute in un bar davanti ad una fresca cerveza...assolutamente impensabile da noi!
Scoprirsi a cercare una linea retta, che non c'è manco a pagarla, in quell'apoteosi di onde di Casa Battlò e de La Pedrera e chiedersi che cosa passava nelle menti geniali e visionari di gente come Gaudì, Picasso, Mirò...che l'aria di Barcellona abbia qualcosa di speciale?
Essere incappate, per caso, nei festeggiamenti di Sant'Eulalia (affettuosamente chiamata La Laia) ed essersi fatte trascinare dalla gente rumorosamente festante per i carrer attorno alla Cattedrale.
Cercare, tra le stradine del Barri Gòtic, l'atmosfera dei libri letti ambientati in una Barcellona lontana: il già citato Montalban, Zafon e Falcones.
Ascoltando le voci del duetto di Freddie Mercury e Monserrat Caballé (Qui il link alla canzone) mi sono appuntata alcune scene che si sono affacciate alla mia mente in assoluto e rigoroso ordine sparso.
Sentirsi Pepe Carvalho
(commissario nato dalla penna di Montalbàn a cui Camilleri deve molto)
a mangiare moscardini e totani fritti con il contorno di patatine e peperoni fritti in un ristorantino (dalle mie parti si chiamerebbe piola) di Barceloneta, frequentato più da locali che da turisti, in cui il tempo è sospeso e probabilmente il menù è il medesimo da un paio di generazioni.
Fare colazione in un bar anni '70 in cui un gruppetto di amiche si ritrova ogni mattina per parlare di pene d'amore, questioni famigliari e portenti miracolosi per risvegliare l'apatia sessuale dei pigri mariti. Peccato non capire bene la lingua altrimenti chissà quali segreti avrei potuto carpire alle madame.
Non so se siano le medesime amiche, ma alle 9 di sera non è inusuale vedere rispettabili signore sedute in un bar davanti ad una fresca cerveza...assolutamente impensabile da noi!
Scoprirsi a cercare una linea retta, che non c'è manco a pagarla, in quell'apoteosi di onde di Casa Battlò e de La Pedrera e chiedersi che cosa passava nelle menti geniali e visionari di gente come Gaudì, Picasso, Mirò...che l'aria di Barcellona abbia qualcosa di speciale?
Essere incappate, per caso, nei festeggiamenti di Sant'Eulalia (affettuosamente chiamata La Laia) ed essersi fatte trascinare dalla gente rumorosamente festante per i carrer attorno alla Cattedrale.
Cercare, tra le stradine del Barri Gòtic, l'atmosfera dei libri letti ambientati in una Barcellona lontana: il già citato Montalban, Zafon e Falcones.
La pulizia delle linee gotiche di Santa Maria del Mar |
Casa Batllo |
Parc Guell |
Parc Guell |
Parc Guell |
Sul tetto de La Pedrera |
Casa Battlò |
Il cortile interno de La Pedrera, ovviamente, pieno di curve! |
Interni di casa Batllò |
Interni di casa Batllò |
Vista attraverso i vetri sui vetri di Casa Batllò |
Sul tetto di Casa Battlò |
Due chiacchiere lungo la Rambla! |
La Boqueria |
La Boqueria |
Luci alla festa di Sant'Eulalia |
Ho pensato di inserire al termine dei "racconti di viaggio" una specie di box con qualche informazione utile: link, suggerimenti. Se siete interessati proseguite con la lettura, altrimenti ci vediamo alla prossima tappa!
Durata del soggiorno: da domenica 17 a mercoledì 20 febbraio e si poteva stare almeno un giorno, se non un paio in più senza annoiarsi.
Come arrivarci: la soluzione più economica sono voli di compagnie low cost. Noi abbiamo volato da Malpensa con Vueling (che sta aumentato le tratte dall'Italia) e Easyjet che volano sull'aeroporto di Barcelona El Prat. Ryanair vola sull'aeroporto di Girona che si trova a circa 90 Km dal centro di Barcellona collegata con bus.
Da Barcelona El Prat il centro è facilmente raggiungibile tramite un treno della Renfe che in circa 30 minuti raggiunge le stazioni della metropolitana Sants e Passeig de Gràcia.
Esiste anche un servizio di bus.
Pernottamento: noi abbiamo approfittato di un'offerta tramite il sito www.booking.com (una manna da cielo) e abbiamo pernottato all'Hotel Acta Antibes e mi sento di consigliarlo.
Come muoversi: a piedi, in metropolitana e in bus. Esiste una Transport card che consente di accedere liberamente a tutta le rete dei trasporti pubblici comprensivo del treno dall'aeroporto El Prat al centro.
Bacelona Card: consente l'accesso gratuito ai musei, la riduzione per l'accesso alla varie "case" di Gaudì etc...inoltre consente l'accesso gratuito a tutti i mezzi di trasporto; se si acquista on line si beneficia di uno sconto del 10%
Cosa vedere: di cose da vedere ce ne sono tantissime e per tutti i gusti.
Un giro (anche più di uno) per il Barri Gòtic visitando la Seu (la Cattedrale), girovagando per i Carrer scovando i diversi negozietti artigianali che si incontrano e si scoprono ad ogni angolo.
Una passeggiata "modernista" tra le case e i palau edificati dagli archittetti Lluìs Domènech i Montaner e Antoni Gaudì. Noi abbiamo seguito quello indicato sulla Lonely Planet di Barcellona.
Una visita e un omaggio al genio di Gaudì: Park Guell, La Pedrera (Casa Milà) e non puo' mancare la Casa Batllo. Ovviamente non puo' mancare la Sagrada Familia che noi non siamo riuscite a visitare in quanto la coda per entrare faceva concorrenza a quella dei Musei Vaticani. Ad eccezione del Park Guell, il cui accesso è gratuito, le case e la Sagrada Familia sono gestite da fondazioni private e i biglietti non sono economici (con la Barcelona Card si ha una riduzione sul prezzo di ingresso)
Visita alla Fundaciò Mirò e al Museo Picasso (ingresso gratuito dopo le 17 per i possessori della BC
Andare al mare a Barceloneta per una mangiata da pesce e un giro al mercato della Boqueria
E molto altro ancora.....
Dove mangiare: generalmente in Spagna si mangia bene e tanto! Gli Spagnoli, e i Barcellonesi non sono da meno, mangiano tardi: le cucine dei ristoranti raramente aprono prima delle 20.30, le 21.00 è l'orario normale. I turisti affamati che è dal mattino che stanno girando come delle trottole possono tirare l'ora di cena mangiando le tapas: una specie di aperitivo e il conto viene fatto contando i bastoncini delle tapas....in realtà si può fare cena in questo modo.
A Barcellona non ci sono problemi a trovare dove mangiare, mi sento di segnalare due posti: a Barceloneta Can Mano in c/ del Baluard 12: il posto è piccolo, molto rustico ma la cucina è buona e i prezzi sono economici...e non ci sono solo turisti!
Nel quartiere Gràcia ci siamo trovate bene alla Taverna El Glop dove abbiamo mangiato un'ottima paella di pesce, il posto è turistico ma è simpatico e la cucina buona.
E con questo è tutto, sicuramente mi sarò dimenticata un sacco di cose...
Alla prossima tappa!
elipisto
Durata del soggiorno: da domenica 17 a mercoledì 20 febbraio e si poteva stare almeno un giorno, se non un paio in più senza annoiarsi.
Come arrivarci: la soluzione più economica sono voli di compagnie low cost. Noi abbiamo volato da Malpensa con Vueling (che sta aumentato le tratte dall'Italia) e Easyjet che volano sull'aeroporto di Barcelona El Prat. Ryanair vola sull'aeroporto di Girona che si trova a circa 90 Km dal centro di Barcellona collegata con bus.
Da Barcelona El Prat il centro è facilmente raggiungibile tramite un treno della Renfe che in circa 30 minuti raggiunge le stazioni della metropolitana Sants e Passeig de Gràcia.
Esiste anche un servizio di bus.
Pernottamento: noi abbiamo approfittato di un'offerta tramite il sito www.booking.com (una manna da cielo) e abbiamo pernottato all'Hotel Acta Antibes e mi sento di consigliarlo.
Come muoversi: a piedi, in metropolitana e in bus. Esiste una Transport card che consente di accedere liberamente a tutta le rete dei trasporti pubblici comprensivo del treno dall'aeroporto El Prat al centro.
Bacelona Card: consente l'accesso gratuito ai musei, la riduzione per l'accesso alla varie "case" di Gaudì etc...inoltre consente l'accesso gratuito a tutti i mezzi di trasporto; se si acquista on line si beneficia di uno sconto del 10%
Cosa vedere: di cose da vedere ce ne sono tantissime e per tutti i gusti.
Un giro (anche più di uno) per il Barri Gòtic visitando la Seu (la Cattedrale), girovagando per i Carrer scovando i diversi negozietti artigianali che si incontrano e si scoprono ad ogni angolo.
Una passeggiata "modernista" tra le case e i palau edificati dagli archittetti Lluìs Domènech i Montaner e Antoni Gaudì. Noi abbiamo seguito quello indicato sulla Lonely Planet di Barcellona.
Una visita e un omaggio al genio di Gaudì: Park Guell, La Pedrera (Casa Milà) e non puo' mancare la Casa Batllo. Ovviamente non puo' mancare la Sagrada Familia che noi non siamo riuscite a visitare in quanto la coda per entrare faceva concorrenza a quella dei Musei Vaticani. Ad eccezione del Park Guell, il cui accesso è gratuito, le case e la Sagrada Familia sono gestite da fondazioni private e i biglietti non sono economici (con la Barcelona Card si ha una riduzione sul prezzo di ingresso)
Visita alla Fundaciò Mirò e al Museo Picasso (ingresso gratuito dopo le 17 per i possessori della BC
Andare al mare a Barceloneta per una mangiata da pesce e un giro al mercato della Boqueria
E molto altro ancora.....
Dove mangiare: generalmente in Spagna si mangia bene e tanto! Gli Spagnoli, e i Barcellonesi non sono da meno, mangiano tardi: le cucine dei ristoranti raramente aprono prima delle 20.30, le 21.00 è l'orario normale. I turisti affamati che è dal mattino che stanno girando come delle trottole possono tirare l'ora di cena mangiando le tapas: una specie di aperitivo e il conto viene fatto contando i bastoncini delle tapas....in realtà si può fare cena in questo modo.
A Barcellona non ci sono problemi a trovare dove mangiare, mi sento di segnalare due posti: a Barceloneta Can Mano in c/ del Baluard 12: il posto è piccolo, molto rustico ma la cucina è buona e i prezzi sono economici...e non ci sono solo turisti!
Nel quartiere Gràcia ci siamo trovate bene alla Taverna El Glop dove abbiamo mangiato un'ottima paella di pesce, il posto è turistico ma è simpatico e la cucina buona.
E con questo è tutto, sicuramente mi sarò dimenticata un sacco di cose...
Alla prossima tappa!
elipisto
Ma che te lo dico a fà: post bellissimo e voglia di Barcellona a 1000!!
RispondiEliminaTrovo l'idea del Box con le informazioni di viaggio molto pratica!
p.s. Nel video dei Libri del Mese di Febbraio parlerò di un libro di cucina con le divagazioni culinarie di Carvalho ... da acquolina in bocca!!!!
Bacioni
S.
Grazie!
EliminaAllora aspetto il tuo video sulle letture di febbraio...immagino che ci sia parecchio fritto ;-) slurp!