XXVII tappa - I giardini giapponesi
Ciao a tutti!!!
si torna a parlare di viaggi. Visto che sono costretta ad essere rintanata in casa l'ispirazione latita, ma nei giorni scorsi questa bella
Mentre fuori dalle nostre finestre l'inverno con il suo freddo tarda a lasciare spazio all'atteso tepore primaverile,
in Giappone
la primavera è arrivata con un inconsueto anticipo e il 16 marzo è stata dichiarata ufficialmente aperta la stagione della fioritura dei ciliegi.
L'evento è talmente sentito dalle popolazioni giapponesi,
che si riversano nei giardini a fare picnic all'ombra degli alberi in fiori,
che le istituzioni nipponiche predispongono delle apposite mappe per seguire le fioriture partendo dal sud al più freddo nord.
(Le fioriture del 2013)
in Giappone
la primavera è arrivata con un inconsueto anticipo e il 16 marzo è stata dichiarata ufficialmente aperta la stagione della fioritura dei ciliegi.
L'evento è talmente sentito dalle popolazioni giapponesi,
che si riversano nei giardini a fare picnic all'ombra degli alberi in fiori,
che le istituzioni nipponiche predispongono delle apposite mappe per seguire le fioriture partendo dal sud al più freddo nord.
(Le fioriture del 2013)
L'amore per i fiori e, più in generale, per i giardini da parte dei giapponesi non si limita a questo breve e fugace periodo dell'anno,
ma prosegue nei mesi successivi in cui le diverse fioriture si susseguono quasi senza soluzione di continuità.
ma prosegue nei mesi successivi in cui le diverse fioriture si susseguono quasi senza soluzione di continuità.
Si può passare da un giardino ad un tempio inseguendo i colori e le diverse fioriture.
Effettivamente potrebbe essere l'idea alla base di un viaggio nel Sol Levante.
Io ho avuto la fortuna di andare nella terra del Sol Levante nel giugno del 2010,
quando l'incubo nucleare di Fukushima era in là a venire.
Dovete sapere che i mesi di giugno/luglio non sono propriamente i mesi più favorevoli per programmare un viaggio in Giappone, tutt'altro:
è la cosiddetta "stagione delle piogge" in cui persino i festival religiosi (matsuri) sono temporaneamente sospesi a causa del caldo e dell'elevato tasso di umidità.
In compenso non ci sono (ancora) i temibili tifoni.
Come è facile immaginare la vita in Giappone è frenetica,
un sacco di gente in movimento,
sempre a qualsiasi ora del giorno,
solo nelle ore più buie della notte la città rallenta il respiro per poi ricominciare frenetica all'alba del giorno successivo.
In questa realtà anche il turista/viaggiatore è sottoposto ad un bombardamento di stimoli notevole e riuscire a
tirare in fiato in un parco è una sosta rigenerante per il corpo e per lo spirito.
In Giappone la cura dei giardini fa parte della cultura e si passa dai parchi cittadini,
di stampo più simile al gusto occidentale vissuti sia come punto di incontro che come sosta rigenerante in mezzo al caos di un città frenetica come Tokyo, ai giardini dei templi.
I giardini dei templi esaltano la bellezza e la perfezione.
Sono pensati e creati come un quadro da ammirare in cui tutti gli elementi: fiori, piante, potatura, acqua, sassi, tempi di fioritura o di cambio di colore del fogliame sono funzionali allo stupore dello spettatore.
Tutto è studiato nei minimi dettagli e pieno di significati che agli occhi di noi occidentali sfuggono; tuttavia, pur pieni della nostra cultura materialistica,
non possiamo fuggire
alla pace che si respira in questi luoghi,
alla poesia di un fiore appena sbocciato,
allo stupore di fronte alla perfezione.
Non possono mancare i giardini zen o giardini rocciosi presenti presso i templi buddhisti in cui pietre appositamente scelte per la loro forma, circondate da ghiaia rastrellata, oserei dire pettinata, sono un luogo di meditazione; in alcuni casi, il giardino ha un proprio significato codificato, in altri viene lasciato ampio spazio per la libera immaginazione favorendo la meditazione.
è la cosiddetta "stagione delle piogge" in cui persino i festival religiosi (matsuri) sono temporaneamente sospesi a causa del caldo e dell'elevato tasso di umidità.
In compenso non ci sono (ancora) i temibili tifoni.
Come è facile immaginare la vita in Giappone è frenetica,
un sacco di gente in movimento,
sempre a qualsiasi ora del giorno,
solo nelle ore più buie della notte la città rallenta il respiro per poi ricominciare frenetica all'alba del giorno successivo.
In questa realtà anche il turista/viaggiatore è sottoposto ad un bombardamento di stimoli notevole e riuscire a
tirare in fiato in un parco è una sosta rigenerante per il corpo e per lo spirito.
Western Garden - Tokjo |
In Giappone la cura dei giardini fa parte della cultura e si passa dai parchi cittadini,
di stampo più simile al gusto occidentale vissuti sia come punto di incontro che come sosta rigenerante in mezzo al caos di un città frenetica come Tokyo, ai giardini dei templi.
Imperial garden - Tokyo |
Somewhere in Tokyo |
Okayama Garden |
I giardini dei templi esaltano la bellezza e la perfezione.
Sono pensati e creati come un quadro da ammirare in cui tutti gli elementi: fiori, piante, potatura, acqua, sassi, tempi di fioritura o di cambio di colore del fogliame sono funzionali allo stupore dello spettatore.
Tutto è studiato nei minimi dettagli e pieno di significati che agli occhi di noi occidentali sfuggono; tuttavia, pur pieni della nostra cultura materialistica,
non possiamo fuggire
alla pace che si respira in questi luoghi,
alla poesia di un fiore appena sbocciato,
allo stupore di fronte alla perfezione.
Golden Pavillion - Kyoto |
Daisen-in - Kyoto |
In qualche tempio di Kyoto |
La quiete, la pace, la perfezione |
Non possono mancare i giardini zen o giardini rocciosi presenti presso i templi buddhisti in cui pietre appositamente scelte per la loro forma, circondate da ghiaia rastrellata, oserei dire pettinata, sono un luogo di meditazione; in alcuni casi, il giardino ha un proprio significato codificato, in altri viene lasciato ampio spazio per la libera immaginazione favorendo la meditazione.
Kyoto |
Giardino zen del Daisen -in a Kyoto |
A giugno che cosa si può trovare di fiorito?
Le ortensie sono al loro pieno e ho ammirato specie che non avevo mai avuto modo di vedere a casa mia.
Immancabili le ninfee che riempono e colorano i laghetti.
.
Io ho trovato gli iris ormai in procinto di sfiorire
Con questo finisce la mia incursione in terra nipponica.
Sperando che tutti questi fiori possano attirare la primavera, vi faccio gli auguri di buona, buonissima Pasqua!
Alla prossima!
elipisto
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