Diario di una lettrice (quasi) per bene - Maggio 2014
Ciao a tutti!
eccoci al secondo appuntamento del Diario di una lettrice (quasi) per bene
in collaborazione con Sara di Nonsoloshopping e, da questo mese, ci ha raggiunto
Alice di Unlibroinborsa.
Sono stata poco a zonzo e le letture ne hanno beneficiato. Fate scorta di popcorn e di generi di sostentamento e via!
alla ricerca del filo conduttore - se mai esiste - che lega le mia letture.
in collaborazione con Sara di Nonsoloshopping e, da questo mese, ci ha raggiunto
Alice di Unlibroinborsa.
***ebook |
alla ricerca del filo conduttore - se mai esiste - che lega le mia letture.
Una vita da lettore di Nick Hornby
Lettura quasi "obbligata" visto che è il libro ispiratrice di questa serie di post.
Che dire, non avevo mai neanche sentito nominare un sacco di libri letti da Horby
ed è affascinante seguire quello che passa dentro alla testa di uno scrittore.
Ho terminato di leggere il libro di Hornby in quel di Londra e la capitale britannica mi ha portato al molto più che londinese Sherlock Holmes.
Ho deciso di recuperare tutte le avventure del celebre detective e mi sono tuffata nella lettura di due racconti contenuti in
"The memoirs of Sherlock Holmes" e più precisamente
"The resident patient" e "The Greek interpreter".
Ebbene sì, li sto leggendo in inglese,
resta da capire quale utilità possa avere nella mia vita sapere come si dice in inglese quel particolare tipo di carrozza chiusa a quatto ruote trainata da cavalli
(brougham...se può interessare).
Alla ricerca di una lettura leggera che mi distraesse dallo studio ho estratto dal Kindle il numero fortunato corrispondente a:
"Gatti, merletti e chicchi di caffé" di Anjali Banerjee,
di cui avevo letto tempo fa "La libreria dei nuovi inizi";
in effetti il copione tra le due vicende è molto simile:
stessa ambientazione (Shelter Island, stessa atmosfera magica, stesso riaprirsi all'amore..)
Avevo preferito La libreria dei nuovi inizi forse perché non mi sembrava di leggere cose già lette. In ogni caso va benissimo per staccare un po' il cervello.
La lettura successiva non segue nessun collegamento logico
in quanto si tratta di un molto più che gradito regalo
da parte di due mie amiche e
mica potevo lasciargli prendere la polvere sul comodino:
"Venti racconti allegri e uno triste" di Mauro Corona.
Si tratta di un'allegria amara che nasce dalle disgrazie ma:
"Forse perché la vera allegria è prendere l'esistenza al contrario. Ridere a crepapelle là dove si dovrebbe piangere.
Ma quella la chiamano follia." (cit.)
A Torino dall'8 al 13 maggio c'è stato il Salone del Libro è qualche libro mi è rimasto attaccato alle dita.
Uno di questi è
"Venere allo specchio" di Lucia de Cristofaro
edito dalla Albatros
E' un libretto di 100 pagine che si legge veramente in fretta e,
oltre ad essere un giallo, è un atto di amore nei confronti di Napoli,
città che fa da sfondo a tutte le vicende.
Ho finalmente finito un libro che avevo iniziato mesi fa la cui lettura ha subito diverse interruzioni e rallentamenti, ma non per colpa della trama,
per quanto ogni tanto il filo narrativo parta un po' per la tangente:
"Life, the Universe and Everything" di Douglas Adams.
Potrei vantarmi e dire che ho aspettato di finirlo esattamente nel
"Towel Day" (25 maggio)
ma no, si è trattata di pura coincidenza,
d'altronde per un calcolo di probabilità infinita...
...chi ama la Guida Galattica sa di cosa parlo.
Ho già i due volumi successivi della trilogia in cinque parti che mi stanno chiamando.
Mi sono presa il lusso di abbandonare un libro quando,
alla centesima volta in cui lo prendevo in mano,
ho realizzato che nonme ne fregava una beata cippa...ehm non ero per nulla interessata a sapere l'identità dell'assassino, a scoprire se il protagonista fosse un voltagabbana o, tanto meno, se la moglie riuscisse a non perdere la fede nel marito distante e cedere alle lusinghe del vicino di casa.
Lo scorso mese era entrato a rimpolpare la mia scorta di libri:
"Curarsi con i libri" di Ella Berthoud e Susan Elderkin.
Non è propriamente un libro da leggere da cima a fondo, secondo me ne risulterebbe pure una lettura noiosa mentre è divertente saltare di "malattia in malattia" aprendo le pagine (bordate di azzurro...) a caso lasciandosi guidare dall'ispirazione del momento.
L'ho irriverentemente collocato in bagno ma,
d'altronde c'è la cura per la diarrea e la dissenteria, senza parlare di problemi di erezione o come essere più sensuale...
Ovviamente e' un libro che suggerisce un'infinità di altri libri che ammaliano come delle sirene: l'acquisto di "The sisters brothers" è frutto del suggerimento per la voce "Voler cambiare lavoro".
Altri sono stati accuratamente segnati sul libretto dei desideri.
Non amo Jane Austen, ma sono stata QUI e non potevo non comprare Mansfield Park.
Mentre L'utilità all'inutile è frutto delle promozioni giornaliere: volevo leggerlo da un po' (dovrebbe essere un elogio ai pensieri positivi...) e quando è stato in offerta solo per quel giorno a 2,49 euro non ho saputo resistere al "compra con un click".
La prossima destinazione è Praga.
A me le guide turistiche cartacee piacciono così tanto che ne compro sempre un paio: non avendo trovato la mia fidata Lonely Planet ho optato per la guida della Mondadori e ho voluto provare la Spiral Guide della De Agostini.
Discorso a parte meritano gli acquisti fatti al "Salone del Libro".
In passato avevo la regola di non andare all'edizione successiva fintanto che non avessi terminato la coda dei libri acquistati alle edizioni precedenti:
un' auto-imposizione crudele e irrealistica;
quest'anno ho adottato il mantra che ripetevo ogni giorno davanti ad ogni stand:
"Hai ancora un sacco di libri comprati l'anno scorso ...ohm... resisti ...ohm...non comprare...ohm...pensa ai libri ancora da leggere...ohm".
Ha funzionato? Mah non saprei visto che sono tornata a casa con:
Il museo moderno e Introduzione all'archeologia medievale legati al mio (nuovo) percorso di studio, non posso esser biasimata per dei libri legati allo studio, suvvia.
Come già ricordato sopra è venuto a casa con me il giallo "Venere allo specchio"
e, per la folle cifra di 1 Euro un romanzo breve impaginato come un vecchio giornale a 5 colonne "Il diavolo in corpo" delle Edizioni Clichy.
Quando mi sono letteralmente imbattuta ne "La storia di una bottega" della Jo March Agenzia Letteraria, memore di questa recensione trovata su You Tube,
non ci ho pensato due volte a portarlo con me: è stato amore a prima copertina.
Sono riuscita a resistere all'acquisto durante il Salone di "English is not easy",
ma poi mi ha fatto l'occhiolino ed esposto il cartello "Comprami Comprami" in libreria qualche giorno dopo...tutti quei disegni buffi a spiegare le regole grammaticali,
magari è la volta buona che mi rimangono impresse!
Bene con questo ho finito di accampare scuse a giustificazione di acquisti libreschi.
Ho letto parecchio, molto più di quanto immaginassi ad inizio mese;
ho acquistato il giusto e forse un po' di più, e questo post è lunghissimo!
Chissà come sarà stato il mese da lettrice di
Sara
e
Alice
ed è affascinante seguire quello che passa dentro alla testa di uno scrittore.
Ho terminato di leggere il libro di Hornby in quel di Londra e la capitale britannica mi ha portato al molto più che londinese Sherlock Holmes.
Ho deciso di recuperare tutte le avventure del celebre detective e mi sono tuffata nella lettura di due racconti contenuti in
"The memoirs of Sherlock Holmes" e più precisamente
"The resident patient" e "The Greek interpreter".
Ebbene sì, li sto leggendo in inglese,
resta da capire quale utilità possa avere nella mia vita sapere come si dice in inglese quel particolare tipo di carrozza chiusa a quatto ruote trainata da cavalli
(brougham...se può interessare).
Alla ricerca di una lettura leggera che mi distraesse dallo studio ho estratto dal Kindle il numero fortunato corrispondente a:
"Gatti, merletti e chicchi di caffé" di Anjali Banerjee,
di cui avevo letto tempo fa "La libreria dei nuovi inizi";
in effetti il copione tra le due vicende è molto simile:
stessa ambientazione (Shelter Island, stessa atmosfera magica, stesso riaprirsi all'amore..)
Avevo preferito La libreria dei nuovi inizi forse perché non mi sembrava di leggere cose già lette. In ogni caso va benissimo per staccare un po' il cervello.
La lettura successiva non segue nessun collegamento logico
in quanto si tratta di un molto più che gradito regalo
da parte di due mie amiche e
mica potevo lasciargli prendere la polvere sul comodino:
"Venti racconti allegri e uno triste" di Mauro Corona.
Si tratta di un'allegria amara che nasce dalle disgrazie ma:
"Forse perché la vera allegria è prendere l'esistenza al contrario. Ridere a crepapelle là dove si dovrebbe piangere.
Ma quella la chiamano follia." (cit.)
A Torino dall'8 al 13 maggio c'è stato il Salone del Libro è qualche libro mi è rimasto attaccato alle dita.
Uno di questi è
"Venere allo specchio" di Lucia de Cristofaro
edito dalla Albatros
E' un libretto di 100 pagine che si legge veramente in fretta e,
oltre ad essere un giallo, è un atto di amore nei confronti di Napoli,
città che fa da sfondo a tutte le vicende.
Ho finalmente finito un libro che avevo iniziato mesi fa la cui lettura ha subito diverse interruzioni e rallentamenti, ma non per colpa della trama,
per quanto ogni tanto il filo narrativo parta un po' per la tangente:
"Life, the Universe and Everything" di Douglas Adams.
Potrei vantarmi e dire che ho aspettato di finirlo esattamente nel
"Towel Day" (25 maggio)
ma no, si è trattata di pura coincidenza,
d'altronde per un calcolo di probabilità infinita...
...chi ama la Guida Galattica sa di cosa parlo.
Ho già i due volumi successivi della trilogia in cinque parti che mi stanno chiamando.
Mi sono presa il lusso di abbandonare un libro quando,
alla centesima volta in cui lo prendevo in mano,
ho realizzato che non
Lo scorso mese era entrato a rimpolpare la mia scorta di libri:
"Curarsi con i libri" di Ella Berthoud e Susan Elderkin.
Non è propriamente un libro da leggere da cima a fondo, secondo me ne risulterebbe pure una lettura noiosa mentre è divertente saltare di "malattia in malattia" aprendo le pagine (bordate di azzurro...) a caso lasciandosi guidare dall'ispirazione del momento.
L'ho irriverentemente collocato in bagno ma,
d'altronde c'è la cura per la diarrea e la dissenteria, senza parlare di problemi di erezione o come essere più sensuale...
Ovviamente e' un libro che suggerisce un'infinità di altri libri che ammaliano come delle sirene: l'acquisto di "The sisters brothers" è frutto del suggerimento per la voce "Voler cambiare lavoro".
Altri sono stati accuratamente segnati sul libretto dei desideri.
Non amo Jane Austen, ma sono stata QUI e non potevo non comprare Mansfield Park.
Mentre L'utilità all'inutile è frutto delle promozioni giornaliere: volevo leggerlo da un po' (dovrebbe essere un elogio ai pensieri positivi...) e quando è stato in offerta solo per quel giorno a 2,49 euro non ho saputo resistere al "compra con un click".
La prossima destinazione è Praga.
A me le guide turistiche cartacee piacciono così tanto che ne compro sempre un paio: non avendo trovato la mia fidata Lonely Planet ho optato per la guida della Mondadori e ho voluto provare la Spiral Guide della De Agostini.
Discorso a parte meritano gli acquisti fatti al "Salone del Libro".
In passato avevo la regola di non andare all'edizione successiva fintanto che non avessi terminato la coda dei libri acquistati alle edizioni precedenti:
un' auto-imposizione crudele e irrealistica;
quest'anno ho adottato il mantra che ripetevo ogni giorno davanti ad ogni stand:
"Hai ancora un sacco di libri comprati l'anno scorso ...ohm... resisti ...ohm...non comprare...ohm...pensa ai libri ancora da leggere...ohm".
Ha funzionato? Mah non saprei visto che sono tornata a casa con:
Il museo moderno e Introduzione all'archeologia medievale legati al mio (nuovo) percorso di studio, non posso esser biasimata per dei libri legati allo studio, suvvia.
Come già ricordato sopra è venuto a casa con me il giallo "Venere allo specchio"
e, per la folle cifra di 1 Euro un romanzo breve impaginato come un vecchio giornale a 5 colonne "Il diavolo in corpo" delle Edizioni Clichy.
Quando mi sono letteralmente imbattuta ne "La storia di una bottega" della Jo March Agenzia Letteraria, memore di questa recensione trovata su You Tube,
non ci ho pensato due volte a portarlo con me: è stato amore a prima copertina.
Sono riuscita a resistere all'acquisto durante il Salone di "English is not easy",
ma poi mi ha fatto l'occhiolino ed esposto il cartello "Comprami Comprami" in libreria qualche giorno dopo...tutti quei disegni buffi a spiegare le regole grammaticali,
magari è la volta buona che mi rimangono impresse!
Bene con questo ho finito di accampare scuse a giustificazione di acquisti libreschi.
Ho letto parecchio, molto più di quanto immaginassi ad inizio mese;
ho acquistato il giusto e forse un po' di più, e questo post è lunghissimo!
Chissà come sarà stato il mese da lettrice di
Sara
e
Alice
E voi? siete stati perbene o avete seguito le mie orme?
Alla prossima!
elipisto
Super mese come sempre!
RispondiEliminaEffettivamente non potevi esimerti dalla Austen dopo il viaggio ^_*
Un bacione
S.
Grazie!
EliminaIl post è stato un parto: mi spuntavano libri da ogni dove!
Anche io ho 'curarsi con i libri' e l'ho definito il libro della vita! ottimo per azzeccare i libri da regalare e per tenersi compagnia nei periodi no della vita o un po' particolari.. :)
RispondiEliminabaci
A.
Ciao. Quel libro è una miniera di suggerimenti! A me piace aprire le pagine a caso e vedere che cosa spunta :-)
Eliminaahahahah siii è fantastico.. quando l'ho comprato l'ho fatto anche io :D
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