Diario di una lettrice (quasi) per bene - Novembre 2014

Ciao a tutti!

Eccomi di ritorno dalla Birmania o Myanmar a dir si voglia, 
ma non è ancora tempo di post e foto con le suggestioni di quel magnifico Paese, 
bensì è l'ora dell'ormai consueto appuntamento mensile con Sara e Alice sulle nostre letture.

Che cosa avrò letto nel mese di novembre con la testa proiettata alle ferie?

Il mese di novembre è iniziato con un classico di Agatha Christie: 
"Murder on the Orient Express".
Cosa dire che non sia stato già detto...se è un classico un motivo ci sarà!
Ovviamente, l'assassino non l'ho scoperto se non in seguito alle euecubrazioni di H. Poirot che da sola non ci sarei mai arrivata e starei ancora brancolando nel buio.
Tra l'altro è un libro facilmente leggibile pure in lingua originale.

Vi presento il mezzo passo falso di questo mese: "L'amore è un patatrac" di Gilles Legardinier. Non mi aspettavo niente di diverso di un romanzo "rosa" o di un chick-lit, ma la protagonista di 26 anni non si può comportare come un'immatura ragazzina tredicenne: veramente irritante!
 Si vede proprio che l'autore è un maschietto e che, per quanto si sforzi, l'universo femminile gli risulta un po' oscuro; tuttavia, se Monsieur Gilles volesse cambiare genere e raccontare storie diverse gli darei  un'altra chance perché non scrive male.

E poi sono partita per la Birmania.

Sul Kindle non avevo nessuna lettura adatta al paese 
(Giorni in Birmania di G. Orwell o Lettere dalla mia Birmania di Aung San suu Kyi)
per cui ho optato qualcosa dal sapore esotico:
Il gusto proibito dello zenzero di Jamie Ford.
Pur essendo ambientato negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale la Birmania viene nominata perché oggetto dell'offensiva nipponica in quelle terre.
In realtà è una storia d'amore tra un ragazzino di origine cinese e una ragazzina di origine giapponese nel periodo in cui vennero istituiti i campo di "ricollocazione interna" in cui vennero rinchiusi i nipponici in seguito a Pearl Harbor
(argomento trattato in modo diverso già in "Venivamo tutte per mare" letto ad Agosto).
La parte che ho preferito è proprio la ricostruzione storica degli anni '40; lo sapete che è solo dagli Anni '80 che il governo americano ha chiesto scusa ai nippo-americani per quanto hanno subito e ha inserito nei libri di scuola anche questa triste pagina della loro storia.

Ovviamente ho consultato e straconsultato le due guide che mi hanno seguito in ferie:
l'irrinunciabile Lonely Planet e una guida di Pietro Tarallo della Ulysse Moizzi.
Un'avvertenza: la situazione birmana è in continua evoluzione con progressiva apertura al turismo per cui le informazioni contenute possono diventare obsolete in tempi rapidi.


Passiamo agli acquisti.
Questo mese ho fatto un danno.
Non nel senso di aver svaligiato librerie o store on line,
ma l'unico acquisto effettuato si è rivelato essere un doppione.
Sgrunt!
Era da un po' che facevo il filo a "Una breve storia di (quasi) tutto" di Bill Bryson, 
ma ogni volta che lo prendevo in mano mi chiedevo se ne avessi veramente bisogno e, puntualmente, la risposta era no e lo riponevo con un sospiro al suo posto.
Dopo tanto tergiversare è rimasto attaccato alle mie dita, 
arrivo a casa, 
mi avvicino allo scaffale della libreria per riporre un altro libro e,
sorpresa!
 un'altra copia del libro è lì che mi fa capolino.
Ma io dico: "Caro libro che cosa ci fai sullo scaffale dei libri letti e non su quello da leggere? Chi ti ha dato l'autorizzazione per stare lì fermo per tutto questo tempo? 
Non potevi avvisarmi che eri fuori posto?"

Morale della favola: ho una copia di "Una breve storia di (quasi) tutto" che mi cresce: 
chi la vuole?

Ovviamente, in Birmania, ho comprato un paio di libri fotografici con delle foto che non riuscirò mai a fare.

Chissà come è stato il mese di Alice e di Sara?
Corro a leggere i loro diari.

Alla prossima!
elipisto





Commenti

  1. ma nooooo ... il libro doppione no!!! Povera!!!
    ahahah concordo con te: la chick lit con protagoniste femminili va scritta da autrici femminili (o da uomini con una spiccata sensibilità e curiosità!)
    la Birmania ... devo informarmi e documentarmi un pochino...ne so veramente poco ma so che tu ci racconterai presto tutto quando vero????

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    1. Sì sì nella mia testa ci sono già un po' di post da scrivere sulla Birmania, compatibilmente con gli impegni, piano piano li scrivo e li arricchisco di foto. Non avere fretta: ho ancora in pancia un post sull'isola di skye (Scozia) delle vacanze dello scorso anno xD

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