Diario di una lettrice (quasi) perbene - Maggio 2015
Ciao a tutti!
Rieccoci con le letture del mese di maggio, come sempre,
in compagnia di NonSoloShopping e del LibroInBorsa.
in compagnia di NonSoloShopping e del LibroInBorsa.
Non so voi, ma questo mese a me è sembrato lunghissimo e ho difficoltà a mettere in ordine i fatti che si sono succeduti.
Il mese di maggio è stato il mese della rivelazione:
ho 75 libri cartacei da leggere!
Sì, avete capito bene:
settantacinque!
La cosa grave è che pensavo di averne "solo" un trentina...
Con questo pensiero, ripetuto davanti ad ogni stand a mo' di mantra, sono sopravvissuta al Salone del Libro, tenutasi a Torino a metà maggio, uscendone a mani vuote
(gli acquisti su commissione non contano).
Passiamo alle letture.
Il primo libro, terminato in breve tempo, è stato
"Il diario di velluto cremisi" di Sarah Jio.
Non è il libro più originale di sempre dato che si parla di storie d'amore e segreti di famiglia svelati da un diario cremisi rimasto nascosto per mezzo secolo in un cassetto, in attesa che la protagonista lo legga, curi le sue ferite d'amore e risolva il mistero dei protagonisti, tuttavia è una di quelle storie che si fanno leggere volentieri.
Secondo me ricorda un po' le atmosfere de "Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffembaugh.
Posso fare un appunto polemico, fine a se stesso?
Non ne posso più di copertine con giovani donne di spalle che guardano non si sa bene dove. Fine polemica inutile.
Non solo mi piace viaggiare, ma trovo piacevole la letteratura di viaggio che è un modo per sognare e trovare ispirazioni per nuove destinazioni.
Ad una vecchia edizione del Salone del Libro, forse un paio di anni dopo al mio viaggio in quelle terre estreme, avevo comprato da una piccola casa editrice "Alaska Dream" della giornalista francese Michèle Demai.
Alle prime pagine mi sarei messa le mani nei capelli perché la Demai è una navigatrice provetta che, in questo libro, narra della sua traversata oceanica e della successiva risalita pacifica per arrivare in Alaska e trascorrervi l'inverno in una baia con la barca stretta tra le morse del ghiaccio.
In realtà, a parte qualche termine marinaresco, la lettura è comprensibile e se si pensa che la terraferma diventa un tutt'uno con il ghiaccio non si tratta di una storia di mare; in ogni caso non sono ansiosa di seguire le orme della protagonista.
Il pezzo forte delle letture di questo mese è stato sicuramente
"Il mondo nuovo" di Aldous Huxley che avevo iniziato a leggere il mese scorso e non ho più smesso fino a quando non l'ho finito.
Nel 1932 Huxley ha scritto di un futuro ipotetico in cui la società, gestita in modo totalitaristico, è formata da individui creati da una fabbrica genetica che hanno il loro destino predeterminato sin dal livello embrionale e hanno tutti i loro bisogni soddisfatti, bisogni che, ovviamente, sono indotti e controllati.
Non manca loro nulla, tranne una piccola cosa: le emozioni.
Cosa succede quando un individuo che non è stato predeterminato, bensì ha vissuto come un "selvaggio" entra in contatto con il mondo nuovo?
Libro sconvolgente, profetico, accusatorio che non può lasciare indifferenti.
Per sdrammatizzare un po' sono passata a leggere
"I veleni della dolce Linnea" di Arto Paasilinna che, con il solito stile surreale, ci strappa più di qualche risata, pure andando a trattare la argomenti scottanti quali Aids, assistenza agli anziani,
ma, suvvia a chi non capiterebbe di rimanere accidentalmente ucciso sedendosi sulla siringa piena di veleno che la dolce Linnea porta da utilizzare su di sé nel caso si ritrovasse alla mala parata e, visto il nipote che si ritrova, le situazioni rischiose per la sua incolumità fisica non mancano di certo!
Libro dolcemente surreale che si legge tutto di un fiato.
Poi mi sono impantanata in due letture che non so se porterò a termine:
la prima è "Io sono un gatto" di Natsume Soseki che trovo noioso e il gatto particolarmente supponente e irritante...
la seconda è "The Parasites" di Dafne du Maurier in cui mi sembra sempre di leggere le stesse cose ripetute in età diverse in un circolo vizioso sempre più claustrofobico.
Per ovviare all'imminente blocco del lettore mi sono rifugiata su Fannie Flag e su
"Miss Alabama e la casa dei sogni".
Avevo letto commenti di persone deluse da questo romanzo,
io penso che, in parte, sia dovuto al fatto che la protagonista di oltre sessantanni non è descritta come la nonnina benevola dispensatrice di consigli e torte profumate, bensì come una donna matura alle prese con i bilanci della vita che non quadrano e con la decisione di farla finita pianificando il tutto nei minimi dettagli.
Calma è un libro di Fannie Flag: non può finire male e l'amore per la vita trionfa su tutto così come le ingiustizie vengono punite.
Queste sono state le mie letture.
E per quanto riguarda le entrate:
ho 75 libri fisici da leggere e poco meno di un centinaio di ebooks che spaziano dalla saggistica alla letteratura erotica passando per libri storici, thriller, classici...
anche con il mio ritmo di lettura ne ho per un paio di anni.
Mi raccomando andate a leggere il diario di Sara e di Alice!
"Il diario di velluto cremisi" di Sarah Jio.
Non è il libro più originale di sempre dato che si parla di storie d'amore e segreti di famiglia svelati da un diario cremisi rimasto nascosto per mezzo secolo in un cassetto, in attesa che la protagonista lo legga, curi le sue ferite d'amore e risolva il mistero dei protagonisti, tuttavia è una di quelle storie che si fanno leggere volentieri.
Secondo me ricorda un po' le atmosfere de "Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffembaugh.
Posso fare un appunto polemico, fine a se stesso?
Non ne posso più di copertine con giovani donne di spalle che guardano non si sa bene dove. Fine polemica inutile.
Non solo mi piace viaggiare, ma trovo piacevole la letteratura di viaggio che è un modo per sognare e trovare ispirazioni per nuove destinazioni.
Ad una vecchia edizione del Salone del Libro, forse un paio di anni dopo al mio viaggio in quelle terre estreme, avevo comprato da una piccola casa editrice "Alaska Dream" della giornalista francese Michèle Demai.
Alle prime pagine mi sarei messa le mani nei capelli perché la Demai è una navigatrice provetta che, in questo libro, narra della sua traversata oceanica e della successiva risalita pacifica per arrivare in Alaska e trascorrervi l'inverno in una baia con la barca stretta tra le morse del ghiaccio.
In realtà, a parte qualche termine marinaresco, la lettura è comprensibile e se si pensa che la terraferma diventa un tutt'uno con il ghiaccio non si tratta di una storia di mare; in ogni caso non sono ansiosa di seguire le orme della protagonista.
Il pezzo forte delle letture di questo mese è stato sicuramente
"Il mondo nuovo" di Aldous Huxley che avevo iniziato a leggere il mese scorso e non ho più smesso fino a quando non l'ho finito.
Nel 1932 Huxley ha scritto di un futuro ipotetico in cui la società, gestita in modo totalitaristico, è formata da individui creati da una fabbrica genetica che hanno il loro destino predeterminato sin dal livello embrionale e hanno tutti i loro bisogni soddisfatti, bisogni che, ovviamente, sono indotti e controllati.
Non manca loro nulla, tranne una piccola cosa: le emozioni.
Cosa succede quando un individuo che non è stato predeterminato, bensì ha vissuto come un "selvaggio" entra in contatto con il mondo nuovo?
Libro sconvolgente, profetico, accusatorio che non può lasciare indifferenti.
Per sdrammatizzare un po' sono passata a leggere
"I veleni della dolce Linnea" di Arto Paasilinna che, con il solito stile surreale, ci strappa più di qualche risata, pure andando a trattare la argomenti scottanti quali Aids, assistenza agli anziani,
ma, suvvia a chi non capiterebbe di rimanere accidentalmente ucciso sedendosi sulla siringa piena di veleno che la dolce Linnea porta da utilizzare su di sé nel caso si ritrovasse alla mala parata e, visto il nipote che si ritrova, le situazioni rischiose per la sua incolumità fisica non mancano di certo!
Libro dolcemente surreale che si legge tutto di un fiato.
Poi mi sono impantanata in due letture che non so se porterò a termine:
la prima è "Io sono un gatto" di Natsume Soseki che trovo noioso e il gatto particolarmente supponente e irritante...
la seconda è "The Parasites" di Dafne du Maurier in cui mi sembra sempre di leggere le stesse cose ripetute in età diverse in un circolo vizioso sempre più claustrofobico.
Per ovviare all'imminente blocco del lettore mi sono rifugiata su Fannie Flag e su
"Miss Alabama e la casa dei sogni".
Avevo letto commenti di persone deluse da questo romanzo,
io penso che, in parte, sia dovuto al fatto che la protagonista di oltre sessantanni non è descritta come la nonnina benevola dispensatrice di consigli e torte profumate, bensì come una donna matura alle prese con i bilanci della vita che non quadrano e con la decisione di farla finita pianificando il tutto nei minimi dettagli.
Calma è un libro di Fannie Flag: non può finire male e l'amore per la vita trionfa su tutto così come le ingiustizie vengono punite.
Queste sono state le mie letture.
E per quanto riguarda le entrate:
ho 75 libri fisici da leggere e poco meno di un centinaio di ebooks che spaziano dalla saggistica alla letteratura erotica passando per libri storici, thriller, classici...
anche con il mio ritmo di lettura ne ho per un paio di anni.
Mi raccomando andate a leggere il diario di Sara e di Alice!
E voi cosa avete letto?
Alla prossima!
elipisto
hai mai pensato a pubblicare queste parole? Almeno durante i miei soggiorni ai www.quality-hotels.it o in generale negli alberghi alto adige saprei cosa leggere. complimenti
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