Il diario di una lettrice (quasi) per bene - Febbraio e Marzo 2016

Ciao a tutti!

in questo derelitto blog ogni tanto compare un post e non si tratta di un pesce d'Aprile!

Raggruppo le letture di due mesi perché il blocco della lettrice e il viaggio in Baja California hanno rallentato considerevolmente le mie letture.
(se spulciate il mio account Instagram trovate qualche scatto di questo posto unico),


Arrancando a febbraio ho terminato 
Che ci faccio qui? di Bruce Chatwin.
Libro acquistato per il titolo: 
quante volte vi capita di porvi questa domanda?
A me troppo spesso e senza trovare una risposta.
In questo libro pensavo di trovare la risposta di un animo inquieto a questo quesito. In realtà non è stato così:
è una raccolta di pezzi in cui Chatwin narra dei diversi incontri che ha avuto sparsi per il mondo con il suo stile scarno e giornalistico, da taccuino di viaggio.
Non sono riuscita ad appassionarmi.


La lettura successiva è stata di tutt'altro genere:

I pesci non chiudono gli occhi di Erri de Luca.
Non so se si tratti di una sorta di autobiografia romanzata attraverso l'infanzia di un bambino di 10 anni che vuole sentirsi grande o di un romanzo breve in cui la realtà sfocia nella finzione, 
ma è, forse, uno dei libri che più mi hanno emozionato dello scrittore partenopeo. 
Emerge la voglia di diventare grande, 
quell'ansia che tutti abbiamo vissuto ma che ci è ormai sfuggita dalla mente; emerge la poesia dei primi incontri con l'amore più puro e innocente. 


Per superare il blocco e per leggere qualcosa di leggero in vacanza mi sono tuffata ne
L'isola dei monaci senza nome di Macello Simoni
che riprende lo schema dell'oggetto misterioso, in questo caso il Rex Deus in grado di minare le basi della Chiesa Cattolica, alla cui ricerca parte un prescelto che deve superare mille e più peripezie sullo sfondo dell'isola d'Elba e di Montecristo cercando di sfuggire alle ciurme del feroce corsaro ottomano "Barbarossa".
Storia non originale, ma di facile lettura.

Complice qualche viaggio in treno ho letto
Piazza d'Italia di Antonio Tabucchi 
che era un po' che tentava di farsi notare nel mio Kindle.
Mi ha, in parte, ricordato Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcìa Màrquez per la storia di tre generazioni che si snodano e si intrecciano con la storia del paese che riflette quelle d'Italia con protagonisti dai nomi non comunissimi (Garibaldo, Volturno...).
E' il mio primo Tabucchi e, probabilmente, non sarà l'ultimo.


Infine, in soli due giorni mi sono divorata le oltre 700 pagine de
La verità sul caso Harry Quebert di Joel Dicker 
che ha rappresentato un caso letterario qualche estate fa con opinioni contrastati per i premi vinti da un libro giallo.
Forse conviene dimenticarsi delle polemiche e concentrarsi sulla storia che si dipana serrata fino ai colpi di scena finali; 
 alle ricerche dell'assassino di Nora Kellergan si affianca la storia d'amore che lega uno scrittore alla letteratura e alle sue fatiche letterarie. 
Il fatto che lo abbia letto in due giorni è sintomatico del mio gradimento.

Il libro abbandonato del periodo è 
Squirrel seek chipmunk: A modest bestiary di David Sedaris
(in italiano Bestiole e bestiacce)
perché i primi racconti sono divertenti: 
animali vari che si comportano come umani,
ma con una ripetitività e un cinismo sempre maggiore che per me è risultato essere eccessivo.

Non ci sono state nuove entrate nella mia libreria e l'opera di smaltimento delle scorte prosegue.

E voi cosa avete letto?
Sara e Alice sono alle prese con l'impegnativo mestiere di mamma per cui non sanno se troveranno il tempo per scrivere, 
voi fate come me e passate da loro a controllare ;-)

Alla prossima!
elipisto





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