Un viaggio Down Under

Ciao a tutti!
sono tornata da un viaggio e che viaggio! 
Più di tre settimane Down Under!
Con la scusa di andare al matrimonio di una cara amica, cui non potevo dire di no: ero la testimone di nozze, ho anticipato a Gennaio le vacanze, nientepopodimeno che dall'altra parte del mondo in Australia.

Ma come organizzare un viaggio in un paese che è più grande dell'l'Europa? 
Beh, bisogna mettersi in testa che per quanto si corra non si potrà mai visitare tutto. 
Dopo questa doverosa premessa si tratta "solo" di fissare le tappe o segmenti del viaggio. 
Facile, no? 
Insomma...

La prima tappa è obbligata: Brisbane dove si è tenuto il matrimonio, ma poi? 
Visitare il Queensland oppure andare di qua e di là.
Leggendo sulla guida, l'estate non sembrerebbe essere la stagione ideale per visitare il Queensland con il suo clima sub tropicale che cozza con la mia predilezione per il fresco, meglio andare andare a sud a trovare un clima migliore (non è andata proprio così, ma il clima è impazzito).







Prima di dirigersi a meridione c'è un'altra tappa obbligata nonostante non sia decisamente la stagione adatta dato che si trova nel bel mezzo dell'Australia:
e tutte le aspettative sono state ampiamente superate.

Dopo la puntata nel Red Centre percorriamo la Great Ocean Road
una delle strade panoramiche più famose al mondo che ha il suo culmine nella vista sui celebri 12 Apostoli! 
Et voilà il terzo segmento della nostra avventura.


Altri simboli australiani per eccellenza sono i canguri e i koala, complice il nome e qualche immagine su Instagram, la quarta destinazione è Kangaroo Island dove ci siamo immersi nella natura e abbiamo visto tanti animali.




Purtroppo, è ora di riconsegnare la macchina e prendere un volo aereo per Sydney per rientrare nella vecchia Europa, ma la vacanza non è ancora finita e c'è ancora tempo per raggiungere in treno le vicine Blue Mountains e lasciarci meravigliare dal paesaggio che ci ha letteralmente lasciato a bocca aperta.



Le tappe fondamentali sono fissate, si tratta solo di unire i puntini e l'itinerario è fatto!




Mentre mi industriavo a inserire i punti sulla mappa mi sembrava di aver fatto un sacco di cose, poi ho rimpiccolito la mappa e i kilometri percorsi (quasi 2.200 in una settimana) e i voli presi sono un nonnulla.

E' stato un viaggio intenso, con alcune levatacce per ammirare l'alba o prendere dei voli aerei, ma con spazi di riposo, utili per sfuggire alle punte di caldo estremo in cui ci siamo imbattuti: 
i 43-45° di Parndana (il doppio delle temperature usuali per la zona) non li dimenticherò facilmente!

Abbiamo visto un sacco di animali, ma nessuno di quelli pericolosi per cui l'Australia è famosa, tranne un serpente a Yulara a cui, però, non ho chiesto se fosse velenoso o meno. 

I paesaggi lasciano a bocca aperta,
un paio di volte ho fatto fatica ad allontanarmi, vuoi per la bellezza intrinseca del luogo, vuoi per il momento in cui l'ho vissuto.

Mi è difficile dire quale sia stato il posto più bello visitato: 
"l'alba non alba" (troppo nuvoloso) ai 12 Apostoli in cui saremmo stati una quindicina e i vicini Gibson Steps in cui eravamo soli; 
l'aprirsi delle cortine sulle Blue Mountains dal lookout, 
senza dimenticare il Motel di Meningie con vista sul lago Albert.
Ma ce ne sono molti altri!


Sono tornata fisicamente da due settimane, ma mentalmente ci impiegherò un po' a rientrare, la mente divaga spesso e i ricordi spuntano all'improvviso a sottolineare l'intensità di un viaggio simile.

Se per caso esiste l'equivalente della "saudade" per l'Australia, io ce l'ho!

Alla prossima!
elipisto

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