Alla scoperta delle Blue Mountains

Ciao a tutti!

A 2 ore di treno da Sydney, ancor di meno in auto, si è catapultati in mezzo al verde in un bellissimo sito Unesco: 
le Blue Mountains.

Immaginate di arrivare in un posto nuovo, di cui avete solo qualche vaga notizia, e fino all'ultimo la bellezza del luogo non si svela davanti ai vostri occhi. 
Con le Blue Mountains succede così.

Katoomba - il principale paese del parco - si trova in posizione elevata a circa un paio di kilometri rispetto alla tappa obbligatoria del "Three Sisters Lookout",
man mano che ci si avvicina il sipario lentamente si apre sul panorama che si espande tutto attorno, fin quasi sotto ai piedi.
Ebbene sì, il punto panoramico si trova sul ciglio della scarpata che è una delle caratteristiche delle Blue Moutains: una catena montuosa formata da una parte di rocce erose che si erge al di sopra di vallate ricche di eucalipti e alberi di felci.


Le mie parole non sono assolutamente in grado di esprimere il senso di meraviglia che si ha di fronte a tale spettacolo e, probabilmente, neanche le foto riescono a cogliere l'ampiezza del panorama. 
Ci si sente piccoli e spersi, ma fortunati a poter essere qui.


Le Blue Mountains, per fortuna, non sono unicamente le Three Sisters. 

Ci sono diversi modi per esplorare questa bellissima zona ricca di cascate, foreste, grotte.
Noi abbiamo optato per una bella e facile escursione percorrendo parzialmente il sentiero denominato 
Prince Henry Cliff Walk 
che parte dal visitor centre. 
Il meteo non è stato certo dei migliori e per tutto il tempo siamo rimasti avvolti dalle nuvole in cui, a malapena, si vedevano le cime degli alberi sopra le nostre teste. 
Sarà stata la tranquillità o l'atmosfera surreale di camminare senza riferimenti, 
ma mi sono goduta ogni singolo istante.


















Il giorno successivo il sole è tornato a splendere e la visibilità è passata da un livello "cippa lippa" ad un livello "wow".
Non c'era neanche una nuvola ad offuscare il sole e abbiamo goduto appieno dei panorami offerti dal sistema di funivie e del trenino dello Scenic World.

Si tratta di un modo intelligente di riutilizzare "le infrastrutture" utilizzate dai minatori per spostare il carbone estratto. 
A bordo di moderni "vagoncini" si percorre una ripida galleria scavata nella nuda roccia (pendenza di circa 52%) arrivando nel bel mezzo della foresta temperata ricca di eucalipti, felci, alberi altissimi che si può scoprire seguendo un facile percorso ad anello su diverse passerelle create per non rovinare il fragile  ecosistema, ricordiamoci che siamo all'interno di un sito Unesco.

Si risale con una funivia uscendo dalla foresta fino araggiungere nuovamente il punto di partenza. Da qui si è pronti per salire sullo Scenic Skyway: un'altra funivia che attraversa una rientranza della parete rocciosa letteralmente appesi nel vuoto! 
Inoltre, per rendere l'esperienza ancora più adrenalinica (il tutto in assoluta sicurezza) parte del fondo della cabina è trasparente e lo sguardo spazia in ogni direzione.


Lo Scenic Word è la classica attrazione turistica, ma il biglietto vale per tutta la giornata e per un numero illimitato di corse per cui si può scorazzare tranquillamente.
Il mio consiglio è di giocare d'anticipo e scendere nella foresta con il primo trenino per poter godere dell'ambiente e dei suoni anticipando l'arrivo delle orde dei turisti.


Ci sono altre cose da vedere alle Blue Mountains e non ci si stufa di sprofondare nell'orizzonte ma, ahimé, il tempo a nostra disposizione è terminato e dobbiamo prendere il treno per tornare a Sydney.





Alla prossima!
elipisto

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