Essere turisti a casa propria: L'abbazia di Chiaravalle

Ciao a tutti!
Da un paio di anni casa mia è diventata anche la Lombardia, regione che conoscevo poco e da "brava" piemontese vedevo con sospetto e diffidenza, d'altronde si sa che "Torino inventa e Milano ruba le idee! Ci hanno provato pure con il Salone del Libro!" 
Stereotipiti e frasi fatte a parte, perché non dare nuova linfa a questa piccola rubrica condividendo le scoperte che faccio? 
Proviamoci e vediamo quanto dura.

Una delle prime cose che hanno solletticato la mia curiosità è il campanile che, poco dopo la stazione di Rogoredo, si staglia quasi a bloccare l'avanzare del cemento, d'altronde è ai confini del Parco Agricolo Sud Milano ossia una corona di verde a contrastare il cemento urbano.


Il campanile, dalla forma ottagonale, è conosciuto ai milanesi con il nome di "Ciribiciaccola" ed è, probabilmente, la caratteristica maggiore dell'Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle fondata nel lontano 1135 da Bernando di Chiaravalle. 
La chiesa, essendo stata edificata tra il 1150 e il 1160, rappresenta uno dei primi esempi di architettura gotica in Italia, ma all'interno del complesso religioso ci sono influenze rinascimentali di nomi come Bramante e Luini, mentri gli affreschi del transetto e del presbiterio sono dei fratelli Delle Rovere conosciuti come Fiammenghini.


Il complesso venne abbandonato nel 1798 durante il periodo napoleonico; negli anni successivi una parte di esso, tra cui parte del Chiostro del Bramante, venne distrutto per fare spazio alla linea ferroviaria Milano-Pavia... quando si dice "lungimiranza e progresso".
I monaci vi ritornarono nel 1952 contribuendo a portare avanti i lavori di restauro.

Per apprezzare al meglio la storia, il rapporto con Milano, i cicli pittorici ed avere la possibilità di visitare il chiostro e la sala capitolare ci sono delle interessanti visite guidate che partono ogni ora. 


Bisogna essere grati ai monaci, non solo perché bonificarono parte della pianura padana, ma per sfruttare i surplus di produzione del latte, inventarono la formula segreta del Grana Padano che ancora oggi solletica il nostro palato. 

E' una frase fatta, ma Chiaravalle è un'oasi di pace e di tranquillità in mezzo alla frenesia di una grande città come Milano a ricordarci che ci può essere una vita con valori e ritmi diversi. Ha quasi dell'incredibile essere di fianco ad una delle arterie milanesi più trafficate, ossia la temibile Tangenziale Est e sentirsi in pace con il mondo e avere le spalle alleggerite dal peso dello stress. Tutte sensazioni espresse in modo assolutamente banale e scontato, ma assolutamente veritiere.

Io ho visitato l'abbazia una calda giornata estiva e ho piacevolmente approfittato nel refrigerio e conforto offerto dalla piccola bottega del complesso dove è possibile acquistare, oltre al gelato artigianale, dell'ottima birra trappista così si coniuga il piacere spirituale a quelle più godereccio!



Ovviamente, le informazioni non sono farina del mio sacco, ma le ho reperite su Wikipedia e sul sito del Monastero di Chiaravalle.

Nelle vicinanze c'è l'abbazia di Mirasole, prima o poi vado a vedere com'è!
Alla prossima!
elipisto

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