Letture ai tempi del covid

 Il primo starnuto dopo due anni e mezzo è stato quello che annunciava l'arrivo del Covid. Per fortuna l'ospite indesiderato non è stato troppo invadente e ha lasciato il tempo di leggere ma, tra la concentrazione ballerina e il caldo che fa evaporare il cervello, sono andata alla ricerca di letture più leggere accantonando temporaneamente quello che stavo leggendo. 

Prima lettura: Micro di M. Crichton/R. Preston

Nei meandri dell'ereader ho trovato questo titolo di cui non sapevo nulla, ma Crichton scrive romanzi di "avventura" (come offendere la memoria dell'autore in una sola parola) per cui ho iniziato a leggere.

La trama in breve: in un ufficio di un avvocato vengono trovati 3 cadaveri che riportano solo dei piccolissimi tagli. La Naningen Micro-Technologies ha sede nella zona industriale di Honolulu e si occupa di microtecnologie mediche con lo scopo di scoprire e brevettare nuovi principi farmacologici di cui la natura è piena. La Naningel ha bisogno di nuovi scienziati per le sue attività e recluta sette giovani dottorandi esperti di veleni, insetti, feromoni che si trovano catapultati nel cuore della foresta a lottare per la propria vita, questa volta al fondo della catena alimentare della fauna hawaiana. 

Questo è stato il mio primo approccio a Crichton e, probabilmente, non è la scelta consigliabile perché è stato completato da Richard Preston a causa della morte dell'autore, non che mi sia accorta di una differenza di penna. 

Impressioni di lettura: All'inizio la storia prende parecchio perché volevo sapere come i sette giovani si sarebbero adattati alla vita della foresta, dopo è stato un lungo cadere nella crudeltà della natura che lo è in quanto tale e non per raziocinio (come accade al supercattivo di turno). Confesso che alcune cose le ho lette molto velocemente che quando si vedono i documentari di animali che uccidono altri animali fa un'impressione diversa da quando la stessa situazione vede come elemento debole della catena alimentare la specie umana. Alla fine i cosiddetti "plot twist" sono un po' improbabili e ci vuole tanta sospensione della credulità. Secondo me può piacere, non a caso, a chi è appassionato di Jurassic Park, diciamo che la prima parte è più simile a al film di Spielberg, la seconda alle ultime uscite del franchising.

Seconda lettura: Il museo delle ombre segrete di Elly Griffiths

Altro recupero nei meandri dell'ereader, credo risalente al periodo degli acquisti del primo lockdown. 

Breve trama: Nel piccolo museo locale di Nolfolk manca un'ora all'apertura dell'antica bara risalente al XVI secolo sta per essere aperta e mostrare le resta mortali di xxxxx, ma qualcosa va storto e c'è un cadavere di troppo ed è quello del direttore del museo. Nelle indagini viene coinvolta un'archeologa forense: Ruth Galloway. Cosa centra il direttore del museo con le scuderie... lo si scoprirà nel corso della lettura

Impressioni di lettura: cosa dire per non fare spoiler...diciamo che alla scena in cui un druido (vero o presunto) ha iniziato a fare dei magheggi attorno ad un fuoco per salvare un'altra persona colpita di striscio e per errore da una maledizione lanciata da un potente sciamano aborigeno (che al mercato mio padre compro....), ecco la credibilità della storia è andata un po' a farsi friggere. Però mi ha strappato un paio di risate in giornate lente e noiose. Questo volume non è il primo della serie, ma ci sono parecchi riepiloghi delle puntate precedenti.

Terza lettura: La strada dei papaveri del duo belga  Veronique Biefnot e Francis Dannemark


Libro acquistato in occasione del Bookpride 2022 presso lo stand di scrittura pura che è rimasto poco a prendere la polvere nel (vano) tentativo di evitare di accumulare libri...

Breve trama: un viaggio on the road attraverso l'Europa di un gruppo di anziane in compagnia di Olena, una ragazza ucraina, che cerca di ricongiungere la famiglia. 

Impressioni di lettura: il tono della storia non è quello  ironico e scanzonato del filone nordico de "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" o de "La banda degli insoliti ottantenni", ma il gruppo dei protagonisti convive con i propri acciacchi e propri ricordi. E' uno di quei libri delicati e coccola che scaldano il cuore dove tutto finisce bene e l'amore e la comprensione trionfano ma, senza cadere nello sdolcinato.

Ultima lettura conclusa post covid: L'ultimo viaggio di Amundsen di Monica Kristensen

Ammalarsi nella settimana più calda dell'anno, se non del secolo (almeno fino ad ora) con la sola compagnia di un ventilatore è un'esperienza abbastanza impegnativa e sudaticcia (che pessima immagine...), per cui cosa fare di meglio se non immergersi - figurativamente - nei ghiacci della calotta polare? 

Breve trama: la storia è quella nota e conosciuta del dirigibile Italia schiantatosi nei ghiacci a Nord delle Svalbard e della poderosa opera di soccorso a cui partecipò, a titolo personale, Roald Amundsen la cui figura aveva già i contorni del mito che divennero quelli di leggenda dopo il suo mancato rientro dalla spedizione. 

Impressioni di lettura: il titolo lascia pensare che il protagonista sia Amundsen, in realtà si tratta di una ricostruzione dettagliata - forse un po' troppo - delle forze dispiegate nell'operazione di recupero di Nobile e dell'equipaggio del dirigibile Italia. Non mancano i dati tecnici degli aerei e delle navi impiegate (apertura alare, capacità di carico, consumi etc...); quello che personalmente è mancato è il racconto umano, l'approfondimento psicologico dei vari personaggi e la figura di Amundsen viene relegato a comprimario. In ogni caso, il governo fascista non ci fece una buona figura abbandonando parte dell'equipaggio del dirigibile al suo tragico destino, nonostante il supporto ricevuto dalle navi russe che già avevano tratto in salvo gli altri italiani dell'accampamento della tenda rossa di Nobile. Il primo libro del catalogo dell'Iperborea che ha ricevuto "solo" tre stelline da parte mia.

Io sono guarita per cui posso riprendere le letture de "Il secolo breve" di Eric J. Hobsbawm e di "Jonathan Strange e il signor Norrell" di Susanna Clarke che per tematiche, il primo, e per storia e stile di lettura, il secondo, procedono lentamente.

Buone letture!

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