Lonely Planet Best in Travel 2023 Tag

Toh chi si rivede! Ogni tanto mi prende lo schiribizzo di resuscitare questo blog. 

E' da un po' che volevo fare questo post, più o meno, da quando Claudia del canale YouTube LiseLeggeLiseViaggia ha pubblicato questo tag a dicembre! Solo con quei tre mesi di ritardo arrivo con le mie risposte che libri e viaggi vanno bene in qualsiasi stagione.

Claudia, nel creare queste domande, si è ispirata all'annuale lista stilata dalla Lonely Planet che ha individuato 30 destinazioni raggruppandole per "esperienze"; scopo del tag è suggerire un libro ambientato in una delle destinazioni e, se non se ne hanno, si cerca un titolo che risponda a certi requisiti. Molto più facile a farsi che a spiegarsi.

SAPORI. Un libro ambientato in: Umbria - Malesia - Giappone - Perù - Sudafrica - Uruguay oppure: un libro in cui il cibo abbia una parte prevalente nella trama

La Malesia ha fatto da sfondo alla mia adolescenza con tutti i libri di Sandokan e dei pirati della Malesia. Per andare su letture più da "grandi" e allontanarmi dalla letteratura giapponese - che trovo un po' inflazionata - consiglio di recuperare "Il conservatore" di Nadine Gordimer ambientato in Sudafrica in cui lo scontro tra i "padroni bianchi" e le persone di colore, tra città e natura avviene in un contesto dove l'apartheid non rimane e non può rimanere sullo sfondo. 


ITINERARI. Un libro ambientato in: Treno da Instabul a Sofia - Canada (Nuova Scozia) - Bhutan - Zambia - Western Australia - Colombia oppure: un libro di viaggi.

Questo è uno spunto molto stimolante sia per le destinazioni che per la tipologia di narrazione che, forse, è la mia preferita. Difficile scegliere un solo titolo, di conseguenza, baro spudoratamente e senza vergogna suggerendo un po' di titoli. L'Australia è stata nei sogni per tanti anni prima di tramutarsi in realtà nel 2019, pertanto nella mia libreria c'è una piccola sezione dedicata a libri ambientati nel continente australiano, tra cui l'evocativo, "Le vie dei canti" di Bruce Chatwin e il divertente "In un paese bruciato dal sole" di Bill Bryson. In Colombia non ci sono stata ma dico solo un nome: Gabriel Garcìa Marquez, uno dei miei scrittori preferiti. Continuo a barare con un libro di viaggi che non ho letto, ma che mi chiama ogni volta che entro in libreria ed è "La vita in alto" di Erika Fatland: un reportage ambientato tra gli Stati che "ospitano" la catena dell'Himalaya, tra cui appunto il Buthan dove vorrei andare, occorre solo superare il "piccolo" scoglio del costo. 

RELAX. Un libro ambientato in: Grecia (Penisola Calcidica) - Giamaica - Dominica - Indonesia (Raja Ampat) - Malta - Giordania oppure: un libro in cui i protagonisti sono in vacanza

Ahimè non sono stata in nessuna di queste destinazioni e visto che ho barato nella risposta precedente, in questo caso, do una risposta secca: "Un incantevole aprile" di Elizabeth von Armin in cui quattro donne inglesi affittano una casa in Liguria per trascorrere un mese di vacanza. I romanzi di Elizabeth von Armin sono libri che finiscono bene e "alleggeriscono" la mente, senza per questo essere (troppo) svenevoli.

CONNESSIONI. Un libro ambientato in: Stati Uniti d'America (Alaska e Idaho) - Albania - Ghana (Accra) - Australia (Sydney) - Guyana, oppure: un libro ambientato in un congresso o in un grande concerto o un'occasione in cui tante persone vengono in contatto tra di loro. 

Non mi vengono in mente romanzi dove ci siano assembramenti significativi ai fini della trama, per cui torno Down Under con "La mia Australia" di Sally Morgan in cui, attraverso le vicende autobiografiche dell'autrice, vengono raccontati i soprusi che la comunità aborigena ha dovuto subire e di come l'identità e la propria cultura le siano state inizialmente precluse. Una lettura illuminante. 

SCOPERTE. Un libro ambientato in: New Mexico (USA) - Germania (Dresda) - El Salvador - Scozia (Regno Unito) - Marsiglia (Francia) - Manchester (Regno Unito) oppure: un libro ambientato in un luogo di cultura (una scuola, un museo, un monumento...). 

Quando ho sentito Dresda non ho potuto non pensare a "Mattatoio n. 5" di Kurt Vonnegut, probabilmente non la scelta più originale, ma Mattatoio n. 5 è un libro che va letto per capire le brutture della guerra dove nessuno ne esce vincitore. 

Finito! E' stato bello sognare destinazioni nuove, rivivere alcuni viaggi, esplorare la libreria alla ricerca di titoli interessanti. Grazie a Claudia per l'idea!

Alla prossima!

Elisa

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