16 agosto 2013

XXXV Tappa: Wunderlast Tag o Voglia di viaggiare TAG - Prima parte

Ciao a tutti!


sono stata tirata in ballo da Sara (CrazyJuliet85 su YouTube) con questo video: Wunderlast Tag.
Potevo tirarmi indietro e rifiutare questa chiamata? No!
Ecco le mie risposte

1) Il tuo viaggio più bello?

Uhhh domanda difficile, normalmente si dice che l'ultimo viaggio sia il più bello e, nel mio caso, è vero: l'Islanda (post quiqui e qui) è di diritto al primo posto del podio dei viaggi preferiti seguito da Patagonia e da un bel pari merito tra Nuova Zelanda e il Colorado Plateau (impressioni del viaggio qui). 
Tutti i viaggi, 
da quelli di pochi giorni a quelli di settimane,  
portano con sé il bagaglio di ricordi, suggestioni, luoghi che rendono il partire e l'andare un'esperienza in ogni caso da ricordare.







2) Ricordi a memoria il numero del tuo passaporto?

Non ricordo il numero di quello attuale, ma ricordo che imparai a memoria il numero del precedente utilizzato in Laos e Cambogia in quanto, ad ogni pernottamento, dovemmo compilare una form con tutti i nostri dati comprensivo del numero di passaporto. 
A distanza di anni ricordo una serie di quattro 1

3) Come preferisci viaggiare (treno, aereo, nave, macchina)?

Premettendo che anche quando faccio la "turista a casa mia" mi sento un po' in viaggio e che ogni mezzo di trasporto ha i suoi lati positivi e negativi, 
quando devo partire per un viaggio "serio" preferisco raggiungere la destinazione nel minor tempo possibile e poi affittare un'auto per avere la libertà di girare il volante ad ogni bivio seguendo l'ispirazione del momento.
Alaska - Nel mezzo del nulla un servizio igienico!



Nelle città amo l'umanità che si incontra sui bus e che sono uno spaccato di vita vera non ricoperta da lustrini che abbagliano gli occhi dei turisti.

Se non ho la macchina il mezzo di trasporto preferito è il treno: 
sedersi a vedere scorrere il paesaggio dal finestrino, alzarsi a sgranchirsi le gambe, immaginare cosa si nasconde dietro gli occhi degli altri passeggeri, chiedersi che cosa c'è dietro quella collina..un viaggio nel viaggio.


Non è elencato, ma io adoro muovermi a piedi, vero si vedono meno cose ma quelle che si vedono si gustano di più ed si incidono ancora più profondamente nei ricordi.



Che altri mezzi di trasporto mancano? 
Nave, battello, canoa. Io no ho mai fatto una crociera, e, purtroppo, soffro un po' di mal di mare e ogni volta che salgo su una nave ho sempre il timore di non riuscire a  godermi la traversata. 
Solo io spero sempre di vedere i delfini che sfidano la nave in velocità?  

Bicicletta: ecco, non mi piace, fatemi andare a piedi ma in bici, no: l'istinto è quello di buttare la bici giù dal primo cavalcavia!

4) Bagaglio a mano o imbarcato?
L'obiettivo è avere un solo bagaglio a mano per evitare code in aeroporti e rischi di perdita, furti. 
Obiettivo difficile soprattutto durante viaggi dove l'abbigliamento va dal costume da bagno (sempre presente) al piumino.

5) Campeggio, Ostello o Bed&Breakfast?

Tutti e tre indifferentemente.
La scelta dipende dalla compagnia, dai luoghi, dalle necessità e dai costi.
A me piace dormire sotto le stelle protetta solo da un telo e, in alcuni casi, il campeggio di permette di soggiornare in luoghi remoti lontano dai circuiti di massa oppure di goderne le bellezze in silenzio, 
ovviamente ci vuole una buona dose di adattamento! 


....ma il tag non è finito qua.
A breve la seconda parte.

elipisto

06 agosto 2013

XXXIV tappa - Di ritorno dai monti

Ciao a tutti!
di ritorno da una settimana in montagna continuo a riguardare le fotografie,
 non per un irrefrenabile impeto di narcisismo, 
bensì per continuare a rivivere quei colori e quei paesaggi.
Il gruppo del Monte Bianco visto da Entrèves (AO)

La mia immaginazione è stata colpita da due estremi: 
l'immensità delle pareti circostanti  

Les grandes Jorasses


e i piccoli dettagli di un prato fiorito.



Picchi innevati, 
verdi declivi chiazzati da bianche macchie di neve che ti fanno l'occhiolino in un tripudio di prati fioriti 
dove tutti i colori di una tavolazza si fondono in un'incredibile armonia di gialli, viola, 
blu, verdi, bianchi....


La montagna mi piace in tutti i suoi aspetti e durante tutte le stagioni, 
ma questa è la veste che mi piace di più.

Stesa in mezzo all'erba con gli occhi chiusi il silenzio prende forma e rumore:
insetti ronzanti, 
il frinire delle cicale, 


il solletico di una farfalla su un piede, 
Ebbene sì, quello è il mio tallone

il vento che bisbiglia in mezzo alle foglie, 
lo scrosciare di un torrente lontano, 
il rombo profondo e inquietante del ghiacciaio che si assesta, 
il rumore dei campanacci delle mucche al pascolo, 
lo scalpiccìo degli escursionisti...




Non si può rimanere a lungo con gli occhi chiusi dinnanzi a tanta meraviglia.

Lo sguardo vaga sempre più in alto fino a toccare cime altrimenti irraggiungibili -
almeno per me - 
e si perde lassù nel cielo straordinariamente blu
e con esso i malumori si dissolvono in un "pop".


E' un'immagine un po' troppo romantica della montagna?
Forse, anzi probabilmente lo è,
 ma la fatica che si fa (e se ne fa anche tanta) 
scompare cancellata dallo stupore di tanta bellezza.


E poi uno dei miei soprannomi è Heidi: ci sarà ben un motivo!

Val Ferret
Val Veny
 

Giglio martagone





Val Veny - sullo sfondo Les Pyramides Calcares
Val Veny - Lago Combal



Alla prossima tappa!
elipisto


06 luglio 2013

XXXIII tappa - Essere turisti a casa propria: La dentiera di Superga

Ciao a tutti!

lo sapete che a Torino c'è una "dentiera" che trasporta dei passeggeri?

Questa è la dentiera
ossia un ingranaggio dentato che consente ai vagoni di risalire la collina che dalla stazionicina di Sassi si innalza verso la Basilica di Superga.

"Il percorso si sviluppa per 3.100 metri tra la stazione di Sassi (sita a Torino in piazza Modena, a 225 metri s.l.m.) e la stazione di Superga (a 650 metri s.l.m.). Il dislivello totale di 425 metri è superato con una pendenza media del 13,5%, con punte massime del 21% nel tratto finale tra Pian Gambino e la Stazione di Superga. " (http://www.comune.torino.it/gtt/turismo/sassisup.shtml).



A Superga si può arrivare comodamente in macchina oppure percorrendo uno dei tanti sentieri della collina per una giornata da trascorrere nel verde,
 ma sedersi sui vecchi e ottimamente restaurati vagoni con i sedili in legno fa tanto vacanza. 
Potevo perdermi quest'occasione per fare la turista? 
No!

Infatti, una domenica pomeriggio sono andata a Sassi alla stazione che non sfigurerebbe in un paesino delle montagne svizzere o in un cartolina di fine '800 
(epoca a cui risale il primo collegamento tra la pianura e la sommità della collina).

I vagoni sono tutti restaurati e hanno diversi allestimenti, 
alcuni sembrano le vecchie carrozze dei treni di  terza classe, 
altri hanno lo schienale movibile per cui è possibile decidere se sedersi schiena a monte o a valle.

Una volta partiti seduti nella carrozza di testa 
contenendo il posto ai numerosi bambini,
 i profumi degli alberi in fiori e del sottobosco avvolgono la carrozza 
e subito la città
 con i suoi rumori e odori
 è lasciata lontana alle spalle.





Dopo un'ultimo arrancante strappo si arriva pochi metri sotto la Basilica di Superga dal cui piazzale si gode una magnifica vista su Torino e si respira un'aria più fresca rispetto alla calura della città.

Sul sito del Comune di Torino
sono presenti tutte le informazioni tecniche e pratiche.

Alla prossima!
elipisto


21 giugno 2013

XXXII tappa - Buona estate con il sole di mezzanotte

Ciao a tutti!
Midnight sun alle Lofoten - www.visitnorway.com

Oggi è il 21 giugno e si festeggia la notte più corta e durante il solstizio d'estate 
 il fenomeno del "sole a mezzanotte" raggiunge la sua massima estensione.

Avete mai sperimentato cosa vuol dire avere costantemente e continuamente luce attorno a sé?

Io ho avuto la fortuna di averlo vissuto un paio di volte. 
In realtà della mia esperienza norvegese alle isole Lofoten non posso dire molto in quanto la vacanza venne abbondantemente innaffiata da pioggia battente e quando ci fu la possibilità di vedere il sole scendere a lambire l'orizzonte per poi risalire ad illuminare un nuovo giorno 
una nuvola assai dispettosa e inopportuna 
si appoggiò sull'orizzonte privandomi dello spettacolo. 

L'anno scorso, 
più che il sole a mezzanotte, 
ho provato l'esperienza di trascorrere 15 giorni senza mai vedere la notte e il buio, 
al massimo un lungo crepuscolo sfociato nell'alba di metà luglio di Reykjavìk.

Porto di Reykjavìk - 13/07/2012 - Ore 1.30 am

Beh è un'esperienza incredibile.

Ho scoperto che il nostro fisico va ad energia solare e in Islanda (e nei paesi nordici) durante i mesi estivi non esiste l'interruttore per andare a dormire e la passeggiata digestiva dopo cena può durare delle ore!
Afangi - 30/06/2012  - Molto dopo la mezzanotte
Stesso luogo e stessa ora della foto precedente
Il sole è già sorto se mai è tramontato

Devi costringerti a fermarmi,
prepararti la tisana e obbligare il tuo corpo a cercare il meritato riposo.
Devo dire che anche la stanchezza sembra essere meno pesante, 
ma forse la ragione è legata al fatto che fossi in ferie in un posto fantastico!
Lago Myvatn - Poco prima di mezzanotte
Il giorno successivo. 2 am circa

Alle 4 di notte, 
no, non posso dire "di notte" perché
fuori dalla finestra della tua stanza,  
protetta da  un velo di tenda che non oscura nulla, 
il sole brilla e splende come se fossero le 11 mattutine alle nostre latitudini. 
Effettivamente è disturbante, 
ma lo è ancora di più rientrare a casa e scoprire che alle 21.30 è già buio e sentire come se ti avessero sottratto delle possibilità di "fare cose".

Adesso sono curiosa di provare la notte artica e vedere l'aurora boreale,
 nel frattempo godiamoci l'estate!

Alla prossima!
elipisto

18 giugno 2013

XXXI tappa: Lo sbarco su Facebook

Ciao a tutti!

vista la latitanza dal blog ho pensato di aprire qualcosa di più agile tipo una pagina facebook -  o feisbuk per gli amici - 
per ospitare i miei giri quando non sfociano in un post, 
condividere fotogallery che mi fanno sognare e chissà cos'altro mi passa per la testa.


Ok, inutile prendersi in giro, 
in questo modo avrò ben due pagine da seguire male, 
che idea furba che ho avuto! 
Però spero che si possa interagire meglio e di più.

In ogni caso volete cliccare su "Mi piace" ecco il link diretto alla pagina:

03 giugno 2013

XXX tappa - Torino dall'alto

Ciao a tutti!




Si sa che le città della Pianura Padana non sono favorite da un clima piacevole.
Torino non ne fa, ahimé, eccezione: 
fredda d'inverno, calda d'estate e umida tutto l'anno.

Talvolta, troppo raramente, 
la città guarda nel suo armadio e decide di indossare la sua veste migliore.

Per capello un cielo azzurro con qualche bianca innocente nuvola a fare da piuma.
Per papillon una cerchia di montagne innevate di fresco .
Per giacca tante tonalità di verde ripulite dalla povere dalle tante piogge dei giorni passati.

Con queste premesse potevo perdere l'occasione di salire sulla Mole Antonelliana?
No! ed ecco la città in tutto il suo splendore.

Piazza Castello e i giardini reali e sulla sinistra l'imbocco della Valle di Susa

Si vede la facciata posteriore di Palazzo Carignano che si affaccia su Piazza Carlo Alberto

Guardando verso la zona Sud di Torino


Il Gran Paradiso troneggia


Largo Montebello
Ci sono altri posti per ammirare la città sabauda dall'alto: il piazzale del Monte dei Cappuccini e la Vedretta del Museo della Montagna, il piazzale di Superga, il Colle della Maddalena, ma la prossima vista dall'alto la voglio fare dalla mongolfiera di Borgo Dora, altrimenti detta Turin Eye! 
Si tratta solo di aspettare la prossima giornata in cui la città decide di vestirsi a festa.

Alla prossima!
elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...