30 luglio 2014

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Luglio 2014

Ciao a tutti!

eccoci al consueto appuntamento mensile sul mio mese da lettrice 


in collaborazione con Sara di NonSoloShopping e Alice di LibroInBorsa.


Iniziamo subito con le letture effettuate alla ricerca dell'indefinibile filo conduttore che le lega.
Nel mese di giugno ho dovuto accompagnare la mia macchinina a fare la revisione, nell'attesa avrei voluto leggere "Il caso del centenario che saltò dalla finestra e scomparve", 
il problema è che è annegato nel calderone dei libri da leggere del Kindle e non sono riuscita a trovarlo. 
In alternativa ho pensato che La banda degli insoliti ottantenni potesse essere un valido sostituto: entrambi i libri di autori di provenienza scandinava, entrambi i protagonisti avanti con l'età.
Lettura gradevole, leggera ma non banale con alcuni punti di riflessione sulla vecchiaia.

Vi ricordate che lo scorso mese avevo iniziato a leggere Neverwhere (Nessun dove) di Neil Gaiman per interrompere la lettura a favore di Hollow City? 
Ebbene l'ho ripreso in mano e non l'ho più mollato se non quando sono arrivata all'ultima pagina.
 Quando l'ho finito ho pensato: "Voglio tornare a London Below (la Londra sotterranea dov'è ambientato il libro)!"
Adesso ho una missione nella vita: recuperare tutto tutto quanto scritto da Neil Gaiman anche la lista della spesa.
Fortunatamente il distacco è stato reso più dolce da alcuni podcast della BBC Radio 4 con le voci di James McAvoy e Benedict Cumberbatch...se non sapete chi sono provate a cercare qualche spezzone delle loro voci e mi saprete dire! 
Fine momento fangirl!

Insieme ad alcuni amici si è deciso di fare una lettura collettiva di un libro scelto con democratica votazione per poi poterne parlare insieme. 
Di conseguenza,  il mio scaffale dei libri letti si è arricchito di Amsterdam.
Non avevo mai letto nulla di Ian McEwan ed è un autore che mi incuriosiva parecchio.
Ho iniziato a leggerlo in lingua inglese per poi passare all'italiano  perché il buon McEwan conosce molto bene il suo mestiere e inizia una frase che lascia intuire un significato per poi stravolgerlo completamente; è necessario prestare molta attenzione ad ogni singola parola interrompendo un po' il piacere del fluire della lettura. In italiano, purtroppo, non ho riscontrato questa ambiguità però è stata decisamente più facile. All'inizio mi sembrava di leggere una storia come tante di amicizia, poi si è complicata ed è diventata una storia di ambizione mascherata per poi diventare...non posso rivelare il finale. 

Infine il mese si è concluso con Al limite della notte di Michael Cunnigham.
Perché questo ho scelto questo libro: boh! 
Neanche questa una lettura semplice, nel senso che ha bisogno di un minimo di concentrazione e tempo - cose di cui in questo periodo faccio difetto -  per entrare nel flusso ininterrotto dei pensieri del protagonista. 
Che dire, sempre molto serio e serioso e, talvolta, un po' paranoico.

Passiamo agli acquisti.
Se volete curarvi dagli acquisti ossessivo-compulsivi provate a mettere per iscritto quello che entra in libreria con quello che esce...con me sta funzionando,
 ma sono pronta a smentirmi già dal prossimo mese
 perché la coerenza prima di tutto.

Lo scorso mese sono stata a Praga leggendo L'albero di Halloween che c'entrava un po' come i cavoli a merenda con l'atmosfera ceca, 
ebbene, ho rimediato comprando il "mammuttone" di Kafka in formato digitale.

Un giorno vagavo per il supermercato e,
 in un cestone di libri tutti accatastati e ammassati alla rinfusa, 
c'era lui: povero, derelitto e bisognoso d'affetto. 
Io sono di cuore sensibile e non potevo lasciarlo lì, 
per cui insieme al prosciutto, al detersivo e ai peperoni è venuto a casa con me "Guardare lontano - vedere vicino" di Philippe Daverio. 

Le altre entrate si riferiscono a libri presi in prestito dalla biblioteca e sono legate al mio nuovo corso di studi: non credo che interessino a parte la sottoscritta.
Però, i miei studi mi portano a visitare musei (lo so, poteva andarmi peggio!) e, 
reduce da una visita, 
mi sono portata a casa la monografia sul "Museo di Antichità di Torino" ricca di foto e contenuti. 

E poi mi sembra basta, 
attorno a me non trovo altri libri,
 oppure soffro di amnesia selettiva pur non confessare a me stessa i miei cedimenti davanti alle pile di libri o al compra con un click.

Come saranno stati i mesi di Sara e Alice?
Non so voi, ma io sono curiosa di leggere le loro avventure libresche.

Alla prossima!
elipisto

p.s questo post l'ho scritto prima di andare in vacanza per una settimana, eventuali altre letture confluiranno nel post del prossimo mese.

elipisto

30 giugno 2014

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Giugno 2014

Ciao a tutti!
Ritorna puntuale l'appuntamento con Sara e Alice per raccontare il nostro mese da lettrici.

Come sarà stato il mio mese? 
Avrò fatto la brava oppure mi sarò lasciata prendere la mano?


Lo scorso mese era terminato con Douglas Adams 
e avevo bisogno di qualcosa di reale, di concreto,
 in più, un mio amico era in procinto di partire per quella magnifica terra che è l'Islanda e la scelta è caduta su Toxic di Hallgrìmur Helgason
 ambientato a Reykjavìk e che stazionava da un annetto nella mia libreria dei libri da leggere. 


Poi sono andata a Praga e ho letto la guida, vale come lettura vero?  
A leggere le parti storiche si imparano un sacco di cose: lo sapete che i Praghesi letteralmente defenestravano gli avversari politici lanciando il malcapitato dalla finestra più vicina: 
non sono d'accordo con te per cui 3..2..1.. e 
hop fuori dalla finestra!

Ovviamente in viaggio - per una lettrice che si rispetti - ci deve essere sempre un libro che faccia un po' da colonna sonora: 
normalmente un autore del luogo, 
un libro ambientato in quelle atmosfere, in quel periodo dell'anno...
ebbene, con me è venuto "L'albero di Halloween" di Ray Bradbury. 
Capita a tutti di essere incoerenti.

Piena di buone intenzioni ho proseguito con il quarto capitolo della Guida Galattica per Autostoppisti (So long, and thanks for All the Fish) e,
da lettrice per bene quale non sono,
 ho iniziato dalla prefazione
 scritta da Neil Gaiman...
un momento, 
io voglio leggere Gaiman da un po' e in coda sul Kindle c'è
Neverwhere.
Douglas è stato un piacere stare in tua compagnia,
 ma adesso devo proprio andare, non ti preoccupare che torno prima di quanto tu creda!
Trulla trulla inizio a leggere Neverwhere appassionandomi alla storia, 
ma è arrivato lui a separarci:  
"Hollow City -
The second novel of Miss Peregrine's peculiar children" di Ransom Riggs.
Comprato all'aeroporto di Praga,
 iniziato a leggere sul volo di rientro e finito di leggere due giorni fa, praticamente senza tradirlo con altre letture.
Che brava lettrice disciplinata!


In realtà, devo confessare due piccole sbandate.
Talvolta mi capita di attingere alla cartella "Libri" presente sul desktop del mio computer in ufficio e questo mese ho pescato in modo assolutamente casuale e senza filo conduttore:
The rime of the ancient mariner - Samuel Taylor Coleridge

La letteratura in pericolo - Tzvetan Torodov
di quest'ultimo, tra le altre, mi ha colpito questa frase:
"Siamo tutti fatti di ciò che ci
donano gli altri: in primo luogo i nostri genitori e poi quelli
che ci stanno accanto; la letteratura apre all'infinito questa possibilità d'interazione con gli altri e ci arricchisce,perciò, infinitamente. Ci procura sensazioni insostituibili, tali per cui il mondo reale diventa più ricco di significato e più bello. Al di là dall'essere un semplice piacere, una distrazione riservata alle persone colte, la letteratura permette a ciascuno di rispondere meglio alla propria vocazione di essere umano." 
 Passiamo alle nuove entrate:
la mia pila dei libri da leggere si è arricchita di due volumi prestati dalla mia mamma alla quale sono sono piaciuti:
L'altra donna del re - Philippa Gregory
Il diario proibito di Maria Antonietta - Juliet Grey
io sono molto curiosa di leggere Philippa Gregory, prima o poi arriverà il suo turno.

Dopo l'abbuffata del mese scorso non ho comprato libri cartacei, 
almeno non ho trovato libri sparsi per casi, 
e ho ceduto all'offerta del giorno di Amazon solo per "Miss Alabama e la casa dei sogni" -  Fannie Flag 
la stessa autrice di "Pane cose e cappuccino: dal fornaio di Eldwood Springs" che rileggo volentieri quando voglio riappacificarmi con il genere umano.

Chissà come sarà stato il mese da lettrice di 
Alice
e Sara?

E voi cosa avete letto?
Alla prossima!
elipisto

p.s  Sara e Alice sono in vacanza:divertitevi!!! i link diretti ai loro post li metterò non appena disponibili.


24 giugno 2014

Gino&Sminkio all'Alpe della Balma

Ciao a tutti!
dopo un lungo periodo di pausa dato da maltempo e malesseri vari 
ecco a voi la seconda mirabolante avventura di Gino&Sminkio sui monti.
(QUI la prima avventura)

La logica proporrebbe di fare una facile sgambata per sciogliere i muscoli rattrappiti dalla troppa vita sedentaria.
Un gruppo di amici ha proposto per la domenica appena trascorsa una facile escursione 
Già il dislivello di 886 m mi sembrava già una discreta camminata considerando lo scarso,
 scarsissimo,
 livello di allenamento.

Dopo una piacevole salita in mezzo al bosco, 
ad una svolta,
 il paesaggio cambia improvvisamente 
per lasciare spazio ad una brulla pietraia.



Purtroppo, il paesaggio è schermato da una coltre umida di nebbie che avvolge anche il rifugio.

Tuttavia sembra che al vicino 
Lago Sottano 
il sole ci sia e sia splendente.
Effettivamente, subito dopo il rifugio,
 le nebbie lasciano il passo al sole che illumina la superficie del laghetto. 


Sarebbe un bellissimo posto per fermarsi per addentare i panini che mi stanno chiamando dallo zaino, 
ma i miei compagni di escursioni sono belli pimpanti e vogliono andare a vedere se il Lago Soprano è altrettanto bello.

Andare o non andare?
Stare o proseguire?
La curiosità, l'illusione che il lago sia lì vicino e che il sentiero non sia troppo ripido
mi hanno spinto a seguirli.
Ma la fatica arriva tutta di un colpo sulle mie gambe: 
quando si è stanchi anche un tratto pianeggiante è più ripido di una scala;
in quei venti minuti sono invecchiata di sette anni, 
fortunatamente, 
il lago era lì ad aspettarmi a quota 2211 m slm

La soddisfazione è immensa e anche Gino&Sminkio si godono un po' di meritato riposo prima di scendere a valle immergendosi nelle nebbie che portano con sé un temporale che ci coglie sul limitare del bosco.

Sono dolorante e con una fluidità articolare degna di un Robocop arruginito ma,
wow
era da quattro anni che Gino&Sminkio non camminavano così tanto e non sento scricchiolii strani!

Alla prossima!
Gino&Sminkio

14 giugno 2014

XLIX tappa - Praga: le cose che non mi aspettavo

Ciao a tutti!

Vorrei raccontare della mia ultima avventura in quel di Praga,
ma non riesco a trovare le parole.

L'unica domanda che continua a ronzarmi in testa è:
"Perché ho aspettato tanto a venirci?"

Nella mia ignoranza Praga era una città di stampo medievale
raccolta, quasi abbarbicata, attorno a nere guglie gotiche 
con gargoyles che facevano capolino,
divisa da un fiume attraversato dal famoso Ponte Carlo e come attrattiva "originale" l'orologio astronomico.









Con quel tocco di estrosità dato dalla "casa danzante"

Praga e' tutto questo e molto molto di più.
Le cose che non mi aspettavo di trovare:

- i palazzi in stile art nouveau -
- una città barocca -
- le strade ampie - 







- è molto più grande di quanto immaginassi: non abbiamo percorso le medesime strade per più di due volte -
- i colori chiari -
- la quantità di turisti -
- la quantità di ottime birre:
praticamente ogni birreria ha la sua -



- le limonate fatte al momento decisamente rinfrescanti -
- palazzi che si aprono in silenziosi cortili interni spesso occupati dalle poltroncine dei dehors dei locali che offrono sollievo al turista stanco - 
- una città tra le più attrezzate ad accogliere il flusso turistico- 
- sul ponte Carlo suonano lo swing invece della musica classica - 







Cara Praga,
tornerò a trovarti, non so quanto presto o quanto tardi, 
ma vorrei vederti con la veste invernale.
Alla prossima!
elipisto

p.s sulla pagina Facebook (QUI) ci sono altre foto su aspetti "curiosi" di Praga.
elipisto

30 maggio 2014

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Maggio 2014

Ciao a tutti!
eccoci al secondo appuntamento del Diario di una lettrice (quasi) per bene 
in collaborazione con Sara di Nonsoloshopping e, da questo mese, ci ha raggiunto 
Alice di Unlibroinborsa.


***ebook
Sono stata poco a zonzo e le letture ne hanno beneficiato. Fate scorta di popcorn e di generi di sostentamento e via!
 alla ricerca del filo conduttore - se mai esiste - che lega le mia letture.

Il mio mese da lettrice non poteva che partire da lui: 
Una vita da lettore di Nick Hornby
Lettura quasi "obbligata" visto che è il libro ispiratrice di questa serie di post.
Che dire, non avevo mai neanche sentito nominare un sacco di libri letti da Horby
 ed è affascinante seguire quello che passa dentro alla testa di uno scrittore. 

Ho terminato di leggere il libro di Hornby in quel di Londra e la capitale britannica mi ha portato al molto più che londinese Sherlock Holmes.
Ho deciso di recuperare tutte le avventure del celebre detective e mi sono tuffata nella lettura di due racconti contenuti in 
"The memoirs of Sherlock Holmes" e più precisamente 
"The resident patient" e "The Greek interpreter".
 Ebbene sì, li sto leggendo in inglese, 
resta da capire quale utilità possa avere nella mia vita sapere come si dice in inglese quel particolare tipo di carrozza chiusa a quatto ruote trainata da cavalli
(brougham...se può interessare).

Alla ricerca di una lettura leggera che mi distraesse dallo studio ho estratto dal Kindle il numero fortunato corrispondente a:
"Gatti, merletti e chicchi di caffé" di Anjali Banerjee,
di cui avevo letto tempo fa "La libreria dei nuovi inizi";
in effetti il copione tra le due vicende è molto simile: 
stessa ambientazione (Shelter Island, stessa atmosfera magica, stesso riaprirsi all'amore..)
Avevo preferito La libreria dei nuovi inizi forse perché non mi sembrava di leggere cose già lette. In ogni caso va benissimo per staccare un po' il cervello.

La lettura successiva non segue nessun collegamento logico 
in quanto si tratta di un molto più che gradito regalo 
da parte di due mie amiche e 
mica potevo lasciargli prendere la polvere sul comodino:
"Venti racconti allegri e uno triste" di Mauro Corona.
Si tratta di un'allegria amara che nasce dalle disgrazie ma:

"Forse perché la vera allegria è prendere l'esistenza al contrario.  Ridere a crepapelle là dove si dovrebbe piangere. 
Ma quella la chiamano follia." (cit.)

A Torino dall'8 al 13 maggio c'è stato il Salone del Libro è qualche libro mi è rimasto attaccato alle dita. 
Uno di questi è 
"Venere allo specchio" di Lucia de Cristofaro 
edito dalla Albatros
 E' un libretto di 100 pagine che si legge veramente in fretta e, 
oltre ad essere un giallo, è un atto di amore nei confronti di Napoli, 
città che fa da sfondo a tutte le vicende.

Ho finalmente finito un libro che avevo iniziato mesi fa la cui lettura ha subito diverse interruzioni e rallentamenti, ma non per colpa della trama, 
per quanto ogni tanto il filo narrativo parta un po' per la tangente:
"Life, the Universe and Everything" di Douglas Adams.
Potrei vantarmi e dire che ho aspettato di finirlo esattamente nel 
"Towel Day" (25 maggio)
ma no, si è trattata di pura coincidenza,
 d'altronde per un calcolo di probabilità infinita...
...chi ama la Guida Galattica sa di cosa parlo.
Ho già i due volumi successivi della trilogia in cinque parti che mi stanno chiamando.

Mi sono presa il lusso di abbandonare un libro quando, 
alla centesima volta in cui lo prendevo in mano, 
ho realizzato che non me ne fregava una beata cippa...ehm non ero per nulla interessata a sapere l'identità dell'assassino, a scoprire se il protagonista fosse un voltagabbana o, tanto meno,  se la moglie riuscisse a non perdere la fede nel marito distante e cedere alle lusinghe del vicino di casa.


Lo scorso mese era entrato a rimpolpare la mia scorta di libri: 
"Curarsi con i libri" di Ella Berthoud e Susan Elderkin.
Non è propriamente un libro da leggere da cima a fondo, secondo me ne risulterebbe pure una lettura noiosa mentre è divertente saltare di "malattia in malattia" aprendo le pagine (bordate di azzurro...) a caso lasciandosi guidare dall'ispirazione del momento. 
L'ho irriverentemente collocato in bagno ma, 
d'altronde c'è la cura per la diarrea e la dissenteria, senza parlare di problemi di erezione o come essere più sensuale...

Ovviamente e' un libro che suggerisce un'infinità di altri libri che ammaliano come delle sirene: l'acquisto di "The sisters brothers" è frutto del suggerimento per la voce "Voler cambiare lavoro".
 Altri sono stati accuratamente segnati sul libretto dei desideri.

Non amo Jane Austen, ma sono stata QUI e non potevo non comprare Mansfield Park.
 Mentre L'utilità all'inutile è frutto delle promozioni giornaliere: volevo leggerlo da un po' (dovrebbe essere un elogio ai pensieri positivi...) e quando è stato in offerta solo per quel giorno a 2,49 euro non ho saputo resistere al "compra con un click".

La prossima destinazione è Praga. 
A me le guide turistiche cartacee piacciono così tanto che ne compro sempre un paio: non avendo trovato la mia fidata Lonely Planet ho optato per la guida della Mondadori e ho voluto provare la Spiral Guide della De Agostini.

Discorso a parte meritano gli acquisti fatti al "Salone del Libro". 
In passato avevo la regola di non andare all'edizione successiva fintanto che non avessi terminato la coda dei libri acquistati alle edizioni precedenti: 
un' auto-imposizione crudele e irrealistica;
 quest'anno ho adottato il mantra che ripetevo ogni giorno davanti ad ogni stand:
 "Hai ancora un sacco di libri comprati l'anno scorso ...ohm... resisti ...ohm...non comprare...ohm...pensa ai libri ancora da leggere...ohm". 
Ha funzionato? Mah non saprei visto che sono tornata a casa con:  
Il museo moderno e Introduzione all'archeologia medievale legati al mio (nuovo) percorso di studio, non posso esser biasimata per dei libri legati allo studio, suvvia.
Come già ricordato sopra è venuto a casa con me il giallo "Venere allo specchio"
e, per la folle cifra di 1 Euro un romanzo breve impaginato come un vecchio giornale a 5 colonne "Il diavolo in corpo" delle Edizioni Clichy. 
Quando mi sono letteralmente imbattuta ne "La storia di una bottega" della Jo March Agenzia Letteraria, memore di questa recensione trovata su You Tube, 
non ci ho pensato due volte a portarlo con me: è stato amore a prima copertina.
Sono riuscita a resistere all'acquisto durante il Salone di "English is not easy" 
ma poi mi ha fatto l'occhiolino ed esposto il cartello "Comprami Comprami" in libreria qualche giorno dopo...tutti quei disegni buffi a spiegare le regole grammaticali, 
magari è la volta buona che mi rimangono impresse!

Bene con questo ho finito di accampare scuse a giustificazione di acquisti libreschi.


Ho letto parecchio, molto più di quanto immaginassi ad inizio mese;
ho acquistato il giusto e forse un po' di più, e questo post è lunghissimo!

Chissà come sarà stato il mese da lettrice di 
Sara 

Alice


E voi? siete stati perbene o avete seguito le mie orme?

Alla prossima!

elipisto

13 maggio 2014

XLVIII tappa - Kenwood House: un salto nel passato

Ciao a tutti!
Ho avuto la possibilità di trascorrere qualche giorno nella mia città preferita: Londra

Vista sullo skyline londinese da Parliament Hill - Hampstead Heath

 Chi non ha mai sognato di fare un viaggio nel tempo e di piombare in un'epoca più o meno lontana.
Andando alla Kenwood House nel meraviglioso parco di Hampstead Heath
mi sono sentita trasportata all'epoca di Jane Austen. 


Non che mi identifichi con le eroine austeniane
 la cui massima aspirazione era quella di avere fiori freschi in casa e di sposare il miglior partito possibile ammaliando il povero pollo  futuro marito a suon di dolci suonate al pianoforte,
  con la perfetta grazia dell'inchino "per riverirLa signore",
 senza dimenticare la dote e gli immancabili svenimenti.

Qui lo dico e qui lo nego: 
ho letto, neanche troppo tempo fa, Orgoglio e Pregiudizio, ma se devo raccontare la trama
 la mia espressione assume la forma di un grosso punto interrogativo, 
però se mi chiedete le gesta di Sandokan me le ricordo tutte. 
Fine momento confessione.


Il riferimento a Jane Austen non è poi così campato in aria, 
se non altro per assonanza,
 in quanto la casa fu proprietà dei conti di Mansfield dal 1754 al 1925.

Sono arrivata alla villa in una giornata fredda e tempestosa che rendeva drammatica l'atmosfera.

Insieme ai levrieri 
(non ne ho mai visti tanti in vita mia), 
mi sono immaginata gentiluomini a cavallo impegnati in una caccia alla volpe con l'aria riecheggiante di suoni di corni, 
contadini con gli stivali per contrastare il fango che portavano le provviste alle cucine pronte ad essere trasformate in succulenti pranzi dalle capaci mani della cuoca,
un tea in compagnia di pizzi e merletti in un'atmosfera raffinata accompagnati da biscotti ricchi di burro,
una lettura davanti al caminetto scoppiettante, 


profonde riflessioni sulla disposizione degli ospiti a cena davanti alle vetrate prospicienti il dolce declivio che porta al laghetto ricco di anatre,
accese discussioni in merito ai fiori da piantare nel magnifico giardino per renderlo ancora più bello,
confessioni fatte negli angoli delle stanze e 
durante calme passeggiate protette da bianchi ombrellini.



Leggo troppi libri e guardo troppi film e ho una visione distorta delle eroine ottocentesche?
Probabilmente sì.


Quello che invece è assolutamente reale è la magnifica collezione di quadri 
- qualche nome a caso: Rembrandt , Vermeer, Van Dyck, Turner....;
la deliziosa libreria molto "confettosa".


Un modo originale per impedire di sedersi e io che pensavo ci fosse
un significato nascosto.

Magnifico e, in questa stagione, lussureggiante è il giardino.


Qualche curiosità: 
la casa venne acquistata da Lord Iveagh, membro della famiglia Guiness 
(sì proprio quella della birra), 
che la donò allo Stato alla sua morte: doppiamente grazie;
se vi sembra di averla già vista da qualche parte potrebbe essere che abbiate visto Notting Hill.

E' ora di ritornare alla realtà.


Alla prossima!
elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...