10 novembre 2014

LIII tappa - Si va in Birmania

Ciao a tutti!

In questi ultimi mesi sono stata così concentrata su me stessa e sullo studio che ho esplorato poco quello che c'è fuori dalla porta di casa mia.

Finalmente ho due settimane consecutive di ferie, 
non succedeva dall'anno scorso e sono in partenza.

Vado in Birmania o Myanmar a dir si voglia.

Non so cosa aspettarmi,
stranamente, rispetto al mio solito,
non sono informata di cosa incontrerò.

Potrei leggere voracemente
le guide in questi ultimi giorni che mi separano dalla partenza,
ma ho deciso di non farlo.
Dopo tanti viaggi voglio arrivare in un posto nuovo con l'innocenza e la curiosità negli occhi e nel cuore. 

Sono un po' spaventata:
io sono timida e pure introversa
oppure 
introversa e pure timida,
in ogni caso il contatto con gli altri non mi viene né facile né istintivo
però non voglio perdermi quest'occasione.
Dal viaggio in solitaria fatto in Giappone ho imparato che nel momento in cui ti apri 
gli altri lo percepiscono e tutto diventa più facile. 

Perché la Birmania?
Perché le immagini di Bagan alla luce rosata del tramonto sono presenti nella mia mente da quando ho iniziato a viaggiare con annotata la postilla "ci devo andare"
Non sapete di cosa parlo? 
Digitate "Bagan immagini" su Google e vorrete venire con me!
e il lago Inle non è da meno.

Se riesco, ma non sarà la mia priorità, posterò qualche foto su Instagram.

Alla prossima

elipisto

31 ottobre 2014

Diario una lettrice (quasi) per bene - Ottobre 2014

Ciao a tutti!
eccoci nuovamente con il diario delle mie letture.
Come sempre in collaborazione con Alice (libroinborsa) e Sara (nonsoloshopping) che è tornata a raggiungerci con una nuova grafica del blog molto bella.

Che cosa avrò letto questo mese?


Il mese è iniziato concludendo quello che era in mezzo al guado il mese scorso:
"Semina il vento" di Alessandro Perissinotto e "So long and thanks for all the fish" di Douglas Adams.


Il primo è stato una sorpresa: io conoscevo Perisinotto come articolista de La Stampa con una vena ironica. Questo romanzo è tutta un'altra faccenda: è una storia di amore e di odio, di incontro e di scontri e, in questo periodo di estremismi odi e violenze, andrebbe letto con attenzione: 
"I signori dell'odio siedono in comodi scranni parlamentari o in grandi palazzi ricchi e ornati; si illudono di poter usare quell'odio in dosi medicinali, magari omeopatiche, e poi di riuscire a controllarlo, come una terapia che dovrebbe distruggere solo le cellule malate. Ma l'odio non si controlla; l'odio rompe gli argini e dilaga, si alimenta di se stesso e travolge tutto: il ventesimo secolo ce l'ha insegnato, ma noi non abbiamo imparato nulla. Chi semina vento raccoglie tempesta"



L'altro libro è il penultimo libro della Guida Galattica per gli autostoppisti di Adams e l'ho terminata perché dovevo leggere l'introduzione di Neil Gaiman.
Pur avendo una trama più consistente delle altre - è in pratica, ma non banalmente, una storia d'amore - mi sono dovuta sforzare un po' per finire la lettura. In questo momento non ho l'attenzione sufficiente per seguire la scrittura di Douglas Adams e penso che l'ultimo capitolo della saga aspetterà un po'.



A questo punto sono incappata quel momento terribile che succede ai lettori: avere finito tutti i libri in lettura e non sapere quale iniziare. Ovviamente, pur avendone diverse decine 
(non confesserò mai neanche sotto tortura l'esatto numero) 
i libri in attesa non offrono sufficiente scelta o non sembrano giusti per il momento. 
Nessuno dei libri fisici si è fatto avanti sgomitando, per cui,
scorri che ti riscorri i titoli presenti sul Kindle l'occhio è caduto su 
"Dieci Donne" di Marcela Serrano. 
Adesso, io non ricordo se Sara abbia letto proprio questo libro oppure "Arrivederci piccole donne", ma è colpa o merito suo se io mi sono approcciata a questa scrittrice.
Si parla di emozioni ed esperienze declinate al femminile: sono raccontate le storie di 10 donne direttamente dalla loro voce.
 Lettura piacevole e consigliata per capire un po' il misterioso e complicato universo "rosa".


Marcela Serrano è cilena, Luis Sepùlveda è cileno,
 et voilà,
 il collegamento tra le letture è fatto e ho appena letto l'ultima pagina di 
"Il mondo alla fine del mondo".
Mi aspettavo un romanzo sulla falsa riga della Storia di una gabbianella e, ovviamente, ho letto qualcosa di diverso: si potrebbe definire un romanzo ambientalista ambientato nella Terra del Fuoco, alla fine del mondo appunto.



Infine, "Venezia è un pesce" di Tiziano Scarpa, è stato sfogliato non appena uscita dalla libreria e il suo destino è stato segnato: non è neanche atterrato sulla pila dei libri acquistati che metto a posto dopo aver scritto questo blog. 
L'amore di Venezia ha avuto il sopravvento su tutti gli altri libri.
E' sempre piacevole leggere delle guide turistiche un po' sui generis scritti da scrittori che hanno un rapporto intenso con i luoghi che sono vissuti più che essere visitati.


Passiamo agli acquisti 
Ehm...dunque...allora...come dire...
sul serio non c'era bisogno di incrementare la scorta dei libri, 
ma un libro è un investimento sulla cultura,
un libro mi regala avventure che non ho modo di vivere diversamente,
un libro mi aiuta a chiamare per nome le emozioni,
un libro è per sempre.
...

La verità è molto meno poetica e più meschina:
il Trivial Pursuit Letterario in offerta c/o le librerie Feltrinelli.

Che poi, non so neanche con chi giocare, ma lo volevo 
e, siccome nessuno mi dice che i capricci non si fanno, 
ho comprato il già letto Venezia è un pesce di Tiziano Scarpa e 
Un anno sull'altipiano di Emiliano Lussu perché 100 anni fa l'Europa veniva sconquassata dalla I Guerra Mondiale e volevo leggere qualcosa a ambientato in quel periodo storico.

Curiosi di scoprire il mese di Sara e di Alice?
Io sì.


Alla prossima!
elipisto

15 ottobre 2014

LII - Essere turisti a casa propria - La strada del vino dei Colli Tortonesi

Ciao a tutti!!!

per la serie "Chi non muore si rivede" eccomi nuovamente qua!

Lo studio sta portando via molto tempo e devo, necessariamente, 
rinunciare a qualche cosa, 
ma inseguire i propri sogni e costruire castelli in aria sempre più grandi e maestosi 
vale i sacrifici (spero e incrocio le dita).

Lo scorso fine settimana sono andata al matrimonio di una mia amica da qualche parte attorno a Tortona, 
questo per dire qualche fosse il mio grado di conoscenza della zona.

Il matrimonio ha avuto luogo nella deliziosa chiesetta di Palenzona

Tratta da www.comune.avolasca.al.it
(vi sfido a trovarla su GoogleMaps: non è segnata!)
nel comune di Avolasca.

Tutti nomi a me sconosciuti.

Ma, come spesso accade, dietro l'angolo,
 inaspettata,
 si trova la sorpresa.
In questo caso, dopo essere uscita quasi indenne da Tortona, 
ho percorso un paio di tornanti della SP125 e mi sono trovata in costa alle colline, 
ormai decisamente appenniniche, che sinuosamente si dirigono verso Sud e la Liguria.

La vista passa dal versante destro a quello sinistro;
consiglio, ogni tanto, di buttare un occhio alla strada che ci sono curve, buche e macchine che vengono in senso contrario: 
non mi assumo responsabilità se venite distratti dal panorama!
Poi, ci sono un sacco di cartelli invitanti con nomi di agriturismi, cantine...

Io avrei voluto continuare a guidare e scoprire nuovi scorci, 
a fermarmi in qualche cantina,
 a meravigliarmi di questo posto del Piemonte a me,
e non penso solo a me, 
sconosciuto.

Ma la mia amica si stava sposando ed era bellissima e raggiante!

Completo e ricco di informazioni è il sito dedicato alla Strada dei Colli Tortonesi con tutti gli indirizzi e le notizie necessarie per programmare una bella escursione.

Prima di salutare vorrei ringraziare chi per caso o per intenzione (mamma lo so che mi controlli) è passato in questi mesi a dare uno sguardo al blog. 
Grazie!

Alla prossima!
elipisto


30 settembre 2014

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Settembre 2014

Ciao a tutti!
Eccoci ad una nuova pagina del diario delle letture del mese in compagnia di Alice e di Sara

Quanto avrò letto questo mese?

Poco.
Sempre se 4 libri possono essere considerati poco a
 cui si aggiungono i due in lettura.

Ho pagato mio tributo mensile a Neil Gaiman leggendo 
"Il figlio del cimitero"
un romanzo per ragazzi, assolutamente godibile dagli adulti, 
dalle atmosfere un po’ burtoniane.

Ma la lettura è stata troppo veloce, a quel punto si è accesa la lampadina che il prologo di  "So long, and thanks for all the fish" (Addio e grazie per il pesce) di D. Adams è della penna di Gaiman, ma dopo poche righe c’è l’invito di leggere prima il romanzo e poi ritornare al prologo perché contiene spoilers spoilers spoilers per cui, io da lettrice diligente, sto leggendo il romanzo.



Lo scorso mese la mia libreria si è arricchita di
 “Per fare la frittata”  di Jim Powell
grazie ad un prestito di un amico; dato che dopo tutti questi anni di convivenza con me stessa 
mi conosco un po' ,
ho dovuto leggerlo subito per evitare che andasse a depositarsi sullo scaffale dei libri da leggere evitando, così, di restituirlo nel prossimo decennio. 
La trama non la conoscevo e, probabilmente non lo avrei mai preso, ma si è rivelato lettura interessante a parte la banalidi una storia d'amore a lieto fine che c'entrava un po' come i cavoli a merenda in un'atmosfera di disillusione e scoperta del proprio passato.



Il libro successivo, pur di essere letto, si è immolato un paio di volte cadendo ripetutamente dal sopracitato scaffale dei libri in attesa del loro momento:
alla terza volta che lo rimettevo al suo posto ho deciso che mi ero stufata e ho iniziato la lettura de  
" La storia di una bottega"  di Amy Levy
Romanzo di vent'anni posteriore a Piccole Donne a cui, chiaramente, si ispira
ma, da una casa editrice che si chiama Jo March che cosa ci si poteva aspettare di diverso?
Battute a parte il progetto editoriale che segue questa piccola casa editrice è interessante e meritevole. 
Anche in questo caso si è trattata di una lettura piacevole, 
soprattutto perché la figura femminile non è solo vista alle prese di balli in società e matrimoni, ma impara a rendersi indipendente in una Londra vittoriana dove il ruolo della donna era ben codificato. Esperienza che l'autrice deve aver vissuto visto che è stata la prima donna ebrea ad accedere alla Cambridge University.
Ma Jo March è e rimarrà tra i miei personaggi letterari preferiti di sempre.


Mentre stavo per sistemare sul solito scaffale la pila dei libri comprati lo scorso mese, 
mi è rimasto attaccato alle mani il libretto di Alan Bennet
The uncommon reader”  (La sovrana lettrice)
che è andato a riempire il vuoto delle letture in lingua di questo mese.
Immaginate la regina Elisabetta II che diventa un vero e proprio topo da biblioteca;
nella mia mente mi vedo la compassata regina, 
rigorosamente vestita di rosa tenue, 
accoccolata sul divano intenta nella lettera con la corona da cui sfugge  una ciocca di capelli e l'immagine mi fa molto ridere e, se si aggiunge l’arguta ironia di Bennett, 
il gioco è fatto.

Per dovere di cronaca ho iniziato e non ancora terminato "So long, and thans for all the fish" e "Semina il vento" di A. Perissinotto.

Passiamo agli acquisti.

Ero riuscita a non fare acquisti fino al 20 del mese,
incredibile vero?
Ero quasi convinta di non cedere sul finire del mese, 
poi una mia cara amica mi ha fatto conoscere quest’iniziativa:
in cui si invita a leggere un libro che per qualche motivo è stato giudicato da una o più persone non appropriato e per il quale è stata avanzata una richiesta di bando dalle biblioteche;
quest’anno, in particolare, l’argomento sono le graphic novel.
Con questa notizia che frullava per la testa e con la considerazione che nell'elenco ci sono libri che io ho letto e riletto e che consiglierei a chiunque sono entrata in una libreria per fare passare il tempo senza alcuna intenzione di fare acquisti, 
ma c'è sempre un ma: 
ho trovato nella sezione in inglese “Too much happiness” di Alice Munro che avevo in mente di leggere da un po’ e che rientra in una di quelle liste e  
la sfida di non acquistare libri è stata felicemente persa ed è stata rimandata al prossimo mese.

Io sono curiosa di vedere come è stato il mese di Alice
mentre Sara è stata momentaneamente sconfitta dalla tecnologia, 
ma il suo blog tornerà presto on line più bello di prima

Alla prossima!
elipisto

p.s anche io sto litigando con la tecnologia con questa formattazione strana.

04 settembre 2014

Auguri blogghino!



Auguri blogghino!!!!

Ieri hai compiuto due anni di vita!
e io sono in ritardo, 
ma lo sai che ricordo i compleanni solo grazie alle notifiche di Facebook.

Son due anni che sopporti la mia incostanza, 
i miei tanti progetti rimasti chiusi nella mia mente,
i miei mille impegni e la mia pigrizia.

Vorrei ringraziare chi passa di qua per caso o per curiosità,
non ho velleità letterarie o artistiche, 
però spero di riuscire a condividere e a trasmettere il mio entusiasmo
se sono riuscita a regalarvi un piccolo sorriso o un piccolo sogno
 il mio blogghino e io ne siamo umilmente felici.





31 agosto 2014

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Agosto 2014

Ciao a tutti!
Anche il mese di agosto è terminato, 
non so voi ma io l'ho trovato lunghissimo,
 sarà che, avendo già fatto parte delle vacanze, 
ho lavorato tutto il mese,
il che, va da sé,  non mi ha impedito di leggere.
In realtà in questo post confluiscono le letture dell'ultima settimana di luglio in cui ero in vacanza in quel di Londra, per cui i libri sembrano più di quanti non lo siano in realtà...ehm

Come sempre a timone di quest'avventura c'è Sara di NonSoloShopping e a scrutare l'orizzonte c'è Alice di LibroInBorsa.


Se non siete svenuti e se siete in cerca di un sonnifero naturale:
mettetevi comodi con la copertina che la sera inizia a fare frescolino 
ed ecco le mie letture estive.


Londra vuol dire Sherlock Holmes per cui ho finito The memoirs of Sherlock Holmes con il racconto in cui Doyle fa morire il suo personaggio più famoso: 
pur conoscendo la storia, io ci sono rimasta male per il povero Watson.
E come lasciare da parte Shakespeare sapendo che sarei andata a vedere una rappresentazione di Much Ado About Nothing, impossibile!

Volare per i cieli europei a fine luglio significa incappare in ritardi.
Infatti così è stato e, in aeroporto, in attesa del volo di rientro, 
ho iniziato a leggere un libro leggero che non impegnasse molto e che non mi lasciasse col fiato sospeso nel momento di imbarcarmi: 
la scelta è caduta su "La bottega dei ricordi perduti" che non ha disatteso le attese: lettura scorrevole, non impegnativa, di buoni sentimenti con un lieto fine. 
Finita la lettura non ero ancora giunta a casa (un'epopea)  per cui ho iniziato il racconto breve "Un bambino prodigio" di tutt'altro genere e spessore.
Ancora con lo spirito vacanziero addosso ho letto "La libreria degli amori inattesi": c'è bisogno che vi dica che alla fine lei si innamora del lui che inizialmente snobbava? 

Ma non si possono leggere solo libri seri ed impegnati, un po' di frivolezza suvvia!

Pensavo di leggere qualcosa di altrettanto leggero con "Venivamo tutte per mare", invece no: un racconto corale dal punto di vista femminile sull'immigrazione nipponica negli Stati Uniti dagli Anni '20 fino al loro internamento durante la seconda guerra mondiale. Da questa lettura ho imparato due cose: 
1) un aspetto poco conosciuto della conflitto mondiale; 
2) mai giudicare un libro dalla sua copertina, soprattutto se si acquistano libri a caso.

"Sofia si veste sempre di nero" è stata la scelta di questo mese del gruppo di amici con cui avevamo condiviso la lettura di Amsterdam lo scorso mese. La scelta di questo mese non è stata così felice e mi sto ancora chiedendo perché Sofia si vesta di nero se non per incarnare lo stereotipo della ragazza "alternativa"

Ma arriviamo al protagonista assoluto di questo mese:
"American Gods".
Dallo scorso mese sono nel tunnel di Neil Gaiman e devo leggere almeno un suo scritto al mese.
La lettura è stata, talvolta, un po' ostica, soprattutto all'inizio; 
bisogna dare tempo alla scrittura e alla lettura di prendere respiro, ma quando si ingrana il libro non lo si molla più e il viaggio attraverso gli inferi di Shadow vale tutte la parole lette fino ad allora.

Vi siete appisolati sulla poltrona? 
Non sarebbe il caso di andare a dormire nel letto che è più comodo così non vi svegliate tutti incriccati?
Lo dico per il vostro bene che adesso tocca agli acquisti che spuntano da tutte le parti e mi tendono gli agguati.

In tutte le mie numerose e recenti escursioni londinesi ero tornata a mani vuote, nonostante a me piaccia molto andar per librerie.
Di passeggio passeggiando sono passata davanti alla Daunt Books con una vetrina piena di "Don't point that thing at me" di Kyril Bonfiglioli di cui una copia è venuta a casa con me insieme a "The uncommon reader" di Alan Bennet. 

Il compra con un click ha fatto sì che sul mio e-reader atterrassero: 
- 101 ebook gratis (oltre a questo) perché i suggerimenti sono sempre accetti ed era gratis.
- Social Media Marketing: manuale di comunicazione aziendale per provare se è possibile leggere un saggio su un ereader...penso che questa sia una delle motivazioni tra le più strampalate che mi sia mai capitato di ascoltare!

Passiamo ai libri di carta.
Per evitare di pagare le spese di spedizione di un ordine al Libraccio (libri di museologia...) ho dovuto inserire un libro e ho pescato a caso da una della mie numerose liste sparse un po' ovunque: Enon
Non sto a sottolineare il fatto che non ricordo perché fosse finito sulla lista dei libri da possedere, ma tant'é, se l'avevo inserito ci sarà ben stato un motivo valido.
Come già dichiarato altrove ho delle difficoltà a leggere Jane Austin
 per cui ho pensato di riprovarci con I Watson della serie Deluxe della Newton Compton, ma alla dichiarazione
 "..potrei tranquillamente affezionarmi a uno qualsiasi, purché in possesso di una discreta rendita e di un buon carattere.." 
ho chiuso il libro e ho dato un caro arrivederci a Jane Austen.

Infine, un mio caro amico mi ha prestato "Per fare la frittata" che a lui era piaciuto molto.
Finalmente siamo giunti alla fine di questo mese da lettrice, state dormendo bene? Adesso passo a rimboccarvi le coperte e a spegnare la luce.

Quando vi risveglierete non dimenticatevi di passare a curiosare tra le letture di 
Sara

Alice
Alla prossima!

elipisto

p.s agosto è il mese vacanziero per antonomasia per cui pure le blogger e i blog vanno in vacanza: i link diretti ai post di Alice e Sara arriveranno presto. 

18 agosto 2014

LI tappa - A passeggio lungo il Tamigi

Ciao a tutti!

Quando mi capita di andare a Londra
cerco di non farmi mancare una bella passeggiata lungo il Tamigi.


Personalmente sono andata da Westminster alla Tower of London passando da una riva all'altra del fiume


London Bridge
Tower of London
















La South Bank nel corso degli anni è diventata una piacevole passeggiata che, in alcune ore, può diventare abbastanza affollata tra turisti attratti dalla Tate Modern, dal London Eye, dal Globe e molto molto altro, tra
gente che corre facendo lo slalom tra i passeggini e impiegati che vanno a farsi una birra dopo l'ufficio.





Si può camminare a Sud o a Nord del fiume utilizzando i numerosi ponti che attraversano il fiume.


Millenium Bridge

















Nel corso degli anni la skyline si è notevolmente arricchito di grattacieli dalle forme originali dagli altrettanto originali soprannomi


Vi sembra che manchino un po' di grattacieli? Vero, ma questa foto risale all'aprile 2011

Nel giro di 3 sono spuntati come funghi altri grattacieli e altri ne seguiranno

In realtà questo post non ha molta ragione di essere se non quella di riandare con la memoria a delle belle giornate.

Un piccolo suggerimento: la crociera sul Tamigi è un'attività turistica che può risultare costosa se non è compresa nella London Pass. 
Si può vivere la medesima esperienza prendendo i River Bus  che, 
come dei traghetti veneziani,
attraversano il fiume in più punti. 


London Eye


By night

Big Ben by night

South bank con lo Shard


Alla prossima!
elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...