Lungo la Via Emilia: Modena e Reggio nell'Emilia

Dopo essersi stati nella bella Parma visitiamo Modena e Reggio. Ecco il breve resoconto.

Modena 

Modena fu capitale del Ducato di Modena e Reggio sotto il dominio degli Este ed è celebre nel mondo per tante cose: Ferrari, Pavarotti, buon cibo, l'aceto balsamico e molto altro.

Probabilmente, la punta di diamante del patrimonio artistico è il Duomo dichiarato Patrimonio dell'umanità con l'annessa torre campanaria conosciuta con il nome di Ghirlandina. 
Ma, come buona parte delle città italiane l'elenco delle cose da visitare è lungo: dalla Galleria estense all'ex palazzo ducale attualmente sede dell'Accademia militare.

Noi abbiamo visto il Duomo che lascia a bocca aperta e a ragione rientra patrimonio dell'umanità.
Capolavoro del romanico con qualche innesto gotico crea un senso di maestosità e di elevazione verso Dio senza le sovrastrutture del barocco. 
Per una mia colpevole e inspiegabile pigrizia, non siamo saliti sulla Ghirlandina che la visibilità era quella tipica di una giornata autunnale (del 2021....), col senno di poi mi spiace non aver fatto la salita: è la scusa per tornarci!

Per appassionati di quadri e musei non può mancare la visita alla Galleria Estense che, secondo Wikipedia: 
"è forse il maggiore tesoro portato dai duchi d'Este tanto che alla grande collezione fece ricorso il duca Francesco II che nel 1749 sanò il dissestato bilancio vendendo al re di Polonia i cento quadri stimati più importanti" 
nonostante queste uscite si possono trovare opere di Tintoretto, Veronese, Guido Reni, Correggio tra qui altri e il piccolo gioiellino rappresentato dal trittico di El Greco e opere di Bernini e di Velazquez...così per dire due nomi che si trovano in tutti i libri di storia dell'arte.

Dopo un ottimo pranzo, che non si vive di sola cultura, siamo andati a vedere il Museo della Figurina dove in pannelli scorrevoli divertenti da spostare viene raccontata l'evoluzione della figurina intesa, non solo come i noti albi di figurine della Panini, ma anche come strumento di pubblicità e di propaganda. Veramente curioso ed interessante.

Ovviamente è bello passeggiare per vie, vicoli, portici alla scoperta di scorci inattesi.

Reggio Emilia

Nel nostro soggiorno emiliano la base è stata a Reggio Emilia che si sviluppa attorno alla vivace Piazza Prampolini su cui si affaccia il Duomo.


Punto di incontro è anche la vicina Piazza Martiri del 7 Luglio 1960, che commemora 5 operai reggiani che furono uccisi dalle forze dell'ordine durante una manifestazione, che continua in un ampio spazio armonico in Piazza della Vittoria arricchita da una fontana "luminosa".


Reggio è anche conosciuta come "città del tricolore" perché qui, il 7 gennaio 1797 la neonata Repubblica Cispadana adottò il tricolore (ancorché con bande orizzontali) come simbolo ufficiale e non come simbolo militare.
Più che visitare Reggio, dato che è stata la base per spostarsi lungo la Via Emilia, l'abbiamo vissuta nei momenti di relax e quello che emerge e rimane nei ricordi è l'atmosfera del sapersi godere la vita con i giusti tempi e i giusti ritmi.

Alla prossima!
elipisto








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