07 luglio 2015

I miei vicini

Ciao a tutti!

Devo fare una confessione: spio i miei vicini con il binocolo!
...

Siete rimasti a bocca aperta?!?

Ma no, che cosa avete capito!

Sui citofoni leggo:
Signore e Signora Germano,
 Famiglia Picchio Rosso Maggiore, 
interi condomini abitati da Ghiandaie, Gazze, Corvi e Cornacchie che non sempre coltivano rapporti di buon vicinato,  
i canterini Merlo e Merla,
la coppia di Piccioni esibizionisti ed acrobati visto che i loro consessi amorosi hanno luogo sul traballante filo del telefono
- confesso che in questo caso mi sento in imbarazzo e tiro le tende di casa - 
senza dimenticare l'acrobata del gruppo: Mister Scoiattolo e 
gli ultimi avvistamenti: le sorelle Faina e il modaiolo signor Upupa con la cresta all'ultimo grido. 

Già un paio di anni fa vi avevo portato in gita sul mio balcone di casa in un momento in cui ero costretta ad una forzosa immobilità casalinga. (QUI),
Da allora le mie capacità si sono affinate e quest'anno un picchio ha deciso di fare il suo nido proprio nel tronco a portata di binocolo,
anzi colgo l'occasione per fare le congratulazioni che una nuova generazione di picchi è venuta a rallegrare la vita di mamma e papà picchio che sfrecciano senza sosta alla ricerca del cibo. 
Purtroppo, devono essersi sentiti infastiditi dallo spiare e hanno cambiato casa dal giorno alla notte e sono andati a picchiare contro altri alberi.

Piccolo di Ghiandaia (forse)
Picchio
Sarò naif e mi accontento delle cose semplici,
ma osservare la vita che scorre dall'altro lato della strada mi rasserena e mi diverte.
Certe volte basta veramente poco per vedere la bellezza che ci circonda.






"Vado verso la natura per essere cullato e guarito,
e avere i miei sensi messi in ordire."
(John Burroughs) 

Alla prossima!
elipisto


30 giugno 2015

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Giugno 2015

Ciao a tutti!
Eccoci nuovamente arrivati alla fine del mese con il consueto diario delle letture,
come sempre in compagnia di Sara e Alice.

Sono nel pieno delle fasi elaborative della tesi del master e, ovviamente, le letture ne hanno risentito e ne risentiranno.

Al Salone del Libro mi era stato commissionato l'acquisto di 

"Tutta la solitudine che vi meritate" di Claudio Giunta che raccoglie degli scritti a tema "Islanda",
va da sé che prima di riconsegnarlo alla legittima proprietaria me lo sono letto.
Se siete stati in Islanda trovate scritte le perplessità e gli stupori che vi hanno assalito a suo tempo ed è un modo per rivivere un viaggio, con il dubbio costante di aver incrociato  a tua volta lo sguardo con uno dei personaggi che l'autore ha incontrato.
Visto lo stile serio, ma non noioso e lo sguardo appassionato nella mia lista dei libri da leggere è entrato anche il saggio sul Giappone "Il paese più stupido del mondo";
non ho bisogno di dire che la scelta dei titoli è volutamente provocatoria, vero? 



Sono poi riuscita a terminare il
"Diario proibito di Maria Antonietta"di Juliet Grey che ripercorre in maniera romanzata la storia di Maria Antonietta dalla sua infanzia in Austria fino alla morte di Luigi XV avvenuta nel 1777,  passando per il matrimonio con il Delfino Luigi Augusto futuro re Luigi XVI. Giunta alla fine mi sono accorta che si tratta di una trilogia che finirò se mi capiteranno i seguiti tra le mani.



E poi basta,
niente,
io e i libri ci siamo guardati negli occhi e abbiamo stabilito di mantenere dei rapporti di cordiale amicizia senza assilli reciproci, se capita abbiamo degli incontri occasionali senza impegni di lettura.
Morale della favola? Ho tre o quattro libri iniziati e posati che i miei neuroni sono concentrati su altro. 


Come sarà stato il mese di Sara e Alice avrà sconfitto il blocco?


Alla prossima
elipisto

31 maggio 2015

Diario di una lettrice (quasi) perbene - Maggio 2015

Ciao a tutti!

Rieccoci con le letture del mese di maggio, come sempre,
 in compagnia di NonSoloShopping e del LibroInBorsa.

Non so voi, ma questo mese a me è sembrato lunghissimo e ho difficoltà a mettere in ordine i fatti che si sono succeduti.

Il mese di maggio è stato il mese della rivelazione:
ho 75 libri cartacei da leggere!
Sì, avete capito bene:
settantacinque!
La cosa grave è che pensavo di averne "solo" un trentina...

Con questo pensiero, ripetuto davanti ad ogni stand a mo' di mantra, sono sopravvissuta al Salone del Libro, tenutasi a Torino a metà maggio, uscendone a mani vuote 
(gli acquisti su commissione non contano).

Passiamo alle letture.

Il primo libro, terminato in breve tempo, è stato
"Il diario di velluto cremisi" di Sarah Jio.
Non è il libro più originale di sempre dato che si parla di storie d'amore e segreti di famiglia svelati da un diario cremisi rimasto nascosto per mezzo secolo in un cassetto, in attesa che la protagonista lo legga, curi le sue ferite d'amore e risolva il mistero dei protagonisti, tuttavia è una di quelle storie che si fanno leggere volentieri.
Secondo me ricorda un po' le atmosfere de "Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffembaugh.
Posso fare un appunto polemico, fine a se stesso?

Non ne posso più di copertine con giovani donne di spalle che guardano non si sa bene dove. Fine polemica inutile.

Non solo mi piace viaggiare, ma trovo piacevole la letteratura di viaggio che è un modo per sognare e trovare ispirazioni per nuove destinazioni.
Ad una vecchia edizione del Salone del Libro, forse un paio di anni dopo al mio viaggio in quelle terre estreme, avevo comprato da una piccola casa editrice "Alaska Dream" della giornalista francese Michèle Demai.
Alle prime pagine mi sarei messa le mani nei capelli perché la Demai è una navigatrice provetta che, in questo libro, narra della sua traversata oceanica e della successiva risalita pacifica per arrivare in Alaska e trascorrervi l'inverno in una baia con la barca stretta tra le morse del ghiaccio. 
In realtà, a parte qualche termine marinaresco, la lettura è comprensibile e se si pensa che la terraferma diventa un tutt'uno con il ghiaccio non si tratta di una storia di mare; in ogni caso non sono ansiosa di seguire le orme della protagonista. 

Il pezzo forte delle letture di questo mese è stato sicuramente
"Il mondo nuovo" di Aldous Huxley che avevo iniziato a leggere il mese scorso e non ho più smesso fino a quando non l'ho finito.
Nel 1932 Huxley ha scritto di un futuro ipotetico in cui la società, gestita in modo totalitaristico, è formata da individui creati da una fabbrica genetica che hanno il loro destino predeterminato sin dal livello embrionale e hanno tutti i loro bisogni soddisfatti, bisogni che, ovviamente, sono indotti e controllati. 
Non manca loro nulla, tranne una piccola cosa: le emozioni.
Cosa succede quando un individuo che non è stato predeterminato, bensì ha vissuto come un "selvaggio" entra in contatto con il mondo nuovo?
Libro sconvolgente, profetico, accusatorio che non può lasciare indifferenti.


Per sdrammatizzare un po' sono passata a leggere 
"I veleni della dolce Linnea" di Arto Paasilinna che, con il solito stile surreale, ci strappa più di qualche risata, pure andando a trattare la argomenti scottanti quali Aids, assistenza agli anziani,
 ma, suvvia a chi non capiterebbe di rimanere accidentalmente ucciso sedendosi sulla siringa piena di veleno che la dolce Linnea porta da utilizzare su di sé nel caso si ritrovasse alla mala parata e, visto il nipote che si ritrova, le situazioni rischiose per la sua incolumità fisica non mancano di certo!
Libro dolcemente surreale che si legge tutto di un fiato. 

Poi mi sono impantanata in due letture che non so se porterò a termine:
la prima è "Io sono un gatto" di Natsume Soseki che trovo noioso e il gatto particolarmente supponente e irritante...
la seconda è "The Parasites" di Dafne du Maurier in cui mi sembra sempre di leggere le stesse cose ripetute in età diverse in un circolo vizioso sempre più claustrofobico.

Per ovviare all'imminente blocco del lettore mi sono rifugiata su Fannie Flag e su
"Miss Alabama e la casa dei sogni".
Avevo letto commenti di persone deluse da questo romanzo,
 io penso che, in parte, sia dovuto al fatto che la protagonista di oltre sessantanni non è descritta come la nonnina benevola dispensatrice di consigli e torte profumate, bensì come una donna matura alle prese con i bilanci della vita che non quadrano e con la decisione di farla finita pianificando il tutto nei minimi dettagli.
 Calma è un libro di Fannie Flag: non può finire male e l'amore per la vita trionfa su tutto così come le ingiustizie vengono punite.

Queste sono state le mie letture.

E per quanto riguarda le entrate: 
ho 75 libri fisici da leggere e poco meno di un centinaio di ebooks che spaziano dalla saggistica alla letteratura erotica passando per libri storici, thriller, classici...
anche con il mio ritmo di lettura ne ho per un paio di anni. 

Mi raccomando andate a leggere il diario di Sara e di Alice!

E voi cosa avete letto?
Alla prossima!
elipisto


04 maggio 2015

LVIII tappa - Vi racconto una foto: la solitudine del monaco.

Ciao a tutti!
da inizio anno ho scritto unicamente post di libri o quasi...
non va bene!

Oggi torniamo a parlare di viaggi in senso lato.

Immancabile nel set del bravo turista/viaggiatore/esploratore
c'è una macchina fotografica:
che sia la fotocamera del cellulare o la più ingombrante reflex 
si vuole catturare l'attimo perfetto da ricordare e da raccontare,
con un minimo di ambizione si vuole portare a casa uno scatto degno di Steve McCurry o del National Geographic o, come nel mio caso,
 si spera che sulla quantità ci siano delle foto gradevoli da vedere per colori e composizione. 

In Birmania (QUI quanto ho già postato) ho scattato tante, troppe foto, 
ma ce ne è una che mi piace molto.
Questa.



Io mi imbarazzo sempre molto a fotografare persone,
sarà che non amo comparire in foto a mia volta,
soprattutto mentre sono impegnata in attività quotidiane e ordinarie.

Questo monaco era appena uscito dalla sala di pranzo dove aveva consumato l'unico pasto giornaliero concesso dalla vita monastica.

Lo sguardo pensieroso,
un po' triste,
l'espressione persa e un po' corrucciata
  segna la distanza tra i turisti impegnati ad ottenere un ricordo,
scattando foto a raffica, 
noncuranti di invadere spazi privati o di mantenere un contegno rispettoso e 
la normalità,
 l'umiltà di persone impegnate nella loro quotidianità in un mondo in cui le priorità sono diverse dalle nostre. 

Ringrazio lo zoom della mia macchina che mi ha permesso di rubare questo ritratto e anche questo scorcio.


Comunque, anche se non ho sparaflashato il monaco con la mia macchina foto,
mi sento un po' in colpa per aver invaso la sfera privata di un individuo.

Questo mio imbarazzo, unita al fatto che non voglio appoggiare tradizioni che deformano il corpo umano, ha fatto sì che io non abbia una sola foto delle famose "donne giraffa",
ma mi sia portata a casa un po' di sciarpine intessute dalle loro abili mani. 


E voi? vi sentite in imbarazzo a fotografare le persone come la sottoscritta oppure avete un approccio più aperto?

Alla prossima!
elipisto

01 maggio 2015

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Aprile 2015

Ciao a tutti!
eccoci nuovamente in compagnia di Alice e della neo mamma Sara per il consueto appuntamento con le nostre letture.

Questo mese, complice una pausa non voluta dall'università, sono riuscita a dedicarmi alla lettura, 
della serie non tutto il male vien per nuocere... più o meno.

Il mese è iniziato in leggerezza con "Giorni di zucchero fragole e neve" di Sarah Addison Allen di cui avevo letto con piacere Il profumo del pane alla lavanda. 
Amore e un pizzico di magia aiutano la protagonista ad uscire dalla propria insicurezza e a camminare sulle proprie gambe al di fuori dell'ingombrante influenza materna.
Lettura piacevole, non impegnativa, 
con il lieto fine annunciato.


Di tutt'altro genere sono "I racconti della Kolyma" di Varlam Shalamov.
In realtà la raccolta contenuta nel Mammuth de "I magnifici 7 capolavori della letteratura russa" non è completa, ma ne raggruppa una parte significativa .
 I racconti sono l'autobiografia romanzata,
 ma pure sempre molto reale e concreta, del periodo trascorso dallo scrittore quale prigioniero politico nei gulag siberiani, sopravvivendo non si sa come agli inverni, ai lavori massacranti, alla penuria di cibo e alla sistematica distruzione della dignità umana. 
Le parole e le esperienze descritte sono forti e vanno al di là della mia capacità di immaginazione e, secondo me, si tratta di quelle letture da fare per non dimenticare a quale livelli di  abominio può arrivare l'uomo nei confronti del proprio simile.

Per la lettura in inglese ho temporaneamente accantonato" Don't point that thing at me", che avevo in lettura lo scorso mese, a favore di un più leggibile "Five little pigs" (tradotto come "Il ritratto di Elsa Greer") di Agatha Christie.
A poche pagine dal termine il mio verdetto era a favore della colpevolezza di Adrienne. Le pagine successive mi avranno fatto cambiare idea oppure avranno avvalorato la mia ipotesi o l'avranno distrutta una volta per tutte?  
 Non ve lo dico, dovete leggere l'indagine di Poirot.

La "Scrittura Cuneiforme" di Abdolah Kader è passato più volte tra mani (o nel carrello
di amazon) prima di essere finalmente acquistato. Mi incuriosiva il fatto che fosse edito dall'Iperborea,
 normalmente specializzata in letteratura scandinava, mentre questo è ambientato in Persia e nel corso della mia carriera universitaria ho anche sostenuto un esame sulla nascita delle civiltà tra il Tigri e l'Eufrate: un libro con un titolo e una copertina simile non potevo lasciarmelo scappare? Domanda retorica e avete notato che non ho fatto un minimo accenno alla trama, vero?
Lo stile ricorda, in taluni tratti, quello delle epopee degli eroi de Le mille e una notte, ma attualizzato e calato nella realtà degli scià, dei dissidenti (l'autore è un rifugiato politico nei Paesi Bassi e scrive in olandese), del regime di Khomeini.
Centrale è il rapporto tra un padre sordo muto e il figlio che ne è la bocca e le orecchie e che si trova costretto ad abbandonarlo. 
Sono sempre affascinata da realtà e culture diverse dalla mia, 
soprattutto se raccontate dall'interno.

Infine, ho terminato la lettura della biografia di "Elisabetta I - La vergine regina" di Carolly Erickson. 

Questo mese ho comprato due libri e proprio ieri ho ricevuto un delizioso regalo.
La mia libreria si è arricchita di ben due opere del finlandese Arto Paasilinna:
"Piccoli suicidi tra amici" comprato al Bardotto che è una libreria torteria a Torino che vi consiglio e,
"I veleni della dolce Linnea" nella nuova edizione dell'Iberborea che mi ha regalato una mia amica.
Infine, io e Alice siamo riuscite ad incontrarci e a far trasformare una conoscenza virtuale in un incontro vis à vis, 
ma avevo dimenticato il Kindle a casa e non sapevo cosa leggere nell'attesa,
 per ovviare al panico di non avere un libro tra le mani sono entrata nella libreria Bodoni e mi sono lasciata ispirare fino a quando "Il mondo nuovo/Ritorno al mondo nuovo" di Aldous Huxley non mi ha chiamato.

Chissà come è stato il mese di Alice e di Sara?
E voi che cosa avete letto?
Alla prossima!
elipisto


31 marzo 2015

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Marzo 2015

Ciao a tutti! 
meno male che c'è questa rubrica a mantenere vivo il blog.
Come sempre in compagnia di Sara e Alice.

Questo mese, 
più che una lettrice quasi per bene, 
sono stata una lettrice inconcludente!

Lo scorso mese avevo dichiarato il buon proposito di non farmi influenzare dalla lunghezza o presunta "pesantezza" della lettura. 
Caso strano il buon proposito non è ancora stato disatteso, però c'è stato un prezzo da pagare.

Una sera dopo aver studiato avevo voglia di leggere. 
Ne avevo in lettura tre, in contemporanea, tra cui scegliere.

In Marzo ho finalmente deciso di affrontare la scalata  a  "Il processo" di Kafka. 
Non propriamente la lettura più semplice. Personalmente, non riuscivo a mettere giù il libro se non arrivavo ad un punto fermo alla fine  di tutta  l'irragionevolezza dei discorsi apparentemente ragionevoli dei vari personaggi, il che avviene dopo un po' di pagine. 
Per cui non era la lettura adatta per quella sera.

La lettura in inglese del mese è "Don't point that thing at me" di Kyril Bonfiglioli - adesso nelle librerie con il titolo di Mordecai con una doppia versione della copertina tra cui quella di Gwyneth Paltrow con i baffi - la mia copia è decisamente più bella e colorata, 
per altro, il motivo per il quale lo acquistai la scorsa estate a Londra. Neanche questa lettura è banale per l'uso di slang e costrutti verbali non propriamente lineari: decisamente troppo per il mio cervellino affaticato. 

Il terzo libro che vagava per casa è la biografia di "Elisabetta I - La vergine regina" scritta da Carolly Erickson (lo scorso mese avevo scritto di volerne sapere di più sulla figura di Anna Bolena, ma la mia libreria forniva solo la storia della figlia);
alla fine, se non si presta troppa attenzione alle date e ai nomi, sembra di assistere ad una telenovelas...
lo so, non sto rendendo merito ad una delle figure femminili più carismatiche, ma io avevo voglia di leggere!

Dei tre libri appena citati sono riuscita a finire la lettura unicamente di Kafka grazie ad un provvidenziale viaggio in treno. 
Gli altri sono ancora lì che mi guardano con occhioni speranzosi, 
implorandomi di essere letti.

Ad inizio mese ho inserito nella libreria dei libri letti "Tutte le famiglie sono psicotiche" scritto da Douglas Coupland, ma si tratta di una coda delle letture di febbraio. 
Se vi lamentate delle vostre famiglie un po' sgangherate, 
provate a leggere questo libro, 
se dopo la lettura pensate che i vostri parenti siano ancora più strampalati dei protagonisti dei libri consiglierei di rivolgervi ad uno bravo. 

Una mia amica mi ha prestato "Dimentica il mio nome" di ZeroCalcare:    non sono esperta di disegni e colori, ma la storia raccontata ha una profondità che va ben oltre i disegni.

Chissà se le mie compagne di avventura sono state più proficue di me?
Penso di sì.
Non vedo l'ora di leggere i diari di Sara e Alice.


Alla prossima!
elipisto


28 febbraio 2015

Diario di una lettrice (quasi) per bene. Febbraio 2015

Ciao a tutti!

Eccoci giunti all'ultima pagina del diario delle letture, 
come sempre redatto in compagnia di Sara e Alice.

Ormai la primavera bussa alle porte e io redigo la lista dei buoni propositi:
il primo è quello di attingere alle mie scorte di libri prima di comprarne di nuovi, 
non si tratta di un vero "progetto di smaltimento libri", 
ma  voglia di vedere diminuire i numeri dei libri da leggere. 
E questo mese ce l'ho fatta!!! La colonnina degli acquisti segna un bello zero.
Conoscendomi potrei cedere ad un acquisto compulsivo il prossimo mese.
Il secondo è quello di non farmi condizionare dalla mole di un libro, nonostante gli altri miei impegni, così come ho sempre fatto. Sarò stata in grado di osservare questo buon proposito?

Passiamo alle letture.

Il mese l'ho iniziato seguendo le avventure di due donne pioniere e motocicliste che, negli Anni 30, hanno affrontato, con tanta incoscienza, la traversata da Nord a Sud del continente africano sopravvivendo al temibile deserto sahariano in sella di una motocicletta!
Il libro risulta essere un po' ripetitivo e non così avvincente come me lo aspettavo. Mi è mancata la parte "umana" dell'avventura.
Secondo me, chi ha viaggiato in Africa oppure è un centauro trova la lettura più coinvolgente.

Il libro successivo l'ho pescato a caso scorrendo avanti e indietro le pagine del Kindle, un
po' come fanno i professori prima delle interrogazioni spostando l'indice sul registro di classe. Sotto le mie grinfie è finito "L'ultimo libro" di Zoran Zivkovic che sarà anche l'ultimo libro che leggerò di questo autore. Le premesse sono ottime: una morte inspiegabile in una libreria per colpa di un libro, ma quando viene infilata nella trama la storia d'amore tra i protagonisti e i tanti riferimenti (non solo quello a Il nome delle Rosa) ad altri libri che sembrano scopiazzature, il mio gradimento scende. 
La classificherei come lettura da ombrellone senza pretese. 



Del prossimo libro terminato ricordo pure il motivo per cui lo comprai.
Era consigliato dal libro "Curarsi con i libri" alla voce Lavoro, voler cambiare...
Suggerimento fortunato; di mio non penso che avrei comprato la storia ambientata nel selvaggio West di due killers che, lungo la via del loro incarico, oltre a lasciare qualche morto qua e là, si interrogano sulla loro professione e sulle motivazioni fino a cambiare, un po' per convinzione, un po' forzati dagli eventi ad imboccare una strada diversa.
Lettura divertente, in alcuni tratti esilarante, per niente banale.

L'influenza ha colpito pure me e, nelle giornate in cui la febbriciattola ti lascia solo
le forze per leggere, ho iniziato e finito "L'altra donna del re" di Philippa Gregory prestatomi dalla mia mamma un po' di tempo fa. 
Che dire, gli intrighi di corte sono sempre affascinanti e il libro offre uno spaccato della condizione delle cortigiane e delle donne usate per stringere alleanze all'interno delle corti europee. 
L'altra donna del re è Maria Bolena, sorella della ben più famosa Anna,  che fu amante dei Enrico VIII prima dell'ascesa della sorella.
Più che vera biografia e romanzo storico lo definirei una storia romanzata visto che tra l'immagine dell'innocente Maria sottomessa e al servizio del potere della propria famiglia e la definizione di "puledra inglese" data dall'altro suo amante reale Francesco I di Valois scorre una leggera differenza. 
Nonostante le forzature della Storia alla storia penso che leggerò altro di Philippa Gregory.

Infine, ho letto questo liberculo che accompagna il DVD di Persepolis contenente le interviste alla regista, ideatrice, illustratrice del fumetto prima e dell'omonimo film dopo: Marjane Satrapi. 
Seguito dalle intervista agli altri autori e finanziatori del film, nonché da una raccolta di recensioni comparse sui principali quotidiani italiani. 
Il libricino è il giusto supporto al DVD ed è quel valore in più che si ha a comprare rispetto a vedere lo stesso lungometraggio in streaming.
Sicuramente, prima o poi, mi regalerò la graphic novel di Persepolis. 
Consigliatissimo. 

Come sempre le mie letture non sono legate da alcun filo logico, 
se non quello dettato dal libro che in quel momento sta urlando di essere letto.
Sono molto soddisfatta a vedere l'elenco dei libri da leggere che lentamente, ma inesorabilmente sta scendendo. Vero che, principalmente, si tratta di ebooks che non occupano fisicamente spazio, ma sono libri che spesso sono lì perché gratuiti o a prezzo super stracciato e non perché acquistati per volontà di leggerli.

Come sarà stato il mese di Alice e di Sara?

Alla prossima!
elipisto




Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...