11 dicembre 2015

LXII tappa - Kew Gardens

Ciao a tutti!

Dove trovare un'oasi simil tropicale a poche miglia dal caotico centro di Londra preso d'assalto durante il ponte dell'Immacolata da frotte di turisti italiani?


La risposta sono i 

Kew Gardens 

che si trovano nella zona ovest della cosidetta Greater London, 
non distanti dalla cittadina di Richmond.


I Kew Gardens sono un immenso giardino botanico ricco di specie botaniche più o meno rare,
con serre in cui sono ospitate palme e ricostruzioni di ambienti tropicali con tanto di iguane, orchidee spettacolari e non mancano le piante tipiche degli ambienti acquatici.






Il parco è molto grande e permette di trascorrere del tempo in tranquillità passando attraverso diversi ambienti: 
dalla pagoda cinese alla passeggiata all'altezza delle chiome degli alberi facendo attenzione a non tagliare la strada ai numerosi scoiattoli o di non inciampare in un tranquillo pavone.
.

Ovviamente una bigia giornata dicembrina non è l'ideale per andare a visitare un giardino botanico che ha il suo massimo durante la primavera e l'estate, però è bello vedere come la natura si adatta e reagisce al tempo più inclemente e ci sono sempre le serre che sono calde e ricche di verde!

Al momento della visita risultavano chiusi sia il Kew Palace (riapertura primavera 2016) e la Temperate House (oggetto di importanti interventi di conservazione e restauro).

In questo breve video dei Kew Gardens vengono presentate le 10 attrazioni principale da visitare mostrate nella loro luce migliore.



Grazie di cuore alla mia amica Anna che mi ha accompagnato alla scoperta di questo piccolo angolo di paradiso in cui ho già voglia di tornare.

Alla prossima!
elipisto









30 novembre 2015

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Novembre 2015

Ciao a tutti!

Finalmente, 
seppur con pochi libri, 
ritorna il diario delle mie letture,
come sempre in compagnia di Sara e Alice.

Nel mese di novembre,
rientrata dalle vacanze e con la mente finalmente libera,
sono riuscita a leggere romanzi di un certo spessore.

Accogliendo i suggerimenti di una paio di amiche 
(Sara una sei tu e il tuo video)
ho deciso di affrontare le oltre 900 pagine de:


"Il petalo cremisi e il bianco" di Michel Faber

che narra le vicende dell'ascesa e redenzione di Sugar in una Londra vittoriana partendo dai quartieri malfamati fino alla Londra bene della nuova classe industriale emergente. 
Libro coinvolgente, 
a tratti violento, 
ma mai scabroso che segue le vicende tragiche dei diversi personaggi,
 tutti molto ben caratterizzati e, a turno, veniamo proiettati nella loro vita e nella loro psiche e facciamo il tifo per l'una, vorremo a prendere a sberloni l'altro oppure dare una scrollata ad un altro.


Sempre sulla scia dell'entusiasmo di potermi permettere la lettura di "tomoni"
ho finalmente preso tra le mani:

"Il seggio vacante" di J.K. Rowling.

Ripetiamo tutti insieme:
"Non è Harry Potter, non ha niente a che fare con Harry Potter".

Si tratta di un libro che lascia ben poche speranze sulla bontà del genere umano: 
è un romanzo amaro, doloroso, crudo e a tratti feroce sulle piccolezze umane che, per un briciolo di potere, ricorre a meschinità e non si cura, se non in minima parte, dell'umanità e delle sofferenze altrui.

Tanto per non farmi mancare nulla sto anche leggendo "Harry Potter and the Deathy Hallows" e sul comodino c'è "Piccoli suicidi tra amici"

Ho letto solo un paio di libri,
ma, in entrambi i casi, si è trattato di letture che pongono interrogativi,
spingono a riflessioni e sono scritti bene, cosa che non guasta mai!
Letture assolutamente promosse e consigliabili.

Il reparto nuove entrate si è arricchito di ben quattro nuovi libri!

Due graditissimi regali ricevuti da persone che mi conoscono molto bene e a cui sono molto affezionata, molto più di quanto non riesca ad esprimere:

I misteri della montagna di Mauro Corona 

La leggenda dei monti naviganti di Paolo Rumiz.
Cari amici, abbiate fede che prima o poi arriverà il loro turno di lettura e saranno sicuramente apprezzati.

Poi sono passata in libreria e c'è la promozione su una selezione di romanzi della collana Vintage Gold Collection edita Bompiani che con 20 euro ti permette di portare a casa due titoli: in pratica a 10 euro l'uno.
Non hanno voluto staccarsi dalle mani:
"La verità sul caso Harry Quebert" di Joel Dicker
e
"Il cardellino" di Donna Tart

Avete letto qualcuno di questi libri?

Chissà quali sono state le letture di Novembre di Sara e Alice?

Alla prossima!
elipisto

24 novembre 2015

LXI tappa - Lungo la Kancamagus Highway


Ciao a tutti!!

Oggi vorrei portarmi con me nel cuore del foliage del New England:


ossia la strada che da North Conway porta a Lincon attraversando 
la White Mountain National Forest.

La scelta di viaggiare ad Ottobre è stata anche dettata dalla possibilità di vedere l'esplosione dei colori autunnali che ammantano e avvolgono i dolci rilievi delle alture di questa parte degli Stati Uniti.

Ma le stagioni, si sa, fanno un po' quello che vogliono loro e, 
prima della partenza, 
un po' di timore di non "centrare" il culmine del foliage c'era, 
insieme alla cinica consapevolezza che per vedere l'autunno fosse sufficiente uscire sul balcone e osservare le piante al di là della strada.

Invece la fortuna sorride agli audaci et voilà 34 miglia e mezza in mezzo ai gialli, rossi, arancioni di aceri, betulle e altri alberi senza nome lungo questa strada dal nome un po' impronunciabile.
Ogni curva riserva uno scorcio nuovo e una nuova composizione della tavolozza di colori e di  sfumature che si fondono a creare sempre nuove scenografie.

Lungo la strada sono presenti delle aree sosta nei punti panoramici,
esiste la possibilità di compiere numerose passeggiate da quelle di una quindicina di minuti a quelle di più giorni e
la macchina fotografica non si spegne mai!

Le tante foto scattate non riescono cogliere appieno l'atmosfera del posto e, alla lunga, risultano essere un po' ripetitive: 
foglie gialle, foglie rosse,
ma questa sfumatura di rossoaranciomarrone non l'ho ancora immortalata,
 toh un pino e c'è pure un fiumiciattolo.

Ho provato ad creare una piccola presentazione per raccogliere le foto e provare a simulare il fluire del panorama davanti agli occhi.




Alla prossima!
elipisto

17 novembre 2015

LX tappa - Statua della Libertà & Ellis Island

Ciao a tutti!

Da quanto tempo povero blog negletto!
Adesso che lo studio è terminato (Alleluja alleluja!) 
è ora di rimettersi in carreggiata.

Niente di meglio di un post sulle ferie.

Oggi vi porto con me nella Grande Mela e, in particolare, sulla prima cosa che gli immigrati vedevano quando giungevano a tentar la fortuna sul suolo americano:


donata dai Francesi agli Americani quale simbolo di amicizia tra le due Nazioni  inaugurata nel 1886, 
da allora è il simbolo per eccellenza della democrazia e della libertà.

Si prende un comodo traghetto che da Battery Park, proprio sulla punta estrema di Lower Manhattan, porta prima alla Liberty Island e successivamente collega Ellis Island sede dell'Immigration Museam.
Battery Park & Lower Manhattan

Appena il battello si stacca dal molo tutti tentano di accappararsi un posticino vicino alle balaustre per scattare le classiche foto cartoline dello skyline newyorkese.
Potevo esimermi dal seguire la massa?
No.
Classico skyline neworkese

Si è tutti concentrati a guardarsi alle spalle Manhattan che si allontana che, quasi,
 non ci si rende conto che davanti a noi si staglia imponente lei.
Statua della Libertà

E' veramente grande!

Ovviamente tutti si dimenticano di New York per provare ad immortalare il profilo migliore dell'altera e fiera statua.
Potevo fare la turista alternativa?
Perché mai avrei dovuto.

La visita consiste nel compiere il periplo di Liberty Island dato che i biglietti per la salita al piedistallo e alla corona devono essere prenotati in anticipo e sono in numero limitato,


fare le foto avendo New York come sfondo,

Ho barato, questa foto è scattata dal traghetto.


fare le foto insieme alla Statua della Libertà,


fare le foto a chi fa le foto.



Si riprende il traghetto e in brevissimo tempo si giunge a Ellis Island che, dal 1892 al 1954, fu l'incubo degli immigrati appena giunti che venivano rapidamente esaminati da ufficiali che, in pochi secondi, decidevano se l'immigrato avesse i requisiti per poter approdare sul suolo americano o dovesse abbandonare ogni speranza e tornare indietro.
Il tutto è raccontato da un interessante museo 
l'Ellis Island Immigration Museum
che racconta i diversi "gradi del giudizio" cui gli immigrati dovevano passare.
Ingresso del museo



Registry Room
Esperienza emozionante e istruttiva.

La destinazione è turisticissimissima, ma il sistema di traghetti è ben collaudato e adatto a gestire grossi flussi di turisti, però se si riesce ad evitare il picco dell'afflusso della domenica la visita ne trae giovamento.



Alla prossima!
elipisto

01 ottobre 2015

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Settembre 2015

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro consueto appuntamento con il diario delle letture del mese,
come sempre,
in compagnia di Sara e Alice.

Io ho letto poco e la scusa che tiro fuori dal cilindro per questo mese
 è


Ebbene sì, tra poco è il turno delle mie vacanze estive fuori stagione.
Io sono affezionata alle Lonely, ma questa volta ho fatto fatica ad organizzare le tappe:
avrei gradito suggerimenti sulle strade da percorrere, sulle deviazioni da fare; 
vedremo come andrà.
Come avevo già fatto per la Birmania, molto probabilmente, aggiornerò solo Instagram



La prima metà circa del mese è stata impegnata dalla lettura di un libro che mi hanno consigliato in tanti: 
"Vangelo secondo Biff. Amico d'infanzia di Gesù" 
del dissacrante Christopher Moore in cui Biff racconta la vita di Gesù da quando era adolescente fino alla Crocefissione.
Astenersi dalla lettura: fanatici, integralisti, bigotti..
Lettura consigliata a tutti gli altri: si ride, si riflette, si pensa.



Passando dal sacro al profano,
da una morte all'altra,
la seconda metà del mese è stata caratterizzata dal sesto volume della saga di Harry Potter di J.K Rowling: 
"Harry Potter and the Half-Blood Prince"
che avevo interrotto un bel po' di mesi fa perché, sapendo come sarebbe finito, 
non avevo voglia di vederlo scritto nero su bianco.
Però la curiosità e la necessità di riconciliarmi con la lettura in lingua hanno fatto sì che lo riprendessi in mano e mi lasciassi catturare delle atmosfere sempre più cupe di Hogwarts sempre più assediato dalle forze del male di Voldemort.

Nessuna nuova entrata ad affollare la già strabordante libreria.

Cosa avranno letto Sara e Alice?
E, soprattutto, che cosa mi consigliate di leggere durante le vacanze statunitensi?

Alla prossima!
elipisto


05 settembre 2015

LIX Tappa - Castello di Fénis

Ciao a tutti!

Finalmente si torna a fare la turista!

In realtà la meta originale sarebbe dovuta essere il Forte di Bard 
che sta ospitando fino a fine settembre delle mostre che mi interessano.
La mia mente diabolica aveva elaborato IL piano perfetto: 
arrivare verso mezzogiorno in un giorno in cui le previsioni erano pessime.
Il piano perfetto aveva omesso di verificare che questo fine settimana era prevista la terza edizione della Napoleonica, ossia della rivisitazione dell'assedio di Napoleone al forte.
Impossibile trovare parcheggio.

Che fare? 
Perdere le speranze e tornare a casa con le pive nel sacco maledicendo un po' la sfortuna? 
Naaaa...non io!

Il piano B perfetto prevede la visita al castello di Fénis, 
uno dei castelli simbolo della Valle d'Aosta.



Sembra proprio il castello turrito e impugnabile 
da cui prodi cavalieri partivano amati di lancia e scudo 
al salvataggio di principesse racchiuse immancabilmente nella torre più alta. 

In realtà il castello, dall'aspetto così austero, non venne mai posto sotto assedio e la funzione principale fu quella di incassare gli oboli versati dai pellegrini diretti a Santiago de Compostela e di essere punto di trasmissione delle comunicazioni che i Savoia inviano da Torino a Chambery.



L'aspetto attuale è il risultato dell'intervento di fine '800 di Alfredo d'Andrate che lo mise in sicurezza e ne rifece i tetti dopo che era stato trasformato in una stalla e in un fienile. Durante il fascismo venne aggiunta la rete muraria più esterna allo scopo di rendere più scenografico l'impatto visivo.

La visita guidata durata un'ora e si entra nelle cucine.
Lo sapete che il camino della cucina del castello ha un camino alto ben 18 metri? 
Si prosegue negli altri ambienti per arrivare alla camera da letto del signore


E terminare in bellezza con la piccola raccolta corte interna 


Questa foto vi sembra di averla già vista da qualche parte?
Vuol dire che siete stati alla Rocca del Borgo Medievale di Torino
 che di medievale ha ben poco: 
venne costruito nel 1884 per l'Esposizione Internazionale ispirandosi a diversi castelli piemontesi e valdostani.

Nell'attesa che la visita guidata iniziasse, 
ho seguito la stradina sterrata che parte alle spalle del castello e porta alla vicina borgata. 
Sarò stata la giornata dal cielo terso in cui le nuvole si rincorrevano,
sarà stato il vento che spazzava le cime e piegava l'erba,
ma l'insieme si è rivelato molto piacevole e rilassante.


Per altre foto clicca qui.

Alla prossima!
elipisto

Qualche informazione pratica:
- il castello è facilmente raggiungibile dall'autostrada Torino - Aosta con uscita a Nus
- il biglietto costa 5 euro - riduzione per i possessori dell'Abbonamento Musei Torino
- la visita è guidata. 

01 settembre 2015

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Luglio e Agosto 2015

Ciao a tutti!

Rieccomi con un nuovo appuntamento del diario che copre ben due mesi.

Iniziamo subito che le letture hanno subito un'accelerazione nelle ultime due settimane e i titoli si sono accumulati.

Il mese di luglio si è caratterizzato per letture brevi effettuate in preziosi momenti ritagliati allo stesura della tesi.
Il mio criterio di scelta è stato:
poco tempo = poche pagine

Le prime tre letture sono legate dal filo della realtà trattando di storie vere sullo sfondo della realtà medio orientale. 
Siamo grati alla nostra traballante democrazia e a chi ha combattuto e combatte per la tutela dei diritti: non è la realtà ideale, ma ci sono realtà molto peggiori. 


"Diventare sorelle a Teheran" di Massimo Paradiso è un reportage romanzato di una ragazza che da partecipante disinteressata e marginale alla rivoluzione verde, viene ingiustamente catturata e imprigionata e in carcere trova delle sorelle: altre donne che come lei sono in carcere per le loro idee o, semplicemente, per non aver abbassato la testa e lo sguardo di fronte a scelte decise per loro da altri.

"Iqbal" di Francesco D'Adamo è la storia del piccolo grande Iqbal uno dei tanti, troppi bambini sfruttati in una delle fabbriche di tappeti in Pakistan che a 10 anni ebbe il coraggio di ribellarsi e si alzare il velo sullo sfruttamento minorile, purtroppo a costo della propria vita. 

Il ciclo delle letture "istruttive" l'ho concluso con "Contro il fanatismo" di Amos Oz che raccoglie tre lezioni tenute in Germania per provare a spiegare la natura del fanatismo e provare ad ipotizzare delle strade per provare a contenerlo e a creare un clima di dialogo.
Per me, che ho sempre una grande confusione in merito al conflitto palestinese, si è trattata di una lettura istruttiva, forse un po' semplicistica per chi è più informato di me sulle questioni medio orientali.

Non sono mancati un paio di classici.

"Gente di Dublino" di James Joyce scelto perché si tratta di una raccolta di raccolti, ma letto in un periodo in cui la mia testa non riusciva a concentrarsi, infatti mi è rimasto ben poco di una lettura che si è trascinata per due mesi.

"I tre moschettieri" di Alexandre Dumas, nonostante le mie letture adolescenziali fossero improntate all'avventura e conoscessi le vicende di D'Artagnan e dei suoi degni compari non avevo ancora avuto occasione di tuffarmi tra le pagine di Dumas: più di novecento pagine che scorrono via senza annoiare.


 Infine, non sono mancati due romanzi, entrambi autobiografici.

"Le tre minestre" di Andrea Vitali e
"L'anello di acque lucenti" di Gavin Maxwell.
Il primo racconta, con la solita ironia, la fanciullezza dell'autore in compagnia delle tre zie che soprassedeva alle diverse attività della casa con poteri decisionali degni di un Ministro.
Il secondo lo comprai perché è ambientato in Scozia e narra la convivenza dell'autore con una lontra, un'accoppiata a cui non potevo resistere, per non parlare della copertina.

Per il mio compleanno sono arrivati ad arricchire la mia libreria:
Iqbal da parte di un caro amico che ho già letto

I tre giorni di Pompei di Alberto Angela da parte della mia mamma. 

Chissà quali sono state le letture di Sara e Alice?
E le vostre?

Alla prossima!
elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...