07 febbraio 2016

Sì viaggiare

Ciao a tutti!

"Ognuno attraversa un luogo con un suo ritmo.
Uno va svelto, uno ciondola.
Una città - una pagina - 
si percorre in mille modi:
attento, lento, sincopato,
frettoloso, distratto,
sintetico, analitico, dispersivo"
(L'infinito viaggiare - Claudio Magris)

Da qualche parte in Alaska -2009
Stavo leggendo queste belle parole
e parlando con amici che hanno contratto quella malattia incurabile che si chiama
VOGLIA DI PARTIRE
ho pensato a cosa spinge la sottoscritta a viaggiare.

I motivi sono diversi.
In questo momento il principale, forse,
è la fuga da una situazione (lavorativa...nulla di preoccupante)
che, 
se da un lato mi permette di viaggiare, 
dall'altro mi fa sentire in gabbia.

Bryce Canyon - 2011

E allora, via!
a respirare nuove esperienze,
ad arricchire la memoria di nuovi ricordi,
a riempire gli occhi di nuovi colori,
ad avere un punto di vista diverso.

Sono tanti i motivi che spingono le persone a mettersi in viaggio e ad uscire dalla comodità e dalla sicurezza della propria casa, 
tutti ugualmente validi, 
ma il motivo principale che spinge 
me 
a fare la valigia,
mai abbastanza spesso,
è riassumibile in una singola parola:
curiosità.
Le tre scimmiette di Nikko - Giappone 2010

Curiosità di vedere posti nuovi;
di tornare in posti già visti per vedere se e come sono cambiati;
curiosità di scoprire realtà diverse, 
per quanto non ami i viaggi alla "scoperta" di etnie perché è molto difficile, se non impossibile, spogliarsi dei nostri preconcetti di turisti/viaggiatori occidentali con la carta di credito sempre pronta;

Birmania 2014
curiosità di scoprire posti di cui non si sa nulla:
uno dei viaggi che vorrei fare è quello di andare a mettere il naso nei vari "-stan" del mondo (magari evitando Afghanistan e Pakistan) 
spuntati con la dissoluzione del mondo sovietico di cui non so nulla, 
magari perché non c'è nulla, ma "se non vedo non credo";
curiosità di vedere con i propri occhi se le immagini visti in mostre, nei libri, su internet sono proprio così spettacolari e di solito lo sono molto di più;

Incredibile tramonto sul Gran Canyon - 2011
curiosità di seguire le suggestioni letterarie:
in quanti di noi l'immagine che ci siamo fatti di San Pietroburgo è influenzata dalla letteratura ottocentesca russa, oppure quando siamo a Londra proviamo a ricercare rimasugli di quell'epoca vittoriana così ben descritta in tanti libri,
e vogliamo parlare del connubio Pessoa - Lisbona o, 
più vicino a noi, Camilleri - Sicilia.

Curiosità che mi porto dietro anche quando vado a vedere una mostra o cammino per le strade della mia città.

Ho iniziato con una citazione,
termino questo post con un'altra citazione che descrive il mio pensiero molto meglio quanto io abbia tentato di fare. 

"Bisogna vedere quel che non si è visto,
vedere di nuovo quel che si era già visto,
vedere in primavera quel che si era visto in estate,
veder di giorno quel che si era visto di notte, 
col sole dove prima pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, 
la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. 
Bisogna ritornare sui passi già fatti,
per ripeterli e tracciarvi a fianco 
nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
SEMPRE"
(Viaggio in Portogallo - José Saramago)
Da qualche parte in Islanda

E come dimenticare il grande Lucio Battisti da cui ho "rubato" il titolo del post.



Alla prossima!
elipisto

31 gennaio 2016

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Gennaio 2016

Ciao a tutti!
La fine del mese è arrivata e con essa la consueta rubrica dedicata alle mie letture,
come sempre in compagnia di Sara e Alice.
Un grosso in bocca in lupo ad Alice che è ormai agli sgoccioli sgoccioli della gravidanza.

E' un periodo in cui le letture sono molto disordinate:
leggo tanto ma concludo poco, 
infatti sono solo tre i libri terminati in questo mese
più gli altri tre o quattro iniziati.


Il mese di Gennaio è iniziato con la raccolta di racconti 
"I misteri della montagna" 
di Mauro Corona
in cui la montagna non è solo l'ambiente in cui si dipanano le vicende narrate, bensì ne è la protagonista principale;
i racconti sono dedicati alla montagna con quella sensibilità malinconica tipica di Corona. 





Ho finito la saga di Harry Potter con 
"Harry Potter and the Deathly Hallows" 
di J.K Rowling
in cui tutto arriva alla conclusione e trova la sua spiegazione e, finalmente, Harry smette di considerarsi una vittima e di sentirsi incompreso per affrontare il proprio destino salvando se stesso e gli altri.



Infine, 
la lettura più complessa e controversa del mese:
"Lui è tornato"
di Timur Vermes
caso editoriale di qualche anno fa, 
comprato dopo aver letto "Lui è tornato" in cui chi ritorna è niente meno che Gesù.
In questo caso chi si risveglia in una Germania completamene diversa (per fortuna) è Hitler in persona che, inizialmente, deve capire come interagire con la tecnologia moderna, più che con una società non più nazista, per poi utilizzare i mezzi di comunicazione a suo vantaggio per riportare in auge la sua ideologia.

Io dico solo che le ultime due frasi del libro sono:
"Non era tutto sbagliato."
Si può ricominciare da questo
e mi hanno fatto accapponare la pelle 
perché il nazismo e tutte le ideologie che utilizzano la morte degli avversari per imporsi 
non devono mai mai esser qualcosa di divertente.
Sicuramente l'espediente letterario è originale,
ma avrei apprezzato che dietro alla storia ci fosse una condanna morale maggiore,
condanna che non ho colto.

Come sarà stato il mese da lettrice di Alice e di Sara?
E voi,
che cosa avete letto?

Alla prossima!
elipisto

17 gennaio 2016

LXIII Tappa - Newport

Ciao a tutti!

oggi vi porto con me alla scoperta di uno dei gioiellini del New England:
Newport 
nel Rhode Island.

Dopo l'abbuffata di suoni e grattacieli di New York
l'atmosfera rilassata e chic di Newport, 
almeno per me, 
ha rappresentato una boccata d'ossigeno.

Nel corso del XIX secolo le ricche famiglie borghesi di NY scelsero Newport come località di villeggiatura estiva facendo costruire le loro sontuose ville lungo la Bellevue Avenue.




La maggior parte di queste lussuose mansion sono state trasformate in musei a trasmettere le atmosfere dei "Roaring Twenties" che sicuramente permeavano la tranquilla Newport durante la stagione mondana.

Alcune ville si nascondono dietro ad alti alberi dipinti con i colori dell'autunno,
altre sono chiuse per la stagione non più turistica, 
alla stregua dei loro proprietari che durante l'autunno ritornavano nelle loro case newyorkesi.

Forse la più famosa di queste ville è conosciuta con il nome di:
The Elms





La visita permette di conoscere anche i segreti del funzionamento dello spettacolo quotidiano che veniva messo in atto ogni giorno da parte dei padroni di casa a favore dei loro ospiti che dovevano essere serviti, riveriti ed impressionati.
Sembra quasi di cogliere la fugace ombra della cameriera che si affretta a sistemare le camere o a riempire i bicchieri per poi rifugiarsi per un momento di sosta nella sua piccola stanza in soffitta.

L'impressione che si ha è di opulenza e ostentazione 
in cui tutto doveva essere esagerato; 
avete presente le atmosfere del Grande Gatsby?


Molto piacevole,
oltre la visita ad una o più ville,
è la sinuosa strada che dal Rough Point,
 al termine della Bellevue Avenue,
 porta al Brenton Point State Park 
ricca di suggestivi scorci sull'oceano.








Se dico che è la parte di Newport che mi è piaciuta di più si capisce che alla fine quello che mi colpisce e mi emoziona è la natura in tutte le sue sfaccettature.



Verso nuove avventure


Alla prossima!
elipisto

02 gennaio 2016

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Dicembre 2015

Ciao a tutti!

eccoci con l'ultimo diario delle letture del 2015,
come sempre in compagnia di Sara e Alice.


Durante il mese di Dicembre, 
complici dei giorni di ferie obbligati,
ho ripreso il mio solito ritmo da macina libri.


Ero in astinenza da Neil Gaiman
uno dei miei autori contemporanei preferiti e, 
grazie ad  un'offerta di Amazon ho scaricato:

"The Ocean at the end of the Lane

(L'oceano in fondo al sentiero).

La capacità di proiettare immagini all'interno della mente del lettore di Neil Gaiman è qualcosa di unico, mentre la presenza di una "porta" tra il mondo fantastico e il mondo reale è una presenza costante nei suoi romanzi;
 nel caso specifico, purtroppo per me, 
il passaggio è rappresentato da qualcosa che attraversa il corpo umano e, si dia il caso, che uno dei miei incubi peggiori è quello di avere degli insetti che depongono le loro larve sotto la mia pelle:
 questa associazione ha rovinato un po' la mia esperienza di lettura e per questo motivo la storia narrata mi è piaciuta un po' meno delle altre già lette.


Sono passata ad un libro di un autore italiano che avevo preso, 
forse più per la copertina e per il titolo, 
che per la storia in sé che, infatti, mi ha lasciata un po' perplessa:

"Gli alberi hanno il tuo nome" di Alessandro Mari.

Durante tutto il romanzo si alternano due storie:
quella di San Francesco d'Assisi da quando è conosciuto come Cesco fino alla sua morte
e quella di Rachele e Ilario, una coppia moderna che decide di convivere e della crisi di Rachele.
Ho letto due vicende scritte con due stili diversi (complimenti all'autore) facendo fatica a passare da una storia all'altra anche perché tutti questi rimandi e analogie, decantate in critiche e recensioni, io non sono stata in grado di coglierle, 
per cui durante la lettura ero un po' stranita e disorientata.


Periodo di Natale, 
periodo di fiabe:
sullo scaffale ha iniziato a svolazzare, 
alla ricerca della propria ombra,

"Peter Pan" di J.M. Barrie

Un classico della letteratura da ragazzi che non ha deluso le aspettative.


Infine, 
caso più unico che raro,
l'ultimo libro entrato in casa,
un graditissimo regalo,
non ha avuto il tempo di transitare nello scaffale dei libri da leggere che è stato subito iniziato e finito nel giro di pochi giorni.

"L'atlante tascabile delle isole remote" di J. Schalansky 

in cui l'autrice elenca 50 isole scarsamente abitate, se non disabitate del tutto, accompagnate da cartina e il resoconto di un fatto che le ha rese "importarti".
Io, a differenza dell'autrice, oltre a leggere guide e sfogliare atlanti,
 preferisco prendere una valigia e partire.

Lo scorso mese sul mio comodino c'era in lettura 
Harry Potter and the Deathly Hallows che continua ad essere sul comodino, 
insieme ai Misteri della montagna di M. Corona.

Questo mese ho abbandonato ben due libri:
uno è "Piccoli suicidi tra amici" di A. Paasilinna 
- sul comodino lo scorso mese -
 che a me di leggere di suicidi/depressione/mal di vivere, 
anche se narrati in  forma ironica e scherzosa, proprio non va;
l'altro libro abbandonato è "Jane Austen Book Club",
 non so neanche il motivo per cui io possa aver comprato un libro simile visto il mio poco amore per le eroine austeniane,
ho iniziato a leggerlo e, oltre a non cogliere i riferimenti ai romanzi (ma la cosa non mi ha disturbato: era preventivata), 
anche la storia attorno mi è sembrata proprio un po' banale e il libro è finito nel dimenticatoio senza ulteriori rimpianti.

Chissà quali sono state le letture di Sara e Alice.
Voi cosa avete letto?

Prima di salutarvi vorrei augurarvi un felice 2016 con una citazione di Neil Gaiman:

"I hope that in this year to come, you make mistakes. Because if you are making mistakes, then you are making new things, trying new things, learning, living, pushing yourself, changing yourself, changing your world. You're doing things you've never done before, and more importantly, you're doing something!

(Io spero che per l'anno che verrà, voi facciate errori. Perché se state facendo errori, state facendo cose nuove, provando cose nuove, imparando, vivendo, spingendo voi stessi, cambiando voi stessi, cambiando il vostro mondo. State facendo cose che non avete mai fatto prima, e più importante di tutto, state facendo qualcosa! 
Scusare la pessima traduzione, ma il senso è quello)


Alla prossima!
elipisto





11 dicembre 2015

LXII tappa - Kew Gardens

Ciao a tutti!

Dove trovare un'oasi simil tropicale a poche miglia dal caotico centro di Londra preso d'assalto durante il ponte dell'Immacolata da frotte di turisti italiani?


La risposta sono i 

Kew Gardens 

che si trovano nella zona ovest della cosidetta Greater London, 
non distanti dalla cittadina di Richmond.


I Kew Gardens sono un immenso giardino botanico ricco di specie botaniche più o meno rare,
con serre in cui sono ospitate palme e ricostruzioni di ambienti tropicali con tanto di iguane, orchidee spettacolari e non mancano le piante tipiche degli ambienti acquatici.






Il parco è molto grande e permette di trascorrere del tempo in tranquillità passando attraverso diversi ambienti: 
dalla pagoda cinese alla passeggiata all'altezza delle chiome degli alberi facendo attenzione a non tagliare la strada ai numerosi scoiattoli o di non inciampare in un tranquillo pavone.
.

Ovviamente una bigia giornata dicembrina non è l'ideale per andare a visitare un giardino botanico che ha il suo massimo durante la primavera e l'estate, però è bello vedere come la natura si adatta e reagisce al tempo più inclemente e ci sono sempre le serre che sono calde e ricche di verde!

Al momento della visita risultavano chiusi sia il Kew Palace (riapertura primavera 2016) e la Temperate House (oggetto di importanti interventi di conservazione e restauro).

In questo breve video dei Kew Gardens vengono presentate le 10 attrazioni principale da visitare mostrate nella loro luce migliore.



Grazie di cuore alla mia amica Anna che mi ha accompagnato alla scoperta di questo piccolo angolo di paradiso in cui ho già voglia di tornare.

Alla prossima!
elipisto









30 novembre 2015

Diario di una lettrice (quasi) per bene - Novembre 2015

Ciao a tutti!

Finalmente, 
seppur con pochi libri, 
ritorna il diario delle mie letture,
come sempre in compagnia di Sara e Alice.

Nel mese di novembre,
rientrata dalle vacanze e con la mente finalmente libera,
sono riuscita a leggere romanzi di un certo spessore.

Accogliendo i suggerimenti di una paio di amiche 
(Sara una sei tu e il tuo video)
ho deciso di affrontare le oltre 900 pagine de:


"Il petalo cremisi e il bianco" di Michel Faber

che narra le vicende dell'ascesa e redenzione di Sugar in una Londra vittoriana partendo dai quartieri malfamati fino alla Londra bene della nuova classe industriale emergente. 
Libro coinvolgente, 
a tratti violento, 
ma mai scabroso che segue le vicende tragiche dei diversi personaggi,
 tutti molto ben caratterizzati e, a turno, veniamo proiettati nella loro vita e nella loro psiche e facciamo il tifo per l'una, vorremo a prendere a sberloni l'altro oppure dare una scrollata ad un altro.


Sempre sulla scia dell'entusiasmo di potermi permettere la lettura di "tomoni"
ho finalmente preso tra le mani:

"Il seggio vacante" di J.K. Rowling.

Ripetiamo tutti insieme:
"Non è Harry Potter, non ha niente a che fare con Harry Potter".

Si tratta di un libro che lascia ben poche speranze sulla bontà del genere umano: 
è un romanzo amaro, doloroso, crudo e a tratti feroce sulle piccolezze umane che, per un briciolo di potere, ricorre a meschinità e non si cura, se non in minima parte, dell'umanità e delle sofferenze altrui.

Tanto per non farmi mancare nulla sto anche leggendo "Harry Potter and the Deathy Hallows" e sul comodino c'è "Piccoli suicidi tra amici"

Ho letto solo un paio di libri,
ma, in entrambi i casi, si è trattato di letture che pongono interrogativi,
spingono a riflessioni e sono scritti bene, cosa che non guasta mai!
Letture assolutamente promosse e consigliabili.

Il reparto nuove entrate si è arricchito di ben quattro nuovi libri!

Due graditissimi regali ricevuti da persone che mi conoscono molto bene e a cui sono molto affezionata, molto più di quanto non riesca ad esprimere:

I misteri della montagna di Mauro Corona 

La leggenda dei monti naviganti di Paolo Rumiz.
Cari amici, abbiate fede che prima o poi arriverà il loro turno di lettura e saranno sicuramente apprezzati.

Poi sono passata in libreria e c'è la promozione su una selezione di romanzi della collana Vintage Gold Collection edita Bompiani che con 20 euro ti permette di portare a casa due titoli: in pratica a 10 euro l'uno.
Non hanno voluto staccarsi dalle mani:
"La verità sul caso Harry Quebert" di Joel Dicker
e
"Il cardellino" di Donna Tart

Avete letto qualcuno di questi libri?

Chissà quali sono state le letture di Novembre di Sara e Alice?

Alla prossima!
elipisto

24 novembre 2015

LXI tappa - Lungo la Kancamagus Highway


Ciao a tutti!!

Oggi vorrei portarmi con me nel cuore del foliage del New England:


ossia la strada che da North Conway porta a Lincon attraversando 
la White Mountain National Forest.

La scelta di viaggiare ad Ottobre è stata anche dettata dalla possibilità di vedere l'esplosione dei colori autunnali che ammantano e avvolgono i dolci rilievi delle alture di questa parte degli Stati Uniti.

Ma le stagioni, si sa, fanno un po' quello che vogliono loro e, 
prima della partenza, 
un po' di timore di non "centrare" il culmine del foliage c'era, 
insieme alla cinica consapevolezza che per vedere l'autunno fosse sufficiente uscire sul balcone e osservare le piante al di là della strada.

Invece la fortuna sorride agli audaci et voilà 34 miglia e mezza in mezzo ai gialli, rossi, arancioni di aceri, betulle e altri alberi senza nome lungo questa strada dal nome un po' impronunciabile.
Ogni curva riserva uno scorcio nuovo e una nuova composizione della tavolozza di colori e di  sfumature che si fondono a creare sempre nuove scenografie.

Lungo la strada sono presenti delle aree sosta nei punti panoramici,
esiste la possibilità di compiere numerose passeggiate da quelle di una quindicina di minuti a quelle di più giorni e
la macchina fotografica non si spegne mai!

Le tante foto scattate non riescono cogliere appieno l'atmosfera del posto e, alla lunga, risultano essere un po' ripetitive: 
foglie gialle, foglie rosse,
ma questa sfumatura di rossoaranciomarrone non l'ho ancora immortalata,
 toh un pino e c'è pure un fiumiciattolo.

Ho provato ad creare una piccola presentazione per raccogliere le foto e provare a simulare il fluire del panorama davanti agli occhi.




Alla prossima!
elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...