31 marzo 2019

Sopra e sotto il comodino - Marzo 2019

Ciao a tutti!
Ecco il resoconto delle mie letture marzoline caratterizzate dal terminare libri che si stavano trascinando da tempo e dagli acquisti effettuati senza alcun ritegno al Book Pride di Milano che sono andati ad aumentare i libri sul comodino.

La prima lettura terminata è stata "Uno scià alla corte d'Europa" di Kader Abdolah. Di questo autore avevo amato Scrittura Cuneiforme e il suo narrare a tratti epico ed evocativo del narrare orientale.
In questo libro, dalla bellissima copertina, viene riportato il presunto diario scritto dallo Scià di Persia in visita presso le corti europee in cui emerge la differenza di culture presente tra l'Oriente più legato al passato e l'Occidente già proiettato nel futuro e con la testa verso i conflitti mondiali. Attraverso le parole di un professore di lingue orientali che ha trovato il diario, l'autore ci fa fare un salto in avanti fino alla contemporaneità in cui la cultura europea si chiude di fronte ai flussi migratori provenienti dalla Siria (e non solo). Come sempre ci sono più livelli di narrazione, ma in questo libro ho trovato la scrittura più frammentata e meno coesa.



Ho proseguito il mese con "The murder of Roger Ackroyd" della signora del giallo Agatha Christie. In questo libro Hercule Poirot, formalmente in pensione, si trova alle prese con un classico omicidio in stanza chiusa in cui tutti sono sospettati e tutti hanno un valido motivo per commettere l'omicidio. Per una volta tanto ho scoperto l'assassino due righe prima della rivelazione finale. 


In questo libro Alberto Angela ci accompagna passo dopo passo a rivivere "I tre giorni di Pompei" prima della fatidica esplosione del 49 a.C che distrusse Pompei ed Ercolano causando la morte di migliaia di vite umane. 
Sembra di ascoltare una puntata di una delle trasmissioni di Alberto Angela e, attraverso le sue parole, è un po' come assistere ad una rievocazione di quei drammatici giorni. La narrazione si basa sempre sui dati scientifici, ma è ben romanzata, al punto da sognare di dover scappare dal temibile vulcano che minacciava casa mia (ovviamente non c'è nessun rischio di questo tipo nelle zone dove abito).



"Adesso scappa" di Patrizia Rinaldi e Marta Baroni (chi è l'illustratrice) è un breve graphic novel che fa il focus sul bullismo e sul sentirsi "sfigati" e sul potere di usare la propria testa per far valere i propri diritti senza trascendere nella violenza. Le immagini sono più efficaci di tante parole e andrebbe letto in tutte le scuole. 
Lettura piacevole ed istruttiva. Da segnalare che il font utilizzato è ad alta leggibilità.



Da tempo vedo in libreria i libri di Elizabeth Von Arnim dalle copertine accattivanti e di cui non sapevo assolutamente nulla. Sono riuscita a recuperare "Un incantevole aprile" in cui sono narrate le vicende di quattro donne, le più disparate tra loro, che trascorrono un mese - aprile, per l'appunto - in un castello che si affaccia sul Mar Ligure circondato da un bellissimo giardino che, con l'arrivo della primavera, esplode in un tripudio di profumi e colori. Qua, grazie alla magia del posto, le compagne di soggiorno rinascono e ritrovano la loro vera essenza. I personaggi sono abbastanza stereotipati e la scrittura abbastanza pomposa, ma è figlia del tempo in cui è stato scritto (1922) e della vita dell'autrice, ma si tratta di un bel "romanzo della nonna" da poter leggere sotto l'ombrellone.

Le letture successive sono frutto dei libri che sono venuti a casa con me dopo una mattinata trascorsa al Book Pride. Conto di leggerli nel corso dei prossimi due mesi, ma chissà quali libri mi chiameranno prossimamente.

Il primo volume terminato è "Nostalgistan. Dal Caspio alla Cina, un viaggio in Asia Centrale" di Tino Mantarro edito dalla Ediciclo Editore.
Sono affascinata dallo sconosciuto e faccio confusione tra tutti gli "Stan" che ci sono, per cui mi sono portata a casa questo volume. Un viaggio verso Est attraverso gli stati (ri)emersi dallo disfacimento dell'URSS che tentano di proiettarsi verso il futuro con esiti alterni, ma che spesso fanno venire in mente il gattopardiano "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi". Nonostante le parole dell'autore non siano generose con questi paesi, a me la voglia di mettere il naso da quelle parti del mondo non è passata.


"Il piccolo dizionario delle malattie letterarie" di Marco Rossari edito da Italo Svevo è un breve divertissement letterario che parte dal presupposto che la letteratura è "una malattia che si contrae nell'infanzia quando il corpo è più gracile" che si declina in tante malattie tra cui quella del "Comodino: nevrosi dell'accumulo".
Divertente, colto (a volte persino troppo, almeno per me), di rapida lettura.
Stavo dimenticando la peculiarità che le pagine non sono tagliate, ma bisogna armarsi di un taglierino per poter proseguire nella lettura, il tutto ha un che di terapeutico.


Quali sono state le vostre letture?

Alla prossima!
elipisto







17 marzo 2019

Alla scoperta delle Blue Mountains

Ciao a tutti!

A 2 ore di treno da Sydney, ancor di meno in auto, si è catapultati in mezzo al verde in un bellissimo sito Unesco: 
le Blue Mountains.

Immaginate di arrivare in un posto nuovo, di cui avete solo qualche vaga notizia, e fino all'ultimo la bellezza del luogo non si svela davanti ai vostri occhi. 
Con le Blue Mountains succede così.

Katoomba - il principale paese del parco - si trova in posizione elevata a circa un paio di kilometri rispetto alla tappa obbligatoria del "Three Sisters Lookout",
man mano che ci si avvicina il sipario lentamente si apre sul panorama che si espande tutto attorno, fin quasi sotto ai piedi.
Ebbene sì, il punto panoramico si trova sul ciglio della scarpata che è una delle caratteristiche delle Blue Moutains: una catena montuosa formata da una parte di rocce erose che si erge al di sopra di vallate ricche di eucalipti e alberi di felci.


Le mie parole non sono assolutamente in grado di esprimere il senso di meraviglia che si ha di fronte a tale spettacolo e, probabilmente, neanche le foto riescono a cogliere l'ampiezza del panorama. 
Ci si sente piccoli e spersi, ma fortunati a poter essere qui.


Le Blue Mountains, per fortuna, non sono unicamente le Three Sisters. 

Ci sono diversi modi per esplorare questa bellissima zona ricca di cascate, foreste, grotte.
Noi abbiamo optato per una bella e facile escursione percorrendo parzialmente il sentiero denominato 
Prince Henry Cliff Walk 
che parte dal visitor centre. 
Il meteo non è stato certo dei migliori e per tutto il tempo siamo rimasti avvolti dalle nuvole in cui, a malapena, si vedevano le cime degli alberi sopra le nostre teste. 
Sarà stata la tranquillità o l'atmosfera surreale di camminare senza riferimenti, 
ma mi sono goduta ogni singolo istante.


















Il giorno successivo il sole è tornato a splendere e la visibilità è passata da un livello "cippa lippa" ad un livello "wow".
Non c'era neanche una nuvola ad offuscare il sole e abbiamo goduto appieno dei panorami offerti dal sistema di funivie e del trenino dello Scenic World.

Si tratta di un modo intelligente di riutilizzare "le infrastrutture" utilizzate dai minatori per spostare il carbone estratto. 
A bordo di moderni "vagoncini" si percorre una ripida galleria scavata nella nuda roccia (pendenza di circa 52%) arrivando nel bel mezzo della foresta temperata ricca di eucalipti, felci, alberi altissimi che si può scoprire seguendo un facile percorso ad anello su diverse passerelle create per non rovinare il fragile  ecosistema, ricordiamoci che siamo all'interno di un sito Unesco.

Si risale con una funivia uscendo dalla foresta fino araggiungere nuovamente il punto di partenza. Da qui si è pronti per salire sullo Scenic Skyway: un'altra funivia che attraversa una rientranza della parete rocciosa letteralmente appesi nel vuoto! 
Inoltre, per rendere l'esperienza ancora più adrenalinica (il tutto in assoluta sicurezza) parte del fondo della cabina è trasparente e lo sguardo spazia in ogni direzione.


Lo Scenic Word è la classica attrazione turistica, ma il biglietto vale per tutta la giornata e per un numero illimitato di corse per cui si può scorazzare tranquillamente.
Il mio consiglio è di giocare d'anticipo e scendere nella foresta con il primo trenino per poter godere dell'ambiente e dei suoni anticipando l'arrivo delle orde dei turisti.


Ci sono altre cose da vedere alle Blue Mountains e non ci si stufa di sprofondare nell'orizzonte ma, ahimé, il tempo a nostra disposizione è terminato e dobbiamo prendere il treno per tornare a Sydney.





Alla prossima!
elipisto

01 marzo 2019

Sopra e sotto il comodino - Gennaio e Febbraio

Ciao a tutti!

Proviamo a dare continuità anche alla "rubrica" dedicata alle mie letture. 

A Gennaio, complice il viaggione in Australia, ho unicamente letto 
"Vi racconto l'astronomia" di Margherita Hack
in cui la grande scienziata propone un excursus delle scoperte che ci stanno permettendo di esplorare i confini dell'universo.
Io ho tutt'altro che una mente matematica e i numeri mi mandano in confusione, con questa doverosa premessa il libro è una lettura sicuramente interessante e permette a noi, poveri mortali di alzare gli occhi al cielo e sentirsi un po' meno soli. Ovviamente dove venivano illustrate formule matematiche mi perdevo un po', ma è un limite mio.

Passando a Febbraio ho fatto una serie di letture molto piacevoli e una da dimenticare.
Iniziamo.

Con "Il più grande uomo scimmia del Pleistocene" di Roy Lewis sfociamo nel racconto surreale dell'evoluzione dell'uomo da quando è sceso dagli alberi fino a quando è iniziata la Storia.
Il capofamiglia illuminato spinge sull'acceleratore dell'evoluzione culturale e scientifica del suo clan che si accompagna ai primi semi dell'invidia e della cupidigia.
Una lettura assolutamente divertente per l'assurdità delle situazioni, ma che, soprattutto sul finale, fa riflettere. 


Dopo aver letto Mattatoio n° 5 non potevo non leggere 
"Ghiaccio Nove" di Kurt Vonnegut

Di per sé la storia è apparentemente semplice: uno scrittore vuole narrare le vicende dello scienziato che ha ideato la bomba nucleare e, seguendo le "testimonianze, si ritrova invischiato nella più grande catastrofe mondiale.
Difficile descrivere l'esperienza di lettura. Occorre lasciarsi andare e fidarsi della penna di Vonnegut che abilmente ci accompagna a conoscere una pletora di personaggi assurdi in una situazione sempre più surreale, il tutto condito dalla tipica ironia dell'autore. 


Rimanendo sempre nell'ambito della fantascienza, a sottolineare quanto le classificazione di generi comprendano libri diversissimi tra loro, ho letto:
"Dune" di Frank P. Herbert.
Mi sono approcciata a questa lettura grazie al Salotto di Lettura ideato e gestito da Jessica del canale YouTube di Pennylane.
Il mondo creato da Herbert è magnifico e ti catapulta direttamente nel cuore della storia a vivere i turbamenti di Paul, gli intrighi imperiali, la ribellione nascosta per la libertà dei Fremen, il potere del Bene Gesserit, i vermi del deserto e la spezia, la stessa che, anche tu lettore prendi e diventi parte del mondo del deserto. Mi sa proprio che continuerò la saga.

Infine, è arrivato il libro che, mi auguro, rimanga la peggior lettura di quest'anno.
Ero alla ricerca di un libro di avventura che mi accompagnasse durante il viaggio. La trama di "Shogun" di James Clavell prometteva tutto questo: avventurieri, intrighi di corte, guerre, il tutto sullo sfondo del Giappone del 1600. 
No. 
Il libro è troppo lungo e, soprattutto, è lento: le vicende si susseguono senza avere l'impressione che stia succedendo qualcosa, i colpi di scena sono abbastanza telefonati oppure ti fanno dire: "sul serio? ma veramente?", i dialoghi fanno venire il latte alle ginocchia - capisco la necessità di rispettare il formalismo nipponico e il giapponese stentato del protagonista, ma si sarebbe potuto ovviare in altra maniera. 
Ho apprezzato il contesto storico e la descrizione degli usi e costumi giapponesi rapportandoli a come si viveva in Europa all'epoca. 
Per fortuna l'ho acquistato in ebook in offerta.

Come sempre si tratta delle mie incompetenti impressioni.

Quali sono state le vostre letture?

Alla prossima!

elipisto

17 febbraio 2019

Un viaggio Down Under

Ciao a tutti!
sono tornata da un viaggio e che viaggio! 
Più di tre settimane Down Under!
Con la scusa di andare al matrimonio di una cara amica, cui non potevo dire di no: ero la testimone di nozze, ho anticipato a Gennaio le vacanze, nientepopodimeno che dall'altra parte del mondo in Australia.

Ma come organizzare un viaggio in un paese che è più grande dell'l'Europa? 
Beh, bisogna mettersi in testa che per quanto si corra non si potrà mai visitare tutto. 
Dopo questa doverosa premessa si tratta "solo" di fissare le tappe o segmenti del viaggio. 
Facile, no? 
Insomma...

La prima tappa è obbligata: Brisbane dove si è tenuto il matrimonio, ma poi? 
Visitare il Queensland oppure andare di qua e di là.
Leggendo sulla guida, l'estate non sembrerebbe essere la stagione ideale per visitare il Queensland con il suo clima sub tropicale che cozza con la mia predilezione per il fresco, meglio andare andare a sud a trovare un clima migliore (non è andata proprio così, ma il clima è impazzito).







Prima di dirigersi a meridione c'è un'altra tappa obbligata nonostante non sia decisamente la stagione adatta dato che si trova nel bel mezzo dell'Australia:
e tutte le aspettative sono state ampiamente superate.

Dopo la puntata nel Red Centre percorriamo la Great Ocean Road
una delle strade panoramiche più famose al mondo che ha il suo culmine nella vista sui celebri 12 Apostoli! 
Et voilà il terzo segmento della nostra avventura.


Altri simboli australiani per eccellenza sono i canguri e i koala, complice il nome e qualche immagine su Instagram, la quarta destinazione è Kangaroo Island dove ci siamo immersi nella natura e abbiamo visto tanti animali.




Purtroppo, è ora di riconsegnare la macchina e prendere un volo aereo per Sydney per rientrare nella vecchia Europa, ma la vacanza non è ancora finita e c'è ancora tempo per raggiungere in treno le vicine Blue Mountains e lasciarci meravigliare dal paesaggio che ci ha letteralmente lasciato a bocca aperta.



Le tappe fondamentali sono fissate, si tratta solo di unire i puntini e l'itinerario è fatto!




Mentre mi industriavo a inserire i punti sulla mappa mi sembrava di aver fatto un sacco di cose, poi ho rimpiccolito la mappa e i kilometri percorsi (quasi 2.200 in una settimana) e i voli presi sono un nonnulla.

E' stato un viaggio intenso, con alcune levatacce per ammirare l'alba o prendere dei voli aerei, ma con spazi di riposo, utili per sfuggire alle punte di caldo estremo in cui ci siamo imbattuti: 
i 43-45° di Parndana (il doppio delle temperature usuali per la zona) non li dimenticherò facilmente!

Abbiamo visto un sacco di animali, ma nessuno di quelli pericolosi per cui l'Australia è famosa, tranne un serpente a Yulara a cui, però, non ho chiesto se fosse velenoso o meno. 

I paesaggi lasciano a bocca aperta,
un paio di volte ho fatto fatica ad allontanarmi, vuoi per la bellezza intrinseca del luogo, vuoi per il momento in cui l'ho vissuto.

Mi è difficile dire quale sia stato il posto più bello visitato: 
"l'alba non alba" (troppo nuvoloso) ai 12 Apostoli in cui saremmo stati una quindicina e i vicini Gibson Steps in cui eravamo soli; 
l'aprirsi delle cortine sulle Blue Mountains dal lookout, 
senza dimenticare il Motel di Meningie con vista sul lago Albert.
Ma ce ne sono molti altri!


Sono tornata fisicamente da due settimane, ma mentalmente ci impiegherò un po' a rientrare, la mente divaga spesso e i ricordi spuntano all'improvviso a sottolineare l'intensità di un viaggio simile.

Se per caso esiste l'equivalente della "saudade" per l'Australia, io ce l'ho!

Alla prossima!
elipisto

08 gennaio 2019

Le mura di Saint Malo


Ciao a tutti! 
Saint Malo vista dal Fort National

Città corsara, capitale del mare, porto sicuro e città imprendibile sconfitta unicamente dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, questa è Saint Malo!


Fort National

Dopo la fine della guerra è stata quasi interamente ricostruita pietra su pietra utilizzando gli stessi materiali rispettando la planimetria e l'archittettura originaria permettendo al fascino delle mura di ammaliare i turisti contemporanei.


Ho un debole per le finestre
Saint Malo si estende ben oltre la cittadella fortificata, ma il cuore è raccolto tra la possente cinta muraria che circonda lo sperone roccioso su cui si erge.

D'estate le stradine selciate sono invase da turisti ed è difficile trovare un briciolo di autenticità in mezzo alla pletora di ristoranti che offrono indistintamente "moules frites" e "gallette bretonne", 
ma basta salire sulle mura per respirare l'aria dell'oceano e lasciarsi conquistare dell'eterno movimento del mare che sale fino ad infrangersi contro le mura per poi ridiscendere a lasciare libere ampie porzioni di spiaggia trasformando la cittadella imprendibile in amena località balneare.



Con il giusto vento c'è un pullulare di Kite surfers












Il fascino e la fama di Saint Malo risiedono anche nell'ampiezza delle maree che qui raggiungono una media di 12 metri: vuol dire che il livello del mare si innalza fino a coprire  una palazzina di 4 piani! 
Su YouTube ci sono alcuni video impressionanti delle "grandes marées": ossia le maree con "coefficiente alto" che, con l'aiuto del vento, creano delle onde violente che si infrangono rumorosamente sulla promenade che costeggia la lunga baia di Saint Malo.
ça vas sans dire che durante il mio breve soggiorno la marea aveva un "coefficiente" basso: 
ossia l'ampiezza era sotto i dieci metri e il picco di alta marea era o, nel cuore della notte o, quando eravamo a visitare i dintorni di Saint Malo, per cui non ho potuto godere appieno del movimento del mare.


Durante l'alta marea l'acqua arriva fino al punto in cui ho scattato la foto!
Durante la bassa marea si giunge a piedi fino al Fort National

Dalle mura durante l'ora magica del tramonto, 
forse la mia preferita durante le lunghe giornate estive, 
è possibile ammirare il tramonto e scattare migliaia di fotografie! 

La piscina che si vuota e si riempe con la marea





Saint Malo con le sue stradine selciate, il suo giro di mura, la sua aria respingente per i nemici ma che offre un porto sicuro agli amici, mi ha conquistato anche se, probabilmente, ne ho appena scalfito la superficie. 
Vorrei tornarci un giorno, magari fuori stagione e durante una delle grandi maree.

Alla prossima!

elipisto




18 dicembre 2018

Un anno di letture

Ciao a tutti! 
Dicembre mese di bilanci e Goodreads propone il riepilogo delle letture del 2018 con il suo 
Year in books

Che dire, ho finalmente superato il "blocco del lettore" e il pendolarismo ha contribuito al fatto che io abbia letto più di un libro a settimana (a tutt'oggi sono 53, cui si aggiungono quei due o tre libri in lettura...) con una media di 255 pagine per libro, 
non che la lettura debba essere una gara a chi legge di più o legge meglio!

Scorrendo i titoli ho letto di tutto un po' spaziando tra narrativa e saggistica, tra tomoni e libri brevi, tra novità e libri più antichi
 e mi è venuta in mente una classifica a modo mio.

Libri che mi hanno arricchito
Mai calare l'attenzione sulla creazione di un "nemico fittizio" (ebrei, gli altri, i diversi, gli immigrati...) su cui indirizzare un odio creato ad arte.

Libro assolutamente dimenticabile
Da una sinossi promettente ad una storia che non saprei riassumere che la ricordo a fatica. Purtroppo non è stata l'unica lettura assolutamente dimenticabile, ma pesa il senso di delusione per l'occasione mancata.

Libro che mi ha deluso
Si tratta pure di un regalo!
 Volevo così tanto che mi piacesse, per cui la delusione è ancora più cocente, ma la scrittura è troppo involuta su se stessa.

Raccolte di racconti
L'ennesima conferma che io e i racconti ci stimiamo, ma a distanza 

Graphic novel
Difficile scegliere il/la migliore, probabilmente, 
Una vita di Gipi e Il suono del mondo a memoria di  Giacomo Bevilacqua che spiccano per la spettacolarità di alcune tavole

Libro che ha colmato la mia ignoranza
Due grandissimi artisti di cui ho sempre sovrapposto nomi e capolavori, ma la lettura mi ha aiutato a capire i due personaggi così agli antipodi.
In realtà la maggior parte dei libri va a colmare qualche ignoranza.

Libro troooppo lungo
Mamma mia, non finiva più! 
Ho coltivato fino all'ultima riga dell'ultima pagina la speranza che potesse migliorare, ma nulla da fare! Purtroppo (o per fortuna) non è così brutto da abbandonarlo al suo destino, anche se ci è andato molto vicino.

Libro famoso che ha vinto dei premi
Rientra un po' tra i libri che i lettori con la L maiuscola devono leggere, 
lettura lunga e faticosa.

Libro preso per la copertina
C'è qualche altro motivo per cui io debba leggere un libro che parla dell'evoluzione, diffusione e ruolo che hanno avuto nella società le verdure, se non la copertina? 
In ogni caso si è trattato di una lettura interessante

Libri che sono una finestra sul mondo 
Entrambi i volumi trattano di un particolare paese (Iran e Vietnam) in un particolare momento storico e di come gli abitanti reagiscano e si adattino ad eventi storici sconvolgenti e di portata mondiale.

Libro che prendevano polvere in libreria
Erano anni che aspettavo che arrivasse l'autunno "giusto"per poterlo leggere, mi sono obbligata a farlo quest'anno!

Libri sorpresa
Nel primo caso non sapevo cosa aspettarmi e ho trovato una scrittura poetica ed evocativa; nel secondo caso non pensavo si trattasse di un breve racconto di Fitzgerald che mi ha assolutamente conquistata.

Ecco la classifica "alternativa" delle mie letture.

Come è stato il vostro anno di letture?

Alla prossima!
elipisto 

05 novembre 2018

A casa del Presidente

Immagine tratta dal sito del palazzo del Quirinale

Ciao a tutti!
ogni tanto riappaio, soprattutto quando ho qualcosa da condividere.

Come tante persone ho deciso di trascorrere qualche giorno a Roma decidendo di inserire nel nostro vagabondare una visita al palazzo del Quirinale,
la sede della Presidenza della Repubblica.
E' proprio grazie all'attuale presidente che è possibile visitare gratuitamente il palazzo del Quirinale 5 giorni a settimana, previa prenotazione on line.

"Benvenuti,
il Quirinale è uno dei luoghi principali in cui si svolge la vita della Repubblica Italiana. La visita del Palazzo, con l'apertura quotidiana e l'accesso del pubblico a nuovi ambienti, conduce alla scoperta di un patrimonio di arte, storia e cultura di inestimabile valore, espressione dell'operosità, della creatività e del genio degli italiani; permette allo stesso tempo di conoscere la sede in cui il Presidente della Repubblica svolge le sue funzioni, incontra le altre cariche istituzionali, i rappresentanti degli altri Stati e degli organismi internazionali, gli esponenti della società civile, i cittadini. Il Quirinale è un Palazzo vivo e vitale per la nostra democrazia, protagonista oggi come ieri della storia del Paese, e come tale costituisce a pieno titolo la Casa degli italiani.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
(tratto dal sito del Palazzo del Quirinale)


                  Cavolo sono a casa del Presidente! 
E' con un senso di profonda emozione che rimiro il pass che danno a tutti coloro che partecipano alle visite guidate condotte dai volontari del Touring Club.
Mi guardo intorno ammirata dalle decorazioni e dalla sfarzosità delle sale, 
non bisogna dimenticare che il palazzo è stata residenza di papi e di re.
La visita si snoda attraverso i locali di rappresentanza e luoghi "famosi" immortalati dalle telecamere: 
la sala in cui il nuovo Governo firma, 
l'angolo da cui, talvolta, il Presidente dice il discorso di fine anno.

La visita ha una durata di circa 1h20 ed è troppo poco! 
Si vorrebbe sapere ancora qualche dettaglio, qualche curiosità.
Con un po' di rammarico riconsegno il pass e lascio alle mie spalle quella che è anche "casa mia". 



Sicuramente non sono stata in grado di trasmettere l'emozione di attraversare quei corridoi, 
se volete vivere la stessa esperienza seguite questo link che porta direttamente alla pagina del Quirinale in cui cui prenotare la visita almeno 5 giorni prima della data prevista.

Ci sono due tipologie di visite:
quella artistico istituzionale gratuita (tranne i costi di prevendita) della durata di circa 1h20'
e quello artistico istituzionale tematico della durata di circa 2h30' e del costo di 10 euro che prevede anche la visita ai giardini.

Alla prossima!
elipisto

Sopra e sotto il comodino - Letture primaverili...ma non troppo

Marzo è arrivato e la primavera bussa alle porte con le gemme che spuntano sui rami, i fiori che ingentiliscono i prati e gli alberi, le ...